Tutto avrei pensato ma... .4.
di
Sansicciotto.
genere
etero
Tornato a casa mi preparai la cena ma fui interrotto dallo squillo del telefonino: era una signora che m'imploava di venire da lei per praticare un'iniezione a suo figlio, diciottenne, affetto da asma. Spegnei fornelli ed altro in cucina e volai letteralmente all'indirizzo datomi. Giunto lì mi aprì una bella signora bionda, alta e ben in carne. Mi prese letteralmente per mano guidandomi alla camera del figlio e, senza chiacchiere ed altro, mi diede la fiala da iniettare ed in un lampo eseguii tutto. Subito poco dopo il ragazzo già si riprendeva respirando bene e mi sorrise agiungendo un "grazie!" con gli occhiinumiditi da lacrime di gioia di riconoscenza nei miei confronti. Senza perdere poi tempo chiesi di farmi parlare col medico che seguiva il giovane e, dopo tante precauzioni accordate tra noi due, decisi di praticargli un'iniezione al mattino e la seconda alla sera. Il ragazzo, dopo tre giorni aveva preso un bel colore al viso e la mamma, vedova e perciò sofferente per mancanza di cazzo, faceva vedere che la mia presenza la rassicurava e confortava. Ogni giorno aumentava la reciproca confidenza tra me e lei, infatti, quando il medico disse che il ragazzo avrebbe continuato con punture assai meno forti e dolorose rispetto alle precedenti, lei, Rosina si chiamava, quando mi riferì il parere del Medico, mi si avvicinò e schioccò un bacio alla guancia. Il ragazzo era ancora allettato ed allora mi girai sfiorando un orecchio a lei ma poi ero subitostretto ai suoi fianchi, baciandola, slinguandola in bocca, sussurrandole poi che se potevo la avrei già ben scopata, senza tanti indugi. Lei mi chiese di avere un pò di pazienza perchè sapeva bene che suo figlio Gianni, si sarebbe addormentato subito e così fu; dopo pochi minuti eravamo sul letto matrimoniale che non "cantava più da dodici anni", così mi disse lei, Rosina. Quella sera la leccai prima dal naso all'ano, alla figona folta e pelosissima e le sue gambe erano anche loro pelosissime...lei non aveva scopo di curarsi bene, rasandosi la peluria a dopo che la scopai penetrandola col batacchione gonfio da quasi esplodere, le dissi che tutta quella sua peluria mi eccitava assai e così lei mi promise di non rasarsi mai più ed insieme stabilimmo di incontrarci il più possibile e così lei venne varie volte a casa mia dove la nostra intimità non era affatto disturbata da alcuno e le leccate di sessi contornate da scopate, inculate che poi stimolavano a fottere fino all'ultimo fiato, furono sempre più intense! Certo, infilare quel bestione in mezzo alle mie gambe nel suo bel culo assai gustoso non era cosa facile ma prova oggi, ripeti domani, con non sò quanti tubetti di gel consumammo ma alla fine riuscimmo a rompere "l'anello" dopo l'ano ed io potei godere del suo culone, sodo, soffice ed elastico e non sò più quante vole la inculavo al giorno. Il rapporto con Rosina s'intensificò sempre di più e, quando Gianni fu guarito, fuori di pericolo, io trovai la scusa di venire tutte le sere per misurare la pressione arteriosa a Gianni e lì divenni ospite fisso e, dopo aver cenato insieme, io e Rosina ci davamo al sesso che lei da anni non aveva più onorato. Un giorno, dopo che Gianni disse a sua madre di essere contento del rapporto nato tra me e sua madre mi fu proposto di venire ad abitare con loro due ed io accettai subito; dopo pensai di tenermi casa mia come punto d'incontro con chi aveva bisogno di terapie da me e lì m'incontrai spesso con Barbara e poi Simona. Stavo benissimo a scoparmi Barbara a casa mia che poi fu la prima della fila creatasi da me con altre ragazze, signore mature...si però...chi era la meglio del mio harem, chi la mia regina? Ma Rosina con le sue curve assai abbondanti e gustose da agguantare, facendomi eccitare anche quando dormivo!!
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