Sotto la doccia
di
author9033
genere
masturbazione
Dovete sapere che sia io che Marta, a causa dei nostri lavori, andiamo spesso in trasferta, solitamente sono viaggi che durano una decina di giorni e durante i quali difficilmente riusciamo ad avere camere singole, quindi per noi che scopiamo quasi ogni giorno è davvero una sofferenza non poterci nemmeno prendere un attimo di intimità per tutto quel tempo.
Ogni volta che uno di noi torna a casa quindi per recuperare, la notte stessa in pratica non si chiude occhio prima di aver fatto sesso almeno due o tre volte, per ricaricare un po' le batterie.
Questo racconto però non parla di sesso, ma parla di quando, una volta, sono rientrato prima del previsto da uno di questi viaggi e abbia trovato Marta a masturbarsi da sola in doccia.
Era un sabato, nel tardo pomeriggio, sapevo che lei era stata in palestra perchè mi aveva mandato la consueta foto delle tette coperte dal suo braccio mentre si cambiava, prima di andare in sala pesi a far rizzare qualche cazzo con quelle tettone che si ritrova.
Nel rientrare a casa avevo visto la luce del bagno accesa quindi avevo immaginato si stesse facendo la doccia, per darsi una sistemata prima di uscire con le sue amiche il sabato sera.
Volevo farle una sorpresa ma la sorpresa l'ha fatta lei a me, sono entrato in casa e di soppiatto mi sono avvicinato al bagno, che aveva la porta avvicinata e così l'ho vista, in tutta la sua bellezza, nuda, con l'acqua che le scorreva su tutto il corpo e soprattutto con il suo dildo ben piantato nella figa e una mano che giocava con i suoi capezzoli.
Il mio cazzo si è rizzato subito e ovviamente il primo pensiero è stato quello di entrare in quel bagno, aprire la porta della doccia, girarla a pecorina e scoparla come se non ci fosse un domani fino a venire dentro di lei, ma, non so perchè, ho deciso di aspettare, di lasciarle del tempo per conoscersi, per esplorare il suo corpo e scoprire nuove cose di lei che magari ci avrebbero fatto divertire ancora di più insieme.
E cosi sono rimasto a guardarla mentre si penetrava da sola con quel cazzo di gomma pieno di nervature, mentre godeva e si leccava da sola i capezzoli e intanto giocava con lo spruzzino della doccia rivolto direttamente verso il suo clitoride, ovviamente nemmeno io sono rimasto fermo, ho appoggiato lo zaino a terra e ho preso in mano il mio cazzo, che ormai ero bello sveglio, e ho iniziato a masturbarmi guardandola.
Ad un certo punto evidentemente era stufa di quella posizione e ha deciso di attaccare il dildo con la ventosa alla parete della doccia, mettendosi poi a 90 e impalandosi su quel finto pezzo di carne dandomi la visione del suo culo in primo piano.
Io in tutto ciò stavo continuando a masturbarmi ma sapevo che sarei durato ancora poco, quella visione era decisamente troppo dopo una settimana di astinenza, e lei ha poi iniziato ad essere ancora più eccitante, quando ha iniziato a cercare il suo buco del culo con una mano.
La vedevo da dietro cosi, a 90 gradi, con una mano appoggiata davanti a se, all'altro lato della doccia, il dildo piantato dritto nella figa e un paio di dita dell'altra mano dentro il culo, con l'acqua della doccia che intanto scorreva sulle sue curve cosi perfette da far perdere la testa.
Mamma mia quanto l'ho amata e quanto l'ho desiderata in quel momento, lei era li, davanti a me che faceva avanti e indietro su quel cazzo di gomma e intanto gemeva e godeva come se non ci fosse un domani, senza curarsi del fatto che i vicini la potessero sentire, voleva solo godere e direi che ci stava riuscendo alla grande.
Sono bastati un paio di minuti in quella posizione per vederla mentre stava per raggiungere l'orgasmo, il ritmo delle penetrazioni che si auto infliggeva aumentava, il suo respiro si faceva sempre più affannoso e i gemiti di piacere sempre più rumorosi. Il colpo di grazia è arrivato quando ha tolto le dita dal suo ano ha preso il soffione della doccia puntandoselo dritto sul clitoride.
A quel punto, nel giro di qualche secondo è esplosa in un orgasmo che l'ha scossa dalla punta dei piedi al capo e che ha dato il colpo di grazia anche a me che con un orgasmo che faccio fatica a descrivere sono venuto li, in piedi fuori dalla porta del bagno sborrando per terra la riserva che tenevo da una settimana ed ero pronto a riversare sulle tette di Marta.
Dopo essersi ripresa un attimo da quell'orgasmo che evidentemente non l'aveva lasciata indifferente ha estratto il dildo dalla sua figa che ancora stava gocciolando e ha riposto il soffione della doccia al suo posto.
Anche io mi sono dovuto un attimo riprendere vista la situazione e con dei fazzoletti che avevo in tasca ho cercato di ripulire al meglio il macello che avevo fatto per terra.
A quel punto ho fatto finta di niente, sono uscito di nuovo di casa e dopo un paio di minuti sono rientrato facendo più casino possibile per farmi sentire ed annunciare il mio ritorno.
Lei aveva appena finito di farsi la doccia e in fretta e furia ha nascosto il dildo nel suo cassetto per poi venirmi incontro nuda e saltarmi addosso baciandomi e dicendomi "Ti stavo proprio pensando fino ad un attimo fa, sai?"
Ogni volta che uno di noi torna a casa quindi per recuperare, la notte stessa in pratica non si chiude occhio prima di aver fatto sesso almeno due o tre volte, per ricaricare un po' le batterie.
Questo racconto però non parla di sesso, ma parla di quando, una volta, sono rientrato prima del previsto da uno di questi viaggi e abbia trovato Marta a masturbarsi da sola in doccia.
Era un sabato, nel tardo pomeriggio, sapevo che lei era stata in palestra perchè mi aveva mandato la consueta foto delle tette coperte dal suo braccio mentre si cambiava, prima di andare in sala pesi a far rizzare qualche cazzo con quelle tettone che si ritrova.
Nel rientrare a casa avevo visto la luce del bagno accesa quindi avevo immaginato si stesse facendo la doccia, per darsi una sistemata prima di uscire con le sue amiche il sabato sera.
Volevo farle una sorpresa ma la sorpresa l'ha fatta lei a me, sono entrato in casa e di soppiatto mi sono avvicinato al bagno, che aveva la porta avvicinata e così l'ho vista, in tutta la sua bellezza, nuda, con l'acqua che le scorreva su tutto il corpo e soprattutto con il suo dildo ben piantato nella figa e una mano che giocava con i suoi capezzoli.
Il mio cazzo si è rizzato subito e ovviamente il primo pensiero è stato quello di entrare in quel bagno, aprire la porta della doccia, girarla a pecorina e scoparla come se non ci fosse un domani fino a venire dentro di lei, ma, non so perchè, ho deciso di aspettare, di lasciarle del tempo per conoscersi, per esplorare il suo corpo e scoprire nuove cose di lei che magari ci avrebbero fatto divertire ancora di più insieme.
E cosi sono rimasto a guardarla mentre si penetrava da sola con quel cazzo di gomma pieno di nervature, mentre godeva e si leccava da sola i capezzoli e intanto giocava con lo spruzzino della doccia rivolto direttamente verso il suo clitoride, ovviamente nemmeno io sono rimasto fermo, ho appoggiato lo zaino a terra e ho preso in mano il mio cazzo, che ormai ero bello sveglio, e ho iniziato a masturbarmi guardandola.
Ad un certo punto evidentemente era stufa di quella posizione e ha deciso di attaccare il dildo con la ventosa alla parete della doccia, mettendosi poi a 90 e impalandosi su quel finto pezzo di carne dandomi la visione del suo culo in primo piano.
Io in tutto ciò stavo continuando a masturbarmi ma sapevo che sarei durato ancora poco, quella visione era decisamente troppo dopo una settimana di astinenza, e lei ha poi iniziato ad essere ancora più eccitante, quando ha iniziato a cercare il suo buco del culo con una mano.
La vedevo da dietro cosi, a 90 gradi, con una mano appoggiata davanti a se, all'altro lato della doccia, il dildo piantato dritto nella figa e un paio di dita dell'altra mano dentro il culo, con l'acqua della doccia che intanto scorreva sulle sue curve cosi perfette da far perdere la testa.
Mamma mia quanto l'ho amata e quanto l'ho desiderata in quel momento, lei era li, davanti a me che faceva avanti e indietro su quel cazzo di gomma e intanto gemeva e godeva come se non ci fosse un domani, senza curarsi del fatto che i vicini la potessero sentire, voleva solo godere e direi che ci stava riuscendo alla grande.
Sono bastati un paio di minuti in quella posizione per vederla mentre stava per raggiungere l'orgasmo, il ritmo delle penetrazioni che si auto infliggeva aumentava, il suo respiro si faceva sempre più affannoso e i gemiti di piacere sempre più rumorosi. Il colpo di grazia è arrivato quando ha tolto le dita dal suo ano ha preso il soffione della doccia puntandoselo dritto sul clitoride.
A quel punto, nel giro di qualche secondo è esplosa in un orgasmo che l'ha scossa dalla punta dei piedi al capo e che ha dato il colpo di grazia anche a me che con un orgasmo che faccio fatica a descrivere sono venuto li, in piedi fuori dalla porta del bagno sborrando per terra la riserva che tenevo da una settimana ed ero pronto a riversare sulle tette di Marta.
Dopo essersi ripresa un attimo da quell'orgasmo che evidentemente non l'aveva lasciata indifferente ha estratto il dildo dalla sua figa che ancora stava gocciolando e ha riposto il soffione della doccia al suo posto.
Anche io mi sono dovuto un attimo riprendere vista la situazione e con dei fazzoletti che avevo in tasca ho cercato di ripulire al meglio il macello che avevo fatto per terra.
A quel punto ho fatto finta di niente, sono uscito di nuovo di casa e dopo un paio di minuti sono rientrato facendo più casino possibile per farmi sentire ed annunciare il mio ritorno.
Lei aveva appena finito di farsi la doccia e in fretta e furia ha nascosto il dildo nel suo cassetto per poi venirmi incontro nuda e saltarmi addosso baciandomi e dicendomi "Ti stavo proprio pensando fino ad un attimo fa, sai?"
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