In ufficio
di
G.I.B
genere
feticismo
Ormai era più di un anno che Filippo lavorava con Melissa nello stesso ufficio. Fra di loro c'era una bella sintonia, la trovava molto simpatica e anche bella.
Ma quello che lo faceva impazzire di lei erano i suoi stupendi piedi sexy. Quante volte guardandoli, magari mentre indossa scarpe aperte, era corso in bagno per masturbarsi.
“Dio come li leccherei tutti”, pensava praticamente ogni giorno.
I piedi di Melissa erano diventati una vera ossessione per lui, erano perfetti, erotici. Ogni centimetro di quei piedi era fonte di eccitazione, dalle lunghe dita al tallone, dalla pianta al collo.
Un giorno Melissa si presentò indossando un paio di scarpe a punta di pelle lucida rossa con tacco 10.
Quando Filippo vide quelle scarpe, da dove si intravedevano le dita, si eccitò come non mai.
Dopo essersi salutati Melissa si sedette alla scrivania, accavallò le gambe e iniziò a lavorare al computer.
Filippo non faceva altro che guardare i suoi piedi aspettando il momento e, come di consueto, arrivò.
La ragazza si fece scivolare giù dal tallone la scarpa, iniziando a giocherellarci, facendola dondolare sul suo stupendo alluce.
La scarpa cadde, dando a Filippo la possibilità di vedere le sue fantastiche dita con le unghie colorate di smalto rosso. Ebbe un'erezione.
Melissa continuò a muovere quel suo piede dentro e fuori la scarpa, inconsapevole che la cosa stava eccitando Filippo come un toro in calore.
“Per favore Melissa puoi smettere di giocherellare con la scarpa“ disse ad un tratto Filippo.
“Perché ti dà fastidio il rumore, non mi sembra di farne“ rispose la ragazza.
Le parole gli uscirono senza nemmeno rifletterci un secondo.
“No non per il rumore, ma perché mi eccitò a guardare i tuoi piedi sexy, quando giochi con la scarpa me lo fai venire duro. Te li leccherei tutti”.
Ci furono interminabili secondi di silenzioso, in cui due si guardarono fissi negli occhi.
Melissa, scioccata ed eccitata allo stesso tempo dalle parole di lui, sentì come una vocina nella sua testa che le diceva “fallo“.
La bella ragazza si alzò e si andò a sedere sulla sua scrivania, davanti a Filippo. Riprese a giocherellare con la scarpa, facendola dondolare sul suo alluce, guardando Filippo in modo malizioso e provocatorio.
La fece volontariamente cadere e cominciò a strofinare il suo stupendo piede nudo contro l'altro, in modo erotico e sensuale. Si tolse anche l'altra scarpa.
“Tock” fece cadendo a terra.
La ragazza continuò a strusciare i piedi fra di loro, muovendo le dita lentamente, mettendoli bene in mostra agli occhi arrapati di Filippo.
“Forza dai, vieni a leccare i miei piedi se hai coraggio” disse Melissa con voce sensuale.
Il ragazzo, eccitato e arrapato più di ogni altra volta, si dimenticò di essere sul posto di lavoro, si alzò e andò verso di lei non togliendo mai lo sguardo dai suoi piedi.
Si inginocchiò e con dolcezza ma decisione, le afferrò un piede mettendosi l'alluce in bocca.
Iniziò a succhiarlo.
Melissa rimase pietrificata davanti al gesto di lui, non si aspettava proprio che lo facesse ma, appena sentì la calda lingua di Filippo muoversi sul suo dito, fu travolta da un brivido di piacere su tutto il corpo.
“Oh Dio Filippo che fai” disse ansimante la ragazza.
Il giovane feticista iniziò a succhiarle ogni singolo dito, giocando con la lingua fra gli spazi. Leccando ogni centimetro di quel piede perfetto dal profumo di rosa misto a pelle di scarpa e dal sapore leggermente acidulo.
Prese poi in mano anche l'altro piede di lei e gli dedicò le stesse attenzioni.
Melissa non avrebbe mai immaginato che farsi leccare i piedi le avrebbe dato così tanto piacere, un piacere che sentiva addirittura fra le cosce. Si stava eccitando e bagnando.
Voleva toccarsi la figa e masturbarsi, ma la gonna aderente glielo impediva, così si aprì la camicetta, si abbassò il reggiseno e iniziò a palpare con decisione il suo bel seno sodo, stuzzicando i capezzoli con le dita.
“Ohh siiii così mi piace” disse gemendo la ragazza mentre Filippo era ancora intento a esplorare i suoi piedi e quando furono completamente inumiditi della sua saliva, il giovane si alzò e tirò fuori il cazzo duro dai pantaloni.
Prese nuovamente i piedi di Melissa tra le mani e mettendoli vicini fra loro, ci mise il cazzo in mezzo. Tenendoli ben aderenti al suo pene, iniziò a farsi una sega.
Lei, eccitata come una cagna in calore, sentiva il pene di Filippo scorrere fra la pianta dei suoi piedi ed immaginò che le stesse scopando la figa. Con lo sguardo completamente perso sul quel grosso cazzo, la ragazza continuò a toccarsi le tette freneticamente gemendo di piacere.
Due minuti dopo l'inizio di quel footjob, Filippo disse quasi urlando” vengo puttana”.
La ragazza vide chiaramente il getto di sperma uscire dalla cappella di lui e riversarsi sulle sue gambe e sui piedi, andando a sporcarli tutti.
La sensazione di quella sborra calda su di lei, portò la ragazza a venire.
“Dio siiiiii” disse trattenendo un gridò, mentre dalla vagina le usciva un liquido denso e cremoso che le bagnò completamente le mutandine.
Rimasero qualche secondo a fissarsi negli occhi, con i cuori che battevano come tamburi nei loro petti. Poi come se nulla fosse successo, Filippo si ricompose e tornò alla sua scrivania.
Melissa si ripulì da tutto lo sperma di lui, anche se una piccola goccia la volle assaggiare.
“Mmm che buona” pensò.
Si rimise le scarpe e tornò anche lei alla sua scrivania, accavallò le gambe e cominciò di nuovo a giocherellare con la scarpa, facendola dondolare sull'alluce.
“Smettila, lo sai che mi fai eccitare” disse Filippo che le stava guardando ancora i piedi.
“E se non smetto che fai?” rispose Melissa provocandolo.
“Vengo lì e questa volta ti scopo anche la figa su quella scrivania” rispose il ragazzo con tono duro.
Melissa, eccitata da quelle parole e da quel tono rude, andò ancora una volta davanti alla scrivania, si sedette e proseguì con il suo dondolio della scarpa.
“Forza dai, scopami se hai il coraggio” disse, sorridendo maliziosamente.
Ma quello che lo faceva impazzire di lei erano i suoi stupendi piedi sexy. Quante volte guardandoli, magari mentre indossa scarpe aperte, era corso in bagno per masturbarsi.
“Dio come li leccherei tutti”, pensava praticamente ogni giorno.
I piedi di Melissa erano diventati una vera ossessione per lui, erano perfetti, erotici. Ogni centimetro di quei piedi era fonte di eccitazione, dalle lunghe dita al tallone, dalla pianta al collo.
Un giorno Melissa si presentò indossando un paio di scarpe a punta di pelle lucida rossa con tacco 10.
Quando Filippo vide quelle scarpe, da dove si intravedevano le dita, si eccitò come non mai.
Dopo essersi salutati Melissa si sedette alla scrivania, accavallò le gambe e iniziò a lavorare al computer.
Filippo non faceva altro che guardare i suoi piedi aspettando il momento e, come di consueto, arrivò.
La ragazza si fece scivolare giù dal tallone la scarpa, iniziando a giocherellarci, facendola dondolare sul suo stupendo alluce.
La scarpa cadde, dando a Filippo la possibilità di vedere le sue fantastiche dita con le unghie colorate di smalto rosso. Ebbe un'erezione.
Melissa continuò a muovere quel suo piede dentro e fuori la scarpa, inconsapevole che la cosa stava eccitando Filippo come un toro in calore.
“Per favore Melissa puoi smettere di giocherellare con la scarpa“ disse ad un tratto Filippo.
“Perché ti dà fastidio il rumore, non mi sembra di farne“ rispose la ragazza.
Le parole gli uscirono senza nemmeno rifletterci un secondo.
“No non per il rumore, ma perché mi eccitò a guardare i tuoi piedi sexy, quando giochi con la scarpa me lo fai venire duro. Te li leccherei tutti”.
Ci furono interminabili secondi di silenzioso, in cui due si guardarono fissi negli occhi.
Melissa, scioccata ed eccitata allo stesso tempo dalle parole di lui, sentì come una vocina nella sua testa che le diceva “fallo“.
La bella ragazza si alzò e si andò a sedere sulla sua scrivania, davanti a Filippo. Riprese a giocherellare con la scarpa, facendola dondolare sul suo alluce, guardando Filippo in modo malizioso e provocatorio.
La fece volontariamente cadere e cominciò a strofinare il suo stupendo piede nudo contro l'altro, in modo erotico e sensuale. Si tolse anche l'altra scarpa.
“Tock” fece cadendo a terra.
La ragazza continuò a strusciare i piedi fra di loro, muovendo le dita lentamente, mettendoli bene in mostra agli occhi arrapati di Filippo.
“Forza dai, vieni a leccare i miei piedi se hai coraggio” disse Melissa con voce sensuale.
Il ragazzo, eccitato e arrapato più di ogni altra volta, si dimenticò di essere sul posto di lavoro, si alzò e andò verso di lei non togliendo mai lo sguardo dai suoi piedi.
Si inginocchiò e con dolcezza ma decisione, le afferrò un piede mettendosi l'alluce in bocca.
Iniziò a succhiarlo.
Melissa rimase pietrificata davanti al gesto di lui, non si aspettava proprio che lo facesse ma, appena sentì la calda lingua di Filippo muoversi sul suo dito, fu travolta da un brivido di piacere su tutto il corpo.
“Oh Dio Filippo che fai” disse ansimante la ragazza.
Il giovane feticista iniziò a succhiarle ogni singolo dito, giocando con la lingua fra gli spazi. Leccando ogni centimetro di quel piede perfetto dal profumo di rosa misto a pelle di scarpa e dal sapore leggermente acidulo.
Prese poi in mano anche l'altro piede di lei e gli dedicò le stesse attenzioni.
Melissa non avrebbe mai immaginato che farsi leccare i piedi le avrebbe dato così tanto piacere, un piacere che sentiva addirittura fra le cosce. Si stava eccitando e bagnando.
Voleva toccarsi la figa e masturbarsi, ma la gonna aderente glielo impediva, così si aprì la camicetta, si abbassò il reggiseno e iniziò a palpare con decisione il suo bel seno sodo, stuzzicando i capezzoli con le dita.
“Ohh siiii così mi piace” disse gemendo la ragazza mentre Filippo era ancora intento a esplorare i suoi piedi e quando furono completamente inumiditi della sua saliva, il giovane si alzò e tirò fuori il cazzo duro dai pantaloni.
Prese nuovamente i piedi di Melissa tra le mani e mettendoli vicini fra loro, ci mise il cazzo in mezzo. Tenendoli ben aderenti al suo pene, iniziò a farsi una sega.
Lei, eccitata come una cagna in calore, sentiva il pene di Filippo scorrere fra la pianta dei suoi piedi ed immaginò che le stesse scopando la figa. Con lo sguardo completamente perso sul quel grosso cazzo, la ragazza continuò a toccarsi le tette freneticamente gemendo di piacere.
Due minuti dopo l'inizio di quel footjob, Filippo disse quasi urlando” vengo puttana”.
La ragazza vide chiaramente il getto di sperma uscire dalla cappella di lui e riversarsi sulle sue gambe e sui piedi, andando a sporcarli tutti.
La sensazione di quella sborra calda su di lei, portò la ragazza a venire.
“Dio siiiiii” disse trattenendo un gridò, mentre dalla vagina le usciva un liquido denso e cremoso che le bagnò completamente le mutandine.
Rimasero qualche secondo a fissarsi negli occhi, con i cuori che battevano come tamburi nei loro petti. Poi come se nulla fosse successo, Filippo si ricompose e tornò alla sua scrivania.
Melissa si ripulì da tutto lo sperma di lui, anche se una piccola goccia la volle assaggiare.
“Mmm che buona” pensò.
Si rimise le scarpe e tornò anche lei alla sua scrivania, accavallò le gambe e cominciò di nuovo a giocherellare con la scarpa, facendola dondolare sull'alluce.
“Smettila, lo sai che mi fai eccitare” disse Filippo che le stava guardando ancora i piedi.
“E se non smetto che fai?” rispose Melissa provocandolo.
“Vengo lì e questa volta ti scopo anche la figa su quella scrivania” rispose il ragazzo con tono duro.
Melissa, eccitata da quelle parole e da quel tono rude, andò ancora una volta davanti alla scrivania, si sedette e proseguì con il suo dondolio della scarpa.
“Forza dai, scopami se hai il coraggio” disse, sorridendo maliziosamente.
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