Come ho conosciuto la troia

di
genere
prime esperienze

Sono Luca, un giovane trentenne fidanzato con una spettacolare sud americana di 24 anni, Karen. Siamo entrambi molto porci e bsx, non abbiamo abbiamo limiti nel divertimento e facciamo tutto ciò che ci passa per la testa.
Non è stato difficile portarla nel mondo della trasgressione perché fin dal primo giorno in cui abbiamo cominciato a frequentarci lei mi ha sempre detto di essere amante dei prive, degli scambi di coppia e delle scopate assatanate con sconosciuti, siano essi uomini o donne.

I miei amici più cari erano totalmente contrari alla mia frequentazione con lei ritenendola una poco di buono, una facile e soprattutto una che mi avrebbe tradito senza sosta per la semplice voglia di prendere quanti più cazzi possibile ma loro non sapevano che fin da subito avevamo parlato di queste cose quindi se avevo deciso di frequentarla comunque vuol dire che non mi dispiaceva poi tanto l’idea di farla scopare con altri o altre in mia presenza e poi io avrei fatto lo stesso.
Quando capirono che non c’era verso di farmi cambiare idea decisero di raccontarmi le motivazioni del perché non avrei dovuto frequentare quella che per loro era una troia allucinante!

“Luca ce la siamo già passata noi a quella schifosa! Non immagini come l’abbiamo combinata e le cose malate che ci abbiamo fatto! Tu vorresti stare adesso con una ragazza che ha disidratato diversi tuoi amici? Ci aveva chiesto di non dirti niente ma fin quando è una scopata anche per te ok, se però diventa una cosa seria ed hai altre intenzioni devi sapere tutto, tu sei nostro amico e non me ne frega un cazzo di una schifosa che ti svuota i coglioni a comando!”

Rimango paralizzato per un attimo, la testa è piena di pensieri accavallati uno sull’ altro, ho una sensazione di vuoto allo stomaco ma quei termini così duri e disprezzanti nei confronti della ragazza che stavo frequentando fecero sì che il cazzo cominciasse a tirare così mezzo rintontito chiedo più spiegazioni!

Conoscemmo il gruppo di amiche di Karen in fila fuori ad un locale, e chiacchierando entrammo poi tutti insieme. Tutte ragazze molto carine, italiane universitarie, qualche ragazza in Erasmus e Karen única sud americana, stupenda, mulatta, tette enormi ed un culo di quelli latini che non riesci a non immaginarteli mentre ti ci diverti.
Le attenzioni di tutti erano quasi tutte per Karen ma nessuno aveva il classico atteggiamento stressate con le ragazze in disco. Quella sera balliamo, beviamo e ci divertiamo. Qualcuno per ovvie ragioni si era divertito più di altri ed aveva concluso ma io non me ne ero manco accorto.

In pratica mi raccontarono che quando il primo se la fece non sapevano neanche i rispettivi nomi, o meglio, non li ricordavano. Francesco fu il primo a riuscire con lei in disco, si baciarono e cominciarono a palparsi entrambi in maniera anche abbastanza vistosa e a fine serata se la portó a casa e se la scopó in tutti i modi per tantissimo tempo, quasi tutta la notte. Culo, figa e bocca sborrandole diverse volte in diverse zone del corpo. D’altronde ha un corpo magnifico, come privarsi di una bella pioggia di crema calda che fa contrasto sulla sua pelle mulatta!

La mattina fa per andare in bagno e trova l’altro, Davide, altro nostro amico nonché coinquilino di Francesco. Lo trova con una tazzina di caffè in mano e con in dosso soltanto slip bianchi. Girovagando per la casa e vedendola le domanda se si fosse divertita abbastanza, che aveva sentito tutte le urla, gemiti ed imprecazioni. D’altronde il mio amico Francesco che se la scopó ha la fama di stallone, mentre l’altro che era in slip, Davide, è risaputo avere il cazzo bello grosso. Davvero grosso!

Lei senza un minimo di vergogna gli rispose che si era divertita un sacco e che Francesco l’aveva fatta godere tantissimo, che tutte le urla che aveva sentito lui erano tutte spontanee e reali

“Franco è tantissima roba a letto!”

Lui toccandosi il pacco le disse che le sue urla ed il chiarissimo rumore degli schiaffi e degli sputi sul suo corpo lo avevano fatto eccitare tutta la notte e che aveva dovuto farsi due seghe “per colpa sua”

Lei per la prima volta nota che il pacco è davvero bello grosso al che sorride, gli fa l’ occhiolino va in bagno ma finisce lì.
Tornata in camera sveglia il fortunato della notte con un pompino magistrale e scopano di nuovo. Continuano fin quando poi Francesco non decide di averne abbastanza e quasi la manda via trattandola davvero come una poco di buono.

La stessa sera ci diamo di nuovo appuntamento con queste ragazze per uscire di nuovo tutti insieme ed optiamo per andare in un altro locale. Quella sera io ero deciso in pieno a provarci con Karen, al massimo poteva darmi un bel palo e via per la nostra strada. Io però non sapevo dei precedenti della sera prima perché ad un certo punto della serata, chi per un motivo e chi per un altro, ci eravamo persi di vista.
Eravamo in un altro locale e il mio amico Davide, quello col cazzo grosso che non l’aveva scopata la sera precedente, fa per andare fuori a fumare e Karen si propone per fargli compagnia. Con la scusa di aver lasciato le sigarette in auto vanno verso di essa, lui si accende la sigaretta, la guarda negli occhi poggiato all’auto, si sbottona i pantaloni e senza dire una parola le poggia una mano sulla testa accompagnandola ed invitandola ad assaporare una mazza bella grossa.
Era già abbastanza incuriosita da quelle dimensioni negli slip bianchi e al vederlo liberare quel cazzone li all’aperto non ha resistito ed è automaticamente caduta in ginocchio a succhiare con passione godendosi ogni attimo.

Ha ingoiato tutto.

Quella stessa sera tra una cosa e l’altra io ci provo con lei baciandola, dopo che aveva bevuto sborra ma io non ne sapevo nulla.

Finita la festa me la portai a casa. Vennero anche gli altri con alcune amiche di Karen a dormire da me e quando poi mi raccontarono i fatti mi confermarono che con Francesco aveva urlato di più, ne era uscita molto più sfatta la mattina e che quasi non si reggeva in piedi mentre con me quasi non avevano sentito nulla.
D’altronde io l’avevo scopata con un po’ più di romanticismo, anche noi l’avevamo fatto in ogni modo, mi aveva dato anche il culo ed alla fine aveva anche ingoiato tutto il mio nettare che di fatto è sempre abbondantissimo.
Io le avevo riversato in gola un bel po di sborra, lei aveva goduto ed era anche arrivata un paio di volte.
Considerai comunque quella una buona riuscita anche se loro dicevano che con Francesco era un’altra storia.

Comunque la mattina le portai la colazione a letto e lei mi ringrazió con una bella pompa con ingoio magistrale.

Da lì cominciamo a frequentarci e continuiamo a scopare fino a che ufficialmente non decidiamo di fare sul serio. Avrei dovuto capire i segnali quando lei mi chiese se da quel momento sarebbe diventata una relazione esclusiva.
Lì per lì non chiedo ulteriori spiegazioni ma successivamente avrò conferma anche da lei che ovviamente non ero l’unico che si faceva in quel periodo.

Comincia così la nostra storia.

Dopo pochissimi giorni eravamo al mare insieme, solo noi due, e cominciamo a parlare di porcate varie e mentre giocava col mio pisello in acqua mi chiede
“Tu che ne pensi dei trio, degli scambi di coppia e delle coppie aperte?”

Ma qui comincia un’altra storia che racconterò in un altro capitolo.
scritto il
2024-07-08
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