Nuove sensazioni

di
genere
etero

Dopo la prima volta, sono tornato altre volte da C.
Una sera, le propongo di uscire a cena. “Dove mi porti?” “Tu che preferisci?” “È un po’ che non mangio carne come si deve”.
Detto e fatto, conosco un posto lì vicino dove la carne è buona. Cena semplice, tagliata, patate e vinello. “Il dolce lo prendiamo da me?” chiede. Le domando cosa prevede la casa, sorride maliziosamente, si avvicina e mi sussurra “Me”.
Arriviamo da lei, il tempo di darci una sistemata e sono già seduto sul letto, con lei seduta sulle mie gambe, ci baciamo appassionatamente. Si toglie la maglietta, la aiuto col reggiseno, passando poi a massaggiare le sue splendide tette. Le bacio, poi passo ai capezzoli, che tengo delicatamente tra i denti continuando a massaggiare le sue splendide mammelle. Sbottono la camicia, lei mi da una mano a spogliarmi, poi ci sdraiamo e continuo ad adorare le sue tette.
Scendo verso il basso, le sbottono i jeans e la aiuto a liberarsene, lei si toglie le mutandine e io comincio a gustare il mio dessert.
“È un po’ che non mi depilo…” la guardo con fare malizioso, e lecco anche i suoi peli. “Mmh… Appetitosi” “Dai! Che fai?” “Assaporo tutto di te”. Poi mi dedico alla sua rosellina: la bacio, la succhio, la lecco, dentro e fuori. Lei si abbandona sul letto, pare gradire decisamente. Risalgo, ansimo tra le sue tette, arrivo alla sua bocca, la bacio appassionatamente mentre le infilo dentro un dito, e comincio a lavorarle dolcemente. Dentro e fuori, dentro e fuori… Succhio il dito per assaporarla e per lubrificare il dito, poi ricomincio. Alterno il dentro e fuori al titillare il suo clitoride per un po’, lei comincia ad ansimare, sempre di più.
D’istinto chiude le gambe, con un dito percorro la sua schiena fino al solco tra le chiappe, apre la bocca e ne approfitto per baciarla.
Torno a cercare di darle piacere con le dita, ma dopo un po’ mi dice che è venuto il mio turno.
Mi sdraio, lei ansima vicino alle mie orecchie, poi scende. Comincia ad occuparsi dei miei capezzoli, ormai sa che lì non posso resistere. Me li bacia, me li succhia, poi comincia a morderli. Prima piano, poi con maggiore intensità, guardandomi negli occhi con un’espressione sadica. Mentre ne morde uno, l’altro lo prende con le unghiette, e comincia a torturare anche quello, dandomi i brividi lungo la schiena.
Lentamente scende più in basso, la sensazione dei suoi capelli che passano delicatamente sulla mia pelle mi eccita. Ansima sul mio cazzo per quella che sembra un’eternità, quando mi spazientisco e sto per dirle qualcosa lo prende in bocca all’improvviso, facendomi sussultare. Lo bacia, lo lecca, lo succhia, poi tenendolo con una mano scende e riserva lo stesso trattamento alle mie palle. Passa dolcemente la sua lingua sulle mie palle, poi – guardandomi col suo sguardo da gattina – mi scimmiotta: “Mmh… Appetitosi”. Sto per scoppiare a ridere, ma lei continua a leccare dolcemente le palle e l’attaccatura dell’asta, prende in bocca una palla, poi lecca più sotto, fino all’ano. Comincio ad ansimare più forte, nessuna aveva mai adorato le mie parti intime così, è una sensazione nuova: “Si… fantastica…Continua, non ti fermare…”. Passa la sua lingua sul mio buco posteriore, la infila dentro, io spalanco gli occhi e – d’istinto – cerco di posizionarmi in modo da agevolarla. “Ooh, a quanto pare ti piace se gioco col tuo buchino… E se ci gioco come tu hai giocato col mio?”
In quel momento il mio sangue non era sicuramente al cervello… Non riesco a rispondere nulla di meglio di un suono non molto articolato. Lei sorride, annuisce , e prosegue a stimolare il mio buchino dall’esterno, con movimenti circolari del dito, ancora e ancora, io comincio a gemere tra l’eccitato e il rilassato.
“E se faccio così… Ti do fastidio?” dice infilandomi il suo ditino nel culo… Uh! Spalanco gli occhi, vedo lei che mi sorride. Sento l’intrusione, ma non mi dispiace. Lei comincia a fare avanti e indietro due o tre volte col dito, poi lo toglie all’improvviso, lasciandomi con una sensazione di vuoto! Poi ricomincia a massaggiare l’esterno, torna all’interno, avanti e indietro un po’ di volte finché non arriva in fondo. Nel frattempo, con l’altra mano mi massaggia lo scroto, poi l’asta, alternandosi. Va avanti per quello che sembra un tempo infinito, chinandosi lecca le mie palle, con una mano mi sega, e con l’altra continua col ditino nel culetto, fino a quando non resisto più. Vengo sul mio ventre con un urlo liberatorio, quasi svengo dal piacere. Lei si sdraia vicino a me, mi porge il dito che fino a qualche secondo prima ha usato per eccitarmi, lo prendo in bocca e glielo succhio. Lei intanto si fionda nuovamente sui miei capezzoli, mordendone uno e artigliando un altro con le unghie della mano libera. Completamente esausto, mi abbandono al completo relax. Dopo un po’, cadiamo addormentati, uno tra le braccia dell’altra.
scritto il
2024-08-12
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