Uno stupro..... quasi cercato 2

di
genere
orge

Ho pubblicato in precedenza con un titolo simile una storia che intendo qui ripresentare in maniera più esplicita.
Ho 34 anni, sono alta 177 cm, snella, bel seno naturale e belle gambe slanciate e toniche. Devo dire di essere molto apprezzata dagli uomini che mi conoscono.
Ho un buon impiego, godo di buona salute e ho una vita sociale soddisfacente.
Fin qui tutto normale, se non fosse per il fatto che sono affetta dalla sindrome della tripla X, cioè ho una X di troppo nel 47° cromosoma.
Questa sindrome, molto rara e che si presenta in una donna su varie migliaia, si presenta con effetti che variano moltissimo da donna a donna, e che possono consistere dall’avere un aspetto e una voce decisamente mascolini, oltre ad un carattere poco femminile, o all’opposto presentare nulla di percepibile.
Nel mio caso il mio aspetto fisico è assolutamente femminile, ho una voce dai toni caldi ma femminile e sotto l’aspetto dei caratteri sessuali sono femmina al 100%.
In compenso ho un dosaggio di testosterone molto più alto del normale. Questo mi porta ad un atteggiamento rispetto al sesso simile a quello degli uomini, in fatto di desideri, sarebbe più esatto dire di “voglie” sessuali… e di fantasie più svariate.
Talvolta la mia fantasia si spingeva fino a quasi immaginarmi in una situazione di stupro…..
Addirittura, alcune volte, quando le voglie erano al massimo livello, mi sono spinta a passeggiare di sera in luoghi poco sicuri, indossando una minigonna molto esplicita, per provare il gusto del pericolo e del rischio di essere aggredita, ma ovviamente senza desiderarlo veramente.
Finché una sera mi sono spinta troppo oltre e mi sono avventurata in una zona solitaria. Ad un certo punto ho avuto l’impressione di essere seguita e prima che potessi accertarmene, sono stata assalita da due uomini che mi hanno immobilizzata, tappandomi la bocca per non farmi gridare.
Mi hanno fatto capire, con argomenti molto convincenti, tra cui un coltello che mi hanno puntato alla gola, che se volevo uscirne ancora viva, avrei dovuto stare tranquilla e assecondarli in tutto.
Naturalmente non avevo scelta e, in preda al panico, ho acconsentito promettendo di non ribellarmi.
Mi hanno caricato su un’auto, sopraggiunta con un terzo uomo e, ripetendomi le minacce, mi hanno legato le mani dietro la schiena.
Dopo un breve percorso mi hanno fatta scendere e siamo entrati in quella che mi sembrava una villetta di periferia.
Mi liberano le mani, mi fanno spogliare ed eccomi in piedi, nuda, tremante, maledicendomi per essermi cacciata in questa situazione mentre loro, già nudi e visivamente eccitati, mi riprendono con il cellulare prodigandosi in commenti sulla mia nudità.
Si avvicinano e cominciano a toccarmi, uno di loro mi palpa e strizza le tette succhiandomi i capezzoli, un altro mi accarezza il lato B e il terzo si occupa della mia fica, frugando tra le mie labbra e cercando di infilare le dita nella mia vagina.
Li imploro piangendo, pregandoli di non farmi male, promettendo di fare ciò che vogliono purché ne esca senza troppi danni.
Mi fanno stendere sul letto, uno di loro mi fa allargare le gambe mentre mi accarezza la fica. Si inginocchia e comincia a leccarmela con insistenza, mentre gli altri mi palpano e strizzano le tette facendo commenti sulla mia nudità e deridendomi con parole irripetibili.
Dopo avermi leccato la fica e averla bagnata a sufficienza, il primo si alza con l’intenzione di scoparmi. Sento il suo cazzo appoggiarsi sulle mie labbra, spingendo con insistenza, mentre lo prego di fare piano. Lui insiste e sento la mia vagina cedere pian piano alla sua spinta, mentre comincia la danza ritmica nel mio ventre, incurante dei miei lamenti.
Gli altri rivendicano i loro diritti ed eccoli avvicendarsi nello scoparmi e nel frugare nel mio corpo mentre io ormai giaccio inerte e passiva, chiudendo gli occhi e cercando di assentarmi con la mente.
Ormai soddisfatti per l’esplorazione della mia fica, decidono di occuparsi del mio lato b.
Mi fanno inginocchiare sul letto, chinandomi in modo di esporre il mio buchino alla loro vista e alle loro voglie.
Sento qualcosa di duro premere, cercando di entrare dentro di me, procurandomi dolore per l’attrito.
Ormai rassegnata, li prego di trovare qualcosa per lubrificarmi. Uno di loro si allontana, e torna con una bottiglia di olio per cucinare.
Mi ungono infilandomi le dita nel buchino, tra risate e commenti lascivi, finché uno di loro mi entra dentro fino in fondo e comincia a stantuffarmi. Mentre sono sottoposta a questa operazione, un altro si pone di fronte a me, mi prende il viso tra le mani cercando di infilarmelo in bocca. Io protesto, cercando di sfuggire, ma devo sottostare in seguito alle loro esplicite minacce se non avessi mantenuto la promessa di accontentarli. Apro la bocca lasciando entrare il suo pene che comincia il suo andirivieni, riempiendomi il palato fino in fondo.
A un certo punto sento lo stimolo di orinare, loro acconsentono ad accompagnarmi in bagno e mentre mi libero seduta sul water loro mi riprendono in video commentando e deridendomi.
Torniamo in camera da letto e riprendiamo la giostra che sembra non aver fine.
Finalmente si dichiarano soddisfatti del divertimento da me offerto e decidono di arrivare alla conclusione.
Io capisco cosa vuol dire…. mentre a turno si accingono ad arrivare al soddisfacimento finale.
Il primo si reintroduce nella mia fica e comincia a stantuffarmi. Lo supplico di fare piano, almeno di non venirmi dentro, ma inutilmente….. dopo alcune vigorose spinte si svuota in me ed esce soddisfatto.
Un altro sceglie il mio lato B, che provvede con suo evidente godimento a riempire con il suo liquido, mentre mi palpa e strizza le tette senza troppo riguardo.
Infine l’altro si occupa dell’ultimo mio orifizio rimasto a disposizione.
Mi fa inginocchiare e prendendomi il viso tra le mani mi preme il cazzo sulle labbra. Ormai rassegnata, apro la bocca e lo lascio entrare. Fortunatamente la cosa dura poco, e mi sento inondare il palato da un liquido denso ed amaro che mi soffoca e mi induce conati di vomito. Lui mi trattiene ancora il viso intimandomi di ingoiare tutto, io ubbidisco, pur di farla finita.
Ed eccomi qui, sfinita, dolorante in ogni mia parte, in piedi di fronte a loro, mentre mi riprendono ancora con i telefonini, schernendomi e commentando con la frase: “La signora ha fatto il pieno!”
Mi fanno rivestire, mi accompagnano non lontano da una fermata di autobus, facendomi presente che se li denuncerò, presenteranno i loro video in cui si vede una bella ragazza godere senza ritegno nel corso di un’orgia.
Cosa significa questa ultima frase? Una ragazza che gode durante un’orgia?
Vi ho detto della mia anomalia, la tripla X?
Ecco cosa non ho specificato prima. Ad un certo punto, mentre mi scopavano, ho iniziato a provare piacere. La mia volontà si impegnava a resistere, cercavo di assentarmi mentalmente, ma il mio clitoride la pensava diversamente, per cui, continuamente sollecitato, ha iniziato a mandare impulsi sempre più violenti al mio cervello.
Ho cercato di lottare per resistere, ma inutilmente. Ho perso il controllo di me stessa, e quando sono rientrata in me, mi sono resa conto di aver gridato e di essermi esibita in una scena degna dei migliori film porno. E questo si è ripetuto ancora due volte……
Cosa altro devo dire? Ovviamente non ho presentato denunce, altrimenti avrebbero condannato me per simulazione di reato.
La mia ginecologa mi ha visitato trovandomi con le zone intime “maltrattate” ma in buone condizioni, danni fisici esterni non ne ho avuti, tranne un arrossamento intorno ai capezzoli, che mi dolevano essendo stati masticati più volte, per cui è finita così.
Sicuramente vi chiedete il motivo per cui racconto con tanti particolari e con termini tanto espliciti, questo avvenimento traumatico e da dimenticare, se fosse possibile.
Il fatto è che con il trascorrere del tempo, ho iniziato, contro ogni logica e con mia sorpresa, a considerare quell’avvenimento in chiave sempre meno negativa, forse perché il piacere provato durante gli orgasmi cova nel mio subconscio, e ripensare a quei momenti in chiave meno negativa, quasi piacevole, mi aiuta a superare, come meccanismo di difesa, il trauma subito.
Mi sono anche resa conto che ripercorrere quei momenti, raccontandoli con dovizia di particolari espliciti, anche solo come racconto scritto, non potendo per pudore raccontarli a voce, mi aiuta a superare definitivamente il trauma, in special modo condividendo quei momenti con altre persone. In particolare scendendo in particolari fin troppo espliciti sembra darmi un sollievo maggiore.
Ho pensato di chiedere l’aiuto di uno psicologo per avere una spiegazione, ma non l’ho fatto. Tutto sommato ora sto bene.
Per questo siete qui a leggermi….
So che vi domanderete se la mia è un’esperienza reale o un racconto di fantasia, vi assicuro che ciò che ho scritto l’ho vissuto realmente circa cinque mesi fa….
Vi ringrazio per la vostra attenzione e per l’aiuto che mi date leggendomi…
Vostra Jennifer

P.s.: solo il nome è di fantasia
scritto il
2025-02-02
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