Brevi racconti perversi 2
di
G.I.B
genere
confessioni
IL GINECOLOGO.
Mario sapeva di andare contro tutte le regole deontologiche, ma in fondo quella giovane paziente aveva fatto di tutto per provocarlo.
Con la scusa di un consulto medico, per delle inesistenti irritazioni, gli aveva mandato anche delle foto in primo piano della sua vagina.
“ Alla fine lo vuole lei “ pensò, mentre guardava la giovane donna sdraiata a gambe divaricate sul lettino delle visite.
“ Allora Anna è pronta per la mia visita speciale?” le disse Mario il ginecologo, mentre si metteva i guanti in lattice e si versava un po' di lubrificante sulle dita.
La donna, con sguardo arrapato, segui l'uomo che si avvicina a lei rispondendogli “ sono prontissima“.
“Mmm” gemette la giovane donna mentre Mario il ginecologo le toccava la figa, infilando prima uno, poi due e infine quattro dita dentro.
“ Le faccio male? “ disse lui mentre le muoveva intensamente dentro la larga figa della donna.
“ Ohh no anzi…!! “ rispose lei ansimando di piacere.
“ Sii sii così così ohh siii scopami tutta, godo come una cagna in calore “ urlava pochi minuti dopo Anna, mentre il ginecologo le scopava la figa con forza, spingendo tutto il suo cazzo dentro di lei fino a sbattere le palle sul suo sedere.
Il ginecologo si scopò Anna per svariati minuti, facendola venire e godere così tanto, che le urla di lei si potevano sentire per tutto il corridoio del reparto.
“ Vengo Anna vengo!!!!” gridò il medico prima di tirare fuori l'uccello dalla donna e lasciarsi andare in una eiaculazione da cavallo. Il getto fu così forte da arrivare a sporcare il giovane seno di lei.
La donna scese dal lettino e si inginocchiò davanti al medico.
Gli succhiò il cazzo fino a quando fu moscio, per poi con una mano raccogliere la sborra colante tra i suoi seni e la leccarla tutta.
“ Bene Anna la sua patatina è santissima, se ha bisogno sa dove trovarmi.
Le ho mai detto che sono anche proctologo?” disse Mario alla giovane donna, mentre l'accompagnava alla porta.
LE MUTANDINE.
Marco rimase un secondo bloccato, mentre osservava quel paio di mutandine da donna, appoggiate sulla scarpiera dei suoi vicini di casa dirimpettai.
Si guardò intorno per vedere se arrivasse qualcuno e poi le prese e le portò in casa.
Erano molto sexy, di pizzo nero e leggermente macchiate di bianco dove presumibilmente venivano a contatto con la vagina.
“ Umori “ disse annusandole.
Avrebbe voluto usarle per masturbarsi, pensando alla sua vicina di casa Viola, ma poi gli venne in mente che potevano essere quelle della figlia sedicenne e subito decise di metterle dove le aveva trovate.
“ Porco e pervertito si, ma fino ad un certo punto “ si disse.
Tornò sul pianerottolo, pronto a rimetterle sulla scarpiera, quando la sua vicina Viola uscì dalla porta di casa e lo vide.
Rimasero entrambi qualche secondo senza dire una parola, con la donna che osservava Marco con le mutandine in mano.
“ Cosa vorresti per tenerti per te quello che hai trovato “ disse la donna.
Marco rimase incredulo a quelle parole e prima che potesse dire qualcosa, Viola disse “ forse so cosa vorresti “ e inginocchiandosi davanti a lui, iniziò a slacciare i suoi pantaloni e abbassarli. Tirò giù le sue mutande e con una mano gli fece una sega fino a
quando il suo cazzo fu duro.
Glielo prese in bocca e iniziò a succhiarglielo.
Marco rimase fermo come una statua, mentre la donna si dava da fare con la bocca come una vera professionalità del pompino, succhiandolo, leccandolo e giocando con le sue palle con la mano.
Quel pompino durò solo alcuni minuti, poi Marco fu pronto a venire.
“ Vengo “ le disse con voce ansimante.
Viola non si spostò nemmeno di un millimetro e lasciò che lui liberasse tutto il suo sperma nella sua bocca da troia.
Ingoiò tutto fino all'ultima goccia.
Poi la donna si alzò e con una semplicità disse “ sarebbe stato difficile spiegare, cosa ci facevano le mutandine di mia figlia sulla scarpiera, se le avesse trovate mio marito “, rientrando poi in casa come nulla fosse successo, con le mutandine di sua figlia sporche in mano.
ESIBIZIONISTA.
Sono sempre stata un po' esibizionista. Sin da adolescente, mi piaceva ed eccitava rimanere a gambe aperte quando indossavo la gonna, seduta su una panchina del parco, in attesa dello sguardo di qualche ragazzo.
Oggi che sono una MILF mi piace ancora di più farlo.
Seduta sulla panchina, faccio finta di leggere un libro. Sto tenendo le gambe aperte, ed è impossibile che nessuno veda la mia bella figa depilata da sotto la minigonna.
Eccolo.
Un ragazzo si è fermato e seduto sulla panchina davanti alla mia, sul lato opposto della pista ciclabile.
Vedo chiaramente che il suo sguardo è fisso fra le mie cosce.
“ Carino” penso, mentre mi bagno.
Allargò ancora un po' le gambe, così può vedere meglio la mia larga vulva.
Lo guardò dritto negli occhi con fare malizioso e lui sorride.
Passano alcuni minuti e il ragazzo si alza, viene verso di me e si siede al mio fianco.
Nessuno dei due dice una parola.
Lo sconosciuto si guarda intorno, non sta passando nessuno.
Abbassa un po' i pantaloni della tuta e se lo tira fuori.
Vedo che è bello grosso e mi bagno ancora di più.
Mi prende la mano e la mette sul suo generoso cazzo.
Ci guardiamo nuovamente intorno, ancora nessuno nelle vicinanze.
Iniziò a fargli una sega, scappellandolo per bene, aumentando sempre di più il ritmo, fino a quando un getto di sperma esce dal suo glande e mi sporca completamente la mano.
Lo sconosciuto si ricompone, mi sorride e se ne va.
Io mi pulisco la mano con un fazzoletto, ma un po' di quel liquido seminale lo voglio assaggiare.
“ Mmm buono, dolce “ dico a bassa voce, mentre mi leccò tutta la mano.
Domani pomeriggio tornerò sicuramente al parco.
IL VICINO DI CASA.
“ Non ci credo” disse Cinzia alla sua vicina di casa “.
“Credici invece. Vai su questo sito e vedrai “ le rispose la donna.
La curiosità è donna, e Cinzia è una bellissima donna di cinquant'anni.
È andata a vedere il sito che la sua vicina gli ha detto e cazzo!!! È vero!, il suo vicino di casa è un pornostar.
Si morde il labbro mentre guarda un breve spezzone di un suo film.
Sta pensando al grosso uccello dell'uomo visto nel film porno, mentre rassetta la cucina.
Qualcuno suona alla porta.
Cinzia va ad aprire e rimane imbambolata davanti alla figura del suo vicino.
“ Buongiorno sono Dario, il suo vicino. Ha per caso del caffè da potermi dare “ le dice il ragazzo.
Due minuti dopo Dario è seduto al tavolo della cucina di Cinzia in attesa del caffè che lei gli ha voluto offrire.
Fanno conoscenza, parlando del più e del meno e Cinzia scopre che oltre ad essere bello, e ben dotato, è pure molto simpatico.
Lo sguardo della donna cade spesso sul suo pacco, nonostante indossi dei jeans, è ben visibile la generosa forma del suo uccello.
Il giovanotto se ne accorge e con semplicità le chiede “ mi hai già visto vero? Sai che lavoro faccio ? “.
Balbettando la donna gli risponde “ sì, più o meno lo so… insomma ti ho visto in un… “. Non riesce a finire la frase.
“ Volevi dire in un film porno “ gli dice lui, alzandosi in piedi e togliendosi i pantaloni e le mutande davanti a lei.
Cinzia rimane senza fiato davanti al grosso cazzo di Dario il pornostar, non riesce a dire nulla, è come bloccata.
“ Vuoi provarlo? “ le chiede il ragazzo.
Come ipnotizzata la donna fa un leggero cenno di sì con la testa, trovandosi un secondo dopo il grosso cazzo del ragazzo in bocca.
Lo succhia assaporando per alcuni minuti il gusto forte di uccello, ritrovandosi poi appoggiata al tavolo della cucina nella posizione della pecorina, urlando di piacere, mentre Dario le scopa con forza la figa facendola venire varie volte.
Dario viene riempiendola con il suo copioso sperma caldo e denso e lei gode di quella sensazione.
“ Potresti fare la pornostar anche tu, sai ? Le MILF sono molto ricercate nel mio settore, le dice Dario andandosene.
PISSING.
Giuseppe sa di essere un uomo fortunato ad aver sposato Adele.
Lei è una bella donna di cinquant'anni, una moglie devota, una casalinga perfetta e soprattutto una vera ninfomane, sempre pronta a soddisfare le sue fantasie sessuali, anche le più spinte e quella sera soddisfò con piacere, il desiderio di Giuseppe di scoparla insieme ad un altra donna.
L'avevano conosciuta al loro club di scambisti, una bella ragazza mulatta di venticinque anni, desiderosa di fare sesso a tre.
Dopo un ora di sesso perverso, dove le due donne si erano date da fare come due vere pornostar lesbiche e lui le aveva scopate passando dalla figa di una, al culo dell'altra, dalla figa della ragazza, alla bocca della moglie, ora si ritrovava nudo in piedi davanti alla doccia.
Adele, seduta dentro il box doccia, mentre leccava la figa colante di sborra della ragazza, attendeva ansiosa che loro le urinassero in bocca e su tutto il suo corpo.
“ Ops “ disse Adele presa alla sprovvista dal getto di di pipì della donna e da quello di Giuseppe.
Non riuscì a bere tutta la pioggia dorata della ragazza, qualcosa dovette per forza sputarlo, mentre il getto dell'urina del marito le lavò completamente il corpo, dai seni alla figa slabrata di donna matura.
L'odore e il sapore forte di piscia le fecero quasi venire da vomitare ma l'eccitazione fu così forte da farla venire..
“ Brava la mia mogliettina puttana “ le disse Giuseppe, prima di metterglielo nuovamente in bocca e masturbare la giovane donna mulatta, facendola venire nella bocca di Adele.
MAMMA.
Luca guarda la donna in ginocchio mentre cerca qualcosa cadutale sotto il letto.
Il suo formoso sedere che si intravede da sotto i collant color carne lo fa eccitare all'istante, gli viene duro.
“ Che fai tesoro “ gli dice la donna che si gira e lo vede toccarsi in mezzo alle gambe.
Come se fosse posseduto Luca risponde.
“ Che bel culo che hai mamma, vorrei tanto scopartelo “
La donna rimane come paralizzata dalle parole di suo figlio e quando lui tira fuori il suo enorme cazzo e glielo mette davanti agli occhi, lei rimane come ipnotizzata.
“ Ma Luca… sono tua madre “, le dice la donna con voce tremante.
“ Si ma sei anche una gran bella figa matura “ le risponde il giovane figlio pervertito.
Le urla di piacere della formosa mamma, risuonavano per tutta la casa, mentre Luca la scopava con foga.
Tenendole le gambe aperte, le succhiava le dita dei piedi, gustandosi il sapore e l'odore del nylon sulla sua pelle, mentre il suo cazzo si muoveva dentro e fuori dalla larga figa matura.
“ Ohh siii amore siiii, scopami tutta, gridò la donna venendo.
“ Siii vengo mamma, vengo!! “ urlò Luca sborrando copiosamente nella sua figa da cui anni prima era nato.
TUTTA PER VOI.
“ È tutta per voi “ disse Giacomo seduto sulla poltrona nudo, aspettando l'inizio dello spettacolo di sua moglie Erica.
La donna, sdraiata sul letto matrimoniale, attendeva il primo porco.
“ Ahh siii siii così così “ urlò iniziando subito a godere, mentre il cazzo del primo uomo le scopava la figa intensamente e altri due sconosciuti le palpavano il seno e le mettevano a turno il cazzo nella bocca.
“ Brava la mia mogliettina puttana, fatti scopare tutta “ le disse eccitato Giacomo mentre si masturbava il cazzo.
“ Ohhh siii “ urlò il primo uomo venendole dentro la figa come un cavallo.
Il suo posto venne preso subito dal secondo uomo che la penetrò godendosi lo sperma caldo del primo.
“ Ohhh siii troia siii adesso ti sfondo la figa “ le disse quest'ultimo iniziando a scoparla velocemente e con forza.
“ Siii dai siii così così” urlò Erica che, venendo sotto i colpi del suo notevole cazzo, qualche minuto dopo accolse anche il suo carico di sborra nell'utero.
“ Ahh siii ti riempio tutta troia “ urlò l'uomo mentre eiaculava.
Mentre il secondo uomo andava a farsi pulire il cazzo con la bocca da Erica, il terzo prese il suo posto.
Le penetrò nella figa con qualche colpo e poi glielo puntò sul buco del culo spingendolo tutto dentro con un solo movimento.
“ Ahh siii “ gridò la donna provando dolore.
“ Io non mi accontento della tua figa da troia “ disse il terzo uomo inculandola sempre più velocemente fino a sborrare nel suo sedere maturo.
L'uomo continuò a penetrare la figa e il culo di Erica fino a quando il suo cazzo non fu moscio.
Giacomo si alzò dalla poltrona e andò da sua moglie.
Rimase a guardare i suoi buchi deflorati colanti di sborra.
“ Dove lo vuoi amore mio “ chiese Giacomo alla moglie.
Lei ancora scossa dagli innumerevoli orgasmi, rispose
“ Lo voglio ancora nel mio culo da troia “.
Giacomo sodomizzò la moglie per una quindicina di minuti facendola godere e venire fino a squirtare, poi libero anche lui il suo carico di sperma dentro al sedere si lei.
I quattro uomini a turno, le leccarono la figa e il buco del culo fino a pulirla da tutto il loro sperma.
Rimasti da soli, Giacomo chiese alla moglie “ ti è piaciuto tesoro mio ?.
“ Mi è piaciuto tantissimo amore, ma la prossima volta ne voglio 5 di uomini che mi scopino tutti i buchi, soprattutto il culo “ rispose Erica la gran troia.
ARRAPATA.
Paola e Matteo se la intendono ormai da mesi. Lei è sposata e lui convive. Si sono conosciuti a una riunione di scuola dei propri figli e si sono piaciuti da subito.
Si incontrano clandestinamente almeno uno volta alla settimana, dando sfogo alle loro fantasie erotiche e Paola è veramente una bella quarantenne ninfomane.
In un caldo pomeriggio di luglio i due si trovavano al McDonald's a festeggiare il compleanno di un bambino in classe con i loro figli.
Paola seduta ad un tavolo, guardava con occhi lussuriosi Matteo, mentre lui parlava con un gruppetto di genitori tra cui c'era anche suo marito.
La donna prese il telefono e mandò un messaggio a Matteo
“ Ho voglia di essere scopata adesso, qui. Girati “.
Matteo lesse il messaggio e si girò verso Paola, trovandola con le gambe leggermente aperte e la figa nuda in bella vista sotto la minigonna.
L'uomo sgranò gli occhi vedendo la sua bella vagina depilata.
“ Vieni fuori nel parcheggio e scopami come una troia “ scrisse ancora Paola.
Con una scusa i due si allontanarono dalla festa.
“ Sii siii siii così così sfondami come una troia” urlava tenendosi una mano davanti alla bocca Paola mentre, nascosti dietro un cespuglio, Matteo le scopava con forza la figa e il culo alla pecorina.
“ Siii Paola siii… che bella troia che sei “ le disse godendo, guardando il cazzo sporcarsi degli umori densi e caldi di lei.
“ Sono una vera troia siii… e quello là è un vero cornuto “ rispose la donna eccitata, guardando il marito dentro il McDonald's che, inconsapevole di tutto, parlava con gli altri genitori.
I due scoparono per alcuni minuti e poi Matteo, con una eiaculazione da cavallo, riempì la bocca di Paola di sborra calda.
“ Bevi puttana, bevi “ gridò mentre veniva.
“ Tutto bene tesoro, sei sparita da un po' “ chiese il marito a Paola una volta rientrata nel locale.
“ Scusami tesoro, sono uscita a prendere una boccata d'aria “ le rispose la donna sorridendogli, ma nella sua testa la frase che avrebbe voluto dire era
“ Tranquillo cornuto. Sono uscita a farmi scopare come una puttana da Matteo e poi mi sono dissestata con la sua sborra calda da toro “
BASTA INSISTERE.
Erano mesi che Flavio ci provava con la giovane e bella infermiera Rita. Lei era sempre stata al gioco, provocandolo con discorsi maliziosi e atteggiamenti provocatori, ma oltre a quello il nulla.
Quel giorno che la vide seduta alla scrivania, mentre giocherellava con la ciabatta facendola dondolare sul suo alluce in modo molto erotico, lui non riuscì a resistere e le disse “ ma lo sai Rita che hai dei piedi stupendi? Te li leccherei tutti anche adesso “.
La bella ragazza si tolse entrambe le ciabatte, mettendo in mostra i suoi piedi sexy, vestiti con calze collant color pelle e gli rispose “ mmm allora perché non lo fai “.
“ Dio che profumo stupendo che hanno “ le disse Flavio, appartato con Rita in uno sgabuzzino, mentre lui le annusava i piedi.
L'odore di nylon delle calze sudate era un afrodisiaco per l'uomo.
“ Allora, cosa aspetti, leccameli “ gli disse Rita con voce sensuale.
Flavio iniziò a leccarle entrambi i piedi, partendo dal tallone e arrivando alle stupende dita, leccando intensamente la pianta dei piedi.
La sensazione di ruvido delle calze sulla lingua e il sapore acidulo del piede, lo facevano eccitare come un toro.
“ Mmm siii che bravo il mio porcellino “ disse ansimando Rita, quando lui iniziò a succhiarle le dita una ad una, dandole piacere.
La bella infermiera si mise una mano nei pantaloni, sotto le mutandine e iniziò a toccarsi.
“ Ohh Dio siii Flavio mi fai eccitare, sono tutta bagnata sentì “ disse, mettendo le sue dita sporche dei suoi intensi umori nella bocca di Flavio.
“ Mmm che buona che sei, voglio assaggiarti tutta “ rispose lui succhiandole le dita e gustando quel sapore forte di figa.
Flavio arrapato come un toro, stava per sfilare i pantaloni a Rita quando la porta dello sgabuzzino si aprì.
In un nanosecondo l'uomo si ricompose.
“ Ciao. Che ci fate voi due soli e soletti qui dentro “ disse la collega di Rita che era entrata.
Flavio con il cuore che batteva a mille, non riuscì a proferire parola.
“ Ciao Debora, ci siamo appartati perché Flavio voleva leccare i miei bei piedi e anche altro, ma sei arrivata tu a rovinare tutto “ rispose Rita sorridendole.
“ Cretina… sei sempre la solita porcellina scherzosa. Attento Flavio che questa ti mette sotto “ disse Debora che prese una cosa e se ne andò.
Flavio e Rita si guardarono per un istante, poi lei disse “ mi spiace ma ora devo rientrare in reparto. Fammi sapere quando torni a trovarmi. Mi hai promesso di assaggiarmi “ disse Rita baciandolo e uscendo dalla porta.
Mario sapeva di andare contro tutte le regole deontologiche, ma in fondo quella giovane paziente aveva fatto di tutto per provocarlo.
Con la scusa di un consulto medico, per delle inesistenti irritazioni, gli aveva mandato anche delle foto in primo piano della sua vagina.
“ Alla fine lo vuole lei “ pensò, mentre guardava la giovane donna sdraiata a gambe divaricate sul lettino delle visite.
“ Allora Anna è pronta per la mia visita speciale?” le disse Mario il ginecologo, mentre si metteva i guanti in lattice e si versava un po' di lubrificante sulle dita.
La donna, con sguardo arrapato, segui l'uomo che si avvicina a lei rispondendogli “ sono prontissima“.
“Mmm” gemette la giovane donna mentre Mario il ginecologo le toccava la figa, infilando prima uno, poi due e infine quattro dita dentro.
“ Le faccio male? “ disse lui mentre le muoveva intensamente dentro la larga figa della donna.
“ Ohh no anzi…!! “ rispose lei ansimando di piacere.
“ Sii sii così così ohh siii scopami tutta, godo come una cagna in calore “ urlava pochi minuti dopo Anna, mentre il ginecologo le scopava la figa con forza, spingendo tutto il suo cazzo dentro di lei fino a sbattere le palle sul suo sedere.
Il ginecologo si scopò Anna per svariati minuti, facendola venire e godere così tanto, che le urla di lei si potevano sentire per tutto il corridoio del reparto.
“ Vengo Anna vengo!!!!” gridò il medico prima di tirare fuori l'uccello dalla donna e lasciarsi andare in una eiaculazione da cavallo. Il getto fu così forte da arrivare a sporcare il giovane seno di lei.
La donna scese dal lettino e si inginocchiò davanti al medico.
Gli succhiò il cazzo fino a quando fu moscio, per poi con una mano raccogliere la sborra colante tra i suoi seni e la leccarla tutta.
“ Bene Anna la sua patatina è santissima, se ha bisogno sa dove trovarmi.
Le ho mai detto che sono anche proctologo?” disse Mario alla giovane donna, mentre l'accompagnava alla porta.
LE MUTANDINE.
Marco rimase un secondo bloccato, mentre osservava quel paio di mutandine da donna, appoggiate sulla scarpiera dei suoi vicini di casa dirimpettai.
Si guardò intorno per vedere se arrivasse qualcuno e poi le prese e le portò in casa.
Erano molto sexy, di pizzo nero e leggermente macchiate di bianco dove presumibilmente venivano a contatto con la vagina.
“ Umori “ disse annusandole.
Avrebbe voluto usarle per masturbarsi, pensando alla sua vicina di casa Viola, ma poi gli venne in mente che potevano essere quelle della figlia sedicenne e subito decise di metterle dove le aveva trovate.
“ Porco e pervertito si, ma fino ad un certo punto “ si disse.
Tornò sul pianerottolo, pronto a rimetterle sulla scarpiera, quando la sua vicina Viola uscì dalla porta di casa e lo vide.
Rimasero entrambi qualche secondo senza dire una parola, con la donna che osservava Marco con le mutandine in mano.
“ Cosa vorresti per tenerti per te quello che hai trovato “ disse la donna.
Marco rimase incredulo a quelle parole e prima che potesse dire qualcosa, Viola disse “ forse so cosa vorresti “ e inginocchiandosi davanti a lui, iniziò a slacciare i suoi pantaloni e abbassarli. Tirò giù le sue mutande e con una mano gli fece una sega fino a
quando il suo cazzo fu duro.
Glielo prese in bocca e iniziò a succhiarglielo.
Marco rimase fermo come una statua, mentre la donna si dava da fare con la bocca come una vera professionalità del pompino, succhiandolo, leccandolo e giocando con le sue palle con la mano.
Quel pompino durò solo alcuni minuti, poi Marco fu pronto a venire.
“ Vengo “ le disse con voce ansimante.
Viola non si spostò nemmeno di un millimetro e lasciò che lui liberasse tutto il suo sperma nella sua bocca da troia.
Ingoiò tutto fino all'ultima goccia.
Poi la donna si alzò e con una semplicità disse “ sarebbe stato difficile spiegare, cosa ci facevano le mutandine di mia figlia sulla scarpiera, se le avesse trovate mio marito “, rientrando poi in casa come nulla fosse successo, con le mutandine di sua figlia sporche in mano.
ESIBIZIONISTA.
Sono sempre stata un po' esibizionista. Sin da adolescente, mi piaceva ed eccitava rimanere a gambe aperte quando indossavo la gonna, seduta su una panchina del parco, in attesa dello sguardo di qualche ragazzo.
Oggi che sono una MILF mi piace ancora di più farlo.
Seduta sulla panchina, faccio finta di leggere un libro. Sto tenendo le gambe aperte, ed è impossibile che nessuno veda la mia bella figa depilata da sotto la minigonna.
Eccolo.
Un ragazzo si è fermato e seduto sulla panchina davanti alla mia, sul lato opposto della pista ciclabile.
Vedo chiaramente che il suo sguardo è fisso fra le mie cosce.
“ Carino” penso, mentre mi bagno.
Allargò ancora un po' le gambe, così può vedere meglio la mia larga vulva.
Lo guardò dritto negli occhi con fare malizioso e lui sorride.
Passano alcuni minuti e il ragazzo si alza, viene verso di me e si siede al mio fianco.
Nessuno dei due dice una parola.
Lo sconosciuto si guarda intorno, non sta passando nessuno.
Abbassa un po' i pantaloni della tuta e se lo tira fuori.
Vedo che è bello grosso e mi bagno ancora di più.
Mi prende la mano e la mette sul suo generoso cazzo.
Ci guardiamo nuovamente intorno, ancora nessuno nelle vicinanze.
Iniziò a fargli una sega, scappellandolo per bene, aumentando sempre di più il ritmo, fino a quando un getto di sperma esce dal suo glande e mi sporca completamente la mano.
Lo sconosciuto si ricompone, mi sorride e se ne va.
Io mi pulisco la mano con un fazzoletto, ma un po' di quel liquido seminale lo voglio assaggiare.
“ Mmm buono, dolce “ dico a bassa voce, mentre mi leccò tutta la mano.
Domani pomeriggio tornerò sicuramente al parco.
IL VICINO DI CASA.
“ Non ci credo” disse Cinzia alla sua vicina di casa “.
“Credici invece. Vai su questo sito e vedrai “ le rispose la donna.
La curiosità è donna, e Cinzia è una bellissima donna di cinquant'anni.
È andata a vedere il sito che la sua vicina gli ha detto e cazzo!!! È vero!, il suo vicino di casa è un pornostar.
Si morde il labbro mentre guarda un breve spezzone di un suo film.
Sta pensando al grosso uccello dell'uomo visto nel film porno, mentre rassetta la cucina.
Qualcuno suona alla porta.
Cinzia va ad aprire e rimane imbambolata davanti alla figura del suo vicino.
“ Buongiorno sono Dario, il suo vicino. Ha per caso del caffè da potermi dare “ le dice il ragazzo.
Due minuti dopo Dario è seduto al tavolo della cucina di Cinzia in attesa del caffè che lei gli ha voluto offrire.
Fanno conoscenza, parlando del più e del meno e Cinzia scopre che oltre ad essere bello, e ben dotato, è pure molto simpatico.
Lo sguardo della donna cade spesso sul suo pacco, nonostante indossi dei jeans, è ben visibile la generosa forma del suo uccello.
Il giovanotto se ne accorge e con semplicità le chiede “ mi hai già visto vero? Sai che lavoro faccio ? “.
Balbettando la donna gli risponde “ sì, più o meno lo so… insomma ti ho visto in un… “. Non riesce a finire la frase.
“ Volevi dire in un film porno “ gli dice lui, alzandosi in piedi e togliendosi i pantaloni e le mutande davanti a lei.
Cinzia rimane senza fiato davanti al grosso cazzo di Dario il pornostar, non riesce a dire nulla, è come bloccata.
“ Vuoi provarlo? “ le chiede il ragazzo.
Come ipnotizzata la donna fa un leggero cenno di sì con la testa, trovandosi un secondo dopo il grosso cazzo del ragazzo in bocca.
Lo succhia assaporando per alcuni minuti il gusto forte di uccello, ritrovandosi poi appoggiata al tavolo della cucina nella posizione della pecorina, urlando di piacere, mentre Dario le scopa con forza la figa facendola venire varie volte.
Dario viene riempiendola con il suo copioso sperma caldo e denso e lei gode di quella sensazione.
“ Potresti fare la pornostar anche tu, sai ? Le MILF sono molto ricercate nel mio settore, le dice Dario andandosene.
PISSING.
Giuseppe sa di essere un uomo fortunato ad aver sposato Adele.
Lei è una bella donna di cinquant'anni, una moglie devota, una casalinga perfetta e soprattutto una vera ninfomane, sempre pronta a soddisfare le sue fantasie sessuali, anche le più spinte e quella sera soddisfò con piacere, il desiderio di Giuseppe di scoparla insieme ad un altra donna.
L'avevano conosciuta al loro club di scambisti, una bella ragazza mulatta di venticinque anni, desiderosa di fare sesso a tre.
Dopo un ora di sesso perverso, dove le due donne si erano date da fare come due vere pornostar lesbiche e lui le aveva scopate passando dalla figa di una, al culo dell'altra, dalla figa della ragazza, alla bocca della moglie, ora si ritrovava nudo in piedi davanti alla doccia.
Adele, seduta dentro il box doccia, mentre leccava la figa colante di sborra della ragazza, attendeva ansiosa che loro le urinassero in bocca e su tutto il suo corpo.
“ Ops “ disse Adele presa alla sprovvista dal getto di di pipì della donna e da quello di Giuseppe.
Non riuscì a bere tutta la pioggia dorata della ragazza, qualcosa dovette per forza sputarlo, mentre il getto dell'urina del marito le lavò completamente il corpo, dai seni alla figa slabrata di donna matura.
L'odore e il sapore forte di piscia le fecero quasi venire da vomitare ma l'eccitazione fu così forte da farla venire..
“ Brava la mia mogliettina puttana “ le disse Giuseppe, prima di metterglielo nuovamente in bocca e masturbare la giovane donna mulatta, facendola venire nella bocca di Adele.
MAMMA.
Luca guarda la donna in ginocchio mentre cerca qualcosa cadutale sotto il letto.
Il suo formoso sedere che si intravede da sotto i collant color carne lo fa eccitare all'istante, gli viene duro.
“ Che fai tesoro “ gli dice la donna che si gira e lo vede toccarsi in mezzo alle gambe.
Come se fosse posseduto Luca risponde.
“ Che bel culo che hai mamma, vorrei tanto scopartelo “
La donna rimane come paralizzata dalle parole di suo figlio e quando lui tira fuori il suo enorme cazzo e glielo mette davanti agli occhi, lei rimane come ipnotizzata.
“ Ma Luca… sono tua madre “, le dice la donna con voce tremante.
“ Si ma sei anche una gran bella figa matura “ le risponde il giovane figlio pervertito.
Le urla di piacere della formosa mamma, risuonavano per tutta la casa, mentre Luca la scopava con foga.
Tenendole le gambe aperte, le succhiava le dita dei piedi, gustandosi il sapore e l'odore del nylon sulla sua pelle, mentre il suo cazzo si muoveva dentro e fuori dalla larga figa matura.
“ Ohh siii amore siiii, scopami tutta, gridò la donna venendo.
“ Siii vengo mamma, vengo!! “ urlò Luca sborrando copiosamente nella sua figa da cui anni prima era nato.
TUTTA PER VOI.
“ È tutta per voi “ disse Giacomo seduto sulla poltrona nudo, aspettando l'inizio dello spettacolo di sua moglie Erica.
La donna, sdraiata sul letto matrimoniale, attendeva il primo porco.
“ Ahh siii siii così così “ urlò iniziando subito a godere, mentre il cazzo del primo uomo le scopava la figa intensamente e altri due sconosciuti le palpavano il seno e le mettevano a turno il cazzo nella bocca.
“ Brava la mia mogliettina puttana, fatti scopare tutta “ le disse eccitato Giacomo mentre si masturbava il cazzo.
“ Ohhh siii “ urlò il primo uomo venendole dentro la figa come un cavallo.
Il suo posto venne preso subito dal secondo uomo che la penetrò godendosi lo sperma caldo del primo.
“ Ohhh siii troia siii adesso ti sfondo la figa “ le disse quest'ultimo iniziando a scoparla velocemente e con forza.
“ Siii dai siii così così” urlò Erica che, venendo sotto i colpi del suo notevole cazzo, qualche minuto dopo accolse anche il suo carico di sborra nell'utero.
“ Ahh siii ti riempio tutta troia “ urlò l'uomo mentre eiaculava.
Mentre il secondo uomo andava a farsi pulire il cazzo con la bocca da Erica, il terzo prese il suo posto.
Le penetrò nella figa con qualche colpo e poi glielo puntò sul buco del culo spingendolo tutto dentro con un solo movimento.
“ Ahh siii “ gridò la donna provando dolore.
“ Io non mi accontento della tua figa da troia “ disse il terzo uomo inculandola sempre più velocemente fino a sborrare nel suo sedere maturo.
L'uomo continuò a penetrare la figa e il culo di Erica fino a quando il suo cazzo non fu moscio.
Giacomo si alzò dalla poltrona e andò da sua moglie.
Rimase a guardare i suoi buchi deflorati colanti di sborra.
“ Dove lo vuoi amore mio “ chiese Giacomo alla moglie.
Lei ancora scossa dagli innumerevoli orgasmi, rispose
“ Lo voglio ancora nel mio culo da troia “.
Giacomo sodomizzò la moglie per una quindicina di minuti facendola godere e venire fino a squirtare, poi libero anche lui il suo carico di sperma dentro al sedere si lei.
I quattro uomini a turno, le leccarono la figa e il buco del culo fino a pulirla da tutto il loro sperma.
Rimasti da soli, Giacomo chiese alla moglie “ ti è piaciuto tesoro mio ?.
“ Mi è piaciuto tantissimo amore, ma la prossima volta ne voglio 5 di uomini che mi scopino tutti i buchi, soprattutto il culo “ rispose Erica la gran troia.
ARRAPATA.
Paola e Matteo se la intendono ormai da mesi. Lei è sposata e lui convive. Si sono conosciuti a una riunione di scuola dei propri figli e si sono piaciuti da subito.
Si incontrano clandestinamente almeno uno volta alla settimana, dando sfogo alle loro fantasie erotiche e Paola è veramente una bella quarantenne ninfomane.
In un caldo pomeriggio di luglio i due si trovavano al McDonald's a festeggiare il compleanno di un bambino in classe con i loro figli.
Paola seduta ad un tavolo, guardava con occhi lussuriosi Matteo, mentre lui parlava con un gruppetto di genitori tra cui c'era anche suo marito.
La donna prese il telefono e mandò un messaggio a Matteo
“ Ho voglia di essere scopata adesso, qui. Girati “.
Matteo lesse il messaggio e si girò verso Paola, trovandola con le gambe leggermente aperte e la figa nuda in bella vista sotto la minigonna.
L'uomo sgranò gli occhi vedendo la sua bella vagina depilata.
“ Vieni fuori nel parcheggio e scopami come una troia “ scrisse ancora Paola.
Con una scusa i due si allontanarono dalla festa.
“ Sii siii siii così così sfondami come una troia” urlava tenendosi una mano davanti alla bocca Paola mentre, nascosti dietro un cespuglio, Matteo le scopava con forza la figa e il culo alla pecorina.
“ Siii Paola siii… che bella troia che sei “ le disse godendo, guardando il cazzo sporcarsi degli umori densi e caldi di lei.
“ Sono una vera troia siii… e quello là è un vero cornuto “ rispose la donna eccitata, guardando il marito dentro il McDonald's che, inconsapevole di tutto, parlava con gli altri genitori.
I due scoparono per alcuni minuti e poi Matteo, con una eiaculazione da cavallo, riempì la bocca di Paola di sborra calda.
“ Bevi puttana, bevi “ gridò mentre veniva.
“ Tutto bene tesoro, sei sparita da un po' “ chiese il marito a Paola una volta rientrata nel locale.
“ Scusami tesoro, sono uscita a prendere una boccata d'aria “ le rispose la donna sorridendogli, ma nella sua testa la frase che avrebbe voluto dire era
“ Tranquillo cornuto. Sono uscita a farmi scopare come una puttana da Matteo e poi mi sono dissestata con la sua sborra calda da toro “
BASTA INSISTERE.
Erano mesi che Flavio ci provava con la giovane e bella infermiera Rita. Lei era sempre stata al gioco, provocandolo con discorsi maliziosi e atteggiamenti provocatori, ma oltre a quello il nulla.
Quel giorno che la vide seduta alla scrivania, mentre giocherellava con la ciabatta facendola dondolare sul suo alluce in modo molto erotico, lui non riuscì a resistere e le disse “ ma lo sai Rita che hai dei piedi stupendi? Te li leccherei tutti anche adesso “.
La bella ragazza si tolse entrambe le ciabatte, mettendo in mostra i suoi piedi sexy, vestiti con calze collant color pelle e gli rispose “ mmm allora perché non lo fai “.
“ Dio che profumo stupendo che hanno “ le disse Flavio, appartato con Rita in uno sgabuzzino, mentre lui le annusava i piedi.
L'odore di nylon delle calze sudate era un afrodisiaco per l'uomo.
“ Allora, cosa aspetti, leccameli “ gli disse Rita con voce sensuale.
Flavio iniziò a leccarle entrambi i piedi, partendo dal tallone e arrivando alle stupende dita, leccando intensamente la pianta dei piedi.
La sensazione di ruvido delle calze sulla lingua e il sapore acidulo del piede, lo facevano eccitare come un toro.
“ Mmm siii che bravo il mio porcellino “ disse ansimando Rita, quando lui iniziò a succhiarle le dita una ad una, dandole piacere.
La bella infermiera si mise una mano nei pantaloni, sotto le mutandine e iniziò a toccarsi.
“ Ohh Dio siii Flavio mi fai eccitare, sono tutta bagnata sentì “ disse, mettendo le sue dita sporche dei suoi intensi umori nella bocca di Flavio.
“ Mmm che buona che sei, voglio assaggiarti tutta “ rispose lui succhiandole le dita e gustando quel sapore forte di figa.
Flavio arrapato come un toro, stava per sfilare i pantaloni a Rita quando la porta dello sgabuzzino si aprì.
In un nanosecondo l'uomo si ricompose.
“ Ciao. Che ci fate voi due soli e soletti qui dentro “ disse la collega di Rita che era entrata.
Flavio con il cuore che batteva a mille, non riuscì a proferire parola.
“ Ciao Debora, ci siamo appartati perché Flavio voleva leccare i miei bei piedi e anche altro, ma sei arrivata tu a rovinare tutto “ rispose Rita sorridendole.
“ Cretina… sei sempre la solita porcellina scherzosa. Attento Flavio che questa ti mette sotto “ disse Debora che prese una cosa e se ne andò.
Flavio e Rita si guardarono per un istante, poi lei disse “ mi spiace ma ora devo rientrare in reparto. Fammi sapere quando torni a trovarmi. Mi hai promesso di assaggiarmi “ disse Rita baciandolo e uscendo dalla porta.
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