Manuela
di
Daniele80
genere
incesti
Un'idea così del cazzo poteva venire solo a Carlo che è un coglione, non capisco perché mio figlio pende dalla sue labbra, stravede per Carlo e lo sta ad ascoltare per ore mentre spara cazzate.
Luca sta con la madre dall'altra parte d'Italia ma appena può viene a farsi qualche giorno da me. Credo d'essere davvero suo padre, mi somiglia sempre più. Il problema è che io posso allontanarmi poco da casa, gestisco un albergo a ore, e lo vedo poco, a pranzo e a cena, ma se passa Carlo per una birra Luca sta con noi per ore. Carlo lo diverte, parla solo di figa, calcio, puttane e puttane. Carlo ne ha da raccontare, mi dà una mano e come paga si fa gratis tutte le puttane che passano da me, affitto due appartamentini a escort, quattro camere e ogni tre quattro settimane cambiano.
L'altra sera ha continuato per un'ora: 'Dai Mirko, tuo figlio merita un premio, è in gamba, non lo vedi? Fagli scopare una bella puttana.'
'No, non mi va e Luca non ha certo bisogno di andare a puttane.'
'Non dico queste troie. Sabato fa gli anni, chiamala.'
Okay, mi convince, ho il numero.
Risponde con un 'Ciao, ti richiamo subito'. È al lavoro, dopo tre minuti richiama, 'Dimmi.'
'Sabato mio figlio compie diciannove anni. Vieni alle due.'
'Tuo figlio?'
'Sì.'
'Spiegami, vuoi fare con lui? Io non...'
'No... ma poi ti fermi. Ci sei?'
“Grazie, Mirko.'
Organizza Carlo. Alle due arriva ci arriva in cucina con Manu, vestita da troia, shorts e top. 'Auguri Luca! Questo è il mio regalo.'
Mio figlio ride ma è a disagio con me. Manu è figa, un corpo slanciato e magro con due belle tette, ma ha quasi il doppio dei suoi anni. Si ribella un poco quando lo bacia, la spinge indietro. Carlo risolve subito: 'Tranquillo, se il regalo non ti va me lo puoi dare indietro, Ahah. Vi lasciamo soli.'
Mentre esco Manu gli sta tastando il pacco.
Carlo ride da coglione. “Questo compleanno se lo ricorderà tutta la vita.' Se ne va.
Ogni tanto telefona per sapere. Sono in camera, stanno ancora scopando, dico.
Ritorna per cena, Luca ha una fame da lupi ma Carlo continua a chiedergli se non aveva ragione, che Manu è cagna come nessuna. Luca racconta poco, è come me, è riservato come suo padre. Io sono nervoso, ho il cazzo duro e penso a Manu su in camera.
Finalmente Luca esce, ha i suoi amici.
Salgo in camera. Manu mi sta aspettando, si inginocchia e me lo prende in bocca. La risollevo per i capelli, la ribalto e me la inculo a raffica, voglio farla godere io. Le sborro in culo e quando mi levo è arrivato Carlo con la trans che sta nella tre, nome d'arte Black Anaconda, una cubana di un metro ottanta con un cazzo mostruoso. Mi fermo solo per vedere come Manu si prende in culo quel palo e scendo, la lascio a loro due. Mi verso un whisky, non sono io, sono peggio che innamorato.
Torno da lei che me l'hanno distrutta, appena sente un rumore cerca con la bocca un cazzo da succhiare. Ci faccio l'amore bellissimo.
'Luca s'è innamorato di te. Torni?'
'Ma non dirlo a Carlo, voglio solo te.'
Luca sta con la madre dall'altra parte d'Italia ma appena può viene a farsi qualche giorno da me. Credo d'essere davvero suo padre, mi somiglia sempre più. Il problema è che io posso allontanarmi poco da casa, gestisco un albergo a ore, e lo vedo poco, a pranzo e a cena, ma se passa Carlo per una birra Luca sta con noi per ore. Carlo lo diverte, parla solo di figa, calcio, puttane e puttane. Carlo ne ha da raccontare, mi dà una mano e come paga si fa gratis tutte le puttane che passano da me, affitto due appartamentini a escort, quattro camere e ogni tre quattro settimane cambiano.
L'altra sera ha continuato per un'ora: 'Dai Mirko, tuo figlio merita un premio, è in gamba, non lo vedi? Fagli scopare una bella puttana.'
'No, non mi va e Luca non ha certo bisogno di andare a puttane.'
'Non dico queste troie. Sabato fa gli anni, chiamala.'
Okay, mi convince, ho il numero.
Risponde con un 'Ciao, ti richiamo subito'. È al lavoro, dopo tre minuti richiama, 'Dimmi.'
'Sabato mio figlio compie diciannove anni. Vieni alle due.'
'Tuo figlio?'
'Sì.'
'Spiegami, vuoi fare con lui? Io non...'
'No... ma poi ti fermi. Ci sei?'
“Grazie, Mirko.'
Organizza Carlo. Alle due arriva ci arriva in cucina con Manu, vestita da troia, shorts e top. 'Auguri Luca! Questo è il mio regalo.'
Mio figlio ride ma è a disagio con me. Manu è figa, un corpo slanciato e magro con due belle tette, ma ha quasi il doppio dei suoi anni. Si ribella un poco quando lo bacia, la spinge indietro. Carlo risolve subito: 'Tranquillo, se il regalo non ti va me lo puoi dare indietro, Ahah. Vi lasciamo soli.'
Mentre esco Manu gli sta tastando il pacco.
Carlo ride da coglione. “Questo compleanno se lo ricorderà tutta la vita.' Se ne va.
Ogni tanto telefona per sapere. Sono in camera, stanno ancora scopando, dico.
Ritorna per cena, Luca ha una fame da lupi ma Carlo continua a chiedergli se non aveva ragione, che Manu è cagna come nessuna. Luca racconta poco, è come me, è riservato come suo padre. Io sono nervoso, ho il cazzo duro e penso a Manu su in camera.
Finalmente Luca esce, ha i suoi amici.
Salgo in camera. Manu mi sta aspettando, si inginocchia e me lo prende in bocca. La risollevo per i capelli, la ribalto e me la inculo a raffica, voglio farla godere io. Le sborro in culo e quando mi levo è arrivato Carlo con la trans che sta nella tre, nome d'arte Black Anaconda, una cubana di un metro ottanta con un cazzo mostruoso. Mi fermo solo per vedere come Manu si prende in culo quel palo e scendo, la lascio a loro due. Mi verso un whisky, non sono io, sono peggio che innamorato.
Torno da lei che me l'hanno distrutta, appena sente un rumore cerca con la bocca un cazzo da succhiare. Ci faccio l'amore bellissimo.
'Luca s'è innamorato di te. Torni?'
'Ma non dirlo a Carlo, voglio solo te.'
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