Ely scopata dai due colleghi
di
Il collega mascherato
genere
trio
Elisabetta aveva appena compiuto 45 anni e si ritrovava ad essere separata e con una figlia di 8 anni totalmente a suo carico. Le maggiori soddisfazioni le venivano dal lavoro, infatti era diventata responsabile di un ufficio in cui con lei lavoravano due uomini della sua stessa età. Il fisico prorompente di Elisabetta, una quarta abbondante di seno e un culetto tondo e sodo, l'avevano da sempre portata a mostrarsi per favorire anche la sua scalata alle gerarchie sul posto di lavoro. In estate i due colleghi, Luciano e Manlio, potevano spesso ammirare vestitini cortissimi con generose scollature e magliette superattillate indossate senza reggiseno. Tra i due colleghi lei prediligeva Manlio, di poco più vecchio, un uomo anch'esso separato dalla compagna e con un figlio a carico della ex. Luciano, un quarantenne timido e anche lui rimasto solo con una figlia di 13 anni, invece, era costantemente un passo indietro e invidiava il collega perché Elisabetta con lui era decisamente più espansiva. Un giorno i tre si trovarono praticamente soli in azienda. Era l'inizio dell'estate e, complice il periodo di ferie, sul posto di lavoro erano rimasti davvero in pochi oltre a loro tre. Complice il caldo e la poca voglia di lavorare, Manlio prese a provocare la responsabile. "Betta, ma lo sai che oggi sei proprio vestita bene?" sorrise ammiccando alla camicetta bianca generosamente aperta per tre bottoni di lei. La donna sorrise lusingata: "Ah sì? E sentiamo cosa ti piace di più del mio abbigliamento?". "Tutto, ma direi che quella maglietta sembra di tua figlia per quanto ti stringe.". Elisabetta gli fece l'occhiolino: "Ma guarda. E scommetto che ti piacerebbe vedere cosa indosso sotto". Incoraggiato da quella risposta Manlio rilanciò: "Direi proprio di sì. Vediamo se indovino...sotto hai due bei meloni succosi".
La donna rise divertita: "E ti piacerebbe assaggiarli, giusto?". Lui annuì fissandola quasi con aria di sfida. "Bene, ora mi tiro su la maglietta e vediamo se hai indovinato!" esclamò e, in un lampo, si sfilò la maglietta rimanendo con le tette al vento. Manlio fischiò. "Sshhh! Ora basta sennò ci licenziano" sussurrò lei reggendo lo sguardo di sfida. "Beh al massimo tu hai già un altro lavoro che ti aspetta" ghignò lui. Il collega, stanco di sentirsi escluso, si fece coraggio ed esclamò: "Wow queste sì che sono bocce!". Stupefatta Elisabetta lo guardò come se fosse stato un alieno: "Non ci credo. Ho sentito bene?". Luciano fece cenno di sì e si sfregò le mani: "Lo sai vero Betta che facendo così abbiamo problemi a stare seduti?". Lei lo guardò fingendo di non capire. Ormai deciso al tutto per tutto Luciano osò: "Dai fatti vedere tutta nuda!". "Ehi, guarda che non siamo ancora in un centro massaggi per uomini" si schernì lei. Manlio diede una pacca sulle spalle del collega: "E bravo il nostro Lucien! Approvo. NUDA NUDA NUDA!". Presto diventò un coretto a due voci: "FACCELA VEDE' FACCELA TOCCA'!". La donna spiazzata ma decisa ad approfittare dell'insolita situazione si alzò in piedi ancheggiando sinuosa e, giratasi di spalle, fece oscillare il sedere aprendosi i bottoni dei jeans corti che indossava. Pian piano con studiata lentezza si scoprì il sedere mostrando un tanga nero piuttosto striminzito. "FIGONA! CE LO FAI VENIRE DURO!" esplose Luciano rovesciando anni di desideri repressi. La responsabile si girò di scatto e si abbassò i jeans mostrando il davanti della mutandina con un cuore ricamato di pizzo. "MA GUARDA CHE FIGHETTA LA NOSTRA BETTA!". Lei scosse i lunghi capelli castani e si abbassò le mutandine mostrando il pube ai due colleghi. "BASTA ORA PRENDI I NOSTRI DUE CAZZI INSIEME, VERO LUCIEN?" disse Manlio alzandosi e avvicinandosi a lei. Incerta sul da farsi lei si ritrasse: "Ehi fermi voi due maschiacci che sennò chiamo il capo!". Incuranti i due colleghi la circondarono e, afferratala per le spalle, la costrinsero ad inginocchiarsi in mezzo a loro. "DAI LUCIEN TIRIAMO FUORI GLI ARNESI DEL MESTIERE!" incitò Manlio aprendosi la patta dei jeans. Il collega lo imitò immediatamente ed entrambi mostrarono alla responsabile i cazzi già perfettamente in tiro. "DAI BETTA CIUCCIALI PERBENE!" le ordinò Manlio mettendole una mano sulla nuca ed avvicinando il suo viso alla minchia durissima e paonazza. Elisabetta chiuse gli occhi e decise di provare quell'esperienza. Si lasciò strusciare il pene sul viso da entrambi e poi imboccò vorace il cazzo di Manlio. "DAI BETTA FACCI VEDERE CHE SEI UNA PROVETTA POMPINARA!".
Ormai i due uomini avevano ceduto alla libidine e abbandonarono ogni freno inibitorio. Luciano la afferrò per i capelli e la costrinse a lasciare il cazzo del collega per metterle in bocca il suo: "CIUCCIAMI LA MAZZA TROIA! DAI SPOMPINAMI CHE SEI UNA PUTTANA CHE HA FATTO CARRIERA SOLO CON LA FIGA!". "GIA'. CHISSA' QUANTE NERCHIE HA CIUCCIATO LA ZOCCOLA! DAI PRENDI TUTTE E DUE LE MAZZE IN GOLA FINO AI COGLIONI!". "SIIII, SUCCHIA I CAZZI BELLA VACCA DA MONTA!". Elisabetta fece del proprio meglio con la bocca cercando di soddisfare i due colleghi. Il cazzo di Luciano era insospettabilmente più grosso di quello di Manlio e ne fu piacevomente sorpresa: "Però Lucien che bell'uccello! Sì dai trattatemi come una puttana che è vero che ho fatto carriera con la passera!". MA CERTO SOLO CON LA PASSERA!" "SI' VOI DONNE SIETE TUTTE DELLE GRANDISSIME TROIE PRENDICAZZI!". Manlio le spinse il pene in gola e pretese che imboccasse anche le palle. "TUTTO IN GOLA BOCCHINARA!". "DAI CHE TUA FIGLIA SI E' GIA' FATTA UN CHINOTTO TOUR CON TUTTA LA SCUOLA!". A quelle parole la donna cercò di protestare, ma i due uomini la fecero tacere a forza spingendo i loro cazzi fino in fondo alla sua gola e scopandola come se fosse la figa. "LUCIEN GUARDA QUANTO E' BRAVA A SUCCHIARE I CAZZI QUESTA ZOCCOLA!". "SI' MANLY, E' PROPRIO UNA POMPINARA DA COMPETIZIONE!". In quel momento qualcuno bussò alla porta. Tutti e tre si fermarono di colpo, poi tremando Elisabetta disse: "Avanti!". Non entrò nessuno ma sicuramente le oscenità erano state sentite da qualcuno. Elisabetta cercò di ritrarsi ma i due colleghi la bloccarono costringendola a tenere sempre almeno un cazzo piantato fino in fondo alla gola. "DAI LUCIEN ORA SCOPIAMOLA INSIEME IN FIGA E IN CULO!" incitò Manlio. Atterrita la donna esclamò: "NO VI PREGO, IN CULO NO NON LO HO MAI PRESO!". Manlio scoppiò a ridere: "MEGLIO SARA' UNA GODURIA SODOMIZZARTI PERBENE!". I due la fecero alzare e, sdraiare a terra. Manlio puntò con il cazzo in mano il buco del culo mentre, da sotto, Luciano puntava deciso con il suo arnese alle labbra della figa. La doppia penetrazione avvenne rapida. I due cazzi affondarono nel culetto e nella gnocca di lei contemporaneamente strappandole un urletto di dolore: "AHIA! NO BASTA MI STATE VIOLENTANDO!" "ESATTO UNA TROIETTA COME TE VA STUPRATA DI GUSTO!" "SI' DAI BETTA FAI DIVERTIRE I NOSTRI UCCELLI!". La donna fu scopata a fondo e a lungo. I due si alternarono dandole entrambi il cazzo nella passera e nel sedere. "AAHH! MA QUANTO E' BELLO SODOMIZZARE QUESTA TROIA?" "E' BELLO UNA CIFRA AMIGO!. GUARDA COME PRENDE BENE I CAZZI! SCOMMETTO CHE SI FAREBBE SCOPARE ANCHE DA 50 UOMINI ASSIEME!". Dopo una lunghissima doppia penetrazione tirarono fuori i cazzi e, costrettala ad inginocchiarsi nuovamente tra loro, se li menarono esplodendo due gigantesche sborrate sulla faccia di lei, prima Manlio con getti lunghi e densi sulla fronte, nei capelli e in un occhio, poi Luciano scaricò i coglioni su una guancia, sulla bocca e sul mento. Manlio afferrò dalla sua scrivania il cellulare e le scattò una raffica di primi piani al viso coperto di bianca sborra. "DAI POSTIAMOLO SUL GRUPPO WHATSAPP DEI COLLEGHI!" propose Luciano. In un istante gli scatti di Elisabetta furono inviati a tutti e i commenti iniziarono a fioccare a raffica.
La donna rise divertita: "E ti piacerebbe assaggiarli, giusto?". Lui annuì fissandola quasi con aria di sfida. "Bene, ora mi tiro su la maglietta e vediamo se hai indovinato!" esclamò e, in un lampo, si sfilò la maglietta rimanendo con le tette al vento. Manlio fischiò. "Sshhh! Ora basta sennò ci licenziano" sussurrò lei reggendo lo sguardo di sfida. "Beh al massimo tu hai già un altro lavoro che ti aspetta" ghignò lui. Il collega, stanco di sentirsi escluso, si fece coraggio ed esclamò: "Wow queste sì che sono bocce!". Stupefatta Elisabetta lo guardò come se fosse stato un alieno: "Non ci credo. Ho sentito bene?". Luciano fece cenno di sì e si sfregò le mani: "Lo sai vero Betta che facendo così abbiamo problemi a stare seduti?". Lei lo guardò fingendo di non capire. Ormai deciso al tutto per tutto Luciano osò: "Dai fatti vedere tutta nuda!". "Ehi, guarda che non siamo ancora in un centro massaggi per uomini" si schernì lei. Manlio diede una pacca sulle spalle del collega: "E bravo il nostro Lucien! Approvo. NUDA NUDA NUDA!". Presto diventò un coretto a due voci: "FACCELA VEDE' FACCELA TOCCA'!". La donna spiazzata ma decisa ad approfittare dell'insolita situazione si alzò in piedi ancheggiando sinuosa e, giratasi di spalle, fece oscillare il sedere aprendosi i bottoni dei jeans corti che indossava. Pian piano con studiata lentezza si scoprì il sedere mostrando un tanga nero piuttosto striminzito. "FIGONA! CE LO FAI VENIRE DURO!" esplose Luciano rovesciando anni di desideri repressi. La responsabile si girò di scatto e si abbassò i jeans mostrando il davanti della mutandina con un cuore ricamato di pizzo. "MA GUARDA CHE FIGHETTA LA NOSTRA BETTA!". Lei scosse i lunghi capelli castani e si abbassò le mutandine mostrando il pube ai due colleghi. "BASTA ORA PRENDI I NOSTRI DUE CAZZI INSIEME, VERO LUCIEN?" disse Manlio alzandosi e avvicinandosi a lei. Incerta sul da farsi lei si ritrasse: "Ehi fermi voi due maschiacci che sennò chiamo il capo!". Incuranti i due colleghi la circondarono e, afferratala per le spalle, la costrinsero ad inginocchiarsi in mezzo a loro. "DAI LUCIEN TIRIAMO FUORI GLI ARNESI DEL MESTIERE!" incitò Manlio aprendosi la patta dei jeans. Il collega lo imitò immediatamente ed entrambi mostrarono alla responsabile i cazzi già perfettamente in tiro. "DAI BETTA CIUCCIALI PERBENE!" le ordinò Manlio mettendole una mano sulla nuca ed avvicinando il suo viso alla minchia durissima e paonazza. Elisabetta chiuse gli occhi e decise di provare quell'esperienza. Si lasciò strusciare il pene sul viso da entrambi e poi imboccò vorace il cazzo di Manlio. "DAI BETTA FACCI VEDERE CHE SEI UNA PROVETTA POMPINARA!".
Ormai i due uomini avevano ceduto alla libidine e abbandonarono ogni freno inibitorio. Luciano la afferrò per i capelli e la costrinse a lasciare il cazzo del collega per metterle in bocca il suo: "CIUCCIAMI LA MAZZA TROIA! DAI SPOMPINAMI CHE SEI UNA PUTTANA CHE HA FATTO CARRIERA SOLO CON LA FIGA!". "GIA'. CHISSA' QUANTE NERCHIE HA CIUCCIATO LA ZOCCOLA! DAI PRENDI TUTTE E DUE LE MAZZE IN GOLA FINO AI COGLIONI!". "SIIII, SUCCHIA I CAZZI BELLA VACCA DA MONTA!". Elisabetta fece del proprio meglio con la bocca cercando di soddisfare i due colleghi. Il cazzo di Luciano era insospettabilmente più grosso di quello di Manlio e ne fu piacevomente sorpresa: "Però Lucien che bell'uccello! Sì dai trattatemi come una puttana che è vero che ho fatto carriera con la passera!". MA CERTO SOLO CON LA PASSERA!" "SI' VOI DONNE SIETE TUTTE DELLE GRANDISSIME TROIE PRENDICAZZI!". Manlio le spinse il pene in gola e pretese che imboccasse anche le palle. "TUTTO IN GOLA BOCCHINARA!". "DAI CHE TUA FIGLIA SI E' GIA' FATTA UN CHINOTTO TOUR CON TUTTA LA SCUOLA!". A quelle parole la donna cercò di protestare, ma i due uomini la fecero tacere a forza spingendo i loro cazzi fino in fondo alla sua gola e scopandola come se fosse la figa. "LUCIEN GUARDA QUANTO E' BRAVA A SUCCHIARE I CAZZI QUESTA ZOCCOLA!". "SI' MANLY, E' PROPRIO UNA POMPINARA DA COMPETIZIONE!". In quel momento qualcuno bussò alla porta. Tutti e tre si fermarono di colpo, poi tremando Elisabetta disse: "Avanti!". Non entrò nessuno ma sicuramente le oscenità erano state sentite da qualcuno. Elisabetta cercò di ritrarsi ma i due colleghi la bloccarono costringendola a tenere sempre almeno un cazzo piantato fino in fondo alla gola. "DAI LUCIEN ORA SCOPIAMOLA INSIEME IN FIGA E IN CULO!" incitò Manlio. Atterrita la donna esclamò: "NO VI PREGO, IN CULO NO NON LO HO MAI PRESO!". Manlio scoppiò a ridere: "MEGLIO SARA' UNA GODURIA SODOMIZZARTI PERBENE!". I due la fecero alzare e, sdraiare a terra. Manlio puntò con il cazzo in mano il buco del culo mentre, da sotto, Luciano puntava deciso con il suo arnese alle labbra della figa. La doppia penetrazione avvenne rapida. I due cazzi affondarono nel culetto e nella gnocca di lei contemporaneamente strappandole un urletto di dolore: "AHIA! NO BASTA MI STATE VIOLENTANDO!" "ESATTO UNA TROIETTA COME TE VA STUPRATA DI GUSTO!" "SI' DAI BETTA FAI DIVERTIRE I NOSTRI UCCELLI!". La donna fu scopata a fondo e a lungo. I due si alternarono dandole entrambi il cazzo nella passera e nel sedere. "AAHH! MA QUANTO E' BELLO SODOMIZZARE QUESTA TROIA?" "E' BELLO UNA CIFRA AMIGO!. GUARDA COME PRENDE BENE I CAZZI! SCOMMETTO CHE SI FAREBBE SCOPARE ANCHE DA 50 UOMINI ASSIEME!". Dopo una lunghissima doppia penetrazione tirarono fuori i cazzi e, costrettala ad inginocchiarsi nuovamente tra loro, se li menarono esplodendo due gigantesche sborrate sulla faccia di lei, prima Manlio con getti lunghi e densi sulla fronte, nei capelli e in un occhio, poi Luciano scaricò i coglioni su una guancia, sulla bocca e sul mento. Manlio afferrò dalla sua scrivania il cellulare e le scattò una raffica di primi piani al viso coperto di bianca sborra. "DAI POSTIAMOLO SUL GRUPPO WHATSAPP DEI COLLEGHI!" propose Luciano. In un istante gli scatti di Elisabetta furono inviati a tutti e i commenti iniziarono a fioccare a raffica.
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