Pomeriggio d’agosto

di
genere
tradimenti


Fa caldissimo in questo pomeriggio di agosto…i vestiti mi stanno incollati alla pelle e non faccio che asciugare il sudore dalla fronte che inevitabilmente bagna la mia frangetta. Apro il rubinetto e mi bagno fino ai gomiti per godermi un po’ di fresco sollievo. Sono le due e sono qui in ufficio per la pausa pranzo…i miei colleghi sono rientrati e saranno di nuovo qui alle 16.00…io sono rimasta qui e aspetto lui. L’ufficio si trova fortunatamente fuori città, sotto il sole cocente…e rimbomba il silenzio di un pomeriggio estivo dove fortunatamente nessuno ha il coraggio di mettere il naso fuori casa se non per andare al mare, ma comunque è ancora troppo presto. Mi affaccio dalla porta dell’ufficio per vedere se sta arrivando…il sole mi acceca… ancora non lo vedo…corro in bagno…l’ansia mi fa sempre venire lo stimolo di fare pipì…mi asciugo e mi accorgo di essere completamente bagnata…la carta scivola via su una patina gelatinosa e profumata di desiderio. Decido di togliermi le mutandine… le annuso, hanno odore di eccitamento. In effetti spero succeda quel che ci siamo scritti su whapp. Indosso un vestito lungo verde a pois bianchi. Mi sento abbastanza carina. Sento uno sportello chiudersi…lo spio arrivare tra le fessure del portone di legno. Esco e lo aspetto poggiata sulla vetrata…mi sorride, gli sorrido. Mi guarda compiaciuto e mi dice “Ciaooo” mi sento come se mi stesse vedendo nuda, per mascherare l’imbarazzo nascondo la mia faccia nel suo abbraccio…mi bacia prima su una guancia poi sulle labbra…nel frattempo lo trascino dentro, al fresco dell’ufficio… al sicuro dai raggi del sole e dalla gente che ci potrebbe vedere. Velocemente i baci si fanno più avidi e violenti… le sue mani si insinuano dentro la scollatura del vestito che è troppo alta per penetrarci… passa da sotto allora e incappa nel mio sesso nudo… sento un mugolio di soddisfazione… le sue dita si insinuano slittando all’interno inizia a toccare e scivolare in quei punti dove mi parte un solletico forte… ansimo mentre le gambe cedono… vorrei essere sdraiata ma sono In piedi stretta nella sua tenera morsa… mi immobilizza come fa un serpente con la sua preda prima di ficcarselo tutto in bocca. Anche se sono distratta dal piacere del sue dita nel mio sesso mi attivo per toccarlo anche io…gli sfilo velocemente la sua maglietta e gli bacio furtivamente il petto ma non abbiamo tempo e so dove voglio arrivare..sbottono maldestramente i suoi jeans e cerco di infilare una mano tra l’elastico dei suoi slip che sono sempre una specie di trappola strettissima…trovo finalmente il suo sesso eccitato e lo accarezzo ma non riesco a muovere la mano , gli chiedo di abbassare tutto…senza dire nulla mi inginocchio e glielo prendo in bocca , lo sento ansimare forte e la sua mano mi tiene per la nuca…sento i miei umori bagnarmi in modo scandaloso…adesso ho una voglia matta di farmi prendere e di venire il prima possibile. Ne sento proprio il bisogno fisiologico…il desiderio di un amplesso selvaggio e condiviso mi fa perdere la testa. Ci trasciniamo nella stanza in fondo dell’ufficio, la più buia…mi sfila il vestito e siamo entrambi completamente nudi e inginocchiati sul pavimento a baciarci, leccarci, succhiarci ovunque senza criterio…avidi e confusi…Non c’è più tempo…lui se ne deve andare prima che i colleghi tornino per il turno del pomeriggio…ci alziamo, mi poggio sulla scrivania, dandogli le spalle… mi chino in avanti per farmi prendere…lo sento scivolare dentro di me, mi tiene per i fianchi… gli vado incontro e cerco di farmi sbattere il più forte e il più a fondo possibile…un suo dito si insinua nel mio clitoride… mi sento morire…scivola fuori… gli chiedo di sedersi su una sedia, velocemente gli salgo sopra come se stessi salendo su una moto… siamo entrambi in un bagno di sudore ma è così eccitante… la sensazione di lui che entra così dentro di me è fantastica e vorrei avere il tempo di sentirlo lentamente… rimango ferma qualche secondo assaporando quella sensazione di pienezza… intreccio le caviglie alle gambe della sedia per non cadere…mi muovo su e giù in automatico in preda al piacere che sento che sto per raggiungere… sento che anche lui sta per venire e questo aumenta il mio godimento e mi fa correre su e giù ancora più forte… la mia mente è annebbiata, la testa formicola… finalmente arriva l’orgasmo che parte come un solletico fortissimo al basso ventre fino a un brivido caldo fortissimo che si irradia poi ai miei seni fin sopra la mia testa…mentre il suo orgasmo inonda il mio sesso, mi stringe forte a sé lasciandomi un senso di appagamento che mi fa sospirare sollevata e soddisfatta…scivola fuori tra gli umori e il sudore… ci baciamo sulla fronte e ridacchiamo sfiniti.
scritto il
2024-11-12
3 . 2 K
visite
6 5
voti
valutazione
7
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Pensando a te
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.