Squadra antirapina (tratto da una storia vera)

di
genere
etero

Andrea e Ivana erano in servizio alla Squadra antirapina, la classica coppia veterano e neofita. Ivana era una ragazza appena arruolata in polizia, ma tanto entusiasta e volenterosa, una ragazza di 23 anni, minuta nel fisico, con gli occhialetti da bibliotecaria, poco seno, capelli lunghi e un visino innocente…non proprio la figura dello “sbirro”!

Invece, Andrea era il classico ispettore navigato, 50enne e sposato, molto scaltro…gli piaceva addestrare i nuovi arrivati. Soprattutto le giovani poliziotte…parecchie avevano ceduto al suo fascino da “veterano”. 

La Sezione era sulle tracce di una banda di rapinatori rumeni, molto pericolosi, che avevano già messo a segno molti assalti armati nella banche della provincia, e avevano anche sparato durante i loro colpi, anche alle forze dell’ordine. Avevano già scoperto dei pedinamenti della polizia, ed erano molto in allerta e scaltri.

Quella sera l'Ispettore e la giovane agente stavano osservando un capannone in una zona industriale, molto isolato, dove forse sarebbero arrivati i rapinatori. Erano nella classica auto civetta, sembrando due fidanzatini appartati. In macchina, per ingannare il tempo, Andrea e Ivana parlavano del più e del meno…l’ispettore provava ogni tanto un approccio, era la situazione ideale…al buio, isolati…la noia, l'eccitazione del momento. Andrea le accarezzava la gamba sbadatamente…Ivana arrossiva, sorrideva un po' imbarazzata, ma non scansava mai la gamba e sfiorava a sua volta la mano dell’ispettore.
All’improvviso, arrivò un’auto, con i fari illuminò la loro macchina, Andrea saltò addosso a Ivana abbracciandola…era previsto…Ivana ricambiò l’abbracciò simulando delle effusioni…dall’auto scesero due soggetti molto sospettosi, che guardarono verso la loro auto avvicinandosi. Andrea sussurrò all’orecchio della collega “dai Ivana, baciamoci, dobbiamo fare sul serio sennò questi ci sparano…” e i due poliziotti iniziarono a baciarsi in bocca, via via sempre più appassionatamente! Le loro bocche erano incollate, le lingue intrecciate, il bacio era tutt’altro che finto…Andrea sentì subito il cazzo gonfiarsi nelle mutande…teneva Ivana stretta a sé…anche lei era molto coinvolta, il bacio era veramente caloroso e coinvolgente…le sue mani andarono sui capelli dell’ispettore, poi sul petto…sulle cosce…Andrea sentiva la giovane collega molto partecipe, nonostante fosse un “bacio di servizio”!
I due uomini si avvicinarono di più all’auto…sospettosi…Ivana li guardò e sussurrò all’ispettore “scusa ispettore, faccio una cosa più seria…sennò questi non ci credono a chi siamo!!” e slacciò i pantaloni ad Andrea, infilando la piccola ma veloce manina nelle mutande, sfilando fuori il cazzo dell’ispettore e iniziando a masturbarlo mentre si baciavano!

Andrea rimase sgomento e piacevolmente sorpreso dall’iniziativa lodevole della giovane poliziotta…”brava Ivana…che reazione pronta e piacevole…così siamo proprio più credibili!!mmmmmm…però che bella stretta!” e anche la ragazza sorrise all’apprezzamento del superiore, scappellando il suo uccello e segandolo voluttuosamente, mentre continuava a baciarlo..

I due rumeni si avvicinavano pericolosamente alla macchina civetta, e uno di loro tirò fuori una pistola e bussò al finestrino con la canna…sorridendo maliziosamente. Ivana tolse la mano dal pisello dell’ispettore, rimettendolo dentro i pantaloni, mostrando spavento…il rumeno aprì lo sportello e intimò ai due agenti di scendere dicendo “che cazzo fate qui? Questa è area privata…chi cazzo siete? scendete forza…” i due poliziotti scesero esitando, fintamente impacciati ma senza reagire. Avevano nascosto le pistole sotto il sedile...

I due rumeni avevano le pistole in mano, l’aria aggressiva…e dissero “Volevate scopare qui eh? Lei troppo giovane  e tu vecchio…siete amanti?” e l’ispettore “si scusate, io sono sposato, lei è la nostra bay-sitter…non stavamo facendo nulla di male…lasciateci andare vi prego!” l’ispettore era bravo a simulare ma anche Ivana si dimostrò molto fredda e brava a recitare la parte della giovane sprovveduta…cominciò a piangere di paura…il rumeno “siete due stupidi…potete essere anche sbirri…adesso la ragazza succhia il cazzo a te…vediamo se veramente siete amanti…dai troia, in ginocchio e succhia cazzo al vecchio!” e Ivana protestò timidamente, ma il rumeno le piantò la pistola alla testa, minacciandola, allora la giovane poliziotta si inginocchiò per terra di fronte all’ispettore, gli sfilò l’uccello dalla patta e lo masturbò brevemente con delle finte lacrime agli occhi, per poi ficcarselo in bocca e iniziando un bel pompino. L’ispettore cercò di allontanare la bocca della collega dal suo cazzo, in un gesto di tutela, ma la agente lo guardò in viso e le fece un rapido occhiolino…l’ispettore capì che Ivana stava recitando la parte della ragazza sconvolta, ma bisognava dissimulare per non essere scoperti e poi rischiare una vendetta da parte dei rumeni!
Ivana continuò il pompino in maniera impacciata, dal pianto e dalla “vergogna”, recitando la parte perfettamente…l’ispettore comunque stava godendo…la giovane collega era bravissima a succhiargli il cazzo, lo segava e lo sbocchinava divinamente, nonostante la situazione! In fondo era sempre quello che aveva sognato dal giorno della sua assegnazione alla sua squadra!

I due rumeni si eccitarono subito e senza esitazione si sfilarono il rispettivo pisello dai pantaloni e cominciarono a masturbarsi vicino al volto dell’Ivana, con le pistole nell’altra mano, godendosi lo spettacolo e facendo commenti osceni in rumeno e in italiano stentato “che troia tua donna, vecchio…è brava a succhiare cazzo…giovane ma brava…dai puttana fallo godere…vediamo come ti sborra in bocca lo stronzo vecchio…” e la guardavano con bramosia…voglia…e l’ispettore aveva già intuito con orrore cosa sarebbe accaduto alla ragazza.

Ma Ivana andava avanti con la pompa, masturbando, leccando il cazzo e la cappella al suo superiore…Andrea stava veramente godendo di quella giovane bocca, calda e vogliosa, nonostante la situazione drammatica…uno dei rumeni le alzò di forza anche la maglietta,  mettendo in mostra le sue piccole tette, sode e perfette, senza reggiseno…i capezzoli appuntiti dall’eccitazione, comunque. Andrea si eccitò di più a quella vista…Ivana gli strizzò l’occhiolino per tranquillizzarlo…poi in un momento di distrazione dei due rapinatori, Ivana gli sussurrò “dai ispettore, godi…lasciati andare…sborra…che magari loro si calmano e ci lasciano in pace…dai sborrami in faccia, in bocca…tranquillo, Andrea, sborra!” le parole dell’agente dette in quel modo, così volgare e realistiche, eccitarono l’ispettore…prese la testa di Ivana con due mani e la scopò in bocca con grande godimento…i due rumeni li guardarono eccitati…e alla fine, con un grugnito Andrea sborrò in bocca e in pieno viso alla giovane collega, inondandola di sperma…Ivana non si sconvolse e succhiò il cazzo fino all’ultima goccia, si prese le schizzate in faccia, sugli occhiali, ovunque…continuò a succhiarlo quasi avidamente, trascinata dall’eccitazione della situazione violenta e drammatica. Andrea si era completamente scaricato i coglioni nella bocca della collega, era sfinito dall’emozione e dalla tensione nervosa, sti staccò dalla sua bocca e si accasciò in terra, fingendo uno sfinimento e il terrore del momento!

I due rumeni risero della sceneggiata “bene…bravi…non siete sbirri…quelli non fanno queste porcate! Adesso però ci divertiamo noi con ragazza…ora succhia nostri cazzi, troia!” e i due circondarono la povera Ivana, costringendola a spompinarli entrambi, con la pistola puntata alla testa!

La poliziotta cominciò a succhiare entrambi gli uccelli, enormi, durissimi, masturbandoli e ciucciandoli con malcelato trasporto…Andrea la guardò meravigliato, non immaginava che una giovanissima ragazza come Ivana potesse essere così scaltra e capace di dissimulare…e si eccitò enormemente a vederla sbocchinare i due rapinatori, con tanta foga…e passione…che forse non stesse solo recitando? Gli sembrò che la giovane agente avesse già molta dimestichezza con il sesso di gruppo...

I due pregiudicati erano eccitati da morire, le spingevano il cazzo in gola, la soffocavano a turno con i loro uccelli enormi, che deformavano il dolce visetto di Ivana…ogni tanto le cadevano gli occhialini dorati dal viso ma lei li raccoglieva con timida eleganza e li indossava di nuovo sul nasino! Era dolcissima, in mano a quei bruti, bastardi…

Poi un rumeno la sollevò di peso per le braccia e la sbattè a pecorina sul cofano dell’auto di servizio…le tirò giù i jeans con forza, che per fortuna non aveva dentro la fondina dela pistola…e le strappò le mutandine bianche di pizzo…lei li guardò spaventata…e strillò un pò per finta un pò per paura vera “noooo vi prego, non mi violentate…vi scongiuro…basta…basta!!” ma i due rumeni erano ubriachi e storditi di eccitazione…”zitta, troietta…adesso ti scopiamo per bene…così impari a fare amante di un vecchio bavoso…troia…adesso assaggi due veri cazzi giovani…vedrai come godi!!” e il primo rumeno le schiantò il cazzo dentro la fighetta con un colpo solo, violento, a fondo. Ivana lanciò un urlo di dolore disperato…aggrappandosi al cofano…e il rumeno cominciò a scoparla con vigore, con colpi ripetuti e violenti nella piccola ma capiente micetta dalla poliziotta…Andrea era sul punto di intervenire, ma l’altro rumeno gli puntò la pistola in faccia “fermo vecchio…altrimenti ti ammazziamo come un cane!! Lasciala scopare e godere, la ragazzina si diverte, non vedi?!” e l’ispettore rimase seduto, e dopo un pò vide che Ivana si girò verso di lui con l’ennesimo occhiolino di complicità, facendogli cenno con la mano di stare calmo! Andrea si tranquillizzò…capì che l’agente si stava facendo chiavare solo per salvare l’operazione…e mostrava segni di ribellione e contrarietà per dissimulare meglio! E che forse lei stava godendo veramente di quello stupro, i due cazzi erano veramente enormi, vigorosi...

Il rumeno la scopava come un orco, con colpi di cazzo a fondo nella piccola fregna della poliziotta, tenendola per i fianchi sul cofano dell’auto, come una prostituta da strada…Ivana assorbiva i suoi colpi con doverosa rassegnazione, gemendo di “dolore”…battendo i pugni sul cofano…ma Andrea notava che aveva sul viso un dissimulato senso di piacere… e lei lo guardava fisso negli occhi, forse per darsi coraggio!

L’ispettore sentì anche il suo cazzo rinvigorirsi…nonostante tutto.

L’altro rumeno si mise di fronte a Ivana e le infilò il grosso e nerboruto pisello in bocca, costringendola a succhiarlo, leccarlo, ciucciarlo…l’altro da dietro completava lo stupro scopandola ancora copiosamente…la ragazza era tra due fuochi! L’ispettore guardava la scena con eccitazione ma anche preoccupazione, la giovane collega poteva crollare da un momento all’altro…ma Andrea quasi non si accorse che con la sua mano si stava masturbando lentamente, arrapato dalla situazione, a vedere la povera Ivana stuprata da due rumeni, che continuava a strillare e gemere sotto i colpi di cazzo in figa e nella bocca…e quasi si fece schifo da solo!

I rumeni si scambiarono spesse volte la posizione, entrando alternati in bocca e nella figa della povera poliziotta…tenendo sempre sotto minaccia delle pistole l’ispettore, che appoggiato a un albero, assisteva impotente alla violenza sessuale della collega, ma masturbandosi lentamente, ogni tanto rincuorato dal gesto della collega…rassegnata a subire e a non reagire a tutto quello. I due rumeni si parlavano tra loro, ridevano e godevano della situazione, scopandosi con foga e rude violenza la povera Ivana, che era sconvolta, sul cofano dell’auto, a pecorina, il seno nudo, i jeans calati…il viso sconvolto…i due la prendevano per i lunghi e fluenti capelli per scoparla meglio in bocca, mentre l’altro la chiavava in figa…e alternandosi. Era un massacro della povera poliziotta….ma lei continuava a fingere di piangere ma anche mugolare di malcelato piacere!

Dopo un tempo interminabile, il primo rumeno con un gemito da cinghiale le sborrò in bocca, facendosi masturbare dalla manina della giovane poliziotta, le spruzzò una quantità enorme di sperma in bocca, in faccia, sui capelli…la povera Ivana ne ingoiò una parte, l’altra se la vomitò su se stessa, sul suo piccolo e dolce seno…il rumeno, soddisfatto, la scopò in bocca ancora un po' e poi la lasciò stare, sfinito.

Poi fu la volta dell’altro, che dopo le ultime e violente botte di cazzo in figa, le sborrò dentro e in parte fuori sul culo…una lunga sequela di fiotti di sborra le bagnò la schiena, il culetto…le sburrò anche dentro, facendo poi colare fuori dalla micetta dei rivoli di sperma che lui prese con le dita e le ficcò schifosamente in bocca!

Ivana era sconvolta…deformata dal dolore e dalla violenza subita…il volto ricoperto di sperma colante…sul seno…il sedere bagnato, la figa dolorante…Andrea, poco prima, alla vista della doppia sborrata dei rumeni non si trattenne, e si masturbò furiosamente fino a sborrarsi in mano, godendo alla vista della povera collega stuprata…dopo si sentì una merda, era colmo di vergogna, ma la sega e la sburata erano state sconvolgenti!!

I due rumeni si rimisero gli uccelli nei pantaloni, sporchi e gocciolanti, e dissero ai due colleghi “adesso potete andare via…non tornate più qui…o vi ammazziamo!” e allora Andrea prese sottobraccio la collega e la mise in macchina, salì e andò via lentamente, senza destare sospetti, prendendo il numero di targa della macchina dei rapinatori. Almeno avevano raggiunto un qualche risultato…

I due colleghi non parlarono mai più di quell’episodio…in ufficio non dissero nulla, tenendosi per loro quel drammatico ma eccitante episodio di cieca violenza! Ma divennero veramente amanti...
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scritto il
2024-07-01
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