La Ragazza lo Stallone e la Matriarca

di
genere
zoofilia

La Ragazza lo Stallone e la Matriarca

Era sdraiata sull’erba con le braccia e gambe aperte completamente nuda. Tra poco sarebbero arrivati, aveva un po’ di timore,ma erano passati giorni dal loro.primo incontro e oggi voleva avere per la prima volta un contatto fisico. Con gli occhi chiusi, i suoi pensieri libidinosi volavano veloci nella sua mente, e quando pensava a loro e in particolare a lui, iniziava a bagnarsi immediatamente. Pensò a come era arrivata a trovarsi su una radura, nuda, le gambe aperte come una cagna in calore, aspettando in trepidante attesa. Pensò al loro primo incontro, ricordava bene quel giorno, doveva vedersi con una sua amica, il programma prevedeva un picnic insieme al laghetto, era alla guida verso l’appuntamento quando gli arrivò un messaggio, era la sua amica, era dispiaciuta ma non poteva venire, al quel punto prese la decisione di continuare lo stesso da sola. Arrivò sul posto attraversando un boschetto, alla fine di questo si apriva una radura sconfinata, e tra loro vi era un piccolo laghetto, una falda naturale. Fantastico, pensò, un posto bellissimo da godersi in pace e tranquillità, non sa cosa si perde, si disse fra se pensando alla sua amica. Sistemò l’asciugamano sull’erba in prossimità della riva si mise in costume e ci si sdraiò sopra, era bellissimo, si stava da dio, dopo alcuni minuti però gli venne lo stimolo di fare pipì. Si guardò intorno, dietro di lei si trovava un grosso cespuglio alto più di un metro, senza pensarci ci sgattaiolò dietro, si abbassò gli slip e si accovacciò, era quasi alla fine che cominciò a sentire la terra brontolare, un rumore sordo ma ritmico sempre più forte, poi dopo qualche istante li vide, tutto il branco al galoppo che rallentava fino a fermarsi sulla riva per abbeverarsi. Rimase immobile spiandoli da dietro il cespuglio rimanendo accovacciata, lentamente delle perle di pipì gli scivolavano tra le labbra carnose gocciolando sull’erba, si sentiva strana, forse il vedere il branco di nascosto gli stava facendo salire l’adrenalina. I cavalli erano intenti a bere, a turno si fermavano e alzando la testa si guardavano intorno, anche verso il cespuglio, ma ebbe impressione forse dovuto anche alla completa assenza di vento, che non sapessero di lei. Finito di abbeverarsi il branco si mise a brucare l’erba della radura, uno solo non brucava, ma andava da una cavalla all’altra portando il suo muso vicino alla loro coda, e poi friniva scuotendo la testa, durante una di queste manifestazioni, fece uscire dal suo ventre un cazzo mostruoso, la ragazza ebbe un fremito nella parte bassa del corpo, non ci poteva credere si stava eccitando, si sfiorò con le dita le labbra carnose e sentì che erano bagnate di umore, gli stava piacendo quella situazione, iniziò a toccarsi il clitoride, ma si trovava in una posizione scomoda per farlo bene, lentamente senza fare rumore si sfilò completamente gli slip del costume, poi muovendosi con attenzione si mise a pecorina, con una mano si sosteneva e con altra si toccava, quando rivolse di nuovo lo sguardo attraverso il cespuglio, vide lo stallone intento a dare dei colpi di reni, facendo schioccare a ogni colpo la verga sul suo ventre, sembrava un richiamo sessuale. La fica della ragazza era fradicia, adesso se la strofinava con tutte le dita corposamente, era eccitatissima, stava in silenzio a bocca aperta, e guardava, guardava lo stallone trotterellare vicino a una cavalla per poi avvicinarsi al suo posteriore, nel frattempo la femmina spostò la coda da un lato, scoprendo una fica enorme, l’apparato genitale pulsava facendo intravedere tra le grosse labbra l’interno rosso carne. La ragazza a quella visione si mise due dita dentro la fica sgrillettandosi con il pollice, era ormai rapita dalla scena, stava godendo come mai aveva goduto, e stava godendo guardando un cazzo di un cavallo. Lo stallone si portò dietro la cavalla e con un balzo si appoggiò sulla sua schiena, le due possenti gambe posteriori saltellavano con questo cazzo enorme cercando di trovare l’entrata della fica, dopo vari tentativi ci riuscì, la cavalla si mosse leggermente in avanti ma lo stallone la seguì con un piccolo balzo e gli sferzò un colpo secco che lo fece entrare tutto, la cavalla fece un gemito e anche la ragazza dietro il cespuglio, lo stallone continuò così per tre quattro volte a sferzare colpi tremendi nella fica della cavalla per poi fermarsi, poi dopo un attimo scese dalla sua schiena sfilando naturalmente il cazzo enorme dalla fica equina, di seguito segui una cascata di litri di sperma in esubero, a quella scena la ragazza non c’è la fece più a trattenersi raggiungendo un orgasmo che non riuscì a controllare, lasciandosi andare ad un urlo di godimento. Si mise subito la mano alla bocca, come a poter fermare quel lamento libidinoso, ma ormai era successo, alzò lentamente la testa e guardò i cavalli, tutto il branco stava guardando il suo cespuglio, non sapeva cosa fare, decise di rimanere in quella posizione e vedere cosa succedeva, dopo qualche istante vide lo stallone che si mosse lentamente verso la sua direzione, aveva ancora la fica fradicia, questa cosa inaspettata gli era piaciuta tantissimo, non si sarebbe alzata facendolo scappare via, così decise in un momento, si mise per bene impiantata su quattro zampe, appoggiò il viso con una guancia sull’erba, allargò bene le gambe e inarcando il ventre mise la sua fica al vento. Aveva paura, non sapeva come avrebbe reagito il cavallo, ma il suo cazzo enorme l’aveva rapita con delle fantasie sessuali scandalose, al punto di ricominciare a bagnarsi di nuovo. Con un orecchio sull’erba, sentiva distintamente il rumore ovattato degli zoccoli in avvicinamento, ormai era al cespuglio. Lo stallone ci passo dietro e la vide, rimase fermo a fissarla. Dalla sua posizione, la ragazza non poteva vederlo bene,ma non si mosse per paura che lui scappasse, cercava disperatamente con l’unico occhio disponibile di vedere cosa stava facendo, ma poteva solo sentirlo, e questa cosa aumentava di più la sua libidine verso di lui, sentiva che si era portato alle sue spalle, davanti al sua fica all’aria, stava a distanza, ma abbastanza per allungare il collo e arrivare con il muso a sfiorare la sua fica bollente, i suoi enormi nari annusavano l’aria pregna del suo umore vaginale,la ragazza sentiva le vibrisse del mento che gli solleticavano le chiappe, la sua fica iniziò a pulsare come quella della cavalla di prima, ormai era ripartita per un’altra salita, il muso dello stallone era ormai quasi a contatto con le sue labbra carnose, l’aria calda del suo respiro si incuneava in mezzo alle sue gambe, questa cosa l’eccitava da morire, non si mosse di un centimetro, voleva essere la sua cavalla, era cosi presa che di colpo sentì la presenza di un altro cavallo, lentamente sollevò la testa voltandosi, una cavalla a qualche metro da lei la stava guardando, era cosi presa a fare la cagna dello stallone che non si accorse del suo arrivo, Era molto grande, forse la matriarca del branco, lo stallone iniziò a frinire scuotendo la testa, la cavalla più anziana rivolta allo stallone fece un piccolo nitrito e corse via verso il branco, tutti i cavalli partirono al galoppo dietro di lei, seguiti da ultimo anche dallo stallone, e tutti insieme al galoppo sparirono nell’orizzonte della radura. La ragazza rimase nella stessa posizione, la sua figa pulsava dalla voglia, la presenza cosi vicina dello stallone la portò di nuovo a uno stato di eccitazione estrema, iniziò a masturbarsi finchè non ebbe un secondo orgasmo pensando al cazzo dello stallone. Da quella volta, si presentò puntuale ogni giorno al cespuglio, e ogni giorno alla stessa ora arrivavano al galoppo per venire ad abbeverarsi, la ragazza rimaneva dietro il cespuglio nonostante sapessero di lei, guardando lo stallone coprire le cavalle del branco, e ogni volta erano fiumi di sperma e orgasmi stellari per la ragazza. Ma ieri la cosa era andata diversamente dal solito. La ragazza arrivò e sistemò per bene l’asciugamano dietro il cespuglio si spogliò, e si mise a pecorina guardando la riva del laghetto attraverso il cespuglio, quando li vide arrivare, erano già da minuti che si stava toccando, guardava attentamente tutti i cavalli, appena lo intravide iniziò a gocciolare umore vaginale dall’eccitazione. Ma c’era qualcosa di diverso, lo stallone non faceva come sempre, non andava a caccia di fica delle sue cavalle, era immobile guardando il cespuglio e poi la matriarca. La ragazza non capiva cosa stava succedendo, e mentre pensava a cosa fare vide la matriarca che si mosse in direzione del cespuglio, o meglio verso quello che c’era dietro, cioè lei. Questa cosa gli mise un po’ di apprensione, non sapeva se spostarsi da quella posizione, così quando arrivò, la ragazza era ancora messa a pecorina con la figa bagnata rivolta verso la cavalla, la matriarca si avvicinò lentamente e si mise ad annusare la sua figa, la ragazza rimase immobile, ma gli stava salendo la libidine alle stelle. Dopo qualche istante la matriarca alzò la testa guardando verso il branco, e poi sentì di nuovo con l’orecchio un altro cavallo che si stava avvicinando, da dietro il cespuglio apparve lo stallone, la ragazza alzo la testa e si mise per bene a pecorina, ma la matriarca si intromise voltandosi e mostrando il suo culo enorme, mise la coda di lato e scoprì la sua grossa fica pulsante, lo stallone ingazzurrito fece uscire dal suo ventre il suo enorme cazzo, la ragazza non capiva più niente, voleva vedere bene, si girò mettendosi in ginocchio e con le gambe più aperte che poteva iniziò a masturbarsi con forza il clitoride, aveva la figa in un mare d’acqua, i suoi umori vaginali gli colavano tra le cosce. Lo stallone forse perché una situazione diversa dal solito, si mosse con il suo cazzo enorme verso la ragazza, a quel punto la matriarca si mise in mezzo, con la figa calda verso il suo stallone che non potendo declinare l’invito l’ingroppò immediatamente, la ragazza era a meno di un metro da loro, vedeva lo stallone penetrare la matriarca con delle tremende sferzate, dei colpi di cazzo veramente profondi, la ragazza stava godendo come una troia, quando lo stallone finì, e fece uscire il suo enorme cazzo dalla fica, un quintale di sperma si versò sull’erba facendo impazzire la ragazza che urlò un orgasmo mai avuto prima. La matriarca che sembrava soddisfatta, si portò dalla ragazza ancora in ginocchio e abbassò la testa fino al terreno, annusò il suo viso per qualche secondo, poi tirò su la testa si girò verso il branco e al galoppo tutti insieme se ne andarono. Ritornò da i suoi viaggi sessuali al presente, oggi sarà diverso pensò la ragazza, da come la vedeva lei, la matriarca, ieri, gli aveva acconsentito di stare con loro, quindi oggi avrebbe tentato di avere un contatto con lo stallone. Stava ancora pensando a tutte quelle cose quando senti la terra leggermente tremare, immediatamente la sua fica ebbe una contrazione, lentamente il rumore si face sempre più forte, era lì, sdraiata a terra, nuda e indifesa, ma non aveva paura. Eccoli! Vide arrivare tutto il branco al galoppo, da sdraiata che era, per l’eccitazione incombente si mise lentamente in ginocchio allargando sempre più che poteva le gambe, li vide fermarsi a pochi metri da dove si trovava, per il branco era come se non ci fosse, come fosse una di loro pensò, iniziarono ad abbeverarsi mentre la matriarca si portò sopra di lei, bastava un salto con gli zoccoli per fargli veramente male, la ragazza non si mosse, rimanendo immobile, con la coda dell’occhio vide avvicinarsi anche lo stallone, incominciava avere la fica in fiamme, si inarcò più che poteva all’indietro e incominciò a toccarsi freneticamente, il suo umore vaginale era cosi forte che anche le altre cavalle si accorsero dei suoi effluvi , era pronta, aspettava solo il consenso della matriarca, quest’ultima sovrastava ancora la ragazza. Lo stallone preso dagli umori della ragazza incominciò a frinire e scuotere la testa, la ragazza sapeva, era il momento, a poco sarebbe successo, e infatti dopo qualche istante dal ventre usci i il super cazzo nerbuto dello stallone. La ragazza era ormai sull’orlo dell’orgasmo ma doveva resistere. La matriarca era ancora sopra di lei come a proteggerla, la ragazza si toccava ma non più il clitoride, altrimenti sarebbe venuta all’istante, lo stallone girava trotterellando e nitrendo intorno alla matriarca, come a chiedere il consenso per ingropparsi la ragazza, la matriarca guardava il suo branco e lo stallone, la ragazza non c’è la faceva più ricominciando a sfregarsi forte la sua figa, la matriarca di punto in bianco si levò da sopra di lei spostandosi di qualche metro, e poi come se niente fosse si mise a brucare l’erba. A quel punto lo stallone si portò di fianco alla ragazza in ginocchio e avanzando lateralmente se la mise sotto di lui, la ragazza era in puro delirio sessuale, davanti di lei c’era questo enorme cazzo che sferzava nell’aria, lo prese delicatamente con tutte e due le mani, lo stallone ebbe un piccolo scatto, iniziò a strofinarle sul suo palo prima lentamente poi con vigore, poco dopo incominciò anche con la bocca a succhiargli l’enorme cappella, la baciava e succhiava il tubicino che si trovava in mezzo, dove sarebbe uscita la cascata di sperma, aumentò sempre di più il ritmo, sfregando più forte che poteva quell’enorme verga che aveva tra le mani, mentre con le labbra e la lingua faceva quello che poteva su quella enorme testa di cazzo. Le altre cavalle più che brucare, adesso erano interessate a quello che stava succedendo. La ragazza sentì lo stallone incominciare ad agitarsi, incominciò la salita anche per lei, inizio a mugolare come a incitare lo stallone a venirgli in bocca, la cosa andò avanti per qualche minuto, fino al momento che lo stallone spruzzò violentemente il suo enorme carico di sperma nella sua bocca, una cascata, la ragazza bevve fino a quello che poteva contenere il suo stomaco, il resto le colò su tutto il corpo, aveva avuto contemporaneamente allo stallone un orgasmo colossale. Aveva goduto cosi tanto che quasi si stava affogando tra bere sperma e urlare di godimento. Finito tutto lo stallone si spostò, e la ragazza si sdraiò per terra come all’inizio. Era estasiata da quello che era successo, voleva stare con loro e farsi coprire dallo stallone tutto il giorno, stava beatamente pensando a occhi chiusi quando percepì che il branco si stava muovendo, si alzò rimanendo seduta, la maggior parte delle cavalle si avvicinarono a lei annusandola per poi lentamente ritrarsi e tornare dalla matriarca che le stava aspettando più lontano, anche lo stallone le raggiunse. Le due femmine, la ragazza e la cavalla, si fissarono per un momento, poi la matriarca gli fece un nitrito con la testa rivolta al cielo e si mise al galoppo insieme al branco. La ragazza rimase seduta mentre il branco si allontanava. Era in ginocchio sull’erba fresca, nuda, tutto il suo corpo era ricoperto di sperma compresa la faccia, ed era felice, chiuse gli occhi e sorrise, c’è l’aveva fatta, era stata accettata, faceva parte del branco…

scritto il
2024-08-19
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