La vita a volte ti pone in situazioni assurde.
di
roscow
genere
tradimenti
Avere un figlio in età precoce, non è la normalità, comunque accade. A volte si definiscono ragazzi ventenni o anche oltre, che non sono in grado di gestire una famiglia, spalleggiati da genitori che per i loro figli hanno altre aspettative. Nel caso nostro, me e mia moglie l’incidente di percorso è avvenuto molti anni prima dell’esempio. Certo le difficoltà ci sono state, inutile negarle, ma ci siamo
assunti tutte le responsabilità anche stravolgendo la nostra vita, e commettendo ulteriori errori nei primi anni. Provate a pensare due ragazzi che vivono da soli, dove
ero il solo ad avere un lavoro precario e poco retribuito. Il nostro punto di riferimento era il bambino, a cui cercavamo di non far mancare nulla. La nostra consolazione era il sesso, nel tempo libero lo facevamo continuamente, a quella età si da dentro con tutte le forze, poi Miriam era una forza della natura, mi spolpava letteralmente. La prima cosa la protezione, non potevamo correre il rischio di avere un altro figlio in quel periodo. A pochi metri da casa nostra c’era una palazzina quasi vetusta, dove abitavano due anziani, moglie e marito, benestanti, proprietari terrieri, famiglia Colavita, avevano perfino uno stemma. Con loro viveva un figlio Delio, che gestiva le finanze, non era sposato, aveva circa quarant’anni, non era malaccio, si presentava in maniera educata e gentile, senza disprezzarci, vista la differenza di ceto. Non una frequentazione, saluto se ci si incontrava e nient’altro.
Con una gradualità scientifica, senza destare sospetti si insinuava nella nostra modestissima casa anche in mia assenza. Miriam mi raccontava che si era offerto anche di prestarci piccole somme qualora ne avessimo avuto bisogno. Secondo Miriam era offerte allettanti che avrebbero potuto risollevarci economicamente. Alle mie prime decise opposizioni, a forza delle insistenze di Miriam, comincio ad essere più possibilista. Piccole somme naturalmente, qualche indumento per il bambino,
qualche abitino per Miriam, in questo modo Delio era diventato un assiduo frequentatore di casa nostra. Miriam nella sua innocenza mi raccontava tutto, anche che quel pomeriggio avevano fatto l’amore e che erano azzerati tutti i debiti. Cosa dovevo fare? Mandare tutto all’aria? Moglie, bambino, non me la sono sentita. Oggi avrei assunto una posizione diversa, allora ho subito.
Miriam ha avuto una parte preponderante in quella decisione, Mi informava di tutto -Amore Delio ha un cazzo che mi fa morire. Eravamo arrivati al punto che a volte dovevo tenere il bambino mentre loro scopavano sul letto, se il bambino dormiva mi facevano partecipare, Miriam ne avrebbe soddisfatti dieci insieme. Eravamo alle dipendenze di Delio, facevamo quello che diceva lui. Certo che il tenore di vita si era elevato, la figa di Miriam era la garanzia. In certi casi arriva l’assuefazione, ci si abitua al
sistema. Eravamo diventati veri amici io e Delio, ci passava un mensile rilevante, quasi mi sarei fatto scopare anch’io.
Non c’è voluto tanto, collaboravo con le loro scopate, li aiutavo. Ad un tratto sono rinsavito, ho cercato una casa in un altro paese, ho cambiato lavoro, ho dato la possibilità a Miriam di scegliere, non ha avuto ripensamenti, siamo andati nella nuova casa, raccomandando a Delio di non farsi vedere dalle nostre parti. Errori, anche gravi come questo caso, si commettono anche a causa dell’inesperienza. E’ stata una fase negativa della nostra vita, a Miriam è rimasto il ricordo di un cazzo che la soddisfaceva. Ora quel ruolo lo avevo io.
Nessuno ci ha obbligato ad accettare la situazione con Delio, è stata una nostra scelta, sicuramente sbagliata ma è stata accettata da noi. Con la testa di oggi non la rifaremmo. Il porco è stato Delio che ha approfittato della nostra inesperienza.
assunti tutte le responsabilità anche stravolgendo la nostra vita, e commettendo ulteriori errori nei primi anni. Provate a pensare due ragazzi che vivono da soli, dove
ero il solo ad avere un lavoro precario e poco retribuito. Il nostro punto di riferimento era il bambino, a cui cercavamo di non far mancare nulla. La nostra consolazione era il sesso, nel tempo libero lo facevamo continuamente, a quella età si da dentro con tutte le forze, poi Miriam era una forza della natura, mi spolpava letteralmente. La prima cosa la protezione, non potevamo correre il rischio di avere un altro figlio in quel periodo. A pochi metri da casa nostra c’era una palazzina quasi vetusta, dove abitavano due anziani, moglie e marito, benestanti, proprietari terrieri, famiglia Colavita, avevano perfino uno stemma. Con loro viveva un figlio Delio, che gestiva le finanze, non era sposato, aveva circa quarant’anni, non era malaccio, si presentava in maniera educata e gentile, senza disprezzarci, vista la differenza di ceto. Non una frequentazione, saluto se ci si incontrava e nient’altro.
Con una gradualità scientifica, senza destare sospetti si insinuava nella nostra modestissima casa anche in mia assenza. Miriam mi raccontava che si era offerto anche di prestarci piccole somme qualora ne avessimo avuto bisogno. Secondo Miriam era offerte allettanti che avrebbero potuto risollevarci economicamente. Alle mie prime decise opposizioni, a forza delle insistenze di Miriam, comincio ad essere più possibilista. Piccole somme naturalmente, qualche indumento per il bambino,
qualche abitino per Miriam, in questo modo Delio era diventato un assiduo frequentatore di casa nostra. Miriam nella sua innocenza mi raccontava tutto, anche che quel pomeriggio avevano fatto l’amore e che erano azzerati tutti i debiti. Cosa dovevo fare? Mandare tutto all’aria? Moglie, bambino, non me la sono sentita. Oggi avrei assunto una posizione diversa, allora ho subito.
Miriam ha avuto una parte preponderante in quella decisione, Mi informava di tutto -Amore Delio ha un cazzo che mi fa morire. Eravamo arrivati al punto che a volte dovevo tenere il bambino mentre loro scopavano sul letto, se il bambino dormiva mi facevano partecipare, Miriam ne avrebbe soddisfatti dieci insieme. Eravamo alle dipendenze di Delio, facevamo quello che diceva lui. Certo che il tenore di vita si era elevato, la figa di Miriam era la garanzia. In certi casi arriva l’assuefazione, ci si abitua al
sistema. Eravamo diventati veri amici io e Delio, ci passava un mensile rilevante, quasi mi sarei fatto scopare anch’io.
Non c’è voluto tanto, collaboravo con le loro scopate, li aiutavo. Ad un tratto sono rinsavito, ho cercato una casa in un altro paese, ho cambiato lavoro, ho dato la possibilità a Miriam di scegliere, non ha avuto ripensamenti, siamo andati nella nuova casa, raccomandando a Delio di non farsi vedere dalle nostre parti. Errori, anche gravi come questo caso, si commettono anche a causa dell’inesperienza. E’ stata una fase negativa della nostra vita, a Miriam è rimasto il ricordo di un cazzo che la soddisfaceva. Ora quel ruolo lo avevo io.
Nessuno ci ha obbligato ad accettare la situazione con Delio, è stata una nostra scelta, sicuramente sbagliata ma è stata accettata da noi. Con la testa di oggi non la rifaremmo. Il porco è stato Delio che ha approfittato della nostra inesperienza.
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Commenti dei lettori al racconto erotico