Attimi nello specchio

di
genere
etero

Siamo da soli in negozio e dopo esserci scambiati sguardi intensi, ti allontani chiedendomi di aspettarti un momento. Ti dirigi verso il bagno, resto in piedi ad aspettarti. Non torni e decido di non aspettare più, mentre sei seduta senti i miei passi, la porta del bagno, poi quella che ti separa da me. Pantaloni abbassati, camice aperto, il perizoma é arrotolato vicino alle caviglie, quasi come fosse delle manette. Ti prendo per un braccio e con l’altra mano ti avvolgo il fianco, corpi vicini, respiro il tuo odore, labbro sull’orecchio e sei immobile, nella mia morsa. Una mano ti stringe l’interno coscia mentre la lingua è sul collo e ho liberato i tuoi seni da un reggiseno ancora abbottonato. La tua pelle stretta tra i miei denti, con un movimento deciso ti sposto via e spingo la tua testa verso le specchio, le mani appoggiate al muro e uno schiaffo sul culo che ti fa capire chi comanda e che devi stare immobile. Raccolgo saliva dalla mia bocca e la mischio alle gocce dorate, con lo sguardo fisso, ti inarco la schiena e mi libero il cazzo dal boxer che mi sta soffocando. Lo impugno con la mano sporca di te e ora bagnata anche dai miei umori, mi spingo verso la base stringendo il tronco e libero la cappella e la appoggio sulla tua pecora, scivolo fino al clitoride, strusciandomi e bagnandoti, lo faccio una volta, una volta ancora e mi fermo tra le grandi labbra. Sei fradicia e desiderosa ma immobile, inerme in attesa di sentirlo dentro. Con un movimento lento sono dentro di te, completamente e spingo fino in fondo, la mano stringe il seno e il capezzolo, l’altra spinge il tuo viso verso le specchio, da un occhio puoi vedere me, dall’altro il tuo riflesso, ma l’unica cosa che senti è il piacere dell’essere scopata. Il rumore dei corpi che si uniscono, inconfondibile, il volume aumenta, come il ritmo, sempre di più, poggio le mie dita sul tuo clitoride, cominciano a girare mentre continuo aumento il movimento del bacino. Le bocche sono aperte, la tua, la mia, l’eccitazione è sempre più forte, il tuo orgasmo è in arrivo, ti stringi, ti contrai, gridi e ti bagni in un lago di piaceri. Ora sei più sensibile e i movimenti sono sempre più forti, i nostri e quelli della stanza, il lavandino, lo specchio, le strilla, colpi decisi, quelli che ti fanno urlare da farmi impazzire. Quando senti che il mio orgasmo è in arrivo ti stacchi dalla morsa e mi fai tuo, mano sul cazzo, ginocchia a terra, occhi negli occhi, bocca sulla cappella, lo avvolgi con la lingua, gli giri intorno e senti il mio orgasmo venire con un'intensità che mi porta via le forze, i liquidi, il piacere. Sono completamente nella tua bocca. Fissandomi ti alzi in piedi, lecchi le mie labbra con la lingua a bocca aperta, tiri su i vestiti e accompagnata dal rumore dei tacchi lasci la stanza e mi lasci lì bagnato ma asciutto di te… da te…
di
scritto il
2024-09-17
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