Come fu e come non fu, incesto bollente, e non mi sono pentito. Inculate e sesso caldo.

di
genere
incesti

Lo giuro, non ci avevo mai pensato ed ero arrivato ai miei 40 anni, e quello che mi successe non era ne voluto, ne pensato.
Del resto mi ero separato dalla moglie troppi tradimenti, miei e suoi, i figli li vedevo periodicamente, avevo una buona professione, stavo bene economicamente.
Successe che mio padre lasciò all’improvviso mia madre, per una stronza più brutta, mia madre aveva 62 anni, bella donna, un po in carne, ma ben fatta.
C’entra anche mia zia, Rosa, 58 anni già insegnante e pensionata, ma vedova del marito carabiniere.
Zia Rosa abitava a Milano, dove abitavo anche io, la mamma era al Sud, e decise di venirsene dalla sorella, avrebbe potuto aiutare anche me quando avevo i figli.
Fin li tutto bene, zia Rosa era simpatica e frizzante, e la vedevo volentieri.
Primi tempi tutto bene, la sera andavo da loro, non sempre, a volte mia mamma veniva da me, e come le mamme del sud, pretendeva di governare la casa del figlio.
La cosa che avevo notato quando ero a casa della zia e c’erano loro due, che non si coprivano al mio sguardo, faceva caldo, e loro restavano in sottoveste scollatissime, anzi, sembravano apprezzare i miei sguardi.
Vabbè, ma la zia mi interessava, fui un po pesante e le dissi che aveva cosce e culo da far invidia alle ragazze, mia mamma le disse, cosa inaspettata, fagliele vedere, si sollevò la gonna, e mostrò cosce ben fatte, senza venuzze, lisce, e vedevo lo slip ricamato , uno spettacolo mica male.
Cosa credevi che fossimo delle vecchie rancide? Chiese mia madre, guarda qui, che si è perso quel cornuto di tuo padre, e mostrò anche lei un paio di cosce cicciottelle, ma belle lisce e armoniose, eccitanti.
La cosa mi sconcertò, ma senza volerlo mi eccitò anche, la zia che era vicina si scoprì anche le tette, e che ne dici di queste, disse. Era così vicina che gliele baciai e poi mi misi a ciucciarla mentre l a prendevo per i fianchi.
Mamma disse dai, datevi un po di gioia tu sei senza donna da un po e mia sorella ha bisogno di farlo, andate in camera da letto.
Sembrava tutto così naturale, che non esitai quasi presi in braccio la zia e la stesi sul letto, il tempo di spogliarci, me lo prese un po in bocca, ma la voglia era la chiavata, e non mi feci pregare e scoprii una donna matura caldissima, vogliosa, appassionata.
Lei ebbe vari orgasmi, più piccoli, poi quasi urlè, quando mi sentì sborrare, la cosa era stata abbastanza lunga e soddisfacente, inaspettata me goduta da entrambi.
Restammo un po abbracciati sul letto, poi ci alzammo, trovammo mia madre che leggeva un libro, un po scosciata sensuale direi e fu la prima volta che mi venne un pensiero su di lei.
Era felice, brava sorella mia, ci voleva per te, e tu, sei stato veramente bravo, e dolce, sono fiera di te.
Mentre zia Rosa si lavava, usciva rivestita e felice, mia madre, disse di non prenderla come un peccato, “ zia Rosa ti è sempre piaciuta, me ne accorgevo, sai,, non c’è nulla di male lei ti vuole bene e poi ho visto che a te è piaciuto molto, non ti pare?”
ma si mamma, va bene, non ci avevo mai pensato, ma non c’è nulla di male dissi poco convinto.
Eh tu sei esuberante, anche da piccolo, ti veniva sempre duro,e io te lo toccavo, ed anche zia Rosa.
Per quella sera fini li il giorno dopo partii per lavoro, la mamma rimase a casa mia, e quando tornai, era mezzanotte, la trovai nel mio letto.
Vado a dormire di la, dissi, a mia madre, ma lei rispose,
ma fatti una doccia, ti do fastidio qui?
= ma no, sai era il letto con cui dormivo con mia moglie.
- se vuoi resto qui – si resta, ora mi faccio una doccia, il viaggio è stato lungo.
Mi feci con calma la doccia, si vede che la prospettiva di dormire con mia madre nello stesso letto mi aveva dato una bella spinta, ero duro, anche se non volevo.
Spensi la luce ed entrai nel buio nel letto, tirandomi dalla mia parte, ma ne sentivo il calore e la fragranza si era profumata, ma aveva già di se un bell’odore di pelle.
Mi sentii prendere una mano e mi trovai fra le sue cosce, lisce, la sensazione della pelle sua era eccitante, le toccai la figa, cominciava a bagnarsi, possibile?.
Sentii la sua mano prendermi il cazzo, era dolce, quando fu sicura che fossi durissimo mi fece salire su di se, aprì le cosce e mi guidò a penetrarla, nel buoi poteva essere una figa qualsiasi, ma era lei, ne sentii la familiarità, il calore, il profumo.
Chiusi gli occhi e mi abbandonai, e anche lei, non so se ebbi un orgasmo o più di uno, non mi controllavo, abbandonato a lei che cercava il suo piacere ma anche il mio.
Quando decise lei, senza una parola, mi fece scendere da se, e si girò.
Mi addormentai e mi svegliai a tardi, un po sconcertato per quello che era successo, Lei era tranquillissima, serena, ma anche affascinante, “ scherzò, devi aver fatto dei bei sogni stanotte, ti sentivo molto eccitato, hai anche bagnato il letto, come da ragazzo.”
Non risposi, mi faceva piacere pensare che fosse un sogno.
Vederla la così vestita, con le cosce quasi scoperte, il culo e le tette che riempivano l’abitino leggero, mi eccitava ancora, ma lasciai fare a loro.
Si perché era arrivata anche zia Rosa, per cui decisi di portarle in un bel ristorante, su uno dei laghi, fare una bella gita, con loro.
Furono felicissime,. Si godettero la giornata, erano quasi commosse dalle mie premure.
Quando tornammo a casa, mia madre disse che avevo date ad entrambe tanta felicità, e che volevano entrambe rendermi felice.
Fu zia Rosa che cominciò a baciarmi, e poi ad eccitarmi di bocca, con gioia mia e sua, e poi finimmo nello stesso letto in tre, ma a luci spente nel buio.
Era il modo di mia madre di fare sesso con me, al buoi, confondendo anche le due fighe che erano con me.
Questo rasserenava anche un po me, mentre la zia si scatenava.
Fu un bel periodo, fr a miei dubbi, ma anche loro capirono, e seppero staccare e farmi tornare verso il sesso con le più giovani e le coetanee.
Ma fecero una cura a scalare, come i drogati.
scritto il
2024-11-19
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