Il diario di mia moglie - racconto 1

di
genere
prime esperienze

Questi sono fatti reali, leggermente romanzati per rendere la lettura più avvincente.

Ho sempre saputo che mia moglie aveva un lato “avventuroso”, ma non avrei mai immaginato quanto fosse stata audace da adolescente. Un giorno, mentre cercavo qualcosa nella nostra cantina, trovai in una scatola dei suoi ricordi d'infanzia una serie di diari nascosti sotto una pila di vecchie foto e quaderni di scuola. La curiosità ebbe la meglio su di me, e iniziai a sfogliare le pagine dei diari. Il primo pensiero che catturò la mia attenzione è il resoconto di una gita scolastica fatta in prima superiore, nella fattispecie del viaggio in treno verso Firenze e del gioco fatto con i compagni di classe Lorenzo, Marco e Marta.

Durante quel viaggio in treno, un gioco innocente di "Obbligo o Verità" si trasformò in qualcosa di molto più eccitante. Gli obblighi si facevano sempre più audaci, cercando di coprirsi con giubbotti e zaini per nascondere le loro avventure agli occhi degli altri compagni e dei professori. Le domande iniziali erano audaci, con i ragazzi curiosi di sapere se le ragazze avessero già iniziato a esplorare il loro corpo con la masturbazione. Mia moglie, con un sorriso malizioso, confermò che sì, aveva già conosciuto il piacere del proprio corpo.

Il gioco si fece più intenso. Prima, baci a stampo, poi baci con la lingua. Tra un obbligo e una verità, arrivò il momento in cui mia moglie fu obbligata a baciare la sua amica Marta: un bacio lungo e sensuale che lasciò i due ragazzi senza fiato. Poi, i due ragazzi le obbligarono a toccarsi a vicenda nelle mutande. Nei suoi commenti racconta come Marta, nel suo pelo folto adolescenziale, fosse già molto umida e del forte odore di sesso che le aveva lasciato sulle dita.

Il gioco continuò e le mani di tutte e quattro iniziarono a vagare, palpeggiando seni sopra le maglie, poi scendendo verso i rigonfiamenti dei ragazzi che evidentemente e senza nasconderlo erano ben eccitati. Mano a mano che il gioco progrediva, le mani si infilarono sotto i maglioni, toccando pelle nuda e reggiseni, finché non si ritrovarono dentro le mutande, scoprendo l'umidità eccitante di mia moglie e la durezza palpabile dei ragazzi.

Il gioco raggiunse il suo apice quando Lorenzo, non riuscendo più a contenersi, si rifugiò in bagno. Mia moglie, incuriosita e desiderosa di più, lo seguì anche perché esplicitamente invitata da lui. Lì, nel piccolo spazio del bagno, l'aria era carica di odori forti tipici dei treni, a cui si aggiunse, in questo caso, il profumo del sesso adolescenziale. Lei era eccitatissima, iniziò a guardarlo mentre, rivolto al gabinetto, si masturbava con foga. Ci impiegò pochissimo prima che il suo piacere culminasse in un getto che finì un po’ dappertutto: sulle pareti del wc, sul pavimento già sporco di urina e carta igienica usata, un po’ di sua roba gli finì pure sulle scarpe da tennis.

Nonostante l’ambiente poco elegante e poco profumato, lei era eccitatissima. Era la prima volta che vedeva il sesso da così vicino. Si sentiva molto umida e cominciò a toccarsi... poi lasciò a lui il compito di continuare: le sue mani, ancora umide del suo seme, toccarono prima la sua pancia, poi scesero veloce tra le sue mutande, sfiorando quel pelo folto, iniziarono a muoversi finché, in modo molto veloce. Nel mentre si faceva invadere tra le mutande, in modo anche impacciato... iniziarono a limonare come non mai. Una mano di lui continuava a muoversi tra i peli del suo basso ventre e l’altra, come una ventosa, le massaggiava il seno destro e le strizzava il capezzolo... non durò molto l’esperienza perché lei, per la prima volta, scoprì il piacere dell’orgasmo indotto da un’altra persona.

Rileggere quelle parole, immaginare mia moglie da adolescente in quel treno, mi ha eccitato in modi che non avrei mai immaginato. La sua audacia, la sua curiosità sessuale, tutto questo mi ha portato a dedicare a quei ricordi delle masturbazioni fantastiche. Ogni volta che rileggo quelle pagine, non posso fare a meno di pensare a quanto sia stata avventurosa nel suo passato, e questo pensiero mi infiamma ogni volta.
scritto il
2025-02-03
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