La torre dei ricordi

di
genere
etero


In un giorno di vacanza, decisi insieme a mia moglie di andare a fare una passeggiata sulla riva del mare fino alla torre di Diana, attrazione turistica del luogo ad un paio di km di distanza da dove alloggiavamo in quel periodo di vacanza. è da premettere che io e mia moglie siamo naturisti e di infilarci il costume proprio non ci andava ma per forza di cose, trovandoci in un'altra nazione ,dovetti cedere alla naturalezza di stare completamente nudi. io indossai il mio costume, uno slip dell'Arena e lei uno slip nero che faceva vedere tutto il suo magnifico fondoschiena, il reggiseno decise comunque di non indossarlo.
Io e mia moglie siamo una coppia di mezza età, io un fisico sportivo, lei leggermente in carne ma decisamente armoniosa con curve giuste, gambe slanciate, un bel sedere e un seno da fare invidia anche a donne con dieci anni in meno, occhi verdi, carnagione chiara e capelli sul biondo scuro.
Ci avviammo verso la torre di Diana passeggiando sul bagnasciuga, non comodissimo in realtà perché ci si affondava a tratti rendendo la passeggiata faticosa, ma l'obbiettivo era quello di arrivare alla torre di Diana e quindi siamo andati spediti per raggiungerla.
Superata tutta la spiaggia dove era consentito stare nudi, iniziammo a incontrare fra le spiagge piccole e coste divenute frastagliate i cosiddetti tessili, prima un gruppo di ragazzi che, anche se attratti dal topless di mia moglie, si mostrarono molto discreti. Superammo questo punto della spiaggia, arrivammo ad un punto dove la spiaggia era più grande e dove finalmente si intravedeva la torre, la spiaggia non era affollata contava al massimo una trentina di persone, considerando che venivamo da una spiaggia vicina naturista ci aspettavamo che il topless era diffuso ma ci sbagliammo ....l'unica donna in topless era mia moglie. Lei, incurante di tutto e tutti, mise la sua mano nella mia e continuammo a camminare verso la torre. Arrivati nei pressi della torre, ci accorgemmo che non era possibile raggiungerla perché la spiaggia si interrompeva proprio vicino alla torre, un momento di disperazione dopo tanta fatica, poi ci guardammo sorridenti e ci incamminammo spingendoci il più possibile vicino. Sulla sponda di fronte c’erano diversi gruppi di persone, sulla destra c'erano due uomini che pescavano con delle ragazzine probabilmente le loro figlie che giocavano, mentre sulla parte sinistra c' erano diverse persone leggermente distanziate tra loro, anch’esse nell’intento di pescare, tutti erano attratti naturalmente da quello spettacolo inatteso, do uno sguardo a mia moglie per vedere la sua reazione, ma lei nulla, quindi io ,in silenzio, continuai la passeggiata sempre con la mano nella mano.
Pian piano che ci avvicinavamo... avvertii sempre più interesse, lo spettacolo che offriva mia moglie in quel momento con le sue magnifiche tette grosse e danzanti durante la passeggiata, di sicuro non passavano inosservate.
Lei accortasi di tutta quella attenzione si innervosì chiedendomi il telo, che fortunatamente avevo portato con me qualora volessimo fare il bagno, si copri con modi agitati esclamando: “Si sono tette e allora”
Una volta coperta continuammo a camminare, arrivammo fino al limite massimo consentito della torre dove ci fermammo per riposarci un pochino.
Mentre chiacchieravamo su quello che ci stava accadendo lei mi fissa 'negli occhi e senza paura si toglie il telo, lo stende sulla spiaggia e si sdraia a pancia in giù probabilmente per coprire di nuovo il seno.
Mi sorprende! Non nascondo che vedere mia moglie forte di sé, mi porta ad una strana eccitazione, che si aggiunge all’eccitazione nel vedere il suo corpo mezzo nudo.
Ricordo due esperienze analoghe vissute prima in Sicilia e poi in Grecia, che mi hanno spinto a raccontare questa proprio perché sono indelebili nei miei ricordi.
Continuai ad ammirare mia moglie bellissima e solare come sempre, con un fascino seducente che si amplifica nei momenti di vacanza, dove spariscono pensieri e problemi comuni nella vita caotica e di routine, lì sdraiata a godersi la brezza che le accarezzava il magnifico corpo. Le mie emozioni forti e contrastanti di quegli attimi nel vederla quasi nuda mi suscitavano un’immensa gioia anche sapendo che in quel momento condividevo tutto con gli occhi fugaci di chi furtivamente continuava a guardarla, avvertivo in uno di loro l’insistenza nello sguardo fisso come se invocasse cambi di posizione che consentissero di vedere anche altro.
Conferivo anche in modo scherzoso con lei dicendogli che era la donna più bella in quel posto e che aveva molti ammiratori, ma lei sorrideva e se ne stava tranquillamente sdraiata e proprio quando gli raccontavo della inaspettata gioia che stava recando ai suoi spettatori, lei mi fissa di nuovo negli occhi e con il sorriso sulle labbra cambia posizione mettendosi su un lato lasciando il braccio appoggiato lungo su tutta la lunghezza del corpo, in modo da non coprire minimamente le enormi e gioiose tette, appoggiate l'una sull'altra, uno spettacolo per quanto armoniose, sode e belle, maggiormente accentuate in quella circostanza, forse di eccitazione, i seni sembravano ancora più sodi e i capezzoli più duri, in un insieme di l'eleganza, e di sensualità.
Quello spettacolo mi eccita, quella situazione divenuta difficile anche da comprendere, le emozioni si accavallano ad altre, lei davanti a me bellissima, stesa sulla spiaggia a godere dei profumi, della sabbia, del sole e della leggera brezza che la accarezzava, stesa felice e sorridente. Anche l’apprezzamento di chi stava a guardare mi emozionava, non so come spiegarlo, ma sicuramente motivo di orgoglio per me avere una donna così bella, addirittura il curiosone in primis divenne anche simpatico, avvertivo la gioia di questo ragazzo forse anche l’eccitazione, che lo porto ad essere goffo e impacciato da non riuscire più a gestire la canna da pesca, io lo racconto a mia moglie ma lei mi risponde sorridendo, pensai che probabilmente che la situazione fosse anche per lei un po' eccitante, sicuramente gratificante.
Decidemmo dunque di tornare, mi moglie si alzo e sempre nel più totale splendore prese la mia mano per tornarcene al nostro alloggio, salutammo la torre dando anche attenzione all’ammiratore simpatico sempre più goffo e impacciato, e accorti che di pescato non aveva preso nulla, decidemmo insieme di fare una ultima cosa per lui, mia moglie si giro verso di lui in tutto il suo splendore regalandogli l’ultima occhiata prima di andare via.
Ci guardammo di nuovo negli occhi divertiti, ci baciammo appassionatamente e tornammo al nostro amato villaggio naturista mano nella mano con lei che esclamo: amici cari qui ci sono 12anni di amore e passione
di
scritto il
2024-09-28
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