La ceretta peccaminosa (2 di molti)

di
genere
saffico

Ecco che varcava la porta dell'estetista, già poteva sentire la figa contorcersi. Quanti maschi sono convinti, poveretti, che le estetiste siano coloro che preparano il corpo della donna a soddisfare le aspettative; anche i più gelosi di loro oramai stanno sereni, anche sapendo le loro donne completamente nude, con le gambe divaricate, davanti ad altre donne che, solitamente, non hanno affatto un brutto aspetto.

Il programma del giorno prevedeva pulizia del viso e ceretta total body, a cura di alcune ragazze alle prime armi, poi, finalmente, depilazione vagina e ano ad opera di Nunzia, la più abile e procace estetista che avesse mai conosciuto. Le novelline erano davvero giovanissime, inesperte e terribilmente timide. La timidezza le rendeva piuttosto attraenti, doveva ammetterlo, l'oretta dedicata alla ceretta era stata piuttosto piacevole proprio grazie a questo. L'avevano lasciata sola per spogliarsi e, una volta tornate, avevano fatto del loro meglio per non toccarle i genitali, malcelati dagli slip in carta. Già si erano scusate quando avevano dovuto sostenere manualmente il glueto per poter terminare l'opera nella parte superiore della coscia e, quando nel terminare la parte frontale, le avevano inavvertitamente strofinato la mano sulla vulva erano quasi collassate. Questo pudore, che l'esperienza avrebbe comunque spazzato via rapidamente, non aveva nulla a che vedere con la sfacciata voglia di trombare che emanava Nunzia ma, costante questo, le rendeva eccitanti e lei era già piuttosto bagnata.

"Dov'è la mia fighetta preferita?" ecco la frase di rito, che dava inizio alle danze, solitamente l'ultima a venir pronunciata, per lasciare spazio ai gemiti soffocati.
Nunzia gira attorno al tavolo, appoggia una mano sul suo basso ventre, la infila dentro all'elastico degli slip, segue con la punta del dito la direzione del solco tra le labbra, lo percorre fino a metà, poi solleva il dito e straccia gli slip. Gettato a terra ciò che resta dell'intimo si avventa sulla vulva: la preme, la divarica, tira le labbra; terminata l'ispezione arriva la sentenza, troppo pelo, inaccettabile. Cominciano gli strappi, 15 in tutto. Il dolore acuisce le sensazioni, la vulva brucia, é rossa e gonfia. Nunzia la massaggia con un poco di olio, poi infila il medio destro dentro mentre, con il sinistro, si occupa del clitoride. Dopo poco anche il sinistro finisce in vagina, cominciando a muoversi forsennatamente nella direzione opposta all'altro. Tra i gemiti realizza che il culo di Nunzia é a portata di mano, lo scopre rapidamente e ne saggia la superficie con le dita, le sussurra di farsi coraggio, che il momento di perdere anche quel tipo di verginità é arrivato. Raccoglie un pochino dell'olio avanzato sul proprio pube e lo massaggio sull'ano di Nunzia, entra piano con la punta del dito smaltato, lo sfintere la inghiottisce e lei gode selvaggiamente mentre preme con forza sulle pareti dell'intestino. Quando il bruciore diventa troppo Nunzia si allontana con un saltello, provocandosi più dolore di quanto già ne sentisse, per ripicca afferra l'ovetto che tiene in tasca e lo inserisce senza tanti complimenti nella vulva di lei. Acceso il giochino la fa rapidamente girare per valutare lo stato dell'ano. La situazione é al limite del comico, la parte inferiore della divisa di Nunzia é abbassata e, sul bianco, risalta meravigliosamente la righetta rossastra del sangue che sta fuoriuscendo lento dall'ano, ma la peggio la sta comunque avendo lei: é carponi sul tavolo, con la linguetta fucsia che fuorisce dalla figa e non si ferma un secondo di vibrare, attaccate, tramite la cera rappresa, ai capezzoli, chissà quando e come sia successo, ci sono due spatoline in legno, mentre l'ano viene ripulito da ogni singolo pelo in pochi istanti, grazie a rapidi e poderosi strappi. Così che tra un urlo di dolore derivante dal deretano e un mugolio di piacere direttamente dalla fica si ritrova pronta ad avere il miglior orgasmo del mese. Nunzia però non é d'accordo, le ordina di aspettarla e, per essere più persuasiva, strappa improvvisamente le due spatole, lasciandola senza fiato, ripiegata sulle ginocchia. In un secondo le viene sfilato l'oggetto, che é talmente fradicio che ci mette poco a entrare nella figa di Nunzia, decisamente più navigata e pronta dell'ano. In un istante l'esperta estetista riesce a fare squirtare entrambe, sgrillettano se stessa e masturbando violentemente la cliente.

P.s
Prestissimo pubblicherò una storia un po' diversa, per accontentare una richiesta di una cara amica che mi ha chiesto di immaginarla ad un glory hole. L'esperienza é un po' fuori dalle mie corde ma si sta rivelando eccitante, penso che sarebbe stupendo se alcuni dei lettori di questa storia volessero lasciare un commento con scritto qualche indicazione su un tipo di storia che vorrebbero, riguardante se stessi o personaggi immaginari. Magari potreste lasciare qualche indicazione (tema del racconto, personaggi, relazione tra questi...) la mia amica ad esempio mi ha scritto semplicemente: io ad un glory hole, storico/fantasy, che finisca con una "tortura".
scritto il
2024-09-15
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