Un'infermiera a casa mia 2

di
genere
etero

Quella mattina, mentre aspettavo Beatrice come tutti i giorni, sentii un fastidioso maldipancia assai fastidioso ed allora, quando lei arrivò, le chiesi se le iniezioni potevano essere la causa del forte dolora all'addome e lei confermò che però, liberando l'intestino, potevo risolvere tutto così mi venne proprio in mente che avevo in casa una valida anche se sorpassata, siringa per clisteri. La feci vedere a Beatrice che la smontò nei suoi pezzi e mi fece mettere tutto a bollire ( era in acciaio inox ) sul fornello e poi rimontò tutta e riempì con acqua ed una polvere lassativa. Subii senza provare disagi e dolori ed in pochi minuti avevo liberato la pancia. Dopo che Beatrice rimise a bollire il tutto, mi confessò che il ricevere clisteri era un gioco che la eccitava moltissimo e quindi mi esortava a praticargliene almeno uno. Il fatto di vederla eccitarsi e godere poi sentendosi riempire il suo levigato pancin, mi fece nascere in me il lato sadico, prima d'ora sconosciuto e così riempii di acqua tiepida e le infilai la rigida cannula larga un centimetro e lunga quindici. Gliela infilai senza delicatezza, anzi, con decisione, tanto che la vidi e sentii gemere e sobbalzare ed infine le iniettai il contenuto in un solo colpo e lei si lamentò quasi piangendo ed a me quel nuovo gioco stava eccitando assai. Le tenei dentro la cannula tenendola energicamente ferma e poi la lasciai correre al bagno per liberarsi. Quando lei ritornò mi ero già munito di laccetti coi quali, dopo averla fatta sdraiare sul letto, le immobilizzai i polsi e le caviglie, tutto questo avveniva mentre lei stava protestando affatto contenta del nuovo gioco ma io la sculacciai un poco, eccitandomi moltissimo a vedere il suo culo meraviglioso diventare sempre più rosso porporeo, poi le diedi dei morsichetti alle natiche e d'improvviso le infilai la cannula scaricandole subito il contenuto nel bel culo. Lei gridò implorandomi di smettere di riempirla d'acqua che poi era appositamente ben calda ed arrivò anche a piangere. Io la slegai appena la siringa era stata vuotata e lei corse a svuotarsi. Quando tornò mi implorò di finirla di clisterizzarla. La lasciai riposare un poco ma poi, eccitato per il suo bel culo rosso di sculacciate, le legai nuovamente i polsi e dopo averle scaricato in culo una buona quantità di vasellina, allora le infilai il mio notevole batacchione che riuscì ad entraci tutto ma lei emetteva grida strazianti, supplicandomi di toglierlo dal culo ma io feci il finto sordo e continuai a possederla senza pausa, senza sosta. Quando finalmente raggiunsi l'orgasmo, le schizzai un mare di sborra e poi, dopoo che il batacchiò le uscì fuori, le liberai i polsi...aspettandomi certissimo che lei mi avrebbe aggredito graffiandomi in viso ( caratteristica tipica delle donne! ); invece no, lei scoppiò in un pianto lungo ma dopo l'ultimo singhiozzo lei si affianco sdraiandosi accanto a me ed abbracciandomi stretto. Poi mi confessò che se non la avessi costretta legandola, forse si sarebbe fatto fare da me qualsiasi cosa.
scritto il
2025-02-03
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