Un anonima domenica.

di
genere
tradimenti

Un'anonima domenica trascorsa a letto fino alle dieci, Federica mia moglie era andata a casa di Martina, sua sorella per aiutarla a sistemare la casa dopo il trasloco. Senza Federica sono un uomo inutile, facciamo tutto insieme. Quella mattina l'avrei seguita volentieri ma non sono stato invitato, a dire il vero Martina mi sta sulle palle, capisce
tutto lei con quel coglione di marito che si ritrova, il nome è tutto un programma Adolfo. Ho avuto un raptus, ero nudo sul letto, ammiravo il mio cazzo che evidentemente si è accorto dell'attenzione che gli stavo riservando, ripagandomi con una straordinaria erezione. Mi sono alzato a rimirami allo specchio, mi adulavo da solo, bel figo, cazzo
estremamente bello, cappella irriverente, sovrastava il diametro del cazzo di due centimetri. Uffaaa!!! Perché sprecare questo ben di dio con una sega? Ho messo pantaloncini, maglietta ed infradito, ho preso la bicicletta con l'intenzione di recarmi
nella spiaggia dei froci. Durante il percorso è arrivato il pentimento, quel cazzo lo
dovevo riservare per Federica, mi sono fermato molto prima, sulla foce del fiume Iomera,
ho legato la bici alla pianta, ho percorso il lungofiume per pochi metri, scorgo una coppia, cercavo di proseguire senza dare fastidio, sento -Ciao, buongiorno- Il ragazzo
mi ha salutato, ho visto lei distesa nuda, ed un bambino che dormiva nel suo ovetto. Lui
addentava un panino che emanava un odore di peperoni fritti e uova -Che buon odore- -Ne
vuoi un pochino?- Intanto la ragazza si è sollevata -Questo pensa solo a mangiare- -Con
un panino così mi sembra una cosa giusta- -Avrei di meglio da fare- E' intervenuto lui
-Se fosse per lei dovrei solo scopare- -Con una ragazza così bella mi sembra il minimo-
-Vuoi scopare?- mi chiede lei -Se lui è d'accordo- Chi tace acconsente, lui che intanto
aveva divorato il panin0, prende l'ovetto col bambino, che si era svegliato sentendoci parlare, si è allontanato, lei si è nuovamente distesa, ho tolto pantaloncino e maglietta preparandomi. lei l'ha preso subito in bocca facendolo crescere come davanti allo specchio -Che meraviglia!, che cappella, che cazzo- sono entrato facilmente, la sua figa
era un lago -Piano me lo voglio gustare, è un aratro, lascia il solco, mamma mia che buono. Come ti chiami?- -Mia moglie mi chiama Trap da trapano- -Beata lei- Il ragazzo ci
osservava poco distante. Lei ha voluto mettersi sopra per gestire i movimenti, se lo faceva entrare tutto nella figa -Mai ho scopato così, quando sei pronto avvisami che veniamo insieme, sborrami dentro che a lui piace berla- A queste parole non ho resistito
-Sborroooo- -Anch'iooo, che buono, non toglierlo- ho perso la turgidità ma sono riuscito a tenerlo dentro -Dai fallo ricrescere--Vai giù con la bocca- -Ora faccio venire lui che
te lo fa crescere- Si è alzata si sono dati il cambio, lei guardava il bambino e lui succhiava il cazzo. Due minuti si sono ancora invertiti i ruoli -Ora questa deve durare all'infinito- Era molto pratica lei, tre quattro colpi di figa e si fermava, ripartiva
e si fermava, così per tanto tempo, lei aveva orgasmi in successione, il ragazzo la sollecitava a smetterla. Finalmente ho sborrato con lei all'ennesimo orgasmo. E' rimasta
accasciata sul telo, era distrutta, io non stavo tanto meglio, il ragazzo si è avvicinato
-Grazie a nome suo, l'hai squarciata, bravo- Lei in un barlume di lucidità ha chiesto il numero di telefono, per evitare avvelenamenti con Federica ne ho dato uno a cazzo.
Ho avuto la necessità di tornare subito a casa e lavarmi in modo atroce. Avevo fame, ho
ingozzato una mozzarella con la mela, sono andato a letto. Mi sono addormentato, mi ha
svegliato Federica che giocava col mio cazzo, ho dovuto scopare anche con lei -Cos'hai?
Non sei reattivo- -Mi sei mancata tanto amore, ho dovuto farmi una sega per scaricarmi-
-Non potevi chiamarmi?- -Non lasciarmi mai più da solo-
di
scritto il
2025-02-03
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