In metro
di
Alex_libero
genere
etero
Sono appena stata molestata sulla metro. Ho timbrato come al solito, indecisa da che parte andare, scorgo la giusta scalinata e mi avvio, un porta libricini attira la mia attenzione, mi avvicino, diversi autori, ne prendo uno. Mi si para di fianco un ragazzo alto, moro, capelli riccioli, barba un po’ incolta, felpa grande e jeans, mi chiede se mi spavento spesso. Dico di no, poi sì. Lui scende, io rimango ancora un po’ e proseguo nella sua stessa direzione. Scendo le scale, aspetto il metrò, arriva, salgo. Il tizio si mette dietro di me, appoggia un braccio alle porte come per dire “sono qua” e poi sento che spinge, vuole farmi sentire il suo cazzo, fortuna che ho lo zaino, faccio finta di nulla, una fermata sola. Scendo. Vado alla rossa, lui mi segue. Un misto di sensazioni, avevo un maniaco dietro di me!. Salgo le scale, mi guardo in giro, lui è tra la folla, faccio finta di guardare anche dall’altra parte. Salgo. Scendo. Aspetto la metro. Lui ricompare. Una figura costante. Sa che lo sto guardando, di sottecchi. Ho provato paura, sconcerto e… mi sono eccitata. Mi sono eccitata sì, mi sono eccitata eccome! Mi sono bagnata come una troiona. Avrei voluto che mi seguisse, che me lo facesse sentire, che mi portasse in un posto isolato, che mi spingesse contro un muro, una mano in mezzo alle gambe. La fica bagnata. Lui mi dice che sono troia e intanto si avvicina e me lo fa sentire duro. Cristo sono bagnatissima!. –Ti piace puttana?-, non rispondo, ma lo lascio fare, lui spinge il suo cazzo duro contro di me, lo sento attraverso la stoffa dei jeans. Sono tutta eccitata, sono bagnatissima. Ho voglia di essere scopata da lui. Ho una voglia matta di sentirmelo dentro, di farmi sfondare dal suo grosso grossissimo cazzo. Lui mi slaccia i jeans, li fa scivolare a terra, non riesce a togliermeli. –Aspetta-, faccio io, lui si porta una mano al pacco, si slaccia i jeans mentre io libero le gambe e finalmente la mia fica bagnatissima che non vede l’ora di essere sbattuta. Il suo cazzone durissimo punta verso di me, si avvicina e sbam. Me lo caccia dentro. –Ah-, mi lascio scappare un urletto, lui grugnisce, mi scopa va avanti e indietro, avanti e indietro e io vengo e vengo prima che lo faccia lui. –aaah sììì mmm sììì cosììì scopami scopamiii daiii sììì daiii sììì aaah aaah mmm ancora ancora!- -Sìì troia prendilo prendilo tutto puttana!-, mi avvinghio a lui mentre lui mi sbatte contro il muro, mi scopa e mi scopa come una puttana. Accidenti ho dovuto masturbarmi, avevo la fica troppo vogliosa.
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