Dal calzolaio
di
G.I.B
genere
feticismo
Marisa doveva rifare i tacchi alle sue belle scarpe, ci teneva molto a quel modello, decise quindi di portarle dal miglior calzolaio della zona.
Contrariamente da come ci si aspetta di solito, il calzolaio non era un uomo anziano con anni di esperienza alle spalle, ma un giovane di una trentina d'anni con tanta maestria nel suo lavoro.
“Salve Mario, devo rifare i tacchi a queste” disse Marisa entrata nel negozio.
“Buongiorno signora Marisa, mi faccia vedere” disse il calzolaio.
“Basta con signora, solo Marisa. Sono più grande di te, non farmi sentire però troppo vecchia” rispose la cinquantenne sorridendogli.
“Scusa Marisa, fai vedere” disse allora il ragazzo prendendo il sacchetto con le scarpe dentro.
Mario le guardò bene da ogni lato, tacchi compresi.
“Molto belle e se posso permettermi, anche molto sexy. Sono certo che ti stanno benissimo” disse il ragazzo guardandola maliziosamente.
Marisa vide quel suo sguardo, le sembrò quasi che volesse veramente vedere come le stavano. Si sentì un po' provocata da quel bel ragazzo e disse “sai ho sempre pensato che fosse così, ma non ho mai chiesto un giudizio a nessuno. Potresti darmi il tuo, fammele mettere, così mi dici.
La donna si sedette su una sedia e si tolse le scarpe da tennis e i calzini, “Meno male che ieri ho fatto la pedicure” pensò guardando i suoi bei piedi nudi con le unghie
dipinte di smalto lilla.
In quel momento si accorse che il bel Dario era con lo sguardo fisso su i suoi piedi, uno sguardo che interpretò come di un uomo arrapato.
“È un feticista” disse frà sé e sé.
Si mise le scarpe in modo molto lento, erotico; lo fece volontariamente in quel modo, voleva provocarlo e da quello che vide crescere in mezzo alle sue gambe, sotto i suoi stretti panataloni della tuta, ci riusci.
“Però che cazzo notevole” pensò cominciando a eccitarsi un pochino.
“Come mi stanno?”chiese Marisa a Filippo alzandosi in piedi e mettendo in bella vista le sue gambe slanciate.
“Come pensavo. Ti stanno benissimo" rispose il ragazzo senza mai smettere di fissare i suoi piedi.
Marisa senti il bisogno di continuare a stuzzicarlo e con la scusa di un crampo improvviso, chiese a Filippo di aiutarla a togliersi le scarpe.
Il viso del giovane si illuminò.
Filippo si mise in ginocchio davanti a lei, e con gran delicatezza e sensualità, le sfilò.
Nel farlo sfiorò i piedi alla donna con le mani, facendole provare un brivido di piacere.
Travolta da una inaspettata eccitazione la donna disse con voce calda “ti piacciono i miei piedi, vero? Ho visto come me li guardi. Vuoi toccarli o magari, baciarli?”.
Il ragazzo rimase per qualche secondo senza dire una parola, ma poi semplicemente rispose di “si”.
Marisa allungò la gamba appoggiando il piede sul suo petto e Filippo lo prese fra le mani accarezzandolo.
Iniziò a massaggiarlo delicatamente, toccando ogni dito, sotto la pianta, sul collo.
Le mani calde e delicate del ragazzo fecero provare piacere a Marisa che, eccitata disse “ mmm siiii, leccamelo dai”.
Il giovane incredulo e arrapato, si portò il piede alla bocca e iniziò a leccarlo, partendo dal tallone fino alla punta dell'alluce e da lì sul collo del piede, e poi di nuovo da capo.
“ Ohh sì Mario così così”, ansimava Marisa mentre lui le succhiava le dita una ad una.
Mario leccò quel piede per svariati minuti e poi la donna, ormai eccitata da impazzire disse “chiudi il negozio, ti prego” .
Filippo non ci pensò due volte e andò a chiudere la saracinesca.
Marisa si fece trovare in mutandine e reggiseno, quando lui tornò da lei.
“Spogliati, voglio vederti nudo“ disse la donna con voce sensuale.
Lui si spogliò rimanendo davanti a lei come mamma l'aveva fatto.
La bella Marisa rimase di stucco quando lo vide. La natura l'aveva dotato di un cazzo bello grosso e perfettamente diritto, e un paio di testicoli di generose dimensioni.
“Dio che cazzo“ pensò la donna bagnandosi.
“Vieni vicino” gli disse Marisa.
Iniziò a fargli una sega con i suoi stupendi piedi da MILF arrapata, muovendoli su tutto quel grosso cazzo duro, usando le sue dita con maestria per farlo godere.
“Ohhh siiii Marisa mi fai godere, hai dei piedi sexy“ disse Filippo mentre, sempre più eccitata, spostò leggermente le mutandine e iniziò a toccarsi.
“Mmm siiii Filippo sii, che bel cazzo grosso che hai” disse gemendo di piacere la donna, immaginando di avere quel membro nella sua figa matura.
Quel footjob durò qualche minuto e poi Filippo venne come un toro “siiii Marisa siiii vengo, vengo!” gridò il giovane sborrando.
Un getto intenso di sperma uscì con forza dal suo cazzo andando a sporcare le gambe e i piedi della donna.
“Ohhh siii bravo il mio porco” disse lei masturbandosi intensamente fino a venire
Gli segò il cazzo fino a quando non fu completamente moscio, poi Filippo le diede un fazzoletto con cui pulirsi.
“Sarà il nostro piccolo segreto vero? ” disse la perversa Marisa.
Lui con sorriso malizioso le rispose ”sei sposata giusto? Bè allora se vuoi che sia un nostro segreto, allora togliti le mutandine”.
La donna lo guardò stupita dalle sue parole.
Un minuto dopo nel negozio risuonarono le urla di piacere di lei, mentre Filippo le scopava il culo con il suo grosso cazzo giovane.
Contrariamente da come ci si aspetta di solito, il calzolaio non era un uomo anziano con anni di esperienza alle spalle, ma un giovane di una trentina d'anni con tanta maestria nel suo lavoro.
“Salve Mario, devo rifare i tacchi a queste” disse Marisa entrata nel negozio.
“Buongiorno signora Marisa, mi faccia vedere” disse il calzolaio.
“Basta con signora, solo Marisa. Sono più grande di te, non farmi sentire però troppo vecchia” rispose la cinquantenne sorridendogli.
“Scusa Marisa, fai vedere” disse allora il ragazzo prendendo il sacchetto con le scarpe dentro.
Mario le guardò bene da ogni lato, tacchi compresi.
“Molto belle e se posso permettermi, anche molto sexy. Sono certo che ti stanno benissimo” disse il ragazzo guardandola maliziosamente.
Marisa vide quel suo sguardo, le sembrò quasi che volesse veramente vedere come le stavano. Si sentì un po' provocata da quel bel ragazzo e disse “sai ho sempre pensato che fosse così, ma non ho mai chiesto un giudizio a nessuno. Potresti darmi il tuo, fammele mettere, così mi dici.
La donna si sedette su una sedia e si tolse le scarpe da tennis e i calzini, “Meno male che ieri ho fatto la pedicure” pensò guardando i suoi bei piedi nudi con le unghie
dipinte di smalto lilla.
In quel momento si accorse che il bel Dario era con lo sguardo fisso su i suoi piedi, uno sguardo che interpretò come di un uomo arrapato.
“È un feticista” disse frà sé e sé.
Si mise le scarpe in modo molto lento, erotico; lo fece volontariamente in quel modo, voleva provocarlo e da quello che vide crescere in mezzo alle sue gambe, sotto i suoi stretti panataloni della tuta, ci riusci.
“Però che cazzo notevole” pensò cominciando a eccitarsi un pochino.
“Come mi stanno?”chiese Marisa a Filippo alzandosi in piedi e mettendo in bella vista le sue gambe slanciate.
“Come pensavo. Ti stanno benissimo" rispose il ragazzo senza mai smettere di fissare i suoi piedi.
Marisa senti il bisogno di continuare a stuzzicarlo e con la scusa di un crampo improvviso, chiese a Filippo di aiutarla a togliersi le scarpe.
Il viso del giovane si illuminò.
Filippo si mise in ginocchio davanti a lei, e con gran delicatezza e sensualità, le sfilò.
Nel farlo sfiorò i piedi alla donna con le mani, facendole provare un brivido di piacere.
Travolta da una inaspettata eccitazione la donna disse con voce calda “ti piacciono i miei piedi, vero? Ho visto come me li guardi. Vuoi toccarli o magari, baciarli?”.
Il ragazzo rimase per qualche secondo senza dire una parola, ma poi semplicemente rispose di “si”.
Marisa allungò la gamba appoggiando il piede sul suo petto e Filippo lo prese fra le mani accarezzandolo.
Iniziò a massaggiarlo delicatamente, toccando ogni dito, sotto la pianta, sul collo.
Le mani calde e delicate del ragazzo fecero provare piacere a Marisa che, eccitata disse “ mmm siiii, leccamelo dai”.
Il giovane incredulo e arrapato, si portò il piede alla bocca e iniziò a leccarlo, partendo dal tallone fino alla punta dell'alluce e da lì sul collo del piede, e poi di nuovo da capo.
“ Ohh sì Mario così così”, ansimava Marisa mentre lui le succhiava le dita una ad una.
Mario leccò quel piede per svariati minuti e poi la donna, ormai eccitata da impazzire disse “chiudi il negozio, ti prego” .
Filippo non ci pensò due volte e andò a chiudere la saracinesca.
Marisa si fece trovare in mutandine e reggiseno, quando lui tornò da lei.
“Spogliati, voglio vederti nudo“ disse la donna con voce sensuale.
Lui si spogliò rimanendo davanti a lei come mamma l'aveva fatto.
La bella Marisa rimase di stucco quando lo vide. La natura l'aveva dotato di un cazzo bello grosso e perfettamente diritto, e un paio di testicoli di generose dimensioni.
“Dio che cazzo“ pensò la donna bagnandosi.
“Vieni vicino” gli disse Marisa.
Iniziò a fargli una sega con i suoi stupendi piedi da MILF arrapata, muovendoli su tutto quel grosso cazzo duro, usando le sue dita con maestria per farlo godere.
“Ohhh siiii Marisa mi fai godere, hai dei piedi sexy“ disse Filippo mentre, sempre più eccitata, spostò leggermente le mutandine e iniziò a toccarsi.
“Mmm siiii Filippo sii, che bel cazzo grosso che hai” disse gemendo di piacere la donna, immaginando di avere quel membro nella sua figa matura.
Quel footjob durò qualche minuto e poi Filippo venne come un toro “siiii Marisa siiii vengo, vengo!” gridò il giovane sborrando.
Un getto intenso di sperma uscì con forza dal suo cazzo andando a sporcare le gambe e i piedi della donna.
“Ohhh siii bravo il mio porco” disse lei masturbandosi intensamente fino a venire
Gli segò il cazzo fino a quando non fu completamente moscio, poi Filippo le diede un fazzoletto con cui pulirsi.
“Sarà il nostro piccolo segreto vero? ” disse la perversa Marisa.
Lui con sorriso malizioso le rispose ”sei sposata giusto? Bè allora se vuoi che sia un nostro segreto, allora togliti le mutandine”.
La donna lo guardò stupita dalle sue parole.
Un minuto dopo nel negozio risuonarono le urla di piacere di lei, mentre Filippo le scopava il culo con il suo grosso cazzo giovane.
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