I piedi della zia.
di
G.I.B
genere
feticismo
“ Che fai Manuel sei impazzito?“ disse sdraiata sul divano Rita al nipote, mentre lui, seduto di fianco a lei, le accarezzava il polpaccio e i piedi in modo molto sensuale.
“Scusa zia ma non riesco a resistere all'attrazione che provo per i tuoi stupendi piedi sexy” rispose il giovane diciottenne arrapato.
Rita si girò con il corpo verso di lui, voleva guardarlo bene in faccia e ribadire che la cosa era sbagliata, ma il giovane feticista non le diede nemmeno il tempo di aprire bocca. Afferrò il suo piede destro e se lo mise davanti al viso iniziando ad annusarlo.
“ Che buon odore che ha “ disse il giovane, portandolo poi alla bocca.
La bella quarantenne fu scossa da un brivido su tutto il corpo quando sentì il calore e l'umidità della lingua del giovane che, eccitato, iniziò a leccare il suo piede, a succhiarle le dita, inumidendo le calze collant con la sua saliva.
“Non si può” disse Rita con voce flebile provando a dissuaderlo.
In realtà la donna stava apprezzando molto il gioco di bocca del nipote, si stava a sua volta eccitando.
Il ragazzo le strappò la calza mettendo a nudo il suo alluce e iniziò a succhiarlo con frenesia.
“Oh Dio Manuel siii ” disse Rita ansimando di piacere, travolta da quel momento così eccitante e proibito.
“Che buon sapore ha il tuo piede zia, è afrodisiaco ” le disse il giovane mentre infilava la sua lingua fra le dita e succhiandole una ad una.
Rita, ormai totalmente rapita dal quel momento così erotico, mise anche l'altro piede davanti la faccia di Manuel e con voce calda e sensuale gli disse “leccami anche questo, nipotino”.
Il ragazzo leccò entrambi i suoi piedi con foga, lavandoli completamente con la sua calda saliva e gustando il sapore acidulo.
La donna, eccitata come una porca, si tirò su la gonna e, spostandosi leggermente le mutandine, iniziò a masturbarsi.
“Mmm sii Manuel così, continua a leccarmi i piedi ti prego, mi piace, mi fai venire” disse Rita mentre la sua figa inizia a bagnarsi dei suoi umori e le sue dita scivolavano dentro la sua vulva.
Manuel si tirò fuori il suo generoso cazzo dai pantaloni e usando i piedi di lei, iniziò a farsi un footjob.
“Dio che cazzo enorme hai mio bel nipotino porco” disse la donna, affascinata dal giovane e duro membro di lui.
La sensazione di quel pene che strusciava tra i suoi piedi la faceva impazzire e provare un certo piacere fisico, mentre si infilava le dita sempre più in profondità nella sua passera pelosa.
“Dio zia quando sei sexy e porca “ urlò Manuel sborrando come un toro sui piedi di lei, sporcandoli tutti di caldo sperma.
“Ohhh siiii Manuel” gridò la donna venendo a sua volta.
Sentendosi ancora molto eccitata, Rita prese i suoi piedi e ne
leccò via tutta la sborra, gustandone il sapore amaro.
“Puttana” pensò Manuel.
Quando la porca zia se ne andò disse a Manuel “sarà il nostro segreto, giusto?”.
“Certo zietta, anzi se domani vai a correre dimmelo che vengo con te, mi piacerebbe tanto annusare e leccare la tua figa i tuoi piedi sudati”.
“Porco” pensò la donna arrapata.
“Scusa zia ma non riesco a resistere all'attrazione che provo per i tuoi stupendi piedi sexy” rispose il giovane diciottenne arrapato.
Rita si girò con il corpo verso di lui, voleva guardarlo bene in faccia e ribadire che la cosa era sbagliata, ma il giovane feticista non le diede nemmeno il tempo di aprire bocca. Afferrò il suo piede destro e se lo mise davanti al viso iniziando ad annusarlo.
“ Che buon odore che ha “ disse il giovane, portandolo poi alla bocca.
La bella quarantenne fu scossa da un brivido su tutto il corpo quando sentì il calore e l'umidità della lingua del giovane che, eccitato, iniziò a leccare il suo piede, a succhiarle le dita, inumidendo le calze collant con la sua saliva.
“Non si può” disse Rita con voce flebile provando a dissuaderlo.
In realtà la donna stava apprezzando molto il gioco di bocca del nipote, si stava a sua volta eccitando.
Il ragazzo le strappò la calza mettendo a nudo il suo alluce e iniziò a succhiarlo con frenesia.
“Oh Dio Manuel siii ” disse Rita ansimando di piacere, travolta da quel momento così eccitante e proibito.
“Che buon sapore ha il tuo piede zia, è afrodisiaco ” le disse il giovane mentre infilava la sua lingua fra le dita e succhiandole una ad una.
Rita, ormai totalmente rapita dal quel momento così erotico, mise anche l'altro piede davanti la faccia di Manuel e con voce calda e sensuale gli disse “leccami anche questo, nipotino”.
Il ragazzo leccò entrambi i suoi piedi con foga, lavandoli completamente con la sua calda saliva e gustando il sapore acidulo.
La donna, eccitata come una porca, si tirò su la gonna e, spostandosi leggermente le mutandine, iniziò a masturbarsi.
“Mmm sii Manuel così, continua a leccarmi i piedi ti prego, mi piace, mi fai venire” disse Rita mentre la sua figa inizia a bagnarsi dei suoi umori e le sue dita scivolavano dentro la sua vulva.
Manuel si tirò fuori il suo generoso cazzo dai pantaloni e usando i piedi di lei, iniziò a farsi un footjob.
“Dio che cazzo enorme hai mio bel nipotino porco” disse la donna, affascinata dal giovane e duro membro di lui.
La sensazione di quel pene che strusciava tra i suoi piedi la faceva impazzire e provare un certo piacere fisico, mentre si infilava le dita sempre più in profondità nella sua passera pelosa.
“Dio zia quando sei sexy e porca “ urlò Manuel sborrando come un toro sui piedi di lei, sporcandoli tutti di caldo sperma.
“Ohhh siiii Manuel” gridò la donna venendo a sua volta.
Sentendosi ancora molto eccitata, Rita prese i suoi piedi e ne
leccò via tutta la sborra, gustandone il sapore amaro.
“Puttana” pensò Manuel.
Quando la porca zia se ne andò disse a Manuel “sarà il nostro segreto, giusto?”.
“Certo zietta, anzi se domani vai a correre dimmelo che vengo con te, mi piacerebbe tanto annusare e leccare la tua figa i tuoi piedi sudati”.
“Porco” pensò la donna arrapata.
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