Eleonora

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genere
etero

Era ormai sera quando arrivai davanti a casa di Eleonora. Torino era avvolta da una leggera brezza autunnale che rendeva le strade stranamente silenziose, creando un’atmosfera tranquilla. Quando la porta si aprì, sentii un piccolo nodo alla gola, un misto di emozione e incertezza. Eleonora era lì, radiosa. Il suo vestito nero le accarezzava la figura in modo perfetto, elegante ma naturale. Le sue labbra rosse e luminose, catturavano subito lo sguardo. Il trucco sugli occhi era leggero, appena accennato, ma metteva in risalto la profondità dei suoi occhi grandi e marroni. La sua bellezza era disarmante nella sua semplicità.

"Finalmente" disse lei, con quel tono ironico ma allo stesso tempo dolce e accogliente che avevo imparato a conoscere dalle nostre lunghe conversazioni su WhatsApp.

Sorrisi, cercando di nascondere la timidezza. "Non vedevo l’ora di vederti di persona. È strano... dopo tutti quei messaggi, sembra quasi surreale essere così vicini."

Lei annuì, chiudendo la porta alle sue spalle. "Lo so, mi sento strana anche io. Ma sono felice che tu sia qui."

Ci incamminammo insieme verso il ristorante parlando delle solite cose come facevamo spesso al telefono o per messaggio. Le nostre parole fluivano facilmente, ma in modo rilassato, senza fretta e dandoci il tempo di ascoltare l’uno le parole dell’altra.

Il locale era esattamente quello che speravo. Le avevo chiesto di scegliere il posto perfetto per una serata insieme e lei aveva centrato in pieno la mia richiesta. Intimo, elegante ma non pretenzioso, proprio il tipo di locale in cui ti senti subito a tuo agio. Seduti l’uno di fronte all’altra ci immergemmo in una conversazione che sembrava scorrere senza sforzo. Parlammo a lungo, condividendo aneddoti, racconti della nostra quotidianità e piccoli sogni per il futuro. Non c’era alcuna tensione o fretta, solo il piacere di scoprire l’altro in modo più autentico.

"È bello passare del tempo insieme, finalmente senza schermi di mezzo," le dissi prima di avvicinarmi il bicchiere dell’acqua alla bocca.

Lei sorrise, il suo sguardo era calmo e sereno. “Sì, è tutto più vero così. Mi sento più rilassata... più libera di essere me stessa.”

Mentre parlavamo, il cameriere ci portò i piatti. Avevo scelto un filetto di manzo; era cotto alla perfezione, servito con una salsa al vino rosso ed un contorno di purè di patate decorato con un ciuffo di rosmarino fresco. Eleonora optò per un petto d’anatra glassato all’arancia che brillava sotto la luce soffusa del ristorante, era accompagnato da un’insalata di radicchio e noci.

L’odore avvolgente dei piatti riempiva l’aria ed ogni dettaglio sembrava studiato per colpire. “Questo filetto è incredibile” commentai, assaporando la carne tenera. “Il tuo piatto sembra una vera opera d’arte invece.”

“Grazie! Il tuo ha un aspetto veramente delizioso” rispose lei, con gli occhi che brillavano di entusiasmo. “A volte i piatti più belli sono anche i più gustosi.”

Condividemmo un po’ dei nostri piatti, scambiando impressioni e risate, mentre il tempo sembrava scorrere lentamente.

Dopo aver gustato i piatti principali, ci prendemmo un momento per assaporare la dolcezza di quella serata. Chiedemmo il menù dei dessert, curiosi di scoprire cosa il ristorante avesse da offrire. Decisi di provare la panna cotta al caramello guarnita con frutti di bosco freschi, mentre Eleonora optò per il tortino al cioccolato fondente, caldo e dal cuore morbido, servito con una pallina di gelato alla vaniglia.

Quando i dessert arrivarono sembravano quasi opere d'arte. La panna cotta brillava sotto la luce, mentre il tortino di Eleonora con il suo cioccolato fuso emanava un profumo avvolgente. “Questo è un vero peccato di gola” dissi assaporando il primo morso della panna cotta. La dolcezza e il caramello si scioglievano delicatamente, creando un equilibrio perfetto di sapori.

“E il mio?” rispose Eleonora affondando il cucchiaino nel tortino “è semplicemente divino!”
I suoi occhi si illuminarono mentre assaporava il dessert e la risata leggera che seguì creò un momento di complicità che sembrava avvicinarci ulteriormente.

Dopo aver concluso i dessert, decidemmo che era il momento di lasciare il ristorante. Mentre ci alzavamo, notai come il suo vestito nero scivolasse elegantemente mentre camminava. Uscimmo nel fresco della sera, il profumo dei cibi ancora nell'aria, ma ora si mescolava al leggero odore delle foglie cadute.

“È stata una serata fantastica” dissi, mentre mi voltavo verso di lei. “Ti va di fare una passeggiata?”

“Mi sembra un’ottima idea” rispose Eleonora con un sorriso. Iniziammo a camminare lungo le strade illuminate conversando del più e del meno.

“Ma piuttosto che parlare del lavoro dimmi… hai qualche nuovo hobby o progetto in corso?” le chiesi, curioso di sapere come stava trascorrendo il suo tempo libero in questo periodo.

“Beh, mi sono iscritta in palestra recentemente” rispose lei con tono soddisfatto. “Sto cercando di rimanere in forma, di sfogarmi e allo stesso tempo di divertirmi un po’.”

“Ottima scelta! Anche io dovrei dedicarmi di più allo sport” commentai. “Hai qualche altro hobby che ti appassiona?”

“Niente altro a dire il vero. E tu? Hai nuovi interessi o progetti?” mi chiese, mantenendo viva la conversazione.

“Ultimamente ho seguito dei corsi di cucina orientale e di massaggi” risposi deciso. “Sono stati entrambi molto interessanti”

“Massaggi? Davvero? Allora dovresti provare a farmene uno” disse lei con un tono scherzoso. “Potrei essere la tua prima cliente!”

“Potrei anche offrirti un massaggio in hotel, se ti va” le dissi, notando il gioco nei suoi occhi e il modo in cui la nostra conversazione stava diventando più intima. La sua risata risuonò e il suo sguardo esprimeva curiosità.

“Perché no? Sarebbe interessante” rispose. La sensazione di complicità che si stava creando era palpabile.

Camminammo insieme verso l’albergo. La luce dei lampioni illuminava il suo viso e mi resi conto di quanto fosse bella in quel momento con il suo sorriso che emanava calore.

Una volta arrivati all’hotel ci dirigemmo verso l’ascensore. Il silenzio mentre raggiungevamo il piano della camera era carico di anticipazione. I nostri sguardi si incrociarono e per un attimo ci dimenticammo del mondo esterno.

Arrivammo al piano, aprii la porta della stanza e la invitai a entrare. La camera era accogliente, con luci soffuse e un’atmosfera intima. “Ecco, questo è il mio rifugio per la serata” dissi chiudendo la porta dietro di noi.

Eleonora si guardò intorno, gli occhi che si illuminavano alla vista della camera. “È davvero bella” disse, sorridendo e avvicinandosi al letto. “Mi piace molto l'atmosfera qui. E ora, dove sono quei famosi massaggi? Non vedo l’ora di testare le tue abilità”.

“Proprio qui” risposi indicandole il letto.
L'atmosfera si fece subito più intima e il battito del mio cuore accelerò mentre mi preparavo a offrirle un'esperienza indimenticabile.

“Per il massaggio inizierò delicatamente dalla schiena per aiutarti a rilassarti e a lasciarti andare” dissi con calma cercando di mantenere un tono sereno. “Sarebbe comodo se tu restassi in intimo, ma… se non te la senti, puoi restare con il vestito addosso; fai ciò che ti mette più a tuo agio.”

Eleonora mi guardò senza rispondere, il suo sorriso misterioso illuminava il suo volto. Mentre lei si preparava io mi dedicai a creare un’atmosfera avvolgente. Spensi le luci generali, lasciando accesa solo una piccola abat-jour, che diffondeva una luce calda e morbida, quasi magica. La musica rilassante che avevo scelto iniziò a riempire la stanza mentre i suoni dolci riempivano l’aria.

Mi girai verso lei e mi ritrovai a osservarla, sorpreso e affascinato, mentre con una grazia audace si spogliava di fronte a me. Non mi aspettavo un gesto così diretto e sincero. Rimasi colpito dalla bellezza del suo fisico; la luce soffusa metteva in risalto il suo corpo delicato e la sua pelle setosa, creando un’immagine di pura sensualità che mi lasciò senza parole.

In quel momento mi colpì quanto fosse incredibile essere lì, in quel luogo con lei. Non solo per il suo aspetto ma soprattutto per il modo in cui sembrava essere totalmente a suo agio con me, come se avessimo creato uno spazio intimo solo per noi due. La mia mente si affollò di pensieri; non avrei mai immaginato che saremmo arrivati a questo punto, a condividere un momento così personale e speciale. Era un passo oltre la semplice attrazione, qualcosa di più profondo.

Il mio sguardo fu letteralmente rapito da lei mentre si sistemava sul letto, sdraiandosi a pancia in giù. La sua pelle brillava sotto la luce tenue e il mio cuore accelerava mentre mi preparavo a farle un massaggio sperando che potessi offrirle un momento di relax e intimità indimenticabile.

Mi avvicinai al letto prendendo un profondo respiro per calmare la mia mente. La stanza era avvolta da una dolce melodia. Mi posizionai accanto a Eleonora che giaceva comodamente sul letto e iniziai il massaggio con delicatezza.

Le mie mani scivolarono lentamente sul suo collo applicando una pressione leggera ma decisa. Sentii i suoi muscoli allentarsi sotto le mie dita e il calore delle mie mani si diffondeva sulla sua pelle morbida. Continuai a muovermi con cautela, ogni movimento era studiato e mirato a creare una sensazione di benessere che la facesse dimenticare le tensioni della giornata.

Le mie mani scesero massaggiando il suo corpo e quando arrivano alla sua schiena si fermarono un attimo. “Posso slacciarti il reggiseno?” chiesi con un tono caldo e dolce.

Eleonora si girò e mi guardò negli occhi. In quel momento il mondo attorno a noi sembrava svanire. “Sì, puoi” rispose sorridendomi dolcemente, sentì una piacevole scarica di adrenalina mentre mi preparavo a proseguire. Con delicatezza, slacciai il reggiseno, lasciando che il tessuto si accasciasse sul materasso.

Ripresi a massaggiarle la schiena concentrandomi sui punti in cui sentivo la tensione accumulata. Le mie mani danzavano lungo la sua spina dorsale disegnando movimenti circolari e fluidi mentre il calore che emanava dal suo corpo sembrava fondersi con il mio. Il suo respiro si fece più profondo e regolare, segno che stava davvero iniziando a rilassarsi.

“Non mi sono mai sentita così coccolata” disse Eleonora con un sorriso sereno mentre chiudeva gli occhi lasciandosi andare completamente. “Mi fai sentire speciale, come se in questo momento fossi l’unica persona che conta.”

“Sei così bella” risposi continuando a lavorare sulle sue spalle. “Meriti di essere coccolata e si in questo momento sei l’unica persona che conta.” La mia voce era calma, quasi un sussurro per non disturbare quel momento di quiete e serenità.

Mentre le mie mani tornarono a muoversi lungo la schiena di Eleonora, sentivo il suo corpo rispondere al massaggio con un mix di relax e vulnerabilità. La musica in sottofondo avvolgeva la stanza in un'atmosfera calda mentre la luce soffusa dell'abat-jour creava ombre delicate sui muri.

"È incredibile come un semplice massaggio possa far sentire così bene" disse, il tono della sua voce era quasi sognante. “Sei davvero bravo a farlo.”

Le sorrisi, ero felice di vederla così a suo agio. “Grazie ma il merito è tutto tuo. Sei così rilassata che sembra quasi di lavorare su un’opera d’arte.”

“Un'opera d'arte? Wow, mi fai arrossire!” disse mentre un sorriso gioioso apparve sul volto. “Non pensavo di meritare tanto.”

“Meriti tutto questo e molto di più” risposi. Le mie mani scivolavano delicatamente sulla sua pelle morbida. “Hai un modo di essere così aperta e genuina. È affascinante.”

“È facile essere aperta con te” confessò. Il suo tono di voce rivelò una dolcezza incredibile. “Sento che posso essere me stessa.”

Avvicinai il mio viso al suo collo ed inalai il profumo delicato della sua pelle. Era una miscela di shampoo ed un leggero profumo floreale, un aroma che mi avvolse e mi fece sentire ancora più attratto da lei. “Sei semplicemente stupenda” mormorai vicino al suo orecchio lasciando che la mia voce si trasformasse in un sussurro.

Eleonora sembrò tremare leggermente e il suo respiro si fece più profondo. “Grazie” la sua voce era quasi un sussurro. “A volte ho bisogno di un po’ di incoraggiamento.”

Le mie mani si fermarono per un momento permettendo al silenzio di riempire l’aria. “Non devi mai dubitare di te stessa” dissi cercando di farle sentire il mio sostegno. “Ma… se vuoi… posso anche mostrarti quanto sei affascinante in modi diversi…”

La tensione si fece palpabile e sentì il suo corpo reagire al mio avvicinamento. “Cosa hai in mente?” chiese con un sorriso malizioso che tradiva la sua curiosità.

“Magari potremmo esplorare un po’ di più questa connessione che abbiamo” dissi permettendo che il mio respiro si mischiasse al suo. “Magari un bacio…”

“Un bacio?” ripeté Eleonora, il suo sguardo si fece intenso e penetrante. “Non sapevo che il massaggio avesse questo tipo di bonus.”

“Beh, magari è solo un altro modo di regalarti un po’ di relax no?” risposi in tono quasi scherzoso. Avvicinai le mie labbra al suo orecchio per sussurrarle: “Sei troppo bella per non essere baciata.”

Con un gesto gentile allungai la mano e le sfiorai il braccio sentendo la sua pelle morbida sotto le mie dita. Eleonora si voltò mettendosi seduta sul letto e si portò un braccio sul seno per coprirlo prima che io potessi vedere qualcosa. I nostri sguardi si incrociarono e vidi i suoi occhi brillare.

Ci fu un momento di silenzio, i nostri respiri si mescolavano mentre il mondo attorno a noi svaniva nuovamente lasciando solo l'intensità di quell'istante. Eleonora sembrava indecisa ma il suo sguardo penetrante parlava chiaro: desiderava quel bacio tanto quanto me.

Con un leggero movimento, le posai delicatamente la mano sul suo viso, accarezzando la sua guancia con il pollice. “Posso?” chiesi. La mia voce fu un sussurro carico di desiderio.

“Puoi” rispose lei con un tono leggermente tremolante ma pieno di ardore.

Le nostre labbra si avvicinarono lentamente, come se volessero esplorare ogni centimetro della breve distanza che ci separava. Quando finalmente si toccarono fu come un'esplosione di emozioni. Trovai che le sue labbra erano morbide, calde e accoglienti come un abbraccio che parlava di desiderio e di dolcezza.

Il bacio si allungò e con ogni movimento sentivo il mondo esterno dissolversi. Le nostre bocche si cercavano l’un l’altra in un ritmo delicato, come se avessero un linguaggio tutto loro. I miei sensi si acutizzarono e sentì il profumo dei suoi capelli, il calore del suo corpo ed il battito del suo cuore che si affiancava al mio.

Le posai una mano sulla sua vita e la tirai leggermente verso di me. La sua pelle era liscia, morbida e calda sotto le mie dita. Eleonora si abbandonò a quel contatto, chiuse i suoi meravigliosi occhi mentre un leggero sospiro le sfuggì dalle labbra. Era come se ogni istante di quel bacio racchiudesse tutte le parole che non avevamo detto, tutti i desideri che avevamo represso nel silenzio.

La mia lingua si avventurò cautamente cercando la sua e quando finalmente si unirono fu come se un fiume di passione scorresse tra di noi. Ogni scambio era carico di emozioni, una miscela di dolcezza e ardore mentre ci scoprivamo in quella danza intima.

Eleonora si piegò un po' di più verso di me, il suo corpo cercava il mio, come se volesse fondere le nostre essenze in un’unica entità. Ogni secondo sembrava un’eternità e mi resi conto che non avrei mai voluto che quel momento finisse. La connessione che provavamo era profonda qualcosa che andava oltre il semplice desiderio fisico.

Quando ci separammo entrambi respiravamo affannosamente. I nostri sguardi si incrociarono di nuovo e nel profondo dei suoi occhi brillanti lessi la conferma di ciò che entrambi volevamo. Non era solo un bacio ma l’inizio di qualcosa di straordinario.

La tensione tra di noi era palpabile ed il bacio che ci eravamo scambiati sembrava aver acceso un desiderio inarrestabile. Eleonora rimaneva seduta sul letto, il suo braccio a coprire i seni, ma il suo sguardo tradiva un mix di voglia e desiderio.

“Sei veramente bella…” mormorai, mentre la mia mano scivolava lungo il suo braccio percorrendo lentamente ogni centimetro della sua pelle. Ogni tocco era carico di elettricità e non potevo ignorare l’attrazione che non smetteva di crescere tra noi.

“Non vorrei che ti sentissi a disagio” dissi, il tono della mia voce tradiva però il mio vero desiderio. “Non riesco a resisterti.”

Eleonora sorrise, un sorriso che mi fece perdere la testa. Mi avvicinai e le baciai la spalla continuando lungo il suo collo lasciandole una scia di baci dolci e caldi. La sua pelle setosa era invitante e il profumo che emanava mi faceva impazzire.

Con un movimento inaspettato Eleonora abbassò il braccio rivelando i suoi seni in tutta la loro bellezza. “Non posso più tenertele nascoste…” disse con un sussurro. Mi fissò con gli occhi pieni di sfida. La sua iniziativa mi colse di sorpresa.

“Sei incredibile” riuscì a dire incapace di distogliere lo sguardo dalla sua bellezza. I suoi seni, piccoli ma perfettamente proporzionati, catturarono la mia attenzione. Esaltavano il suo corpo in modo delicato e irresistibile. La sua audacia mi colpì come un fulmine e sentii il bisogno di avvicinarmi ancor di più.

“Vieni qui” disse con un tono che non ammetteva repliche, il suo sguardo era intenso e penetrante. La sua voce era invece un mix di desiderio e dolcezza che mi fece battere il cuore più forte.

Non mi feci pregare e mi avvicinai sentendo il calore del suo corpo emanare un’energia avvolgente. Lei allungò la mano afferrandomi per il colletto della camicia attirandomi verso di sé con una forza delicata ma decisa.

“Non è giusto che resti mezza nuda solo io” disse, un sorriso malizioso si dipinse sulle sue labbra. “Anche tu dovresti spogliarti un po’.”

Le sue parole erano un invito carico di passione. Con un gesto audace iniziò a liberarmi della camicia togliendo un bottone dopo l’altro. Le sue dita si muovevano con grazia e sicurezza mentre i suoi occhi brillavano di un’intensa voglia.

Una volta che la mia camicia fu completamente slacciata, Eleonora la fece scivolare via lasciandomi esposto davanti a lei. I suoi occhi si illuminarono mentre mi guardava e il suo sorriso si allargò rivelando la sua crescente eccitazione.

“Finalmente” sussurrò mentre si avvicinava ancora di più portando i nostri corpi quasi a sfiorarsi. Le sue dita si posarono sul mio petto iniziando a tracciare invisibili linee delicate su di esso, ogni tocco era come una scossa elettrica che faceva salire l’intensità del momento.

“Voglio sentire tutto di te” disse con voce bassa e sensuale. Eleonora continuò il suo viaggio lasciando scivolare le sue mani verso il mio addome. Il suo sguardo rimaneva incollato ai miei occhi cercando una conferma al suo ardente desiderio.

Un sorriso provocante si disegnò sul suo viso prima che iniziò a baciarmi dolcemente il collo. Lentamente scese lungo il mio petto mentre io lasciavo che un sospiro di piacere uscisse dalle mie labbra. Le sue lasciavano una scia di desiderio ovunque toccassero la mia pelle.

“Sei così sexy” mormorò tra un bacio e l'altro mentre si accovacciava leggermente per abbracciare con le labbra il mio addome. Sentivo il battito del mio cuore accelerare e il desiderio si faceva sempre più intenso, tanto che non potevo più resistere.

“Vuoi che continui?” chiese sollevando lo sguardo verso di me. I suoi occhi brillavano di una sfida che non potevo ignorare.
Annuì in risposta alla sua domanda. Il suo sguardo ardente mi eccitava e la voglia di scoprire ogni lato di lei mi consumava.

Si alzò in piedi e lentamente si inginocchiò davanti a me che in quel momento mi trovavo seduto sul letto. Le sue mani delicate e sicure si posarono sui miei fianchi mentre i suoi occhi mai si distoglievano dai miei.
Con un movimento fluido mi slacciò la cintura ed iniziò a sfilare i miei pantaloni. Le sue dita scivolavano lungo la stoffa mentre il suo sguardo scrutava con intensità il mio corpo. Sentì i pantaloni scivolare lungo le gambe, lasciandomi con addosso solo i boxer neri aderenti che accentuavano la mia erezione crescente.

Eleonora si fermò un attimo prendendo tempo per ammirare il mio corpo ed io non potei fare a meno di notare come i suoi occhi brillassero di eccitazione. Poi, con un gesto inatteso, afferrò la parte superiore dei miei boxer e la portò verso il basso liberandomi completamente di essi.

Il suo sguardo era sempre più desideroso mentre si avvicinava lentamente. Il suo respiro caldo accarezzava la mia pelle. Si chinò, le sue labbra si posarono delicatamente sulla pelle del mio membro ormai completamente eretto. Partì dalla base e risalì lungo la lunghezza con baci leggeri. Ogni contatto era carico di tensione e desiderio e sentivo la mia eccitazione crescere a dismisura.

Quando le sue labbra arrivarono alla cima Eleonora si soffermò un momento passando la lingua lungo la punta e assaporando ogni goccia di piacere. Un brivido mi percorse mentre lavorava con maestria, alternando movimenti lenti e sensuali a spunti più decisi. Ogni volta che la sua bocca mi avvolgeva, la sensazione era indescrivibile, un misto di calore e umidità che mi portava sempre più vicino all’apice.

Eleonora continuava a muoversi con grazia, il suo sguardo mai distolto da me. I suoi occhi brillavano di soddisfazione e desiderio come se ogni suo gesto fosse una dichiarazione del suo appetito per me. Le sue mani si muovevano lungo le mie cosce, accarezzandomi e spingendo sempre più in alto l’intensità dell’esperienza.

“Ti piace?” sussurrò interrompendo per un attimo il suo lavoro. Il suo sguardo mi fissava interrogativo e carico di complicità.

“Molto” risposi gemendo incapace di distogliere lo sguardo dalla sua espressione eccitante.

Eleonora sorrise eccitata e riprese il suo lavoro intensificando il ritmo. Ogni movimento delle sue labbra e della sua lingua sembrava essere una danza perfetta, un'armonia di piacere che si muoveva in sintonia con il battito del mio cuore. Sentivo il mio corpo rispondere ai suoi tocchi e ogni pulsazione mi avvicinavano sempre di più all’orgasmo.

Le sue mani, che un momento prima accarezzavano le mie cosce, ora si spostarono sul mio addome accarezzando la pelle in un modo che mi fece sobbalzare. Eleonora si abbassò ancora di più facendo sì che il mio membro sparì quasi completamente tra le sue labbra, come se volesse assaporare ogni parte di me. Sapevo che stavo per superare il limite e ormai ero incapace di resistere ulteriormente al piacere che le sue labbra mi stavano regalando.

“Mi fai impazzire” le sussurrai, le parole uscivano a fatica mentre la pressione cresceva dentro di me. La sua risposta fu un semplice gemito e il modo in cui mi guardava mentre continuava a succhiare e leccare mi mandava completamente fuori di testa.

“Mmm, voglio sentirti…” mormorò Eleonora. Il suono della sua voce era come una melodia che mi travolgeva.

Non potevo più resistere. Con un ultimo slancio, abbandonai ogni pensiero e lasciai che l’onda di piacere mi travolgesse. “Eleonora… sto per…” riuscì a dire mentre il mio corpo si contraeva in un vortice di sensazioni esplosive.

Mentre le sue labbra si muovevano incessantemente sentì il piacere crescere in modo travolgente. Poco prima di raggiungere l’orgasmo Eleonora si staccò togliendo il mio sesso dalla sua bocca. In quel istante sprigionai il mio desiderio, schizzando il mio piacere sul suo petto coprendo così la sua pelle del mio calore.

Eleonora si fermò sorprendendomi con un’espressione di pura soddisfazione. “Volevo questo” disse. Il suo sorriso era un mix di trionfo e passione e i suoi occhi osservavano il frutto del mio orgasmo.

Mentre l'atmosfera intorno a noi era ancora carica di tensione decisi di ricambiare il suo ardore. Eleonora si trovava in ginocchio di fronte a me, il suo sguardo seducente fissato nei miei occhi.
Con un gesto delicato la guidai a spostarsi invitandola a sdraiarsi su un lato del letto. Il suo corpo continuava ad emanare una sensualità irresistibile. Il perizoma accentuava le sue forme e la sua pelle sembrava scintillare alla luce soffusa della stanza.

La osservai con attenzione. Il suo viso era contornato da ciocche di capelli castano ramati che danzavano delicatamente mentre si muoveva. Non potevo distogliere lo sguardo da tutta quella bellezza che avevo davanti a me.

Iniziai a baciarle la coscia assaporando la sua pelle profumata. I miei baci risalivano lentamente seguendo la linea della sua gamba mentre le mie mani accarezzavano i suoi fianchi scivolando verso il perizoma rosso. Con un movimento lento e deciso lo spostai da parte rivelando così il suo sesso.

Non persi tempo e lasciai che la mia lingua si facesse strada con delicatezza, iniziando ad esplorare ogni angolo della sua intimità. Eleonora gemette. La sua reazione era un inno al piacere. Le mie labbra e la mia lingua iniziarono a lavorare con maestria, alternando movimenti lenti e sensuali altri più intensi e decisi. Assaporavo ogni istante scolpendo il suo sapore nella mia memoria.

Il suo corpo si muoveva in risposta ai miei tocchi e i suoi sospiri diventavano sempre più intensi. Continuavo a darle piacere concentrandomi su ciò che le piaceva di più. Ogni movimento era guidato dal desiderio di farla vibrare e di restituirle l’orgasmo che mi aveva appena regalato.

Mentre continuavo a deliziarla, Eleonora iniziò a toccarmi i capelli sentì le sue dita scorrere attraverso le ciocche con delicatezza. I suoi gemiti si fecero sempre più intensi e un'armonia di piacere riempiva la stanza. Sentivo la sua tensione crescere come un'onda che si prepara a infrangersi.

Decisi di intensificare il momento, aggiungendo le mie dita a deliziarla oltre che la mia bocca. Con movimenti esperti iniziai a esplorare la sua intimità trovando il ritmo che la faceva vibrare. “Ci sono quasi…” mormorò con voce rotta, gli occhi chiusi e le labbra leggermente dischiuse. Il suo respiro divenne irregolare e ogni volta che la mia lingua danzava su di lei sembrava che l'intensità del suo piacere aumentasse.

Con un ultimo profondo gemito, Eleonora esplose in un'ondata di estasi raggiungendo l'apice del piacere grazie alla combinazione delle mie leccate e dei movimenti mie dita. Il suo corpo si contrasse e si rilassò in un climax travolgente. I suoi occhi si spalancarono rivelando un mix di sorpresa e piacere puro. La sua pelle si fece rossa e scintillante sotto la luce soffusa. Il suo sguardo cercò il mio.

Mentre il suo respiro si regolarizzava sentivo l’eccitazione crescere nuovamente. Eleonora era bellissima sdraiata sul letto. Chiuse gli occhi e si concentrò nel godersi gli ultimi brividi del piacere appena provato. Emanava un’aura di desiderio che non riuscivo ad ignorare.

“Ti voglio” le dissi con estrema sincerità.
“Ed io voglio te” rispose. Il suo sguardo ardente come il sole al tramonto mi scrutava.

Con un movimento lento mi posizionai sopra di lei allineando i nostri corpi come le note di una melodia perfetta. “Prendimi” sussurrò. Il suo tono era un invito carico di passione.

Quando finalmente entrai dentro di lei una scarica di piacere mi attraversò. Eleonora emise un sospiro profondo, i suoi occhi si chiusero e la sua espressione rivelò quanto desiderasse quel momento.

Le mie mani scorrevano lungo la sua pelle accarezzando le curve morbide e sensuali del suo corpo. Ogni suo gemito era un richiamo irresistibile, un suono che alimentava il fuoco del nostro desiderio. L’intensità dei nostri movimenti si fondeva in un ritmo frenetico creando un’onda di passione che ci sollevava sempre di più portandoci verso un orgasmo inebriante.

Ogni spinta era un'esplosione di piacere e il suo corpo si muoveva in risposta ai miei tocchi come se fossimo due esseri inseparabili guidati da un impulso irrefrenabile. L’aria era carica di tensione e la sua pelle calda sotto le mie dita aumentava solo la mia voglia di esplorarla di farla vibrare di piacere.

Mentre il desiderio tra di noi cresceva Eleonora si girò verso di me, il suo sguardo era ardente. “Voglio provare qualcosa di diverso” disse con una voce carica di provocazione.

“Cosa hai in mente?” chiesi mentre la curiosità e desiderio si mescolavano.

“Guardami e capirai” rispose inginocchiandosi sul letto con le mani appoggiate sul materasso. La sua figura era un invito irresistibile, il perizoma rosso che ancora aveva addosso era ormai fradicio dei suoi umori.

Mi posizionai dietro di lei e glielo sfilai. La mia eccitazione era palpabile mentre afferravo i suoi fianchi con decisione. “Sei pronta?” le chiesi sentendo il battito del mio cuore accelerare.

“Ti voglio dentro di me” mormorò con la voce carica di desiderio.

Con un movimento deciso la penetrai. La sua reazione fu immediata: un sospiro profondo e carico di piacere.
Iniziai a muovermi con colpi rapidi e decisi che la facevano gemere. Eleonora si spingeva contro di me ed i suoi fianchi si muovevano in perfetta sincronia con i miei creando una connessione intensa e selvaggia. I suoi gemiti si mescolavano ai suoni dei nostri corpi che si univano mentre il letto scricchiolava sotto il nostro peso.

Mentre il nostro respiro si intensificava i movimenti si facevano sempre più frenetici. Le sensazioni si accumulavano in un crescendo di piacere. Eleonora gemette forte, la sua pelle calda e morbida era sotto le mie mani desiderose del suo corpo.

Dopo un ultimo profondo affondo un'esplosione di piacere ci travolse entrambi. Sfilai il membro da dentro lei con un gesto deciso giusto in tempo per lasciare che il frutto del mio piacere si liberò sulla sua schiena caldo e avvolgente. Eleonora venne scossa da un orgasmo intenso e travolgente ed il suo corpo si contorse in un’estasi liberatoria rispondendo con passione ad ogni onda di piacere che ci attraversava. E mise un gemito di soddisfazione, sentendo il mio calore sciogliersi su di lei. Ci accasciammo sul letto e io rimasi fermo per un attimo godendo della vista di lei soddisfatta.

Quando il momento di estasi si attenuò ci ritrovammo a respirare profondamente. I nostri cuori battevano all’unisono. Eleonora si girò lentamente, un sorriso di beatitudine era stampato sul viso. I suoi occhi scintillavano di gioia e di una dolcezza che prometteva nuovi momenti di intimità.

“È stato incredibile” dissi accarezzando il suo viso con tenerezza. Lei annuì e un sorriso malizioso si fece largo sulle sue labbra.

“Lo penso anche io” rispose “non vedo l'ora di farlo di nuovo. Stallone” aggiunse con una risatina.

Ci strizzammo l'uno contro l’altro entrambi consapevoli che questo era solo l'inizio di un'intensa avventura insieme. Un viaggio che avremmo condiviso esplorando non solo il nostro desiderio ma anche il legame che si stava formando tra di noi.

di
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2024-10-21
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