Lo sci?
di
gonzio
genere
incesti
Sono trascorsi più di cinquant’anni dalle meravigliose domeniche in cui sotto le coperte si assisteva ai prodigi della valanga azzurra. La TV bianco e nero sul carrello che veniva spostata in camera. Avevo la mia cameretta, mi chiamavano, vuol dire che potevo andare da loro, si perché mamma e papà nel letto erano sempre nudi, avevano l’età per farlo, facevano invidia ai ricci, per loro il sesso era irrinunciabile, quando erano a casa era difficile che stazionassero in altri posti, la camera, precisamente il letto, era il luogo deputato allo svolgimento delle attività sessuali.
Quando avevo libero accesso nel loro letto, più o meno cercavano di non esporsi, papà però doveva sottostare alle esigenze di mamma a cui le vicende sportive interessavano poco, lei si adattava sul corpo di papà, operando nelle parti basse. Io sapevo, loro sapevano che io sapevo ed in modo graduale si esibivano sotto il mio sguardo attento ed interessato. Non era difficile ascoltare i gemiti di mamma dovuti all’orgasmo. Una domenica che faceva più freddo del solito, mi hanno messo tra loro, non so se l’hanno programmato oppure è stata una svista, fatto sta che mi hanno accolto nella più completa nudità. Si stringevano, avevo il contatto diretto con i corpi nudi dei miei genitori, sensazione paradisiaca tanto che spontaneamente ho avuto l’esigenza di ringraziarli con un bacio sulle labbra ad entrambi. Forse questo mio gesto li ha disorientati, papà mi ha stretto a se facendomi sentire il duro del suo martello, mamma stretta sulla mia schiena
dandomi il contatto con la figa pelosa, come si usava allora. Quando subentra l’eccitazione, in qualsiasi condizione è difficile resistere, mamma ha dato una svolta netta mettendosi sopra a papà, non ce l’ha fatta a resistere ha preso il cazzo sistemandolo perbene nella figa con un lungo lamento di beatitudine. Si vedeva che mamma col movimento a stantuffo coinvolgeva papà che mi guardava come per dire “che ci posso fare?” Intanto mamma ha preso la mia mano e la stringeva sempre più forte secondo il piacere che provava. Papà sentiva la mia eccitazione, la sentiva perché ero appoggiato alla sua gamba, con un braccio ha avvicinato il mio viso alle labbra di mamma, lei non aspettava altro, l’ennesimo orgasmo è stato immediato, solo, allora ho capito le loro intenzioni perché mamma ha lasciato papà ed è venuta da me, aveva la figa piena di sborra di papà, il mio cazzo è stato letteralmente aspirato. -Tesoro sapessi da che tempo aspettiamo questo momento, ne parlavamo sempre, papà diceva di aspettare, io ti volevo subito fra noi, quel momento è arrivato finalmente, fammi godere anche tu come ha fatto papà- Ha goduto di suo perché la mia sborrata è arrivata immediatamente. A proposito
la valanga azzurra? Oggi a distanza di mezzo secolo ricordo con piacere quella esperienza vissuta con i miei splendidi genitori.
Io con i miei figli non sono stato capace, l’ho pensato diverse volte, avevo proprio l’effetto contrario, se ero eccitato mi smontavo letteralmente. Mia moglie più che preferire il cazzo del figlio oltre al mio, preferiva avere quello di altri, fuori dalla
nostra famiglia. Forse è stato meglio così.
Quando avevo libero accesso nel loro letto, più o meno cercavano di non esporsi, papà però doveva sottostare alle esigenze di mamma a cui le vicende sportive interessavano poco, lei si adattava sul corpo di papà, operando nelle parti basse. Io sapevo, loro sapevano che io sapevo ed in modo graduale si esibivano sotto il mio sguardo attento ed interessato. Non era difficile ascoltare i gemiti di mamma dovuti all’orgasmo. Una domenica che faceva più freddo del solito, mi hanno messo tra loro, non so se l’hanno programmato oppure è stata una svista, fatto sta che mi hanno accolto nella più completa nudità. Si stringevano, avevo il contatto diretto con i corpi nudi dei miei genitori, sensazione paradisiaca tanto che spontaneamente ho avuto l’esigenza di ringraziarli con un bacio sulle labbra ad entrambi. Forse questo mio gesto li ha disorientati, papà mi ha stretto a se facendomi sentire il duro del suo martello, mamma stretta sulla mia schiena
dandomi il contatto con la figa pelosa, come si usava allora. Quando subentra l’eccitazione, in qualsiasi condizione è difficile resistere, mamma ha dato una svolta netta mettendosi sopra a papà, non ce l’ha fatta a resistere ha preso il cazzo sistemandolo perbene nella figa con un lungo lamento di beatitudine. Si vedeva che mamma col movimento a stantuffo coinvolgeva papà che mi guardava come per dire “che ci posso fare?” Intanto mamma ha preso la mia mano e la stringeva sempre più forte secondo il piacere che provava. Papà sentiva la mia eccitazione, la sentiva perché ero appoggiato alla sua gamba, con un braccio ha avvicinato il mio viso alle labbra di mamma, lei non aspettava altro, l’ennesimo orgasmo è stato immediato, solo, allora ho capito le loro intenzioni perché mamma ha lasciato papà ed è venuta da me, aveva la figa piena di sborra di papà, il mio cazzo è stato letteralmente aspirato. -Tesoro sapessi da che tempo aspettiamo questo momento, ne parlavamo sempre, papà diceva di aspettare, io ti volevo subito fra noi, quel momento è arrivato finalmente, fammi godere anche tu come ha fatto papà- Ha goduto di suo perché la mia sborrata è arrivata immediatamente. A proposito
la valanga azzurra? Oggi a distanza di mezzo secolo ricordo con piacere quella esperienza vissuta con i miei splendidi genitori.
Io con i miei figli non sono stato capace, l’ho pensato diverse volte, avevo proprio l’effetto contrario, se ero eccitato mi smontavo letteralmente. Mia moglie più che preferire il cazzo del figlio oltre al mio, preferiva avere quello di altri, fuori dalla
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Commenti dei lettori al racconto erotico