Incula la mia amica

di
genere
trio

Un ricordo di qualche anno fa. Avevo stabilito una bella relazione di solo sesso con una ragazza parecchio più giovane di me: io 40 anni, lei 25. Si chiamava Cristina, e nonostante la sua età dimostrava molto meno, con il suo visetto da liceale, alta, magra e coi fianchi ad anfora. Mora di capelli e di pelle chiara, il suo aspetto innocente contrastava con una voce bassa e calda, estremamente sensuale.

Erano circa sei mesi che, pur non vedendoci spesso, avevamo iniziato a darci da fare sotto le lenzuola. Lei era attratta da uomini più grandi e io impazzivo per la sua sensualità a metà tra l'innocente e il trasgressivo. Non avevamo mai affrontato l'argomento trio, anche se sia io che lei avevamo ovviamente già avuto esperienze in tal senso. Un giorno, un po' dal nulla, dopo una delle nostre epiche scopate, lei era accoccolata sul mio petto, accarezzandomi la pancia con le sue lunghe dita e ad un certo punto disse: "Ti andrebbe se portassi un'amica?" Rimasi un po' stupito dalla domanda, o meglio, non tanto dalla domanda in sè quanto dal fatto che lei si aspettasse una risposta. Ma certo che mi sarebbe andato, qual era il problema?
"Nessun problema" disse "Però... ci sarebbe una cosa" Sempre più confuso dai suoi tentennamenti, le chiesi di spiegarsi una volta per tutte. "Ecco lei... lo vorrebbe nel culo, ma non ha mai provato prima." E avrebbe voluto provare proprio con me? E in sua presenza? "Beh, sai lei è un po' inibita... magari se ci sono io si scioglie un po'. E poi tu sei esperto, e queste sono cose un po'... delicate." Non potevo darle torto, e quindi ci accordammo per la settimana successiva.

Quando arrivai da Cristina, pronto per quella serata, trovai le ragazze sul divano in salotto. Mi fu quindi presentata Lara: bassina, castana, occhi chiari e seno abbastanza abbondante per il suo fisico, quindi risaltava parecchio. Non ebbi subito modo di guardarle il culo, ovvero quello che sarebbe stato il grande protagonista della serata, ma decisi di non forzare le cose. La ragazza aveva senz'altro un aspetto appetitoso, ma pareva anche un po' timida così come Cristina l'aveva descritta.
Per questo Cristina stessa decise che ad aprire le danze saremmo stati noi due, anche per vedere come avrebbe reagito la nostra nuova amica. Così cominciammo a baciarci, lei mi accarezzava il petto e io scoprii le sue spalle. Mentre le baciavo il collo, Cristina guardò Lara con fare ammiccante e le tese una mano. La ragazza la prese e si avvicinò a noi. Io riemersi dal profumo di Cristina e mi trovai a un centimetro da Lara. Quindi la baciai, mentre sentivo che la mia amante slacciava piano il top dell'amica. Ad occhi chiusi, perso nel bacio, mi ritrovai i seni di Lara in mano mentre Cristina accarezzava la sua schiena nuda.

Dopo quel bacio e soprattutto dopo essere rimasta in tanga davanti a noi, Lara divenne molto più malleabile. Malleabile è il termine giusto, perchè sembrava solo voler essere guidata da noi verso il piacere. Così mi alzai in piedi e mi liberai di pantaloni e mutande, mostrandole la mia erezione. Lei si avvicinò subito, mi prese in bocca e cominciò a succhiare. Alle sue spalle osservai Cristina mentre si spogliava e scivolava in ginocchio accanto alla sua amica. La guardava con voluttà, quasi fosse più eccitata nell'osservare il pompino che non nell'eseguirlo in prima persona.
Poi fece qualcosa che non mi aspettavo: mentre Lara aveva quasi tutta l'asta in bocca, lei gli spinse la testa e la tenne per qualche secondo, quasi a soffocarla. Quando la lasciò libera, lei tossì un po', non staccando mai la mano dal mio cazzo durissimo e pieno di saliva. "Ti piace così?" le sussurrò. Il suo "sì" fu quasi solo a fior di labbra. Non riusciva quasi a parlare, si trovava proprio in un'altra dimensione. Cristina si unì all'amica succhiando le palle, mentre Lara tentava ancora una volta, due, tre, di arrivare a tenerlo tutto in gola.
Fu poi Cristina a decidere che era arrivato il momento clou della serata. Fece distendere Lara sul divano, posizionandole un cuscino sotto il pube. Ovviamente aveva già pronto il nostro lubrificante, che usavamo proprio per questo tipo di giochi. Spalmò il buco di Lara e poi il mio cazzo. Il suo sguardo mi autorizzò a proseguire. Tenne aperte lei stessa le natiche di Lara e io mi infilai lentamente ma con fermezza.
Lara emise un gridolino soffocato quando fui tutto dentro di lei. "Ti fa male?" le chiese Cristina. "Sì... ma mi piace.... mi piace" Capii che potevo continuare, e così iniziai a sbattere, a sbattere aumentando gradualmente il ritmo.
Il suo bel culo sbatteva contro il mio bacino, con un rumore di frustata molto eccitante. Come dicevo, Lara era più abbondante di Cristina e quindi non ero così abituato a questo tipo di morbidezza durante questa pratica.
Sarei potuto andare avanti ancora a lungo, ma sapevo che questo era quello che la mia amante desiderava e le avevo dato ciò che voleva. Estrassi l'uccello e lei me lo prese subito in mano: dopo pochi colpi di mano da parte sua esplosi, sborrando sulla schiena di Lara. Lei gemeva ancora, tra il dolore e il piacere, con il buco ancora dilatato secondo lo spessore del mio cazzo.
Naturalmente la serata proseguì, facemmo tante altre cose perchè anche Cristina voleva la sua parte... e ci mancherebbe, con la bella esperienza che mi aveva regalato!
scritto il
2024-09-09
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