Con gli amici alle terme in Giappone

di
genere
scambio di coppia

Era da diversi mesi che aspettavamo questo viaggio, finalmente era giunto il momento di partire per il Giappone con una coppia di nostri amici, Marco e Laura.
Con loro siamo molto affiatati, ci conosciamo da diversi anni e abbiamo sempre parlato apertamente di varie cose, compreso il sesso e le nostre esperienze.

Io e Marta avevamo già pianificato tutto il viaggio, qualche giorno a Tokyo, poi un weekend in un paese termale e qualche giorno a Kyoto.

Dopo la prima settimana da veri turisti in città, ci siamo goduti le sorgenti termali ai piedi del vulcano, famosa tradizione nipponica a cui non potevamo rinunciare. Avevamo prenotato due notti in due strutture diverse in due paesi diversi uno vicino all’altro.

Il primo paese era più moderno, quasi simile ad una piccola cittadina e infatti non abbiamo avuto problemi di nessun tipo, io e Marco siamo andati nelle terme da uomo, rigorosamente senza nulla addosso e Marta e Laura in quelle da donne, anche loro come mamma le ha fatte.
Come ho detto prima, ci conosciamo da diversi anni e poi insomma, tra soli uomini o tra sole donne siamo fatti più o meno tutti allo stesso modo.

Il secondo giorno però eravamo in un villaggio un po’ più all’antica, in cui le persone tatuate, come da tradizione, non potevano accedere alle terme pubbliche, e questo poteva essere un problema, poiché Marco ha qualche tatuaggio in giro per il corpo.
Per fortuna l’hotel in cui alloggiavamo aveva un paio di terme private, libere nelle ore in cui a noi facevano più comodo.

Abbiamo allora prenotato per un paio di ore, con aggiunta di degustazione di sake locale.
Dopo un giro del paese e una bella camminata in montagna siamo andati a fare un bel bagno rilassante.
Si è subito presentato un problema, ovvero che non avevamo effettivamente deciso se seguire la tradizione ed entrare tutti e 4 nudi o se tenere il costume come nelle normali piscine, dopotutto non eravamo più tutti dello stesso sesso.
Dopo qualche dubbio iniziale abbiamo optato per entrare senza nulla addosso e dopo esserci lavati per bene ci siamo immersi nelle calde acqua termali.

A me personalmente hanno sempre fatto un certo effetto le terme, e in più essendo li nudi, in uno spazio ristretto con quelle 4 tette galleggianti che mi fissavano è stato decisamente troppo per il mio pene che si è subito svegliato e messo sull’attenti.
Per fortuna ero comunque coperto un po’ dall’acqua sulfurea e solo Marta, che era affianco a me se ne era accorta.

Abbiamo quindi iniziato a chiacchierare del più e del meno e nel frattempo il sake, che era davvero buono e abbondante, ha iniziato a scorrere.

Ad un certo punto probabilmente a Marco era successa la stessa cosa che era successa a me perché abbiamo visto la mano di Laura che si spostava verso il suo membro e che iniziava a fare degli strani movimenti sott’acqua senza dire nulla, mentre stavamo parlando.

Il sake era quasi finito, l’atmosfera si stava scaldando e la mano di Laura non accennava a fermarsi, anzi, ora anche Marco stava iniziando a muoversi verso la figa di Laura che aveva palesemente spalancato le gambe per far entrare le sue dita dentro di lei.

Marta a quel punto, che dopo l’esperienza con la sorella si era lasciata molto andare, ha iniziato a farmi una sega, in maniera anche abbastanza evidente e i nostri amici non si sono più risparmiati.
Marco si è seduto sul bordo della vasca e Laura tra le due gambe ha iniziato a fargli un pompino facendo i rumori più osceni mai sentiti.
Anche io mi sono seduto come Marco e Marta ha iniziato una delle sue spagnole che tanto mi fanno impazzire, unendo anche una leccata di cazzo ogni tanto.

Io e Marco siamo venuti praticamente insieme e mentre Laura ha ingioiato tutto, io ho sborrato sulle tette di Marta, che si è quindi dovuta allontanare un attimo per darsi una pulita.
Era chiaro però che la cosa non fosse finita li, infatti subito dopo anche Laura è uscita dalla vasca e si è messa a pecorina, con Marco dietro che ha iniziato a scoparla come un dannato e nel mentre le infilava un paio di dita nel culo.
Laura a quel punto mi ha fatto segno di avvicinarmi e ha detto a Marta, che era appunto un po’ più lontana.

-“Marta, guarda che te lo lubrifico per bene, cosi poi ti scopa meglio”

Al che ha iniziato a farmi un pompino da sogno, mentre il suo ragazzo la scopava da dietro.
Dopo poco Marta è tornata e ha ripreso possesso del mio cazzo, mettendosi anche lei a 90 e infilandoselo tutto nella figa.
E quindi eravamo cosi, le nostre donne a pecora che limonavano tra loro e noi due a scoparle godendoci la scena.

Dopo qualche minuto cosi io e Marta abbiamo cambiato posizione e ci siamo messi alla classica missionaria, facendo in modo però che Marta e Laura facessero un bel 69, cosi da poter giocare a vicenda con i loro corpi, mentre venivano scopate.
Siamo andati avanti cosi un po’ io scopavo Marta che intanto giocava con le tette di Laura leccandole i capezzoli e mordicchiandole delicatamente.
Per non farmi mancare proprio nulla io ho anche iniziato a lubrificare per bene un dito a infilarlo nel culo di Marta che ha gradito subito, e nel frattempo con l’ altra mano ho iniziato a stimolarle il clitoride ad ogni affondo che davo con il cazzo.

Siamo andati avanti cosi, credo 5 minuti e la prima a godere è stata Laura, che con un sonoro orgasmo ha eccitato anche Marta, che l’ha seguita a ruota dopo un minuto o forse meno.
A quel punto io e Marco ancora non eravamo venuti ed eravamo ancora nella stessa posizione di prima, quella specie di 69 aggrovigliato. Le ragazze a questo punto hanno deciso di dedicarsi ai nostri cazzi, ma scambiandosi i partner, Laura ha iniziato a farmi un pompino e Marta a succhiare il cazzo di Marco.

Presi un po’ alla sprovvista noi due ci siamo guardati e dopo un attimo ci siamo riposizionati più comodamente per poter godere ancora un po’, io e Laura siamo tornati a bordo piscina e Marta e Marco sono rimasti li sdraiati.


Io ho iniziato a leccare la figa di Laura, che era già un lago, ogni tanto salivo ai capezzoli, giocavo con il clitoride e la penetravo con due o tre dita.
Nel frattempo non sapevo di preciso cosa Marco stesse facendo a Marta, ma sicuramente le piaceva perché la sentivo gemere e godere molto chiaramente.

Dopo un po’ che stuzzicavo Laura però lei voleva di più e ha diretto il mio cazzo all’ingresso della sua figa. Non mi ha certo dovuto pregare e ho iniziato subito a scoparla con tutta la foga che mi era rimasta in corpo. Era talmente bagnata che ad ogni colpo faceva il suono che fanno i piedi che finiscono in una pozzanghera.
Marco ha il cazzo più lungo del mio, ma io ce l’ho decisamente più largo, forse questo, o forse la situazione in generale ma dopo poco lei stava già per venire un’altra volta.
Visto che anche io ero quasi al limite l’ho fatta mettere a pecorina e le ho infilato anche un dito nel culo, come desideravo fare da quando eravamo entrati in quella stanza.
Lei è venuta poco dopo e anche a me bastavano ormai sono pochi colpi per liberarmi allora le ho sussurrato all’orecchio

-“Voglio riempirti la bocca”

Lei mi ha guardato e dai suoi occhi ho capito che non aspettava altro.
Marco mi aveva detto che adorava fare i pompini, ma non credevo cosi tanto.
Si è subito messa in ginocchio e lo ha preso tutto in bocca. Era davvero brava, giocava con la cappella, lo infilava tutto in bocca, mi solleticava le palle e poi lo tirava fuori e iniziava a leccarlo solo da sotto, e poi riprendeva il giro. Sono durato davvero poco, forse un paio di minuti e le ho scaricato in gola tutta la sborra che avevo accumulato in quella fantastica scopata.
Lei soddisfatta non ha lasciato cadere nemmeno una goccia e ha ingoiato tutto in un sorso.

Solo a quel punto ci siamo accorti che avevamo perso di vista i nostri partner.
Erano a poca distanza e, a giudicare dallo sperma sulla schiena di Marta anche loro ci avevano dato dentro. Ora Marco era seduto su uno sgabello che si trova all’interno per sedersi mentre ci si lava e Marta era in ginocchio davanti a lui con il suo cazzo tra le tette.
Evidentemente anche lui era curioso di provare quello che gli avevo raccontato sulla mia ragazza e sulle sue tette, visto che Laura non era dotata come Marta.

Io e Laura ci siamo seduti abbracciati e ci siamo goduti la scena, ma probabilmente era già un po’ che andavano avanti, perché dopo circa un minuto, con un grido animalesco, Marco ha sborrato per la terza volta, direttamente in faccia e sulle tette di Marta.

A quel punto anche loro si sono calmati un attimo e si sono accorti che li stavamo fissando.

Senza vergogna e pudore ci siamo quindi lavati tutti insieme alle docce e abbiamo finito di goderci l’ultima ora di terme, decisamente molto più uniti di prima
scritto il
2025-02-01
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