La crepa sul muro mi offrì visioni eroiche gratuitamente.

di
genere
etero

Ero da poco in pensione e cercavo occupazioni per arrotondare l'importo pensionistico...da fame...Italia di oggi!?!... . Un giorno fui chiamato da mia cugina, Suora in un Convento, che mi chiese di venire da lei. Ci andai subito e brevemente mi cghiese se ero in grado di saper fare dei lavori di manutenzione e sarei poi stato compensato. Dentro di me saltai di gioia: eccò, questa occasione è piovuta dal cielo!! Accettai quindi senza neanche vedere ma mia cugina: Suor Lucia, mi accompagnò nei sotterranei del Convento e mi fece vedere una crepa sul muro, chiedendomi di chiuderla e poi avrei potuto fare tanti altri lavori. In breve, il giorno dopo tornai al Convento, munito di secchi, ed attrezzi vari ed iniziai subito il lavoro. Mentre stavo demolendo una parte fradicia di umidità mi fermai un attimo e sentii così lì vicino dei lamenti, gemiti che in un primo tempo mi sembravano segnali di dolore e mi allarmai: uscii dalla stanza e sentii meglio i lamenti, avanzai nel corridoio e vidi una stanza illuminata da luce di torcia. scostai la porta lentamente e mi si presentò la scena di due suore nude su un vecchio divano che lesbicheggiavano focosamente. Pochi attimi dopo, seguendo lo spettacolo mi masturbai e, preso dal godimento, non mi accorsi che le due sorelle mi stavano osservando con una attenzione tale... ma dopo aprii gli occhi e loro, senza minimamente esitare, mi presero per mano, conducendomi dentro la stanza e...una mi prese al collo baciandomi in bocca, metre l'altra si dedicò a terminare la masturbazione mie ma con le sue labbra, la sua bellissima bocca. Chiaramente erano ambedue nude e, dopo che io arrivai all'orgasmo in bocca, la succhiatrice mi chiese in cambio di lecarle la figa ed io lo feci subito e quella che mi aveva baciato in bocca passò a leccarmi l'ano per poi stuzzicarlo col dito: Quando vidi che quell'altra che leccavo stava sborrando, le infilai il cazzo in figa e, senza pensare minimamente che poteva essere ancora vergine, ma fu lei a farmelo subito capire, lanciando un urlo di dolore straziante...un pò per le mie dimensioni del batacchione molto generose e poi perchè erano anni che non aveva mai conosciuto un cazzo. Corsi subito a sgrillettarle il clitoride per attenuare il dolore mischiandono al godere e le diedi colpi di cazzo sempre decis e profondi e solo dopo lei finì di insultarmi dandomi del violentatore ma dopo, appunto, passò a richiedermi subito un "bis" ed io allora mi...sacrificai... . Quel mattino sverginai anche l'altra suora e scopale e poi ripassale, volli invitarle ad offrirrmi i culetti che avrei onorato col mio batacchione e...dopo un breve consulto tra loro mi dissero che per nessun motivo al Mondo, avrebbero rinunciato a perdere la verginità secondaria. Lì proposi di rivederci al mattino dopo per il secondo tempo dello spettacolo e così stabilimmo. Loro poi se ne andarono via e poco dopo arrivò mia cugina che vide il lavoro eseguito e mi diede un bacio sulla guancia ringraziandomi per quanto e come avevo fatto; poi si mise a rievocare la nostra adolescenza dove di nascosto di tutti ci mettevamo a spogliarci per osservarci i nostri corpi e lei era fiera del suo piccolo seno già sbocciante che mi faceva toccare con orgoglio ed io, ripensando a quei momenti passati, le proposi di controllarci lo sviluppo dei corpi: pochi secondi dopo eravamo completamente nudi e dopo... .
scritto il
2024-11-06
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