L'amore carnale con mia sorella e sua cognata.
di
Lo srudente Poetico
genere
incesti
Non avrei mai pensato ad implicazioni sessuali, e allo strano e grandioso piacere che ce ne venne,quando entrarono nella mia vita mia sorella e sua cognata.
Erano venute a casa mia, a Milano, ( io recente separato>), in un tentativo di salvare mio cognato, un tumore allo stadio terminale. Niente da fare, dopo una settimana morì, ci occupammo di tutto.
La cognata di mia sorella era nubile, anche se si sapeva di sue storie. Sembrava insignificante, ma avevo notato belle cosce e una discreta scollatura.
Sara, 52 anni.
Non c’era molto rimpianto per il defunto mio cognato diciamo che non era molto amato.
Non so perché mia sorella fosse rimasta insieme, forse per i figli, ora laureati e sistemati,
Le invitai entrambe a Milano, dopo i funerali, se volevano, appena finita la scuola, entrambe insegnanti.
E vennero davvero, mia sorella perché aveva un po di nostalgia di me, la cognata per visitare parenti nei dintorni, dissero.
Non mi aspettavo fossero così allegre e disinvolte, volevano fare un po di vita, le portai un po in giro anche di sera, la Sara, disse peccato avere un solo uomo, al che mi offrii di presentarle degli amici, ma mia sorella disse che io bastavo ed avanzavo.
Le avevo messe a dormire nella camera piccola, due letti, io dormivo sul lettone nella camera matrimoniale, molto ammirata da entrambe.
Quella sera, avevamo cenato fuori, erano particolarmente allegre, e mi sfottevano un po, eh, ora resti solo nel lettone, ci siamo noi e non puoi far niente con le tue donne.
Non so perché, risposi, beh, ma ci siete voi no? Notai in quel momento che mia sorella era un bel po scosciata, non l’avevo mai osservata sessualmente, ma aveva un bel viso intrigante, e u seno giusto ma appetitoso.
Sara mi prese in giro, però, che bella sorellina, che hai, e guarda qui che cosce, e alzò una cosciona bella tornita e sensuale facendo notare le autoreggenti e lo slip.
OH ragazze, il sangue non è acqua, poi non rispondo di me. Si misero a ridere, magari, noi non rispondiamo,
All’improvviso mia sorella disse, guarda che stasera voglio dormire sul lettone, sono stufa del lettino da bambini, ah per me ok, dormite entrambe, dissi, vado io in cameretta. No, allora finisce il gioco disse Sara, Mica siamo lesbiche. Credevo scherzassero, dissi ok, vado a letto, poi scegliete voi chi dormirà nel letto con me. Stranamente mi era venuta una forte erezione, era tutto inaspettato, “ - cos’è? Ti vanno stretti i pantaloni?” - disse Sara, ridendo.
Spensi la luce, credevo ad uno scherzo, quando vidi entrare mia sorella che aveva fatto una doccia ed era nuda, ma indossò slip e reggiseno, anche nella penombra si vedeva un gran bel corpo.
Sentii il suo seno nudo e la sua pelle liscia vicino alla mia, era fresca e lucida.
Non sapevo che fare, ma risolse lei, mi prese la mano e se la portò fra le cosce, mi girai e sentii il suo seno nudo vicino alla bocca, lo baciai e indugiai ora su un capezzolo, ora sull’altro, sentendola fremere, mentre la mia mano fra le sue cosce notava che si bagnava di umore femminile.
L’incesto, come capii dopo, ti manda fuori di testa, anche perché è tutto familiare, il suo odore, la sua pelle, e il sangue che scorre in noi, è lo stesso.
Era tutto bellissimo sembrava che avessimo già fatto l’amore insieme, era tutto naturale, ci baciammo rispettivamente io fra le sue cosce, facendola quasi svenire dal piacere, e lei a me, tenendomi in bocca con passione rara. Poi lei salì su di me, quasi sapesse che doveva farmi rallentare un po, e mi cavalcò, dosando il suo piacere, mentre la tenevo per i fianchi e ci baciavamo appassionati.
Ebbe un forte orgasmo prolungato, e poi mi incitò a sborrare, cosa che feci sbattendola veramente con forza, senza pesarle troppo, ma con forza giovanile. Mi abbattei a fianco a lei, ansimando un po, lei mi carezzava lenta e felice, l’incesto si riconosce da una certa pace appena si sborra.
Te l'aspettavi? Mi chiese, no, sorella, no, ma sono ancora confuso, anche se è uno dei momenti più belli della mia vita. Anche per me, e ci baciammo ancora, e l’avrei ancora presa, se lei non mi avesse detto di non esagerare, era una prima volta.
Ci addormentammo, la mattina dopo eravamo ancora abbracciati, arrivò la Sara, sembrava felice, diede un leggero bacio sulla bocca a mia sorella e a me. Era in un cortissimo pigiama che ne esaltava le belle cosce, guardale, disse mia sorella, sembra un’attrice. Sara l’abbracciò contenta, la scena mi provocava eccitazione, ma era solo aperitivo, prendemmo caffè ed altre cose, era sabato e non andavo al lavoro.
Quando uscii dalla doccia, mia sorella era nell’altro bagno c’era Sara in piedi, che notò che ero già duro, che torello, disse, ma guardalo, venne vicino, mi baciò in bocca, mentre lo prendeva in mano, e poi si sedette sul divano per farmi godere di bocca, io in piedi, con gli occhi chiuso, quando arrivò mia sorella mi baciò in bocca, e li riaprii, poi baciò in bocca anche Sara, che smaniava, ormai voleva essere chiavata, la presi in braccio e la portai sul letto, cominciando una lenta e sicura chiavata, ero già venuto con mia sorella, quindi avevo la giusta calma per controllare il mio ed il suo orgasmo.
Sara ebbe diversi piccoli orgasmi, e poi uno finale molto rumoroso, avevamo cambiato più volte posizione, mentre mia sorella carezzava sia me che lei.
Sul letto c’era sborra mia e loro liquidi, le donne si preoccuparono di cambiare le lenzuola e rimettere in ordine, c’era un’aria di famiglia e rilassata, scherzosa anche.
Sara aveva un impegno con dei parenti, sarebbe tornata la sera, rimanemmo io e mia sorella.
Ci guardammo, un po inteneriti, sai, le dissi, non avevo mai pensato a fare sesso con te, ed all’improvviso mi sono trovato in qualcosa di magico. Io invece si, disse, ti confesso che lo volevo, quando sono venuta qui con mio marito in fin di vita, ho pensato che tu eri l’uomo per me.
Ma, ti prego, disse , non pensare ad innamoramenti ed amore, il nostro è solo un perfetto piacere carnale, siamo perfettamente compatibili, e così deve restare, è molto meglio dell’amore.
Mi ero confidata con Sara, che è saggia, e lei mi ha fatto capire cosa fosse esattamente il mio desiderio per te. E mi ha fatto piacere che ci sia lei, che vive il sesso, come una cosa naturale, senza esibizioni, e con grande piacere. E tu , fratellino, sei perfetto, sesso naturale e non esibito, ma ti ho sempre voluto bene. Ma è amore di sorella, non amore sessuale.
Passammo una giornata felice, a volte facemmo l’amore, con grande gioia, oppure stavamo semplicemente uniti, siamo anche usciti per una passeggiata.
Quando tornò Sara, ci fu un turbinio di baci e carezze, e per la notte decidemmo di dormire in tre sul lettone.
Con me presente, provarono la prima leccata di figa reciproca, mentre io alternavo la figa dell’una e dell’altra, ci addormentammo presto, erano ormai 24 ore di sesso.
La domenica successiva fu di allegria e gioia, Mia sorella vole provar il primo rapporto anale, e fu bello, mentre rimandammo con la Sara, che lo conosceva già.
Si avvicinava la fine del periodo favoloso, si stava proprio bene insieme, e tornarono a casa, ma non finì il gioco erotico.
Era un bel segreto fra noi, mia sorella mi disse che un uomo, che a lei stava cuore aveva manifestato il suo amore, lei forse un po di meno, ma con gioia mia e di Sara, iniziarono una convivenza felice.
Sara invece mi sorprese, ogni tanto anche di nascosto da tutti veniva a passare qualche giorno con me, e facemmo anche dei viaggi insieme. Io tendo a stancarmi delle donne, ma lei aveva un modo per cui desideravo rivederla.
Era diventata una piacevole abitudine, Mia sorella disse che mi stavo innamorando per via di figa, ma forse, le risposi, c’è di mezzo anche la tua figa.
Ci furono anche altri incontri fra noi tre. Ritrovammo quel piacere immenso.
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