Inculate fra amici, a causa della tempesta.
di
Felice Cios
genere
gay
Dai, ci facciamo un giro in barca, un paio di giorni di relax. Verrebbero anche Giacomo e Paolo, ah ok, niente donne, relax assicurato. Poi in mare aperto che ci fai con le donne?
L’intenzione era di pescare sul cabinato per cui partimmo io e lui, entrambi separati, io 56 anni, lui 52, mentre gli altri due ci avrebbero raggiunto.
C’era burrasca, e dal porto in Liguria non si poteva neanche uscire.
Ce ne andiamo a casa mia, ho una villetta qui, disse Miki, e andammo mentre cominciava una forte pioggia.
Avvisammo gli altri, che non annullarono il viaggio, c’era posto.
Con Miki , ristorante per la cena, e vista la pioggia tornammo presto a casa.
Miki è un po morbido, non grasso, alto un po meno di me che sono 178, molto simpatico, e con me particolarmente gentile da quando ci eravamo conosciuti.
A casa restammo un po sul divano a parlare, c’era attenzione l’uno per l’altro, parlammo anche di dove dormire, se in camere separate o sul lettone insieme, lui mi chiese se non avessi mai dormito con maschi, ma certo, da militare anche con 100 in camerata, scherzai io.
“ E, seriamente?” era curioso , beh non posso negare che a volte mi è piaciuto con maschi.
E tu? Anche a me, rispose, ma senza calcare la mano. “Sono tempi in cui non ci formalizza più” dissi io.
Comunque andai in doccia, ne uscii seminudo, notando che l’avevo (il cazzo ) su discretamente,cosa che notò anche Miki, e sorrise sotto i baffi, aveva preparato il lettone, ma si fece una doccia anche lui, mentre io guardavo il telefono già a letto. Venne nudo anche lui un po eretto, indossò dei boxer, e si mise a fianco a me, anche lui guardando il telefono.
Quando io chiusi il telefono per dormire, buonanotte, lui mi disse” e niente bacino? E senza chiedere si accostò per un rapido bacio sulle labbra, che non mi dispiacque.
A luci spente, mi aspettavo qualcosa, e infatti nel dormiveglia sentii di averlo a fianco, molto vicino, ci si toccava, poi una sua coscia si mise sulla mia, mentre la sua mano cercava il cazzo, e lo trovò subito, cominciando una carezzosa sega, senza parole.
Poco dopo spostò le coperte e si portò con la testa fra le mie cosce, e mi sentii avvolto dalla sua bocca, voleva darmi il massimo di piacere, bocca calda ed umida, continuo dolce movimento, lo toccai ed era duro anche lui. Nle buoi lo sentii che saliva a cavallo del mio corpo, ero disteso, e si portò a baciarmi , e sentivo il sapore del mio cazzo, che aveva appena lasciato, nel rialzarsi dal bacio il mio cazzo era proprio sul buchetto, lo sentivo caldo ed umido, forse aveva messo un lubrificante.
In pochi colpi da sotto dati da me, aiutati dal suo roteare di fianchi, ero tutto dentro, e lui cominciò un movimento più lento voleva godere, che bel cazzo che hai, mentre il suo premeva fra le nostre pance.
Stavamo godendo entrambi, lui mi incitava, ma volevamo farlo durare, lui mi chiese solo di non sborrare dentro, andai in bagno a lavarmi e poi lo feci succhiare e baciare ancora, ormai comandavo io, lo stesi poi sul letto gli alzai le cosce, e lo penetrai, mentre lui mi abbracciava.
Il movimento si fece frenetico, lui sborrò e ne sentii il caldo sulla mia pelle, e poi lo estrassi, per non sborrare dentro e la mia sborra si unì alla sua sulla pella di entrambi.
Bellissimo, è stata una cosa bella e non progettata, grazie, gli dissi.
Facemmo una breve doccia assieme per tornare a letto, che cmq era anche un po bagnato di sborra, ma lui non ci fece caso.
La mattina dopo, lui già in piedi, preparò caffè ed altre cosette, portandole a letto.
Cosa mi hai fatto fare …. diceva, ma come, io? Non mi pareva che fossi solo io,,,, Ma no, è che non ti resisto, sono anni che volevo un momento con te ed è stato più bello di come l’immaginavo.
Mi baciò ancora senza trascurare di baciarmi e succhiare un po il cazzo.
A mezzo giorno sarebbero arrivati gli altri due, ma il tempo non migliorava.
E che facciamo con loro chiusi qui?
Non Ti preoccupare , Giacomo e Paolo sono bisex, filano da un po insieme, e non disdegnano avventure. Ma davvero? Aspetta e vedi.
In effetti appena arrivati corsero baci fra noi, un po troppo intimi, a giudicare da esterno, ma faceva piacere averli li, Paolo robusto, virile, ma con un gran culo, e Giacomo più alto, sportivo, anche se a volte un po vezzoso.
Pranzammo al ristorante, poi girammo un po, nonostante la pioggia, e tornammo a casa, per il te.
Io le capisco certe cose, disse Giacomo, voi due avete fatto l’amore stanotte, si vede da come vi guardate.
Perchè, sei geloso, caro, disse Miki. Ma no, intervenne Paolo, è solo contento per voi e speriamo che possiamo impiegare un po il tempo in cose belle.
Paolo si accostò a Miki, e, davanti a tutti, prima si baciarono rapidamente, poi si mise fra le gambe, e gli tirò fuori il cazzo, e cominciò un pompino spettacolare, quasi a far vedere a tutti com’era bravo.
Giacomo non si accostò a me, ma a loro due e baciava Miki, e si alternava con Giacomo sul cazzo di Miki, poi lo tirò fuori e lo mise in bocca a Miki, che apprezzò e si diede da fare.
Fu Paolo che mi vene vicino, e si sedette sulle mie gambe ero in pantaloni corti, mi baciava sul collo, poi s ese sui pettorali e poi in bocca ancora, mentre Miki iniziava a metterlo in culo a Giacomo.
Mi portai davanti alla bocca di Giacomo che mi aveva fatto segno, e me lo prese in bocca, in quel momento si godeva due cazzi,
Il gioco non poteva durare molto, ora era Miki che lo prendeva da Paolo, mentre Giacomo mi abbracciava e mi faceva sentire il sapore del mio cazzo, baciandomi in bocca.
Prolungammo molto i giochi, Giacomo e Miki fecero sborrare me e Paolo, e poi si segarono a vicenda e sborrarono anche loro.
C’era sborra sul tappeto e sul divano, lavammo noi stessi e ripulimmo un po, uscimmo per la cena, ed eravamo molto affiatati.
Mi sorprese Paolo, con cui non avevo avuto rapporti di penetrazione, che mi era molto vicino, ,a Miki non si ingelosiva.
In effetti per la notte io e Paolo andammo in una camera, Giacomo e Miki nell’altra.
Paolo fu perfetto, disse hai già sborrato più volte in 24 ore, dormi pure, ti voglio in forma.
Nella notte ogni tanto lo sentivo che mi carezzava, ma il riposo mi fece bene e mi alzai voglioso.
Tornando dal bagno vidi Paolo a pancia in giù che mostrava un culo spettacolare, senza peli, liscio tondo chiappe rilevate e larghe, tanto che senza esitare lo cavalcai da dietro, affondai dentro di lui, che forse si era preparato, Ansimava, e sospirava, gli piaceva e si vedeva, ma anche io godevo tanto.
Capii che il suo piacere era di farmi sborrare, e darebbe venuto dopo di me, ed infatti, con i movimenti dei fianchi mi fece avere un orgasmo, che finì sul suo viso e la sua bocca, perché non voleva che gli sborrassi dentro.
Non esitò a baciarmi con la mia sborra, mentre lo segavo, per farlo venire, e diede quasi un urlo quando sborrò.
Gli altri due non si vedevano, ma sentivo movimento, mentre andavo in bagno, infatti erano presi in un 69 lento, ed ogni tanto staccavano, poi Giacomo lo mise nel culo di Miki, ed in poco tempo sborrarono entrambi. Io e Paolo applaudimmo, eravamo tutti già felici di mattina.
Ora che ci eravamo conosciuti bene, evitammo altri rapporti, alla fine riuscimmo ad uscire un po dal porto, ma era tempo di tornare a Milano.
Nel ritorno quello che mi sorprese fu Paolo, che evidentemente si era affezionato, e mi cercava per stare da soli.
Vediamo, insomma una sera dormimmo assieme, e ci portammo fino a un 69, per me attivo era la prima volta che lo prendevo in bocca, ma la notte fu bella. Ci integravamo perfettamente fisicamente.
Ma facemmo anche qualche volta a 4. La burrasca, sapete, quando arriva.
L’intenzione era di pescare sul cabinato per cui partimmo io e lui, entrambi separati, io 56 anni, lui 52, mentre gli altri due ci avrebbero raggiunto.
C’era burrasca, e dal porto in Liguria non si poteva neanche uscire.
Ce ne andiamo a casa mia, ho una villetta qui, disse Miki, e andammo mentre cominciava una forte pioggia.
Avvisammo gli altri, che non annullarono il viaggio, c’era posto.
Con Miki , ristorante per la cena, e vista la pioggia tornammo presto a casa.
Miki è un po morbido, non grasso, alto un po meno di me che sono 178, molto simpatico, e con me particolarmente gentile da quando ci eravamo conosciuti.
A casa restammo un po sul divano a parlare, c’era attenzione l’uno per l’altro, parlammo anche di dove dormire, se in camere separate o sul lettone insieme, lui mi chiese se non avessi mai dormito con maschi, ma certo, da militare anche con 100 in camerata, scherzai io.
“ E, seriamente?” era curioso , beh non posso negare che a volte mi è piaciuto con maschi.
E tu? Anche a me, rispose, ma senza calcare la mano. “Sono tempi in cui non ci formalizza più” dissi io.
Comunque andai in doccia, ne uscii seminudo, notando che l’avevo (il cazzo ) su discretamente,cosa che notò anche Miki, e sorrise sotto i baffi, aveva preparato il lettone, ma si fece una doccia anche lui, mentre io guardavo il telefono già a letto. Venne nudo anche lui un po eretto, indossò dei boxer, e si mise a fianco a me, anche lui guardando il telefono.
Quando io chiusi il telefono per dormire, buonanotte, lui mi disse” e niente bacino? E senza chiedere si accostò per un rapido bacio sulle labbra, che non mi dispiacque.
A luci spente, mi aspettavo qualcosa, e infatti nel dormiveglia sentii di averlo a fianco, molto vicino, ci si toccava, poi una sua coscia si mise sulla mia, mentre la sua mano cercava il cazzo, e lo trovò subito, cominciando una carezzosa sega, senza parole.
Poco dopo spostò le coperte e si portò con la testa fra le mie cosce, e mi sentii avvolto dalla sua bocca, voleva darmi il massimo di piacere, bocca calda ed umida, continuo dolce movimento, lo toccai ed era duro anche lui. Nle buoi lo sentii che saliva a cavallo del mio corpo, ero disteso, e si portò a baciarmi , e sentivo il sapore del mio cazzo, che aveva appena lasciato, nel rialzarsi dal bacio il mio cazzo era proprio sul buchetto, lo sentivo caldo ed umido, forse aveva messo un lubrificante.
In pochi colpi da sotto dati da me, aiutati dal suo roteare di fianchi, ero tutto dentro, e lui cominciò un movimento più lento voleva godere, che bel cazzo che hai, mentre il suo premeva fra le nostre pance.
Stavamo godendo entrambi, lui mi incitava, ma volevamo farlo durare, lui mi chiese solo di non sborrare dentro, andai in bagno a lavarmi e poi lo feci succhiare e baciare ancora, ormai comandavo io, lo stesi poi sul letto gli alzai le cosce, e lo penetrai, mentre lui mi abbracciava.
Il movimento si fece frenetico, lui sborrò e ne sentii il caldo sulla mia pelle, e poi lo estrassi, per non sborrare dentro e la mia sborra si unì alla sua sulla pella di entrambi.
Bellissimo, è stata una cosa bella e non progettata, grazie, gli dissi.
Facemmo una breve doccia assieme per tornare a letto, che cmq era anche un po bagnato di sborra, ma lui non ci fece caso.
La mattina dopo, lui già in piedi, preparò caffè ed altre cosette, portandole a letto.
Cosa mi hai fatto fare …. diceva, ma come, io? Non mi pareva che fossi solo io,,,, Ma no, è che non ti resisto, sono anni che volevo un momento con te ed è stato più bello di come l’immaginavo.
Mi baciò ancora senza trascurare di baciarmi e succhiare un po il cazzo.
A mezzo giorno sarebbero arrivati gli altri due, ma il tempo non migliorava.
E che facciamo con loro chiusi qui?
Non Ti preoccupare , Giacomo e Paolo sono bisex, filano da un po insieme, e non disdegnano avventure. Ma davvero? Aspetta e vedi.
In effetti appena arrivati corsero baci fra noi, un po troppo intimi, a giudicare da esterno, ma faceva piacere averli li, Paolo robusto, virile, ma con un gran culo, e Giacomo più alto, sportivo, anche se a volte un po vezzoso.
Pranzammo al ristorante, poi girammo un po, nonostante la pioggia, e tornammo a casa, per il te.
Io le capisco certe cose, disse Giacomo, voi due avete fatto l’amore stanotte, si vede da come vi guardate.
Perchè, sei geloso, caro, disse Miki. Ma no, intervenne Paolo, è solo contento per voi e speriamo che possiamo impiegare un po il tempo in cose belle.
Paolo si accostò a Miki, e, davanti a tutti, prima si baciarono rapidamente, poi si mise fra le gambe, e gli tirò fuori il cazzo, e cominciò un pompino spettacolare, quasi a far vedere a tutti com’era bravo.
Giacomo non si accostò a me, ma a loro due e baciava Miki, e si alternava con Giacomo sul cazzo di Miki, poi lo tirò fuori e lo mise in bocca a Miki, che apprezzò e si diede da fare.
Fu Paolo che mi vene vicino, e si sedette sulle mie gambe ero in pantaloni corti, mi baciava sul collo, poi s ese sui pettorali e poi in bocca ancora, mentre Miki iniziava a metterlo in culo a Giacomo.
Mi portai davanti alla bocca di Giacomo che mi aveva fatto segno, e me lo prese in bocca, in quel momento si godeva due cazzi,
Il gioco non poteva durare molto, ora era Miki che lo prendeva da Paolo, mentre Giacomo mi abbracciava e mi faceva sentire il sapore del mio cazzo, baciandomi in bocca.
Prolungammo molto i giochi, Giacomo e Miki fecero sborrare me e Paolo, e poi si segarono a vicenda e sborrarono anche loro.
C’era sborra sul tappeto e sul divano, lavammo noi stessi e ripulimmo un po, uscimmo per la cena, ed eravamo molto affiatati.
Mi sorprese Paolo, con cui non avevo avuto rapporti di penetrazione, che mi era molto vicino, ,a Miki non si ingelosiva.
In effetti per la notte io e Paolo andammo in una camera, Giacomo e Miki nell’altra.
Paolo fu perfetto, disse hai già sborrato più volte in 24 ore, dormi pure, ti voglio in forma.
Nella notte ogni tanto lo sentivo che mi carezzava, ma il riposo mi fece bene e mi alzai voglioso.
Tornando dal bagno vidi Paolo a pancia in giù che mostrava un culo spettacolare, senza peli, liscio tondo chiappe rilevate e larghe, tanto che senza esitare lo cavalcai da dietro, affondai dentro di lui, che forse si era preparato, Ansimava, e sospirava, gli piaceva e si vedeva, ma anche io godevo tanto.
Capii che il suo piacere era di farmi sborrare, e darebbe venuto dopo di me, ed infatti, con i movimenti dei fianchi mi fece avere un orgasmo, che finì sul suo viso e la sua bocca, perché non voleva che gli sborrassi dentro.
Non esitò a baciarmi con la mia sborra, mentre lo segavo, per farlo venire, e diede quasi un urlo quando sborrò.
Gli altri due non si vedevano, ma sentivo movimento, mentre andavo in bagno, infatti erano presi in un 69 lento, ed ogni tanto staccavano, poi Giacomo lo mise nel culo di Miki, ed in poco tempo sborrarono entrambi. Io e Paolo applaudimmo, eravamo tutti già felici di mattina.
Ora che ci eravamo conosciuti bene, evitammo altri rapporti, alla fine riuscimmo ad uscire un po dal porto, ma era tempo di tornare a Milano.
Nel ritorno quello che mi sorprese fu Paolo, che evidentemente si era affezionato, e mi cercava per stare da soli.
Vediamo, insomma una sera dormimmo assieme, e ci portammo fino a un 69, per me attivo era la prima volta che lo prendevo in bocca, ma la notte fu bella. Ci integravamo perfettamente fisicamente.
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