La voglia della schiva

di
genere
dominazione

Din din, apro il cellulare e bam! una tua foto sul letto seduta vestita di niente, 4 semplici parole. "Signore, torna a casa", chiudo il cellulare e dopo 5 min sono davanti la porta di casa. Apro e ti trovo davanti la porta, sulle punte con la coda e un rossetto rosso sulle labbra. Ti guardo scruto ogni singolo centimetro del tuo corpo. Mi avvicino lentamente senza mai distogliere gli occhi da te, ti dico di guardare davanti e non girarti. Mi guardi e poi fissi la porta, non emetti un fiato. Ti giro intorno e ti guardo, come guarda un leone la sua preda. Senti l'animale che stai cercando che si avvicina a te, con passo felpato ma con la sicurezza del re della savana. Mi avvicino a te a come il leone ti afferro e ti porto a me, le tue mani sono colme del mio pacco. La mia mano sulla tua gola è sicura, sa come afferrarti e farti godere. Mi avvicino lentamente e inizio ad annusare la mia preda, mi prendo ciò che voglio come e quando voglio. Ti afferro e lentamente inizio ad assaporare la tua spalla leccandola lentamente fino ad arrivare all'orecchio. Respiro dentro di te e ti sussurro "In camera, posizione di attesa", sorridi e fremi per andare. Ti tengo ferma con una sola mano, mentre l'altra ti accarezza lentamente le labbra e da li scende sul seno. Vedo diventare turgidi i tuoi capezzoli, ti mordi le labbra mentre sto scendendo giù. L'attesa è infinita tanto che iniziano a tremarti le gambe prima ancora che possa stimolarti. Arrivo li sotto e con le dita ti tocco ovunque tranne dove vorresti che ti toccassi. Accarezzo l'esterno delle tue labbra come se volessi baciarle, con una delicatezza assurda. Ora le tue gambe tremano come se ci fosse un terremoto, senti crescere il mio membro nelle tue mani. Gonfi il petto per avere un po' di ossigeno, appena finito di gonfiarlo ti tappo naso e bocca e ti inizio a far godere con un solo dito. Ansimi e godi come non mai. Vorresti buttare fuori l'aria e respirare un po' ma sai che comando io e ciò ti fa impazzire ancora di più. Stai quasi per venire, ti agiti, vuoi respirare ma non è ancora il momento. "3.... 2..... 1...." levo la mano e respiri come non hai mai fatto. Ti blocco e ti dico che ora puoi fare ciò che volevo, cammini sulle punte fino sul letto. Io ti seguo iniziando a preparare le manette con la cinta, ti metti sul letto in ginocchio e poi chini la faccia fino a farla toccare sul materasso. Porti le braccia dietro la schiena e con il culo all'aria mi dici "Scopami signore, Voglio compiacenti". Ti guardo e ti ammanetto le mani e poi.... inizio a leccarla per bene, lecco intorno alle labbra, intorno al clitoride, persino dentro lecco. La mia lingua ti stimola ovunque ora si che sei bagnata veramente tanto bagnata che inizi ad ansimare seriamente. Urli dal piacere, era un sacco che lo volevi. "SIGNORE... POSSO VENIRE??!!" mi fermo "NON ANCORA", lo tiro fuori e lo infilo dentro. Lo senti entrare caldo, pulsante e vigoroso. Tiri gli occhi all'insù e orgasmi, non lo ricordavi così enorme. Lo spingo più che posso e poi inizio a muovermi dentro di te come un animale. Senza mai fermarmi spingo forte e sempre più giù, senti di essere scopata da una bestia non da una persona. Non mi fermo mai, ti giro senza mai sfilarlo e continuo, ti guardo negli occhi mentre ti sfondo. Impazzisci dal piacere tanto che viene senza nemmeno chiedere, sorrido e continuo. Mi guardi con occhi basiti, "Pensavi che mi fermassi solo perché sei venuta?" ti dico mentre continuo a spingerlo dentro. Riprendi ad orgasmare e come non mai. Io continuo senza fregarmene, la cosa ti eccita ancora di più. Stai per venire di nuovo, me ne accordo e ti dico che devi guardarmi mentre stai per venire, mentre con una mano ti stimolo il clitoride e ti faccio impazzire ancora di più. Stai per venire e apri gli occhi e mi guardi, sorrido accelero ancora e il piacere parte da giù come un fulmine sale fino al cervello per poi scendere giù come un tuono "Siiiii signoreeeee" urli mentre vieni. Mi fermo, lo sfilo ti guardo riprendere fiato. Mi avvicino alle tuo viso e a un baffo dalle tue labbra ti dico "Rimani così, vado a farmi una doccia". Ti lascio li, la tua faccia è super espressiva, non credi che li faccia veramente. Ti guardo ed esco dalla camera e dal bagno di ti dico "RESPIRA CHE QUESTO ERA SOLO L'INIZIO DELLA SERATA".

Per commenti, suggerimenti potete scrivere a questa mail: carcic.storie@gmail.com
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2025-02-05
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