I tuoi pensieri
di
G.I.B
genere
etero
Se ne sta appisolata sul divano, ignara del mio sguardo su di lei, inconsapevole del fatto che mi sta' mostrando la sua bellezza.
Indossa una camicetta bianca e una gonna nera al ginocchio, un paio di collant nere velate e scarpe eleganti con tacco rosse.
È sdraiata su un lato, con la testa appoggiata sopra alle braccia, messe come a formare un cuscino.
La gonna le si è alzata fino a quasi sotto al sedere e ho una visuale perfetta sulle sue belle gambe.
Ho una voglia matta di sfilare le scarpe e annusare i suoi piedi, leccarli tutti, per poi salire con la lingua andando ad assaggiare le sue parti intime.
Immagino che abbiano un odore intenso ma non sgradevole e un gusto agrodolce pungente.
La farei godere infilandole la lingua in tutti i suoi buchi, bagnandoli per bene con la saliva, per poi scoparli con forza fino a venirle dentro.
“Tutto bene?” mi chiede lei.
Perso con lo sguardo e con i pensieri sul suo corpo, non mi sono accorto che si è svegliata.
Nel tirarsi su per sedersi, allarga leggermente le gambe e così intravedo le sue mutandine bianche sotto i collant.
Sento il cazzo diventare duro.
“Tutto bene, ero solo sovrappensiero” le rispondo con lo sguardo fisso fra le sue cosce.
Non si è accorta che la gonna si è alzata notevolmente, lasciandola molto esposta.
Segue con gli occhi la direzione del mio sguardo e capisce dove sto guardando.
Ci fissiamo negli occhi per qualche istante, senza dire una parola, e poi lei mi dice
“Immagino quali possano essere i tuoi pensieri”.
Il suo tono di voce è caldo e il suo sguardo malizioso, mi sento quasi provocato a confessare i miei pensieri.
“Non credo” le rispondo con tono di sfida.
Lei sorride e allargando le gambe aggiunge ”mostrameli allora”.
Di nascosto mi dò un pizzicotto sulla gamba, devo capire se sto sognando e il dolore che sento conferma che non lo sto facendo.
Mi alzo e vado verso di lei, mi inginocchio e le prendo un piede in mano.
Lei mi guarda mentre le sfilo lentamente la scarpa e rimango ad osservare un secondo il suo piede sexy, dalle dita perfette e le unghie dipinte di rosso fuoco.
Me lo porto davanti al viso e lo annuso.
Una fragranza di vaniglia leggermente acidula, entra prepotente nelle mie narici e la sensazione della calza umida nella mia mano, mi manda in estasi.
Lei mi guarda con un'espressione di incredulità ma anche di eccitazione, lo vedo da come si morde le labbra.
Appoggio il naso fra l'alluce e l’illice e prendo un bel respiro ed estasiato dal suo odore, cominciò a succhiarle l'alluce.
Lei ritrae per un secondo il piede ma la mia mano lo tiene saldamente fermo.
“Mmm cosa vuoi fare, porcellino” mi dice con voce maliziosa.
“Vedrai” le rispondo mentre la mia lingua si muove sul suo piede sudato.
La sento gemere, le piace il mio gioco di bocca ed io mi sto sempre più eccitando.
Lei si toglie anche l'altra scarpa e mi presenta il piede vicino alla bocca.
“Ti piace porca”, penso.
Le strappo le calze mettendo a nudo i suoi piedi, dedicandomi con la bocca ad entrambi, leccando ogni centimetro e succhiando le sue stupende dita una per una.
I suoi gemiti di piacere sono aumentati, la vedo toccarsi il seno, palpandolo con intensità.
“Ohhh Dio siii” la sento dire, mentre scende con una mano fra le sue gambe e inizia a toccarsi la figa da sopra i collant e le mutandine.
“Spogliati” le dico con voce autoritaria.
La guardo togliersi tutti i vestiti e anche io faccio lo stesso.
Rimaniamo così nudi l’uno davanti all' altra per qualche secondo, poi lei torna a sedersi sul divano e massaggiandosi il clitoride mi dice con la sua voce calda e sensuale “fammi vedere quali altri pensieri hai”.
Le dico di alzare le gambe e tenerle ben aperte, mentre io mi inginocchio con la faccia sulle sue parti intime.
La lecco tutta, passando la lingua su ogni centimetro della sua bella figa depilata, infilandola dentro di lei e gustandomi il suo sapore forte di donna arrapata.
Lei geme di piacere toccandosi il clitoride e il suo bel seno sodo.
“Oh siii Giorgio, siii così. Scopami adesso ti prego” sussurra eccitata.
Mi posiziono fra le sue cosce, strofino il mio cazzo sulla sua figa bagnata e la penetro con una sola spinta.
“Ahhh siiii ti sento tutto siii” urla mentre io la scopo subito con forza e vigore.
Il mio cazzo scivola nella sua matura figa senza alcun attrito, occupandone tutta la larghezza e profondità, bagnandosi dei suoi umori densi e bianchi.
Lei urla di piacere, incitandomi a non smettere e a succhiarle ancora le dita dei suoi piedi sexy.
Guardo il mio cazzo sporcarsi dei suoi umori, mentre mi dò ancora da fare con la bocca sui suoi piedi, bagnandoli tutti con la mia saliva.
Con voce ansimante mi dice di fermarmi e si mette alla pecorina.
Si allarga le chiappe con le mani e mi chiede di scoparle il culo.
In un istante sono con la faccia sul suo sedere, pronto a leccarlo.
L'odore e il sapore sono pungenti e mi eccitano da morire. Freneticamente muovo la lingua sul suo ano e la infilo dentro, lubrificandolo tutto per bene.
Con delicatezza ma senza esitazione, le spingo il cazzo sempre più dentro, e ad ogni secondo che passa, mi muovo sempre più agilmente nel suo stretto buco.
Lei urla di piacere, dalla sua bocca escono parole spinte che mi eccitano. Guardo il mio cazzo entrare e uscire dal suo sedere e sporcarsi del suo più profondo intimo.
Godo come un porco e lei con me, sento il mio orgasmo crescere intensamente.
"Vengo, mia bella cognatina, vengo!!!” urlo un istante prima di eiaculare come un toro, svuotando le mie palle completamente nel suo sedere, riempiendolo della mia sborra densa.
Esco da lei e mi siedo sul divano al suo fianco e la guardo mentre si riprende dal sesso appena fatto.
Si tocca la figa e il sedere sporchi e mi sorride.
“Sei stato bravo, cognatino mio, che ne dici di un altro giro?” mi dice mettendo un piede davanti al mio viso.
Indossa una camicetta bianca e una gonna nera al ginocchio, un paio di collant nere velate e scarpe eleganti con tacco rosse.
È sdraiata su un lato, con la testa appoggiata sopra alle braccia, messe come a formare un cuscino.
La gonna le si è alzata fino a quasi sotto al sedere e ho una visuale perfetta sulle sue belle gambe.
Ho una voglia matta di sfilare le scarpe e annusare i suoi piedi, leccarli tutti, per poi salire con la lingua andando ad assaggiare le sue parti intime.
Immagino che abbiano un odore intenso ma non sgradevole e un gusto agrodolce pungente.
La farei godere infilandole la lingua in tutti i suoi buchi, bagnandoli per bene con la saliva, per poi scoparli con forza fino a venirle dentro.
“Tutto bene?” mi chiede lei.
Perso con lo sguardo e con i pensieri sul suo corpo, non mi sono accorto che si è svegliata.
Nel tirarsi su per sedersi, allarga leggermente le gambe e così intravedo le sue mutandine bianche sotto i collant.
Sento il cazzo diventare duro.
“Tutto bene, ero solo sovrappensiero” le rispondo con lo sguardo fisso fra le sue cosce.
Non si è accorta che la gonna si è alzata notevolmente, lasciandola molto esposta.
Segue con gli occhi la direzione del mio sguardo e capisce dove sto guardando.
Ci fissiamo negli occhi per qualche istante, senza dire una parola, e poi lei mi dice
“Immagino quali possano essere i tuoi pensieri”.
Il suo tono di voce è caldo e il suo sguardo malizioso, mi sento quasi provocato a confessare i miei pensieri.
“Non credo” le rispondo con tono di sfida.
Lei sorride e allargando le gambe aggiunge ”mostrameli allora”.
Di nascosto mi dò un pizzicotto sulla gamba, devo capire se sto sognando e il dolore che sento conferma che non lo sto facendo.
Mi alzo e vado verso di lei, mi inginocchio e le prendo un piede in mano.
Lei mi guarda mentre le sfilo lentamente la scarpa e rimango ad osservare un secondo il suo piede sexy, dalle dita perfette e le unghie dipinte di rosso fuoco.
Me lo porto davanti al viso e lo annuso.
Una fragranza di vaniglia leggermente acidula, entra prepotente nelle mie narici e la sensazione della calza umida nella mia mano, mi manda in estasi.
Lei mi guarda con un'espressione di incredulità ma anche di eccitazione, lo vedo da come si morde le labbra.
Appoggio il naso fra l'alluce e l’illice e prendo un bel respiro ed estasiato dal suo odore, cominciò a succhiarle l'alluce.
Lei ritrae per un secondo il piede ma la mia mano lo tiene saldamente fermo.
“Mmm cosa vuoi fare, porcellino” mi dice con voce maliziosa.
“Vedrai” le rispondo mentre la mia lingua si muove sul suo piede sudato.
La sento gemere, le piace il mio gioco di bocca ed io mi sto sempre più eccitando.
Lei si toglie anche l'altra scarpa e mi presenta il piede vicino alla bocca.
“Ti piace porca”, penso.
Le strappo le calze mettendo a nudo i suoi piedi, dedicandomi con la bocca ad entrambi, leccando ogni centimetro e succhiando le sue stupende dita una per una.
I suoi gemiti di piacere sono aumentati, la vedo toccarsi il seno, palpandolo con intensità.
“Ohhh Dio siii” la sento dire, mentre scende con una mano fra le sue gambe e inizia a toccarsi la figa da sopra i collant e le mutandine.
“Spogliati” le dico con voce autoritaria.
La guardo togliersi tutti i vestiti e anche io faccio lo stesso.
Rimaniamo così nudi l’uno davanti all' altra per qualche secondo, poi lei torna a sedersi sul divano e massaggiandosi il clitoride mi dice con la sua voce calda e sensuale “fammi vedere quali altri pensieri hai”.
Le dico di alzare le gambe e tenerle ben aperte, mentre io mi inginocchio con la faccia sulle sue parti intime.
La lecco tutta, passando la lingua su ogni centimetro della sua bella figa depilata, infilandola dentro di lei e gustandomi il suo sapore forte di donna arrapata.
Lei geme di piacere toccandosi il clitoride e il suo bel seno sodo.
“Oh siii Giorgio, siii così. Scopami adesso ti prego” sussurra eccitata.
Mi posiziono fra le sue cosce, strofino il mio cazzo sulla sua figa bagnata e la penetro con una sola spinta.
“Ahhh siiii ti sento tutto siii” urla mentre io la scopo subito con forza e vigore.
Il mio cazzo scivola nella sua matura figa senza alcun attrito, occupandone tutta la larghezza e profondità, bagnandosi dei suoi umori densi e bianchi.
Lei urla di piacere, incitandomi a non smettere e a succhiarle ancora le dita dei suoi piedi sexy.
Guardo il mio cazzo sporcarsi dei suoi umori, mentre mi dò ancora da fare con la bocca sui suoi piedi, bagnandoli tutti con la mia saliva.
Con voce ansimante mi dice di fermarmi e si mette alla pecorina.
Si allarga le chiappe con le mani e mi chiede di scoparle il culo.
In un istante sono con la faccia sul suo sedere, pronto a leccarlo.
L'odore e il sapore sono pungenti e mi eccitano da morire. Freneticamente muovo la lingua sul suo ano e la infilo dentro, lubrificandolo tutto per bene.
Con delicatezza ma senza esitazione, le spingo il cazzo sempre più dentro, e ad ogni secondo che passa, mi muovo sempre più agilmente nel suo stretto buco.
Lei urla di piacere, dalla sua bocca escono parole spinte che mi eccitano. Guardo il mio cazzo entrare e uscire dal suo sedere e sporcarsi del suo più profondo intimo.
Godo come un porco e lei con me, sento il mio orgasmo crescere intensamente.
"Vengo, mia bella cognatina, vengo!!!” urlo un istante prima di eiaculare come un toro, svuotando le mie palle completamente nel suo sedere, riempiendolo della mia sborra densa.
Esco da lei e mi siedo sul divano al suo fianco e la guardo mentre si riprende dal sesso appena fatto.
Si tocca la figa e il sedere sporchi e mi sorride.
“Sei stato bravo, cognatino mio, che ne dici di un altro giro?” mi dice mettendo un piede davanti al mio viso.
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