Quella notte in treno
di
michael
genere
gay
Allora avevo 16 anni ed ero un pò ingenuo. Tornavo da un breve periodo di vacanza trascorso dai miei zii e per non trovare sovraffollamenti presi il treno che partiva alle 22.00. Mi accomodai nello scompartimento, ero solo io e stavo comodo. Dopo un paio di srazioni, entrarono due uomini che si sedettero di fronte a me. Io li salutai e loro fecero altrettanto. Dopo un pò entrò un altro uomo che si sedette al mio fianco. Ad un certo punto mi alzai per prendere un libro in borsa e quando tornai a sedermi notai che uno dei due entrati prima, mi guardava e si toccava le parti intime, non ci badai più di tanto e mi misi a leggere senza pensare minimamente a quello che da lì a poco sarebbe successo.
Vidi con la coda dell'occhio che quello seduto al mio fianco aveva tirato fuori il cazzo e stava menandoselo. Feci finta di non averlo visto, e lui, evidentemente interpretò il mio comportamento come un invito perchè si alzò e mi piantò il cazzo sotto gli occhi.
La mia sorpresa fu enorme. Seguitava a masturbarsi e io non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella mazza dura. prendilo in mano, mi disse. Io obbedii un pò spaventato sperando che si accontentasse e poi mi avrebbe lasciato in pace. Dai, fammi una sega, mi ordinò, io iniziai a masturbarlo e quando stava per godere mi disse di prenderlo in bocca. Oramai la paura era passata facendo posto a una voglia incontenibile di quel cazzo, lo presi in bocca ma non venne subitò, gli tirai un lungo pompino e alla fine mi scaricò tutta la sborra in gola; la ingoiai tutta, non credevo di esserne capace e restai meravigliato di me stesso.
Intanto gli altri due avevano chiuso la porta dello scompartimento e avevano tirato le tendine. mi offrirono i loro cazzoni e io non esitai a masturbarli entrambi, erano grandi, bollenti e duri come l'acciaio. Li masturbai e pompai tutti e due, ingoiai il loro sperma e pulii per bene quelle grosse cappelle. oramai avevo perso ogni ritegno e volevo ancora il cazzo. Ad un certo punto, stando bene attenti che nessuno potesse entrare nello scompartimento, mi spogliarono tutto mettendo in evidenza il mio culetto duro e sodo, intanto io maneggiavo i loro cazzi.
Mi fecero mettere supino e agambe sollevate sul divano con il mio buchino ben in evidenza. uno di loro me lo diede in mano e un altro in bocca. L'altro iniziò a mettermi un dito nel culo lavorando per allargarlo un pò, poi mi venne sopra e infilò il cazzo nel mio sfintere con un colpo solo. provai un dolore tremendo e facevo di tutto per liberarmi, ma ero bloccato. lentamente il dolore iniziò a cessare e cominciai a sentire piacere. quel manganello mi stava aprendo tutto e mentre mi inculava masturbavo e succhiavo gli altri cazzi.
Mi incularono a turno per tuta la notte e quando se ne andarono, mi lasciarono con il culo rotto ma felice di aver goduto dei loro cazzoni.
Vidi con la coda dell'occhio che quello seduto al mio fianco aveva tirato fuori il cazzo e stava menandoselo. Feci finta di non averlo visto, e lui, evidentemente interpretò il mio comportamento come un invito perchè si alzò e mi piantò il cazzo sotto gli occhi.
La mia sorpresa fu enorme. Seguitava a masturbarsi e io non riuscivo a distogliere lo sguardo da quella mazza dura. prendilo in mano, mi disse. Io obbedii un pò spaventato sperando che si accontentasse e poi mi avrebbe lasciato in pace. Dai, fammi una sega, mi ordinò, io iniziai a masturbarlo e quando stava per godere mi disse di prenderlo in bocca. Oramai la paura era passata facendo posto a una voglia incontenibile di quel cazzo, lo presi in bocca ma non venne subitò, gli tirai un lungo pompino e alla fine mi scaricò tutta la sborra in gola; la ingoiai tutta, non credevo di esserne capace e restai meravigliato di me stesso.
Intanto gli altri due avevano chiuso la porta dello scompartimento e avevano tirato le tendine. mi offrirono i loro cazzoni e io non esitai a masturbarli entrambi, erano grandi, bollenti e duri come l'acciaio. Li masturbai e pompai tutti e due, ingoiai il loro sperma e pulii per bene quelle grosse cappelle. oramai avevo perso ogni ritegno e volevo ancora il cazzo. Ad un certo punto, stando bene attenti che nessuno potesse entrare nello scompartimento, mi spogliarono tutto mettendo in evidenza il mio culetto duro e sodo, intanto io maneggiavo i loro cazzi.
Mi fecero mettere supino e agambe sollevate sul divano con il mio buchino ben in evidenza. uno di loro me lo diede in mano e un altro in bocca. L'altro iniziò a mettermi un dito nel culo lavorando per allargarlo un pò, poi mi venne sopra e infilò il cazzo nel mio sfintere con un colpo solo. provai un dolore tremendo e facevo di tutto per liberarmi, ma ero bloccato. lentamente il dolore iniziò a cessare e cominciai a sentire piacere. quel manganello mi stava aprendo tutto e mentre mi inculava masturbavo e succhiavo gli altri cazzi.
Mi incularono a turno per tuta la notte e quando se ne andarono, mi lasciarono con il culo rotto ma felice di aver goduto dei loro cazzoni.
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7.5
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Commenti dei lettori al racconto erotico