Dall'esaurimento nervoso all'esaurimento sessuale, scopate i inculate nel paesino di montagna.

di
genere
etero

Inizio di primavera, per iperaffaticamento e problemi familiari per la separazione, io 54enne manager, decisi di andarmene in una zona collinare fra Genova e Alessandria, in un paese sconosciuto e semi abbandonato.
Dovevo finire un lavoro, e ossigenarmi, e stare tranquillo, ma tanto si può lavorare via internet, una 20ina di giorni in collina vista mare, mi avrebbero fatto bene.
Uno dei consoci mi lasciò la villa dei suoi, ormai deserta, ma bella e signorile con un parco,
Sul posto una lontana cugina del mio socio, 80enne mi accolse, e mi spiegò che ormai nel paese vivevano un 120 persone , in maggioranza anziani, e che erano contenti che io fossi venuto la.

Ero proprio esaurito, e mi fece subito bene l’aria e la tranquillità, una pausa ci voleva.
Per il cibo avrebbero provveduto due sorelle, una vedova e una zitella, che prima gestivano l’unica trattoria, e per le pulizie una signora più giovane (sic) 59enne.
Bene, non mi serviva ora compagnia femminile, meglio ancora, senza tentazioni.
Ok, tutto bene, relax completo, la sera,andai dalle ex ristoratrici, e scoprii che la zitella, era una ex modella, ancora in forma,tornata al paese passata la bella età. Alta e sottile, mentre la sorella, era una più pacioccona, un bel seno grosso, ma rilevato, vita sottile ma culo grosso, senza essere grassa era molto formosa e bassina.
Trovarono piacevole la mia compagnia, con battute , del tipo che tutte le vecchie del paese, ormai erano vogliose perché ero arrivato io, il giovanotto, ma che giovane, ne ho 54,
La mattina dopo , arrivò la donna delle pulizie, che mi colpì, per il fisico intanto, non gli avresti dato i suoi 60 anni, ma anche per un modo di fare, silenzioso, ma presente.
Lei mandava avanti l’orto della villa, e la cosa mi divertì, la aiutai, con molto gusto.
Di solito ti aiuta tuo marito? Ma no, non lo vedo più da 15anni, chissà dove sta ora. Ah, e i figli? Sono a Milano, ogni tanto vengono
La osservai meglio, un bel seno decisamente, lavorando si era aperta la camicetta, e negli stivali si vedevano cosce ben fatte, un bel culo sodo. Si accorse del mio sguardo , non disse niente, ma cosa che mi colpì, mi ringraziò per l’aiuto con un breve bacio sulla guancia. Spontaneo e che mi meravigliò.
Ma che cazzo, non mi impressiono per le donne fatali con le quali esco normalmente a Milano, e mi impressiono per un bacetto sulla guancia? Boh, ma mi faceva piacere.
Il mio lavoro ora procedeva bene, si vede che l’ufficio, e la mondanità impedivano la concentrazione, volli offrire io un brindisi nell'ex ristorante, come saluto.
Le “vecchie” si erano messe bene, volevano fare bella figura col forestiero, i pochi maschi erano più dediti al vino che altro. La mia cameriera, aveva preparato una coperta più pesante minacciava pioggia, e così a fine della serata venne con me a casa.
Francamente mi colpiva, era agile e ben messa, sensuale avrei detto, e quando ci mettemmo assieme a stendere la coperta sul lettone, scherzavamo divertiti. S’era creata una complicità, che non mi spiegavo, accendemmo il focolare e ci sedemmo vicini, spontaneamente.
Non avemmo bisogno di molto parole, la cosa era reciproca, e finimmo abbracciati, teneramente prima, poi scoppiò una passione potente, ci mettemmo sotto le coperte, ebbi il suo seno dolcissimo fra le mani e in bocca, mentre lei voleva sentire la mia potenza maschile, con le mani, con la bocca, addosso a se, fummo presto nudi, sotto le coperte, ed eravamo stretti in un rapporto d'amore che mi sembrava una cosa nuova per me, e meravigliava anche lei, fino a quando non avemmo un orgasmo simultaneo.
Rimanemmo vicini, c’era tenerezza, ma perché? Non me l’aspettavo, disse lei, Lena, , figurati io, non so che mi è preso, ma è stato bellissimo.
Intanto il contatto dei corpi sotto le coperte, produceva un nuovo desiderio reciproco, la feci salire su di me , volevo stare dentro di lei, ma guardarla e parlarle, cosa rara per me, e lei era diventata molto distesa, sorridente e appassionata, ci dava molto piacere l’essere io dentro di lei, senza ansie, godere del suo seno, tenerle i fianchi, ogni tanto farle sentire la forza del mio desiderio.
La girai alla fine sotto di me, e lei mi affondò le unghie nella schiena stava avendo un orgasmo portentoso, fortissimo, e gridò, meravigliata di se stessa, mentre io per la seconda volta la riempivo della mia sborra.
Quando ci calmammo un po mi disse che sarebbe andata a casa, non solo per le chiacchiere della gente, ma il nostro rapporto non doveva venirci a noia.
Infatti il giorno dopo in mezzo a baci caldi, mi disse di non trascurare il lavoro, di stare sereno, ci sarebbe stata un’altra occasione. Aveva ragione, intanto perdevo al nebbia che avevo in testa, ed ero molto più sereno.
La sera andai a cena, e c’era solo la più piccola delle due, la ex modella era andata a Milano. Si vede che l’aria del paese mi procurava eccitazione, vedere quella formosa piccoletta, che mi girava intorno, e la sua scollatura, mi mise voglia di averla. Non volevo fare figuracce, mi invitò lei a vedere la tv assieme, c’era una serie tv per me noiosa, che a lei piaceva, piena di baci di passione, che la commuovevano. Le diedi la mano durante un bacio in tv, e lei mi disse, magari avessi io chi mi bacia così. Non ti vado bene io? Esitò, ma .. ma si dai che c’è di male? Se vuoi sono qui, chiudo gli occhi, le dissi.
Non si fece pregare, si impegno in un bacio passionale, mentre le sue tettone le sentivo forti su di me, e le tenevo il culo, bello sodo.
Visto che si era scaldata, le tirai fuori le tette, e mi misi a baciarle toccarle, e succhiarle, cosa che la mandava via di testa, ansimava e mi teneva per la testa, mi fu grata, me lo prese in bocca, e se lo appoggiò fra le tettone, poi la diressi sul letto, dove la infilai prima da davanti, e poi da dietro, e quando disse, no, il culo no, non sono pronta, capii che la desiderava quella cosa.
Ebbe vari piccoli orgasmi, la feci preparare, e poi la inculai, alla fine la girai e le sborrai in quella figona fradicia di umori ormai.
La mattina dopo la mia Lena, come se niente fosse, mi disse hai fatto bene a stare con V. , è tatto buona, ha molta voglia, e tu sei il suo ideale, dolce e virile assieme.
Mi venne il sospetto che le donne ancora piacenti li si fossero organizzate, per sfruttare il cazzo mio che era capitato in mezzo a loro.
Lena mi fece avere bei momenti, e poi mi parlò di una sua amica, ma mica faccio il toro, Lena, hai ragione disse lei, gradì la risposta, e mi fece passare delle bellissime ore.
Però, tutte le donne mi sorridevano quando uscivo, e qualcuna mi veniva a trovare con veri motivi.
La ex modella si era informata su di me a Milano, e raccontò alle altre che uscivo da una storia con una donna molto bella e perversa, che ero considerato un uomo molto virile, e che avevo avuto una crisi morale, per cui ero andato la per guarire.
Volevano guarirmi tutte.
Lena, con la quale ormai avevo un rapporto unico e coinvolgente, guidò un po le cose, alla fine ebbi rapporti molto belli con almeno 4 di loro nei 25 giorni che fui li.
Lena e V. quella del ristorante, erano le mie preferite, ma Lena era qualcosa in più.
Quando tornai a Milano, mi mancava e una domenica andai a prenderla, e me la portai a casa. Se lo aspettava.
Venne solo a condizione di mettere una fine al rapporto, non poteva essere lei la mia donna definitiva, la cosa che ci legava era profonda, e non avrebbe resistito alla vita di tutti i giorni.
Ma mi diede tata gioia e tanta pace.
Ho sempre voluto bene a quelle tardone mezzo liguri e mezzo piemontesi, forse non erano bellissime, ma volsero darmi gioia e ne ricevettero da me spassionatamente.
Quando ormai erano molto anziane ancora passavo a trovarle.
di
scritto il
2024-10-09
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