La sorella della mia ragazza
di
author9033
genere
tradimenti
Parte 1 del prequel del racconto "Con gli amici alle terme in Giappone"
Questo racconto, che si svolge un annetto circa prima del viaggio in Giappone, parla sempre di me e della mia ragazza Marta, ma questa volta si aggiunge anche sua sorella Lucia.
Come dicevo Marta ha una sorella, Lucia, di un paio di anni più piccola e fisicamente diversa dalla sorella.
La mia ragazza ha una quarta di seno e un culo bello pieno che a pecorina da il meglio di se, con lei il sesso è sempre stato ottimo, niente di troppo trasgressivo ma ogni tanto qualche pazzia l’abbiamo fatta.
Sua sorella invece ha un seno più piccolo, circa una seconda e un culetto a mandolino da paura su cui devo ammettere che ogni tanto mi sono fatto qualche sega.
La storia si svolge in estate, quando nella nostra città c’era in tour un cantante che interessava a tutti e tre e ci stavamo quindi organizzando per poter assistere al concerto, ospitando Lucia a dormire da noi un paio di giorni a cavallo del concerto, poichè lei abita in un'altra città.
Qualche giorno prima dell’evento però la mia ragazza ha avuto un'urgenza al lavoro ed è dovuta partire per un viaggio di qualche giorno dovendo rinunciare quindi al concerto. Con Lucia eravamo ovviamente dispiaciuti, ma non aveva senso annullare tutto, quindi lei è venuta comunque a stare da noi.
Lucia è arrivata la mattina del concerto, sono andato a prenderla in stazione e siamo subito andati a fare un bagno al mare.
Devo dire che un po’ speravo che succedesse qualcosa, ma ovviamente non mi sono mai lasciato andare più di tanto e cosi la mattina è passata tra qualche partita a carte, dei bagni e qualche strusciata sul pacco e sul suo bel culetto giocando in acqua.
Nel tardo pomeriggio siamo poi tornati a casa a mangiare e dopo cena, prima del concerto ci siamo fatti un paio di cocktail in casa. Eravamo entrambi un po’ brilli e ho iniziato a credere che non fossi l'unico ad avere pensieri di un certo tipo. Ad un certo punto lei è andata a farsi una doccia e dopo qualche minuto mi ha chiamato perché aveva dimenticato di portare l’accappatoio che era rimasto in valigia.
Dovete sapere che la nostra doccia ha il vetro completamente trasparente e non ha un tenda.
Io vado a prendere l’accappatoio e le dico:
- “Te lo lascio qui fuori per quando finisci”
- “Ma no, entra un attimo che poi altrimenti bagno tutto quando esco, che c’è ti vergogni? Non hai mai visto una donna nuda?”
Complice l'alcool sono entrato in bagno mentre era completamente nuda in doccia e si stava insaponando. Era di schiena, fingendo la parte della santarellina, ma comunque avevo il suo culo in bella vista e già quello bastava per dare il via ai miei pensieri peggiori.
Sono rimasto imbambolato per un paio di secondi e poi lei mi ha detto:
-“Grazie mille! Lascialo pure qui fuori dalla doccia, tra poco ho finito, cosi possiamo andare”
Io e la mia erezione a quel punto siamo usciti dal bagno ma non avendo tempo di fare altro, ho cercato di distogliere il mio pensiero da quello che avevo appena visto.
Il concerto è stato molto bello, come era prevedibile, eravamo praticamente in prima fila e ci siamo goduti tutte le canzoni schiacciati contro le transenne e con lei che era costantemente incollata a me.
Io ancora però pensavo a quello che era successo prima a casa e il suo culo che ogni canzone strusciava sul mio pacco di certo non aiutava.
Tornati a casa eravamo esausti e ancora belli brilli dai cocktail di prima e dalle birre prese al concerto.
Io sono subito andato a farmi una doccia e finita quella sono casualmente uscito solo in boxer facendo finta di essermi dimenticato il cambio
Mi sono buttato sul letto e anche lei si è rifatta un’altra doccia veloce ed è uscita con solo l’accappatoio addosso.
Si è seduta sul letto con me con le gambe incrociate e l'accappatoio un po' aperto sul davanti, giusto quello che bastava per far si che le sue tette facessero capolino.
Abbiamo parlato un pochino del concerto, dei nostri momenti preferiti e del fatto che non fosse stato semplice restare in piedi tutto quel tempo.
Ad un certo punto poi si è avvicinata al mio orecchio destro e con la voce più sexy che avessi mai sentito mi ha sussurrato:
- “Ah si, è stata proprio dura restare in piedi cosi tanto. Ho sentito quanto era duro, l'ho sentito tutto.”
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il mio cazzo si è rizzato immediatamente e i boxer sicuramente non nascondevano nulla, a quel punto le parole non sono più servite, si è tolta l’accappatoio restando completamente nuda di fronte a me.
In preda all'eccitazione ho iniziato a masturbarla penetrandola con due dita per poi aggiungerne subito un terzo
Lei ha iniziato subito ad ansimare e a godere, era un lago e decisamente anche lei non aspettava altro.
Con l'altra mano le accarezzavo i capezzoli che intanto avevo iniziato a succhiare e a mordicchiare, godendomi un po' anche quelle areole rosa e succulente e poco dopo sono sceso con la bocca e a leccarle il clitoride mentre continuavo a penetrarla con tre dita.
Lei godeva e gemeva e mi tirava i capelli quasi fino a farmi male.
Quando ho iniziato a mordicchiarle e leccarle il clitoride è durata pochi minuti ed ha avuto il suo primo orgasmo gridando di piacere.
Con gli occhi pieni di lussuria a quel punto, anche per riprendersi un attimo, ha iniziato a giocare con me e il mio cazzo.
Mi ha fatto sdraiare a pancia in su e ha iniziato a farmi il pompino migliore della mia vita.
Lo ingoiava tutto fino in fondo, andando poi a leccare la punta e giocando con la cappella, e nel mentre mi solleticava le palle con le dita.
Ero in paradiso, e infatti anche io sono durato poco, dopo tre minuti al massimo ero pronto e venire e quando gliel’ho detto lei mi ha risposto con :
- “Non preoccuparti, mi piace la sborra”
Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e le ho riempito la gola di sperma prima ancora che finisse la frase.
Dopo aver ingoiato tutto e avermi dato un bel bacio a stampo era di nuovo il suo turno, ma prima sono andato a prendere un paio di giochini per rendere più interessante la situazione, che ormai era chiaro dove stesse portando. Ho ricominciato a masturbarla e stuzzicarla, ma questa volta usando un dildo vibrante.
Dopo qualche minuto eravamo entrambi di nuovo pronti e lei era un lago, allora ho tolto il dildo e ho infilato il mio cazzo nella sua figa.
Ho iniziato con molta calma, lentamente, ogni tanto tirandolo fuori per lasciarla un pochino cosi a soffrire e poi rimetterlo dentro con violenza e giocando intanto con due dita con il suo clitoride.
Dopo qualche minuto cosi abbiamo cambiato posizione, e si è messa a cavalcioni su di me, dandomi le spalle e impalandosi ancora una volta con il mio cazzo.
Io in quel modo avevo però in posizione perfetta il suo buco del culo con cui ho iniziato a giocare un po’, stuzzicandolo con un dito bagnato di saliva e sentendo che lei non protestava sono passato al passo successivo.
Avevo a portata il plug recuperato tra i giochi di prima e dopo averlo leccato per bene ho iniziato a inserirlo piano piano.
Lei all’inizio era un po’ sorpresa ma non protestava e quindi io l'ho infilato sempre più, fino a quando sono arrivato a infilarglielo fino in fondo.
A quel punto la scena aveva la carica erotica degna di un porno, mi stavo scopando la sorella della mia ragazza, che aveva un plug nel culo e il mio cazzo nella figa.
Lei godeva sempre di più e dopo qualche minuto ho deciso di riprendere in mano la situazione spingendola e mettendola a pecorina, cosi da poter giocare con il suo clitoride mentre veniva scopata in figa e in culo.
In quella posizione ha iniziato a gemere subito, le ho afferrato anche una tetta e ho iniziato a giocare anche con un suo capezzolo. Lei non ha capito più nulla, si è lasciata andare sul letto e ha iniziato a godere come nelle migliori scene dei film e dopo un minuto aveva raggiunto un altro orgasmo.
Mi sono fermato qualche secondo e lei mi ha fatto togliere il cazzo dalla figa e le mani dalle tette che ormai non ce la facevano più a sopportare tutte quelle stimolazioni, solo che io non avevo ancora finito e c’era un solo posto in cui non avevo ancora infilato il mio cazzo.
Lei ha capito al volo e mi ha detto:
- “Scopami il culo dai, lo so che lo vuoi”
Ho quindi preso un po’ di lubrificante e le ho tolto il plug dal culo, iniziando a lubrificarlo per bene.
Dopo poco ho puntato il suo buchetto con il mio cazzo e finalmente sono riuscito a penetrare quelle chiappe su cui tanto avevo fantasticato.
Lei non ha protestato più di tanto, si vede che dopo tutto non erano le prime volte che lo prendeva dietro.
Ha ricominciato subito a gemere e a godere e anche se mi aveva detto di non farlo, sono tornato a giocare con la sua figa, penetrandola con tre dita.
Tra il fatto che ormai andavamo avanti da un po’ e il fatto stesso di scoparmi mia cognata nel culo sono durato forse cinque minuti e con un sonoro grido di godimento le ho riempito il culo di sborra, mentre lei godeva con me, per la terza volta.
Tutti nudi siamo quindi andati a fare una doccia per lavarci per bene e rinfrescarci un po’ le idee, ma non è passato molto tempo prima che il mio amichetto si svegliasse di nuovo sotto quel getto di acqua e davanti ad una donna nuda.
Lei si è quindi abbassata e ha cominciato un altro fantastico pompino con cui mi ha fatto vedere le stelle.
- “Ti devo un orgasmo” mi dice
E dicendo cosi ha ripreso il pompino e ricominciando a solleticarmi le palle come prima a letto, portandomi all’orgasmo in pochi minuti.
-" Oh si, vengo, si continua cosi, tra poco ci siamo, per favore succhia cosi, voglio sborrarti in faccia”
Le mi ha guardato un po’ stranita ma eccitata e quando ero pronto per venire lo ha tirato fuori dalla bocca, lasciandomi il comando e dopo qualche secondo le ho sborrato su tutta la faccia e sui capelli, sedendomi poi in doccia esausto mentre lei si lavava per bene.
Questo racconto, che si svolge un annetto circa prima del viaggio in Giappone, parla sempre di me e della mia ragazza Marta, ma questa volta si aggiunge anche sua sorella Lucia.
Come dicevo Marta ha una sorella, Lucia, di un paio di anni più piccola e fisicamente diversa dalla sorella.
La mia ragazza ha una quarta di seno e un culo bello pieno che a pecorina da il meglio di se, con lei il sesso è sempre stato ottimo, niente di troppo trasgressivo ma ogni tanto qualche pazzia l’abbiamo fatta.
Sua sorella invece ha un seno più piccolo, circa una seconda e un culetto a mandolino da paura su cui devo ammettere che ogni tanto mi sono fatto qualche sega.
La storia si svolge in estate, quando nella nostra città c’era in tour un cantante che interessava a tutti e tre e ci stavamo quindi organizzando per poter assistere al concerto, ospitando Lucia a dormire da noi un paio di giorni a cavallo del concerto, poichè lei abita in un'altra città.
Qualche giorno prima dell’evento però la mia ragazza ha avuto un'urgenza al lavoro ed è dovuta partire per un viaggio di qualche giorno dovendo rinunciare quindi al concerto. Con Lucia eravamo ovviamente dispiaciuti, ma non aveva senso annullare tutto, quindi lei è venuta comunque a stare da noi.
Lucia è arrivata la mattina del concerto, sono andato a prenderla in stazione e siamo subito andati a fare un bagno al mare.
Devo dire che un po’ speravo che succedesse qualcosa, ma ovviamente non mi sono mai lasciato andare più di tanto e cosi la mattina è passata tra qualche partita a carte, dei bagni e qualche strusciata sul pacco e sul suo bel culetto giocando in acqua.
Nel tardo pomeriggio siamo poi tornati a casa a mangiare e dopo cena, prima del concerto ci siamo fatti un paio di cocktail in casa. Eravamo entrambi un po’ brilli e ho iniziato a credere che non fossi l'unico ad avere pensieri di un certo tipo. Ad un certo punto lei è andata a farsi una doccia e dopo qualche minuto mi ha chiamato perché aveva dimenticato di portare l’accappatoio che era rimasto in valigia.
Dovete sapere che la nostra doccia ha il vetro completamente trasparente e non ha un tenda.
Io vado a prendere l’accappatoio e le dico:
- “Te lo lascio qui fuori per quando finisci”
- “Ma no, entra un attimo che poi altrimenti bagno tutto quando esco, che c’è ti vergogni? Non hai mai visto una donna nuda?”
Complice l'alcool sono entrato in bagno mentre era completamente nuda in doccia e si stava insaponando. Era di schiena, fingendo la parte della santarellina, ma comunque avevo il suo culo in bella vista e già quello bastava per dare il via ai miei pensieri peggiori.
Sono rimasto imbambolato per un paio di secondi e poi lei mi ha detto:
-“Grazie mille! Lascialo pure qui fuori dalla doccia, tra poco ho finito, cosi possiamo andare”
Io e la mia erezione a quel punto siamo usciti dal bagno ma non avendo tempo di fare altro, ho cercato di distogliere il mio pensiero da quello che avevo appena visto.
Il concerto è stato molto bello, come era prevedibile, eravamo praticamente in prima fila e ci siamo goduti tutte le canzoni schiacciati contro le transenne e con lei che era costantemente incollata a me.
Io ancora però pensavo a quello che era successo prima a casa e il suo culo che ogni canzone strusciava sul mio pacco di certo non aiutava.
Tornati a casa eravamo esausti e ancora belli brilli dai cocktail di prima e dalle birre prese al concerto.
Io sono subito andato a farmi una doccia e finita quella sono casualmente uscito solo in boxer facendo finta di essermi dimenticato il cambio
Mi sono buttato sul letto e anche lei si è rifatta un’altra doccia veloce ed è uscita con solo l’accappatoio addosso.
Si è seduta sul letto con me con le gambe incrociate e l'accappatoio un po' aperto sul davanti, giusto quello che bastava per far si che le sue tette facessero capolino.
Abbiamo parlato un pochino del concerto, dei nostri momenti preferiti e del fatto che non fosse stato semplice restare in piedi tutto quel tempo.
Ad un certo punto poi si è avvicinata al mio orecchio destro e con la voce più sexy che avessi mai sentito mi ha sussurrato:
- “Ah si, è stata proprio dura restare in piedi cosi tanto. Ho sentito quanto era duro, l'ho sentito tutto.”
Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, il mio cazzo si è rizzato immediatamente e i boxer sicuramente non nascondevano nulla, a quel punto le parole non sono più servite, si è tolta l’accappatoio restando completamente nuda di fronte a me.
In preda all'eccitazione ho iniziato a masturbarla penetrandola con due dita per poi aggiungerne subito un terzo
Lei ha iniziato subito ad ansimare e a godere, era un lago e decisamente anche lei non aspettava altro.
Con l'altra mano le accarezzavo i capezzoli che intanto avevo iniziato a succhiare e a mordicchiare, godendomi un po' anche quelle areole rosa e succulente e poco dopo sono sceso con la bocca e a leccarle il clitoride mentre continuavo a penetrarla con tre dita.
Lei godeva e gemeva e mi tirava i capelli quasi fino a farmi male.
Quando ho iniziato a mordicchiarle e leccarle il clitoride è durata pochi minuti ed ha avuto il suo primo orgasmo gridando di piacere.
Con gli occhi pieni di lussuria a quel punto, anche per riprendersi un attimo, ha iniziato a giocare con me e il mio cazzo.
Mi ha fatto sdraiare a pancia in su e ha iniziato a farmi il pompino migliore della mia vita.
Lo ingoiava tutto fino in fondo, andando poi a leccare la punta e giocando con la cappella, e nel mentre mi solleticava le palle con le dita.
Ero in paradiso, e infatti anche io sono durato poco, dopo tre minuti al massimo ero pronto e venire e quando gliel’ho detto lei mi ha risposto con :
- “Non preoccuparti, mi piace la sborra”
Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e le ho riempito la gola di sperma prima ancora che finisse la frase.
Dopo aver ingoiato tutto e avermi dato un bel bacio a stampo era di nuovo il suo turno, ma prima sono andato a prendere un paio di giochini per rendere più interessante la situazione, che ormai era chiaro dove stesse portando. Ho ricominciato a masturbarla e stuzzicarla, ma questa volta usando un dildo vibrante.
Dopo qualche minuto eravamo entrambi di nuovo pronti e lei era un lago, allora ho tolto il dildo e ho infilato il mio cazzo nella sua figa.
Ho iniziato con molta calma, lentamente, ogni tanto tirandolo fuori per lasciarla un pochino cosi a soffrire e poi rimetterlo dentro con violenza e giocando intanto con due dita con il suo clitoride.
Dopo qualche minuto cosi abbiamo cambiato posizione, e si è messa a cavalcioni su di me, dandomi le spalle e impalandosi ancora una volta con il mio cazzo.
Io in quel modo avevo però in posizione perfetta il suo buco del culo con cui ho iniziato a giocare un po’, stuzzicandolo con un dito bagnato di saliva e sentendo che lei non protestava sono passato al passo successivo.
Avevo a portata il plug recuperato tra i giochi di prima e dopo averlo leccato per bene ho iniziato a inserirlo piano piano.
Lei all’inizio era un po’ sorpresa ma non protestava e quindi io l'ho infilato sempre più, fino a quando sono arrivato a infilarglielo fino in fondo.
A quel punto la scena aveva la carica erotica degna di un porno, mi stavo scopando la sorella della mia ragazza, che aveva un plug nel culo e il mio cazzo nella figa.
Lei godeva sempre di più e dopo qualche minuto ho deciso di riprendere in mano la situazione spingendola e mettendola a pecorina, cosi da poter giocare con il suo clitoride mentre veniva scopata in figa e in culo.
In quella posizione ha iniziato a gemere subito, le ho afferrato anche una tetta e ho iniziato a giocare anche con un suo capezzolo. Lei non ha capito più nulla, si è lasciata andare sul letto e ha iniziato a godere come nelle migliori scene dei film e dopo un minuto aveva raggiunto un altro orgasmo.
Mi sono fermato qualche secondo e lei mi ha fatto togliere il cazzo dalla figa e le mani dalle tette che ormai non ce la facevano più a sopportare tutte quelle stimolazioni, solo che io non avevo ancora finito e c’era un solo posto in cui non avevo ancora infilato il mio cazzo.
Lei ha capito al volo e mi ha detto:
- “Scopami il culo dai, lo so che lo vuoi”
Ho quindi preso un po’ di lubrificante e le ho tolto il plug dal culo, iniziando a lubrificarlo per bene.
Dopo poco ho puntato il suo buchetto con il mio cazzo e finalmente sono riuscito a penetrare quelle chiappe su cui tanto avevo fantasticato.
Lei non ha protestato più di tanto, si vede che dopo tutto non erano le prime volte che lo prendeva dietro.
Ha ricominciato subito a gemere e a godere e anche se mi aveva detto di non farlo, sono tornato a giocare con la sua figa, penetrandola con tre dita.
Tra il fatto che ormai andavamo avanti da un po’ e il fatto stesso di scoparmi mia cognata nel culo sono durato forse cinque minuti e con un sonoro grido di godimento le ho riempito il culo di sborra, mentre lei godeva con me, per la terza volta.
Tutti nudi siamo quindi andati a fare una doccia per lavarci per bene e rinfrescarci un po’ le idee, ma non è passato molto tempo prima che il mio amichetto si svegliasse di nuovo sotto quel getto di acqua e davanti ad una donna nuda.
Lei si è quindi abbassata e ha cominciato un altro fantastico pompino con cui mi ha fatto vedere le stelle.
- “Ti devo un orgasmo” mi dice
E dicendo cosi ha ripreso il pompino e ricominciando a solleticarmi le palle come prima a letto, portandomi all’orgasmo in pochi minuti.
-" Oh si, vengo, si continua cosi, tra poco ci siamo, per favore succhia cosi, voglio sborrarti in faccia”
Le mi ha guardato un po’ stranita ma eccitata e quando ero pronto per venire lo ha tirato fuori dalla bocca, lasciandomi il comando e dopo qualche secondo le ho sborrato su tutta la faccia e sui capelli, sedendomi poi in doccia esausto mentre lei si lavava per bene.
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