Una vacanza particolare

di
genere
corna

Mi chiamo Lisa, ho 25 anni e sono in vacanza a Rimini con il mio fidanzato, Davide. È una calda giornata estiva e decidiamo di passare il pomeriggio in spiaggia, godendoci il sole e il mare. Mentre prendevo il sole sul mio asciugamano, notai un uomo attraente che camminava lungo la riva. Aveva la pelle scura e i muscoli ben definiti, e il suo sorriso rivelava un fascino irresistibile. Era Marco, un ragazzo di 30 anni che, come scoprii in seguito, era in vacanza da solo e soggiornava nello stesso hotel.

L'attrazione fu immediata, come una scintilla che accende un fuoco incontrollabile. Mi sentii in imbarazzo sotto il suo sguardo penetrante, ma allo stesso tempo eccitata da un desiderio primordiale. Marco si avvicinò e si sedette accanto a me, iniziando a chiacchierare con disinvoltura. La sua voce profonda e calma mi incantò, e mi ritrovai a confidargli i miei pensieri più intimi.

Parlammo di tutto, dalle nostre passioni ai nostri sogni, e mi resi conto che Marco era diverso dagli altri uomini che avevo incontrato. Era affascinante, intelligente e incredibilmente sexy. Mentre il sole cominciava a calare, mi invitò a cena nel ristorante dell'hotel. Accettai con entusiasmo, curiosa di trascorrere più tempo con lui.

La sera, Davide, il mio fidanzato, si unì a noi per la cena. Marco era un anfitrione perfetto, divertente e carismatico. Ordinammo del vino e la conversazione fluì piacevolmente. Tuttavia, notai che Marco sembrava particolarmente interessato a me, lanciandomi sguardi furtivi ogni volta che Davide si distrae. Il suo atteggiamento mi eccitava, ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa per il mio crescente desiderio.

Durante la cena, Marco versò generosamente il vino, riempiendo spesso il bicchiere di Davide. Il mio fidanzato, non abituato a bere, divenne allegro e chiassoso, raccontando storie divertenti e scherzando con noi. Marco, invece, manteneva un'aria misteriosa, sorridendo con fare enigmatico.

Dopo qualche bicchiere, Davide era visibilmente ubriaco. Barcollava e rideva senza sosta, mentre Marco e io ci scambiavamo sguardi complici. La serata stava prendendo una piega inaspettata, e un brivido di eccitazione corse lungo la mia schiena.

"Forse dovremmo portare Davide in camera," suggerì Marco, alzandosi. "Non vorremmo che si facesse male."

Annuii, sapendo che era la cosa giusta da fare, ma anche consapevole che questa mossa ci avrebbe lasciati soli. Aiutai Davide a rialzarsi, e lui mi abbracciò, sussurrando parole incomprensibili all'orecchio. Marco ci osservava, divertito.

"Portalo su, io vi raggiungo tra poco," disse, con un sorriso malizioso.

Prendemmo l'ascensore e, una volta arrivati in camera, feci stendere Davide sul letto. Si addormentò immediatamente, lasciando un vuoto nella stanza. Mi sentivo agitata, eccitata e piena di dubbi.

Bussarono alla porta, e il mio cuore accelerò. Sapevo che era Marco, e una parte di me desiderava ardentemente che lo fosse. Aprii la porta, e i suoi occhi scuri incontrarono i miei.

"Tutto bene?" chiese, entrando nella stanza.

Annuii, incapace di trovare le parole. Marco si avvicinò, e il suo profumo mi avvolse, un mix di mare e muschio che mi fece perdere la testa.

"Lisa, sei bellissima," sussurrò, sfiorando la mia guancia con la mano.

Le sue dita erano calde sulla mia pelle, e un brivido mi percorse. Non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, ma una parte di me lo desiderava da tempo.

"Marco, non so cosa..." balbettai, cercando di resistere al desiderio che cresceva dentro di me.

Ma lui mi zittì con un bacio. Le sue labbra erano morbide e insistenti, e il sapore della sua bocca mi stordì. Mi lasciai andare, rispondendo al suo bacio con passione. Le sue mani esploravano il mio corpo, accarezzando le mie curve con delicatezza.

Mi spinse delicatamente verso il letto, dove Davide dormiva profondamente. Non mi importava più della sua presenza, ero completamente persa in Marco. Il suo bacio si fece più intenso, e le sue mani trovarono il bottone dei miei pantaloncini, sbottonandoli lentamente.

Sentii le sue dita scivolare sotto la stoffa, accarezzando l'interno delle mie cosce. Tremavo per il desiderio, e gemetti contro le sue labbra. Marco sapeva esattamente cosa stava facendo, e il suo tocco esperto mi mandava in estasi.

Con un movimento fluido, mi sollevò la maglietta, lasciando scoperto il mio reggiseno di pizzo nero. I suoi occhi scuri si illuminarono di desiderio mentre mi osservava, e poi abbassò la testa per baciare i miei seni attraverso la stoffa.

"Sei così bella," sussurrò, mordicchiando delicatamente il tessuto.

Le sue parole mi mandarono in visibilio, e ansimavo per il piacere. Le sue mani si mossero sul retro del reggiseno, sganciandolo con abilità. I miei seni, ora liberi, erano esposti alla sua vista, e lui li ammirò per un istante prima di chinarsi per succhiarne i capezzoli.

Il piacere era intenso, e gemetti il suo nome tra i baci. Le sue mani tornarono a esplorare le mie cosce, sollevando la mia gonna leggera. Le sue dita trovarono la mia mutandina, e con un movimento sensuale, la fece scivolare giù lungo le mie gambe.

Ero nuda sotto di lui, e il suo sguardo affamato mi fece arrossire. Ma non volevo che si fermasse, desideravo sentire ogni parte di lui.

"Voglio assaggiarti," disse, con un tono rauco.

Si inginocchiò sul letto, posizionandosi tra le mie gambe. Abbassò la testa, e il suo respiro caldo sfiorò le mie labbra intime. Tremai per l'anticipazione, sapendo cosa stava per accadere.

La sua lingua iniziò a esplorare i miei segreti, con movimenti lenti e sensuali. Gemetti, travolta dal piacere. Le sue dita si unirono alla sua bocca, stimolando il mio clitoride con delicatezza. Il mio corpo si contorse per il desiderio, e le mie mani afferrarono le lenzuola per la sensazione incredibile.

"Marco, per favore..." gemetti, sul punto di venire.

Lui sapeva cosa volevo, e aumentò la pressione, portando le mie sensazioni a un livello estremo. Il mio orgasmo mi travolse come un'onda, facendomi gridare il suo nome. Il mio corpo tremava per l'intensità del piacere, e lui continuò a coccolarmi, assicurandosi che ogni muscolo si rilassasse.

Mi guardò con occhi soddisfatti, e il suo sorriso era trionfante. Mi tirai su, sentendomi euforica e desiderosa di contraccambiare il piacere che mi aveva donato.

"Adesso tocca a te," dissi, con un filo di voce.

Mi chinai su di lui, baciandolo con passione. Le mie mani si mossero verso i bottoni della sua camicia, sbottonandola con urgenza. Volevo sentire la sua pelle contro la mia, esplorare ogni muscolo del suo corpo perfetto.

Marco si lasciò fare, gemendo leggermente mentre gli toglievo la camicia. Il suo petto era scolpito e caldo, e non potei resistere all'impulso di leccarlo. La mia lingua tracciò cerchi intorno ai suoi capezzoli, facendolo gemere di piacere.

Mi spinsi verso il basso, baciando e mordicchiando il suo petto e il suo addome. Il suo respiro divenne più affannoso, e sentii il suo membro duro e pulsante contro il mio viso.

Con un movimento fluido, sbottonai i suoi pantaloni, liberando il suo membro eretto. Lo presi in mano, accarezzandolo lentamente, godendo della sua reazione.

"Lisa, sei incredibile," gemette, stringendo i pugni.

Il mio tocco era delicato, ma allo stesso tempo deciso. Volevo dargli piacere, farlo impazzire come lui aveva fatto con me. La mia bocca si avvicinò al suo membro, e con un movimento lento, lo presi tutto in bocca.

Marco emise un gemito di piacere, e le sue mani afferrarono i miei capelli, guidando il mio movimento. La mia bocca saliva e scendeva lungo il suo membro, mentre le mie mani accarezzavano i suoi testicoli.

"Oh sì, continua così," gemeva, incoraggiandomi.

Aumentai il ritmo, usando la mia bocca e la mia lingua per dargli piacere. Potevo sentire il suo corpo tendersi, pronto ad esplodere. Con un ultimo movimento, presi il suo membro in profondità, e lui venne con un gemito soffocato.

Il suo orgasmo fu potente, e il suo liquido caldo riempì la mia bocca. Deglutii, godendo del sapore di lui. Mi tirai su, sorridendogli maliziosamente.

"Soddisfatto?" chiesi, con tono provocante.

Marco mi tirò verso di sé, baciandomi appassionatamente. Il sapore di entrambi era ancora sulle nostre labbra, e il suo bacio era pieno di desiderio.

"Non è finita qui," sussurrò all'orecchio. "Voglio farti mia, completamente."

La sua promessa mi eccitò ulteriormente, e non vedevo l'ora di scoprire cosa aveva in serbo per me.
Adesso sono a casa da sola e non vedo l'ora di poterlo rivedere di nuovo
scritto il
2024-11-04
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