Scherzare col fuoco

di
genere
prime esperienze

L’incidente di percorso ci è capitato abbastanza presto, poco più che ragazzi Loretta è rimasta incinta. Abbiamo iniziato subito una nuova vita, abbiamo lasciato la scuola, ci siamo messi a lavorare, alternative non c’erano. Quando è nato Denis eravamo già pronti ad accoglierlo nella nostro piccolo nido. Piccolo nido si fa per dire perché era una casa semi abbandonata sul mare che papà e mio suocero, muratori entrambi, hanno riadattato in maniera più che decorosa. Eravamo innamoratissimi nel tempo libero che il lavoro ci lasciava ogni occasione era buona per fare l’amore. Denis durante il lavoro era con i nonni, spesso lo volevano tenere anche oltre. Davanti alla casa c’era un piccolo giardino, una pianta di salice, una di eucalipto uniti da una siepe di rovi. Erano i primi di maggio, spesso ci mettevamo al limite di quella siepe, nascosta agli occhi di chi si recava su quel tratto di spiaggia libera, nudi a prendere l’abbronzatura integrale. Non era facile perché mi prendeva il cazzo in bocca e si scopava. Quando andavamo al mare non potevamo stare nudi, di gente non ce n’era
tanta, comunque avevamo ancora un minimo di pudore. I costumi se li aggiustava lei, li ritagliava, li ripiegava per coprirsi il meno possibile, agiva anche sul mio, insomma eravamo coperti il minimo indispensabile. Abbiamo cominciato a fantasticare, nei momenti più intimi, le prime volte per scherzare o per eccitarci ulteriormente, in seguito ci siamo accorti di prendere una brutta piega. -Amore a volte mi chiedo se ti basta il mio cazzo- inizialmente rispondeva che le bastava, anzi che era anche troppo,
piano piano però mi ha fatto capire che un altro cazzo l’avrebbe provato volentieri. Era diventato l’argomento principe nelle nostre scopate, ci eccitava tantissimo, lei aveva tanti orgasmi. Una domenica eravamo al mare io lei e Denis, una ragazzo mentre era in acqua ha messo il piede su un pezzo di vetro, residuo di una bottiglia rotta. Stava vicino a noi, perdeva sangue l’ho invitato a casa per medicarlo. Il bambino si è messo a piangere mi voleva vicino, è andata Loretta col ragazzo, che aveva bisogno di essere sostenuto perché poggiava il piede a terra con difficoltà. In pratica si sono avviati abbracciati, lui col braccio sulla spalla di Loretta seminuda. In quel momento ho pensato che quel pensiero che facevamo di provare un altro cazzo, potesse avverarsi, ho avuto paura. I minuti passavano, loro non tornavano, non ho resistito ho preso Denis in braccio, mi sono avviato verso casa, meno di cento metri, sono entrato, non c’era nessuno, non si sentiva nulla. Senza far rumore mi sono avvicinato in camera ho visto il ragazzo con la gamba appoggiata sulla sedia mentre Loretta che gli teneva il tampone sopra la ferita. Sempre senza far rumore sono uscito senza far accorgere nulla, quasi mi vergognavo di aver dubitato del mio amore. Sono tornato spiaggia mi sono messo a giocare con Denis. Dopo un periodo abbastanza lungo sono tornati, il ragazzo camminava con difficoltà senza appoggiarsi su Loretta. Siamo rimasti sulla spiaggia a parlare, loro avevano già fatto amicizia, forse qualcosa in più perché sembrava fossero in confidenza. Ad ora di pranzo siamo tornati a casa, lui ha preso la sua bici, noi abbiamo fatto la doccia, abbiamo pranzato, Denis si è addormentato, dopo aver messo in ordine la cucina siamo andati sul letto anche noi, nudi come sempre, lei subito ha messo le mani sul cazzo, ormai era diventato un vizio, appena vedeva il cazzo non resisteva, mani, bocca, figa era un giro vizioso. Era assatanata più che mai, si è
messo il cazzo nella figa venendomi sopra, ha cominciato a darmi dei bacini sul volto, con la figa premeva sul cazzo, io non sborravo per allungare la scopata, lei ha avuto diversi orgasmi -E’ successo- -Cosa?- -Ho scopato col ragazzo- In quel momento ho sborrato lasciandomi andare. -Non ti sei accorta, ma io sono venuto a vedervi- -Mi sono accorta, quando sei andato via, sono stata io a prendere l’iniziativa, lui non voleva, aveva paura di te. Ho pensato ora o mai più, magari fa piacere anche a lui- L’ho stretta a me, l’ho baciata -Ti ha sborrato nella figa?- - Si è stato bellissimo, lui non l’aveva mai fatto, comunque era discretamente dotato, è riuscita a farmi venire due volte- Forse è stata colpa mia, comunque non ho alcun rimorso, anzi è stata un’esperienza molto godibile per entrambi. Senonché? La domenica successiva ecco
che arriva il ragazzo, ansimante con la sua bici. Ora lo guardavo con tenerezza, era proprio un ragazzo. Il ghiaccio era rotto Loretta forse aveva ancora il suo odore nella figa, quando è arrivato Tonio lo ha abbracciato e stretto con vigoria, lo ha baciato sulla bocca, mi è sembrato giusto lasciarli fare, stavo provando qualcosa di cui non sapevo l’esistenza. Vedere la propria moglie che abbraccia e bacia un ragazzo da un’eccitazione straordinaria. Erano una coppia bellissima, io stavo col bambino loro amoreggiavano tranquillamente. Loretta voleva entrare in acqua, Tonio non poteva
a causa della fasciatura. La soluzione migliore per tutti tornare a casa, Lei ha invitato Tonio a pranzo, il bambino si è addormentato, dopo aver pranzato, in fretta, ed aver messo in ordine la cucina, siamo andati a letto tutti insieme. E’ stato un pomeriggio semplicemente favoloso per tutti, Loretta era in estasi, abbiamo scopato non so quante volte, più ne aveva più ne voleva. Tonio saltuariamente è stato il nostro giocattolo.
scritto il
2024-08-25
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