La camera sbagliata

di
genere
corna

Alla reception dell'albergo Fabio e Gennaro quasi non si riconobbero. Per fortuna il ragazzo lesse i nomi sulle carte di identità e le menti si accesero: “Ciao, quanto tempo! Che ci fai qua?!”
Era passato davvero tanto tempo da quell'anno di università, unico per entrambi.
E tutti e due ora erano lì per lavoro. Gennaro era un ragazzo tranquillo, aveva provato a laurearsi ma poi aveva preferito tornare a casa. La fidanzatina lasciata giù, i risultati scarsi.
E così: mondo piccolo! il pomeriggio trascorse, ognuno per i propri fatti. La sera poi si ritrovarono proprio al bar dell'albergo.
Fabio voleva rilassarsi, Gennaro aveva tanta voglia di chiacchierare: il lavoro i viaggi e poi lei... Manuela, la sua fidanzata che ora lo seguiva nelle trasferte più impegnative.
Mentre Gennaro era coi clienti lei visitava le città, poi finalmente la sera lo aiutava a rilassarsi.
Arrivò l'ora di cena e comparve anche lei: piccolina, veramente graziosa e quel sabor delle donne del sud che incanta sempre... si sedette con loro al bar, un aperitivo e poi che si fa!? Fabio suggerì un ristorantino lì vicino, una bella idea.
Lei si sedette davanti a Fabio, Gennaro accanto a lei. Una cenetta di pesce con tanto vino.
Durante la cena ogni tanto i piedi di Fabio e Manuela si toccarono, un sorrisetto poi un altro e i discorsi scorrevano. Quante chiacchiere interessanti, Gennaro cercava di inserirsi, di trovare argomenti. Invece lei aveva tanti interessi simili a quelli di Fabio, anche il suo lavoro...
Finita la cena Gennaro voleva tornare all'albergo ma Manuela aveva voglia di gelato, e allora una passeggiata sul lungomare con lei che stava quasi appiccicata a Fabio con l'imbarazzo di lui e di Gennaro.
Lei prese il suo gelatino e i ragazzi ancora un digestivo, e poi un altro. Quando arrivarono all'albergo erano belli brilli decisero di sedersi un po' in giardino, Gennaro andò a fumarsi la sigaretta passeggiando e Fabio e Manuela rimasero al tavolo.
Ancora i piedi si toccarono, le chiacchiere si ridussero e gli sguardi si incrociarono sempre più.
Gennaro tornò e si diressero verso la reception. E lì avvenne il chiarimento: il ragazzo propose la chiave della singola di Fabio… e Gennaro si avventò a prenderla, Manuela prese la camera della doppia e subito fabio per mano.
Purtroppo per Gennaro le camere erano anche vicine: tutta la notte gli toccò ascoltare i gemiti e gli urli della sua amata.
Fabio dette veramente il meglio prima seguendo quello che voleva lei, facendosi baciare tutto e succhiare bene bene. Poi prese in mano la situazione da vero maschio dominante e la castigò come voleva.
La mattina si ritrovarono tutti in sala colazioni. Ovviamente i cornetti erano tutti per il povero Gennaro. Quando salirono alle camere Fabio tornò a cambiarsi nella singola e a prendere la valigia. Manuela lo accompagnò e si fecero l'ultima limonata appassionata mentre Gennaro metteva a posto la doppia.
Trovò anche le mutandine della ragazza ormai asciutte ma piene del suo odore. Soffrì per la propria incapacità di farla godere e iniziò a masturbarsi mentre la adorava. Lei entrò in camera e lo trovò col pisellino in mano e le mutande sotto il naso.
Lui cercò di nascondersi ma lei si mise a ridere, si sedette sul letto e lo finì con la propria mano. Uscì un misero schizzeto, chissà quanto si era segato tutta la notte il poveretto.
scritto il
2024-08-21
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