L'escort innamorata

di
genere
trans

Contrariamente a quel che pensate, la vita di una escort non è tutta rosa e fiori. Certo, si guadagna bene e coi soldi posso esaudire tanti i miei desideri.Io, per esempio, vado matta per le scarpe e ne ho tante che nemmeno so contarle, più di cento sicuramente e tutte carinissime. Ho un armadio pieno di vestiti alla moda, tutti firmati e non vi dico la lingerie, finissima, costosissima. Una mania, la mia, iniziata da piccola quando esploravo di segreto il guardaroba di mia mamma, donna elegantissima e vanitosissima (volevo ad ogni costo assomigliarle, era il mio modello). Più complicata, naturalmente, è la vita di una escort trans per quanto le trans siano più gettonate delle donne. Per me, poi, il percorso di femminilizzazione - audacemente inseguito - è stato difficilissimo. Sono dovuta scappare di casa a 17 anni, abbandonare il liceo e i familiari - da cui in pratica sono stata ripudiata - a soli 17 anni. E non è facile, vi assicuro. E' il costo che si è costretti a pagare se si è cresciuti in una famiglia borghese bacchettona. Io l'ho pagato. Inutile dirvi che mi sono sempre sentita femmina in un corpo, seppure non ben definito e per nulla virile, di maschietto. Da adolescente mi truccavo e indossavo prima le gonne di mamma, poi tutto quello che trovavo (calze, perizomini, reggiseni ecc) in negozietti cinesi. I miei sono arrivati al punto di bruciarmeli, mi hanno pure portata da uno psicoteraupeta, uno strizzacervelli che dopo tre sedute ha cominciato a toccarmi.
Sono perciò andata via di casa lasciando ogni agio della vita borghese. A salvarmi sono state le trans del Ballarò, un quartiere popolare di Palermo. Mi hanno accolto come una sorella e non finirò mai di ringraziarle. Con loro, che battevano per strada, ho cominciato a vivere anche se per necessità sono stata costretta anch'io alla prostituzione più precaria e insicura. La prima volta che sono stata con un uomo per soldi e salita sulla sua auto, come dimenticarlo?, tremavo per la paura. Piano piano mi sono affermata e oggi, a 22 anni, sono una delle escort più quotate di Palermo anche con i miei difetti: lo ho piccolo ( sono troppo femmina) e gli uomini preferiscono le escort ben più attive di me (lo sono a fatica e per necessità).
Incontro in media 5 uomini a sera e, con l'esperienza che adesso ho, me la cavo con tutte le precauzioni. Un'escort, sia chiaro, e ancor più una puttana da strada,il 90 per cento delle volte deve fingere e di questo il cliente non se ne accorge. In ogni prestazione la partecipazione emotiva è pari a zero e quella fisica del 20, 30 per cento, non di più. Un mestiere, quello della prostituzione, come tanti altri e la regola è fai il minimo lasciando immaginare che stai dando il massimo. La clientela è la più varia, soprattutto uomini sposati insoddisfatti del rapporto coniugale, e tantissimi medici, avvocati, funzionari, quella gente cioè del mondo che mi ha ripudiato: ingannarli per me è una vendetta segreta.
Però in questo mestiere può capitare l'imprevisto, e l'imprevisto peggiore è quello che è capitato a me: innamorarsi di un cliente a sua volta cotto di te.
Si chiama Luigi, 45 anni, affermato commercialista (il più quotato di Palermo), sposato con una bella moglie, tre figli, casa a Mondello, jacht, un conto in banca da fare paura. Ma soprattutto un uomo fighissimo: testa rasata, occhi azzurri verdastri, sguardo di ghiaccio, fisico possente, alto quanto basta e un cazzo notevole e sensibilissimo. Quando ci siamo visti la prima volta è subito scattato qualcosa. Con lui, eccezionalmente, non ho finto. Già quando glielo ho preso in bocca l'ho gustato tanto da fargli dei succhiotti che lo hanno fatto sborrare, naturalmente ho inghiottito con goduria il suo sperma. Gli ho dato il culo come non faccio mai con nessuno, lui mi ha penetrata con perizia, dolcezza e fermezza facendomi godere come mi capita raramente. Cosa che non accade mai, dopo l'amplesso siamo rimasti tre quarti d'ora a parlare toccandoci e accarezzandoci vicendovelmente. E' chiaro che è tornato di nuovo e sapete che cosa mi ha portato al secondo incontro? Un mazzo di rose. Non ho resistitito e ho pianto.
Non è concesso a un'escort d'innamorarsi, la frequenza con cui lui mi ha cercata ha insospettito chi gestisce la mia attività, compreso il mio sito. Di conseguenza a Luigi è stato proibito di incontrarmi.
Capite, adesso, che la vita di un'escort non è tutta rosa e fiori? Però vi confesso un segreto: con Luigi ci vediamo di nascosto, facciamo l'amore e ci confidiamo tutto (mi ha pure parlato dei miei, che mi hanno cancellata e che lui conosce bene). Con lui, solo con lui, posso scegliere d'indossare i vestiti e le scarpe più carine.
Guadagno un sacco di soldi, ho realizzato il mio sogno di vivere en femme, quando cammino per strada gli uomini si girano e rigirano, ma posso dirmi felice?
scritto il
2024-08-27
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