Un piccolo bikini.
di
bivacco
genere
bisex
Un episodio ha cambiato la mia vita di ragazzo normale, sposato felicemente da due anni con Ivana, una ragazza ventenne, senza grilli per la testa, Lei non era bella eccessivamente, anche se il corpo sinuoso e benfatto l’aiutava a non essere seconda a nessuno. L’assecondavo in tutto anche se le sue richieste non erano mai eccessive. Lavorava, aveva una discreta retribuzione, in pratica non avevamo problemi economici. Abbiamo deciso di non avere figli nei primi cinque anni per goderci quella libertà di cui hanno bisogno i giovani senza l’oppressione dei genitori. I rapporti sessuali erano molto frequenti, soddisfacenti per entrambi, spesso molto soddisfacenti fino a portarci all’esaltazione. Un pomeriggio per lavoro mi sono trovato davanti alla vetrina di un negozio di abbigliamento per bambini. Nulla di eccezionale, in esposizione c’erano dei costumi per bambine, uno di questi ha catturato la mia attenzione per il colore. Aveva qualcosa di fantastico, quel bikini andava bene per una bambina di sei anni massimo, sono entrato, l’ho acquistato per pochi euro. Il colore era il motivo per cui l’ho comprato, volevo farlo vedere ad Ivana per sentire il suo parere. Quando siamo rientrati in casa la sera mi ha chiesto se fosse un regalo per lei. Ho spiegato tutto, è rimasta favorevolmente dal quel colore. Non potevamo far altro che cercare un costume adatto a lei dello stesso colore. La sera comunque prima di metterci a letto le ho detto di indossarlo anche se inadatto alla sua taglia, giusto per vedere se era in armonia col colore della sua pelle. Contrariata, sosteneva che non ci stava dentro, era troppo piccolo, comunque per accontentarmi l’ha indossato. Si è aperto un mondo, vederla così
ha suscitato una forte eccitazione tanto che abbiamo fatto l’amore col costume addosso, anche lei era eccitatissima. Si può facilmente immaginare, un piccolissimo bikini indossato da lei appena ventenne la lasciava quasi nuda, lo slip copriva solo in
parte le grandi labbra, il culo letteralmente scoperto, i capezzoli, solo quelli coperti dal micro reggiseno. Le sfumature del colore la rendevano in certi movimenti quasi trasparente. Se fossi stato solo ad apprezzarlo sicuramente ci saremmo messi in giro per cercare la taglia adatta invece è stata lei a dire che si sentiva a proprio agio con quel piccolo costume addosso. Con tutte le cautele abbiamo deciso di recarci al mare in un posto dove eravamo quasi soli, probabilmente in una spiaggia frequentata avremmo potuto avere dei problemi. Comunque ci ha messo ancora del suo, ha cambiato pettinatura, si è truccata con gusto tale da farmi capire che avevo una figa di moglie e non mi ero accorto. Siamo arrivati molto presto tanta era la voglia di vedere lei così
attraente in uno spazio probabilmente aperto a qualche altra persona. Per l’occasione anch’io avevo messo uno slip a cui avevo tagliato la parte protettiva, cioè quella fascetta bianca che serviva a non rendere trasparenti le pudenda. Di fatto eravamo quasi nudi. Eravamo soli sulla spiaggia non abbiamo impiegato molto tempo a farci una scopata sul grosso telo disteso a terra, l’eccitazione ci ha travolti. Avevamo appena goduto, il cazzo era ancora nella figa: -Buongiorno ragazzi, do fastidio se mi metto vicino a voi? Questo è il posto che preferisco, vengo qui da solo, cerco di mettermi nudo perché sono un patito dell’abbronzatura integrale, oggi ho trovato voi- Non potevamo certo dire di spostarsi, non avevamo il diritto di proprietà. Il cazzo intanto era scivolato fuori dalla figa portandosi dietro un abbondante rivolo di sborra. Il silenzio assenso ha consentito a quel signore di mettersi a due metri da noi, si è tolto pantaloncini e maglietta restando nudo. Probabilmente si era eccitato vedendo noi scopare ed aveva il cazzo quasi eretto, un bel cazzo, fatto molto bene ed appena più grande del mio. Ivana lo
guardava proprio li questo ha contribuito ad eccitarlo ancora di più. Quel cazzo superava di un paio di centimetri l’ombelico, era veramente una bella bestia, quasi mi stavo eccitando anche io. Su suo invito ci siamo tolti i costumi anche noi, i cazzi svettavano con prepotenza qualche rivolo di sborra usciva dalla figa di Ivana dal momento che si era messa in piedi. Lui si è presentato, ha detto di chiamarsi Giampaolo ed aveva quarantadue anni, veniva da un paese vicino. Avevamo portato due sedie pieghevoli, ne ho
presa una l’ho aperta, mi sono seduto, ho pensato che stando seduto avrei potuto nascondere l’incipiente erezione ma Giampaolo molto scaltro è venuto vicino, ha aperto l’altra sedia, si è seduto vicino a me. Riuscivamo a parlare dicendo nulla, lui fissava il mio cazzo ed io il suo, Ivana era distesa a terra, sembrava avesse gli occhi chiusi. Lui ha messo la mano sulla mia coscia, io forse la volevo togliere, invece la mano è andata diretta sul suo cazzo, subito dopo lui ha preso il mio. Ivana ha aperto gli
occhi, ha visto cosa stavamo facendo, si è alzata, è venuta a sedersi sulle mie gambe togliendo la mano di Giampaolo, la preso il cazzo se lo è infilato nella figa. Io ero rimasto con la mano sul cazzo di Giampaolo, con la sinistra ho spostato Ivana sul suo cazzo. E’ entrato tutto, siccome si era seduta dando la schiena a lui si è alzata girandosi rimettendosi il cazzo dentro, si sono abbracciati, hanno incollato le bocche mentre io mi facevo una sega da mille e una notte, Sono venuti insieme e subito dopo io.
Siamo rimasti in silenzio per diversi minuti, il cazzo di Giampaolo sempre dentro la figa di Ivana, il mio non voleva sapere di ammosciarsi, mi sono alzato mettendolo in bocca a lei, anche lui se lo è messo in bocca, facevano a turno a succhiare. Insomma potevamo morire di piacere. Ci siamo rilassati, abbiamo raccontato il motivo per cui eravamo in quel posto facendoci qualche risata. Verso le undici abbiamo deciso di andar via, volevamo riordinare le idee, abbiamo salutato Giampaolo, lui voleva fissare degli appuntamenti, abbiamo declinato educatamente l’invito a ripetere quanto fatto. A casa nei giorni successivi io ed Ivana abbiamo deciso di ripetere quelle prove con altri, lei è stata d’accordo, si era trovata molto bene. Non è stato facile trovare le persone adatte, diverse volte però ci siamo riusciti, qualche volta siamo stati meglio, altre meno bene, ho preso anch’io qualche cazzo nella bocca capendo finalmente la mia vera natura. Ora siamo arrivati al punto che mi piace più vederla scopare con altri mentre mi sego, col compito di ripulire con la bocca cazzo e figa. Tutto per quel piccolo costume.
ha suscitato una forte eccitazione tanto che abbiamo fatto l’amore col costume addosso, anche lei era eccitatissima. Si può facilmente immaginare, un piccolissimo bikini indossato da lei appena ventenne la lasciava quasi nuda, lo slip copriva solo in
parte le grandi labbra, il culo letteralmente scoperto, i capezzoli, solo quelli coperti dal micro reggiseno. Le sfumature del colore la rendevano in certi movimenti quasi trasparente. Se fossi stato solo ad apprezzarlo sicuramente ci saremmo messi in giro per cercare la taglia adatta invece è stata lei a dire che si sentiva a proprio agio con quel piccolo costume addosso. Con tutte le cautele abbiamo deciso di recarci al mare in un posto dove eravamo quasi soli, probabilmente in una spiaggia frequentata avremmo potuto avere dei problemi. Comunque ci ha messo ancora del suo, ha cambiato pettinatura, si è truccata con gusto tale da farmi capire che avevo una figa di moglie e non mi ero accorto. Siamo arrivati molto presto tanta era la voglia di vedere lei così
attraente in uno spazio probabilmente aperto a qualche altra persona. Per l’occasione anch’io avevo messo uno slip a cui avevo tagliato la parte protettiva, cioè quella fascetta bianca che serviva a non rendere trasparenti le pudenda. Di fatto eravamo quasi nudi. Eravamo soli sulla spiaggia non abbiamo impiegato molto tempo a farci una scopata sul grosso telo disteso a terra, l’eccitazione ci ha travolti. Avevamo appena goduto, il cazzo era ancora nella figa: -Buongiorno ragazzi, do fastidio se mi metto vicino a voi? Questo è il posto che preferisco, vengo qui da solo, cerco di mettermi nudo perché sono un patito dell’abbronzatura integrale, oggi ho trovato voi- Non potevamo certo dire di spostarsi, non avevamo il diritto di proprietà. Il cazzo intanto era scivolato fuori dalla figa portandosi dietro un abbondante rivolo di sborra. Il silenzio assenso ha consentito a quel signore di mettersi a due metri da noi, si è tolto pantaloncini e maglietta restando nudo. Probabilmente si era eccitato vedendo noi scopare ed aveva il cazzo quasi eretto, un bel cazzo, fatto molto bene ed appena più grande del mio. Ivana lo
guardava proprio li questo ha contribuito ad eccitarlo ancora di più. Quel cazzo superava di un paio di centimetri l’ombelico, era veramente una bella bestia, quasi mi stavo eccitando anche io. Su suo invito ci siamo tolti i costumi anche noi, i cazzi svettavano con prepotenza qualche rivolo di sborra usciva dalla figa di Ivana dal momento che si era messa in piedi. Lui si è presentato, ha detto di chiamarsi Giampaolo ed aveva quarantadue anni, veniva da un paese vicino. Avevamo portato due sedie pieghevoli, ne ho
presa una l’ho aperta, mi sono seduto, ho pensato che stando seduto avrei potuto nascondere l’incipiente erezione ma Giampaolo molto scaltro è venuto vicino, ha aperto l’altra sedia, si è seduto vicino a me. Riuscivamo a parlare dicendo nulla, lui fissava il mio cazzo ed io il suo, Ivana era distesa a terra, sembrava avesse gli occhi chiusi. Lui ha messo la mano sulla mia coscia, io forse la volevo togliere, invece la mano è andata diretta sul suo cazzo, subito dopo lui ha preso il mio. Ivana ha aperto gli
occhi, ha visto cosa stavamo facendo, si è alzata, è venuta a sedersi sulle mie gambe togliendo la mano di Giampaolo, la preso il cazzo se lo è infilato nella figa. Io ero rimasto con la mano sul cazzo di Giampaolo, con la sinistra ho spostato Ivana sul suo cazzo. E’ entrato tutto, siccome si era seduta dando la schiena a lui si è alzata girandosi rimettendosi il cazzo dentro, si sono abbracciati, hanno incollato le bocche mentre io mi facevo una sega da mille e una notte, Sono venuti insieme e subito dopo io.
Siamo rimasti in silenzio per diversi minuti, il cazzo di Giampaolo sempre dentro la figa di Ivana, il mio non voleva sapere di ammosciarsi, mi sono alzato mettendolo in bocca a lei, anche lui se lo è messo in bocca, facevano a turno a succhiare. Insomma potevamo morire di piacere. Ci siamo rilassati, abbiamo raccontato il motivo per cui eravamo in quel posto facendoci qualche risata. Verso le undici abbiamo deciso di andar via, volevamo riordinare le idee, abbiamo salutato Giampaolo, lui voleva fissare degli appuntamenti, abbiamo declinato educatamente l’invito a ripetere quanto fatto. A casa nei giorni successivi io ed Ivana abbiamo deciso di ripetere quelle prove con altri, lei è stata d’accordo, si era trovata molto bene. Non è stato facile trovare le persone adatte, diverse volte però ci siamo riusciti, qualche volta siamo stati meglio, altre meno bene, ho preso anch’io qualche cazzo nella bocca capendo finalmente la mia vera natura. Ora siamo arrivati al punto che mi piace più vederla scopare con altri mentre mi sego, col compito di ripulire con la bocca cazzo e figa. Tutto per quel piccolo costume.
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Commenti dei lettori al racconto erotico