Sottomissione 2: Fanny (cap.8)
di
mastercam
genere
dominazione
“La troia ha accettato”. Era Olga che scriveva a Marta!
Dopo essere uscite dall’aeroporto dove Fanny era stata “usata” da Olga, le due presero l’auto per tornare in città. “Quindi vuoi essere usata, eh?” chiese Olga a Fanny.
Lei annuì abbassando la testa, in fondo si vergognava della richiesta ma la sua voglia di sentirsi dominata, posseduta, usata era troppo più forte del suo imbarazzo.
“Hai presente Marta?” le chiese Olga. “Certo” rispose Fanny “che c’entra Marta?”
“Marta non è quello che sembra…” iniziò a spiegare Olga “adesso fa la signora…prima era una escort…di livello, ma sempre una escort. Poi si è innamorata di Marco e lui ha voluto sposarla e portarla con lui”
“Non sapevo, non immaginavo…Marta una escort!” disse meravigliata Fanny “e poi dice a me che sono una troia!”
“Sì, in effetti è così” continuava Olga guidando
“Allora, ti spiego…Marta ha un debito con Mathias, il capo dei vigilantes, prima era il suo “principale”, che tu conosci, vero?”. Fanny annuì, quell’uomo l’aveva umiliata inculandola due volte…
“Bene, sarai tu ad estinguere il suo debito” le disse Olga guardandola
“Io???...” rispose Fanny incredula.
“Sì, tu!”
“E in che modo scusa? mi sembra che io ho già dato abbastanza a quell’uomo…” cercava di giustificare il suo diniego Fanny
“Sì, gli hai dato il culo due volte, lo sappiamo, proprio per questo Marta ti ha fatto inculare da lui, per cercare di sdebitarsi…ma adesso serve di più…dovrai essere a sua disposizione per 2 settimane…”
“A sua disposizione???” chiese Fanny “che intendi dire??”
“A sua disposizione, sarai sua per 2 settimane, dovrai fare tutto quello che ti chiede…lo sai, non puoi rifiutarti!”
“Sì…questo lo so…e cosa dovrei fare?”
“Questo non lo so, te lo dirà lui…” le rispose Olga
Fanny riflettè, probabilmente quell’uomo l’avrebbe scopata e inculata per due settimane a suo piacimento…non poteva rifiutarsi…
“Non posso rifiutare, lo so…ok…sto con lui 2 settimane…ma come faccio con il lavoro?” chiese Fanny
“Ti prendi le ferie, cara, con tutto quello che fai per Marco, non avrai certo problemi” le spiegò Olga
“No, non ho problemi…va bene…”
“Brava…sapevo che avresti accettato” le disse Olga e fermandosi ad un semaforo mandò un messaggio a Marta “La troia ha accettato”
Poco dopo arrivarono a casa di Marta.
Lì c’era anche Mathias ad aspettarle.
Marta fece entrare Olga e Fanny. Si rivolse a Olga “le hai spiegato tutto?” le chiese
“Sì, sa tutto” rispose Olga
“Veramente io non so quasi nulla…” cercò di intervenire Fanny
“Tu sarai di Mathias per due settimane…lui deciderà cosa fare con te…” le disse Marta “qui c’è un contratto che noi abbiamo già firmato…leggi…e firma!”
Fanny prese in mano i fogli. “Contratto…Fanny a disposizione di Mathias.. due settimane…tutto quello che vorrà…non potrà ribellarsi nè rifiutare…”
Fanny era sconvolta ma sapeva che doveva firmare.
Guardò Olga, poi Mathias…prese la penna… firmò!
Subito Mathias soddisfatto prese il contratto “Bene, con questo siamo pari Marta…non dovrai più nulla…io continuerò a fare da vigilantes ma tu sarai libera…lei adesso viene con me…” e rivolgendosi a Fanny le prese un braccio accompagnandola verso la porta.
Presa la macchina passarono davanti alla postazione dei vigilantes e due di questi guardarono attentamente Fanny che si trovava seduta accanto al loro capo. Fecero commenti pesanti su Fanny che adesso si accompagnava a Mathias.
Il percorso in macchina si svolse in assoluto silenzio. Fanny era nervosa, non sapeva cosa fare…era stata ceduta a quell’uomo per fare cosa?
Arrivarono a casa di Mathias che fece entrare Fanny.
Lei si guardò intorno “devo mettermi subito a pecora oppure posso fare una doccia?”
disse Fanny provocatoriamente.
“Ahahaha…” Mathias si mise a ridere “non hai capito nulla…non mi interessa proprio scoparti…poi ti ho già inculata due volte…figurati…vai, vai a farti una doccia perchè è già tardi e iniziamo subito…”
Fanny venne accompagnata in bagno, fece la doccia e una volta uscita trovò sul letto gli abiti che avrebbe dovuto indossare.
Un perizoma, una gonna cortissima in pelle che le copriva giusto le natiche, una giacca scollata e un paio di stivaloni che arrivavano oltre il ginocchio.
Fanny indossò tutto, si specchiò, sembrava una vera troia, era una troia! Immaginò che lui l’avrebbe accompagnata in qualche locale o in qualche villa per farla scopare da qualche suo amico. Non fu per nulla preoccupata, aveva vissuto l’esperienza già diverse volte in club privè oppure ospite di qualche porco che l’aveva scopata e poi offerta a tutti.
Uscirono, presero di nuovo la macchina di Mathias, percorsero una decina di chilometri, ormai era buio, arrivarono in una zona isolata.
“Scendi!” le ordinò Mathias
Fanny si guardò intorno, era una zona buia, più avanti un posto in mezzo agli alberi ben nascosto.
Non ci volle molto per capire! vestita in quel modo, il posto isolato, riparato… Mathias voleva farla prostituire per strada.
“No, no, per strada no…” lo implorò Fanny
“Scendi!” le ripetè lui “non puoi rifiutare…”
“Ti prego, faccio tutto quello che vuoi, mi puoi scopare come ti pare, mi puoi far scopare da tutti i tuoi amici, ma per strada no! ti prego!...ti scongiuro!... per strada no!!”
“E come pensi che mi possa ripagare Marta? con il tuo culo? già fatto, grazie… dovrai lavorare per me 2 settimane, ogni giorno vieni da me puntuale e ti porto qui. Lavori e mi dai quello che guadagni…”
“Ti prego…non mi far fare la puttana per strada…questo no…” cercò di protestare Fanny
“Certo…mi hanno detto che vuoi essere usata…vedrai in due settimane verrai usata bene…molto bene…ti passerà la voglia per un po’ di tempo…poi forse mi verrai a cercare per tornare di nuovo a battere…ahahah” concluse ridendo.
“Ma io…ho paura…qui con quelli che possono passare…cosa mi può succedere…”
disse impaurita Fanny
“Per questo non devi preoccuparti…non voglio certo farti fare del male, mi servi sana…io starò qui vicino…quando un cliente ti carica in macchina tu mi telefoni e mantieni acceso così posso sentire tutto quello che succede…se c’è qualcosa che non va io intervengo subito…mi piazzo lì…” e indicò un luogo vicino “da lì posso vedere tutto quello che succede…vedi…ho questa…” e indicò la sua pistola nella custodia di vigilantes “tu entri in macchina e li fai andare dietro quegli alberi, li potrete fare quello che ti chiede…una pompa 50, una scopata 100, se vuole il culo sono 200…ricorda bene…almeno una decina di clienti a sera, la zona è molto richiesta, tra poco ci sarà la fila…” concluse Mathias
“Oddio… non pensavo arrivaste a questo…battere per strada come una puttana…ti prego!” cercava di convincerlo Fanny.
“Scendi e datti da fare…una troia come te sa come fare…avanti, scendi!”
e le aprì lo sportello facendola scendere dall’auto.
Fanny non senza esitazione scese dalla macchina, vide lui allontanarsi di un centinaio di metri e mettersi poco distante in modo da controllare la posizione dove si trovava lei.
Fanny tremava, era devastata da questa situazione che l’avrebbe portata a fare la prostituta di strada…per 2 settimane…l’avrebbero pagata e avrebbe dovuto dare tutto a lui per ripagare il debito di Marta.
Era assorta in mille pensieri quando vide avvicinarsi la prima macchina. Si fermò…
venne abbassato il finestrino “sei nuova…il prezzo è sempre il solito?”
Fanny lo guardò arrossendo…non era mai successo che dovesse chiedere soldi
Prese però coraggio, d’altra parte non poteva fare altrimenti, doveva superare anche questa…in fondo era molto pratica a fare qualsiasi cosa riguardante il sesso.
“emhh…50 bocca, 100 per scopare, 200 se vuoi il culo…” gli rispose Fanny con la voce tremante.
“Entra” gli disse l’uomo aprendo la portiera. Fanny entrò in macchina e subito fece partire la telefonata con Mathias
Si spostarono solo di qualche decina di metri, dietro qualche albero per essere nascosti dalla strada, da lì si vedeva ugualmente la macchina di lui.
“Vedo che sei nuova, sei una bella donna…fammi una pompa per stasera…” le disse il primo cliente e le allungò una banconota da 50. Fanny prese i soldi, vide lui che si era già abbassato la zip dei pantaloni tirando fuori il cazzo, lo prese in mano tirandolo poi si abbassò e cominciò a pomparlo. Non vi era alcun trasporto, non era come le altre volte che provava eccitazione…era anzi schifata…non vedeva l’ora che venisse e la lasciasse andare…prese a lavorarlo con la bocca, un po’ lo tirava con la mano…poi ricominciò a pomparlo con la bocca fino a quando lo sentì sborrare…lo lasciò finire…deglutì tutto come era abituata a fare quando la scopavano…
“Hai ingoiato tutto…sei proprio una puttana…brava le altre sputano tutto nel fazzoletto…si vede che ti piace bere la sborra…che troia!...bravissima, te li sei meritati…”
Fanny rimase sconvolta…non sapeva che ingoiare è una cosa che non tutte fanno…si vergognò, si sentì umiliata da questa cosa…aprì di corsa lo sportello e scese.
Il tutto era durato 10 minuti, ritornò nel punto dove doveva stare per attirare i clienti. Non passarono nemmeno 5 minuti che si avvicinò un’altra macchina.
Nei successivi giorni Fanny venne fatta salire almeno una quindicina di volte ogni sera. Fu scopata in bocca dalla maggior parte dei clienti, qualcuno volle scoparla, solo uno aveva più soldi e volle incularla. Mathias in macchina sentiva per telefono tutto ciò che dicevano i clienti e cosa faceva Fanny. La sentì ansimare, far finta di godere per far contenti gli uomini che la scopavano, la sentì dire a tutti che avevano il cazzo grosso per farli più contenti e farli venire più rapidamente. Per Mathias fu quasi un divertimento vedere Fanny in macchina che spompinava e si faceva scopare stando di sopra al cliente oppure sdraiata sul sedile.
Solo una sera, durante la seconda settimana, si fermò una Porsche con tre uomini a bordo. “Sei nuova…” tutti quanti esordivano così, evidentemente Mathias sapeva bene come gestire con qualche altra donna che faceva prostituire e in quei giorni aveva portato a battere solo lei.
“Sì nuovissima…” rispondeva Fanny che ormai aveva imparato dopo i primi approcci.
“Questi bastano per tutti e tre??” e quello a fianco al guidatore tirò un mazzetto di banconote. Le diede a Fanny che contò…erano 1500…se tutti e tre volevano incularla sarebbero andati bene, anzi sarebbe anche avanzati.
“Sì vanno bene…” rispose lei
Le fecero cenno di salire dietro, Fanny si mise a fianco di uno di loro sul sedile posteriore e si spostarono poco distante dietro gli alberi. Fanny fece partire la telefonata così Mathias poteva sentire e controllare. “Dai che ci divertiamo stasera” disse quello al volante. “Bè, allora fate divertire anche me!” gli rispose con tono ammiccante e provocante Fanny che intanto aveva portato la sua mano sul cazzo di quello seduto accanto a lei cominciando a sbottonargli i pantaloni. Quello alla guida scese dall’auto e si portò dalla parte di Fanny, aprì lo sportello e invitò lei a scendere
“Vieni che ci divertiamo…”. La fece spostare davanti, la fece piegare e appoggiare le mani sul cofano. Fanny si fece posizionare, la cosa le era piaciuta, poi sentì sollevare la gonna e abbassare le mutandine con un gesto secco, sollevò i piedi per farsele sfilare. Adesso si trovava a 90 con le mani poggiate sul cofano di una Porsche, non era mai stata scopata su una Porsche e la cosa la intrigava molto.
Quello dietro di lei le fece allargare le gambe in modo che potesse penetrarla meglio.
Fanny sentì una mano passarle sulla fica che era asciutta, sentì la saliva di uno sputo bagnarla per farla aprire e con un colpo secco sentì entrare il cazzo del primo.
“Mmhh” alitò Fanny, gli altri due erano scesi anche loro e si erano tirati fuori il cazzo cominciando a menarselo. Intanto Mathias poteva vedere Fanny scesa dalla macchina e piegata sul cofano mentre veniva scopata da dietro.
I tre presero a scopare Fanny a ripetizione, quando uno sentiva che stava per venire lasciava il posto ad un altro, era un entrare e uscire dalla fica di Fanny che cominciava ad ansimare affannata “mmmhhh…mmmhhh…”.
Erano almeno 10 minuti che veniva penetrata e scopata a turno dai tre, ogni tanto uno schiaffo sul culo, la stimolazione della scopata cominciava ad eccitare Fanny che certo non poteva resistere ad un continuo entrare e uscire dei cazzi. Era sempre più affannata, si stava eccitando, si vedeva messa piegata sul cofano di una Porsche, il rumore delle macchine in lontananza che passavano, Mathias poco distante che sicuramente si stava godendo la scena di lei presa in quel modo…la stavano usando! come voleva lei!...cercava di trattenersi…”mmmhhh…mmmmhhhh…”. Una scarica di eccitazione le arrivò al cervello “mmmmmmhhhhhhh….mmmmmmmhhhhhhh…” continuava a bocca chiusa poi non ce la fece più, inarcò la schiena sporgendo più in fuori il culo aprendosi ancora di più alla penetrazione, sbarrò gli occhi, spalancò la bocca “AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH…..AAAAAAAAAHHHHHHHHH…..AAAAAAAAHHHHHH….MMMMMHHHHHH…” emise delle urla gutturali di grande piacere!
Quello dietro la sentì venire “tu non sei una puttana di strada, sei una troia, vero??” le disse mentre continuava a scoparla. Fanny si voltò leggermente e con un filo di voce ancora rotta dall’orgasmo appena provato…”sì… è vero…”.
Le gambe di Fanny cominciarono a tremare per l’orgasmo e per lo sforzo di mantenere quella posizione già da parecchio tempo. L’uomo si sfilò, la prese e la diresse verso lo sportello del passeggero. Uno dei tre si mise seduto. Fanny fu fatta inginocchiare e mettere carponi per terra. Quello dietro le sollevò il culo “adesso ti facciamo il culo troia…lo vuoi nel culo, vero??...” le chiese.
Fanny già carponi con il cazzo di un altro davanti alla bocca si voltò leggermente e sottovoce “sì…fatemi il culo…” e si tuffò con la bocca a spompinare quello davanti.
Mathias poco distante vide Fanny che adesso si trovava messa a pecora con uno davanti che le stava scopando la bocca e la sentì dire “sì…fatemi il culo…”, non resistette alla perversione della scena, sbottonò i pantaloni e cominciò a masturbarsi. La sentiva ansimare mentre pompava con la bocca uno e contemporaneamente prendeva nel culo un altro “mmmffffhhh…mmmmhhhh….”.
Il primo cominciò a sborrare dentro il culo di Fanny, subito prese a incularla l’altro, cominciò a sbatterla…Fanny di nuovo eccitata per quello che stava subendo si rilassò e si lasciò prendere poi, vinta, tolse dalla bocca il cazzo e guardando negli occhi quello che stava seduto di fronte a lei “aaaahhhh….aaaahhhhh…” con voce gutturale rotta dal piacere dell’inculata venne di nuovo, proprio mentre cominciava anche lui a sborrare dentro.
“Guarda che sta troia ha rovesciato gli occhi!” disse quello che era seduto e che aveva osservato l’espressione di godimento di Fanny. Era vero! aveva fatto vedere chiaramente che le stava piacendo…profondamente!
Dopo che il secondo ebbe finito di sborrare nel culo di Fanny anche l’ultimo prese a incularla. Ormai Fanny era completamente vinta e sottomessa ai tre, usata come voleva lei…scopata, inculata!
Mentre l’ultimo finiva nel culo di lei uno dei tre “allora…ti sei divertita?”
Fanny ancora sentiva il cazzo pulsare e schizzare nel suo culo “sìììì…mi sono divertitaaa…” sempre con un filo di voce.
Mathias sentendola venire e capito che le avevano tutti e tre sborrato nel culo esplose anche lui sborrando in un pugno di fazzoletti.
Si ricomposero tutti. Fanny venne riportata nel punto dove l’avevano presa.
“Dacci il tuo numero” le disse uno.
Fanny lo guardò sorridendo “No…non esiste…meglio di no…ciao ragazzi…”.
Quella sera Mathias la riportò subito a casa perchè l’incasso della giornata era stato raggiunto con quei tre… “ti sei divertita stasera…” le disse “li conosco quei tre…si riconoscono per la Porsche che guidano…se vuoi ti do il numero di uno di loro…”.
“Ma vaffanculo…” gli rispose lei.
Fanny continuò ancora per tre sere, sperò che i tre che l’avevano scopata per bene tornassero ma non si fecero vedere. Fece il conto…in due settimane aveva preso in bocca, fica o culo quasi 140 cazzi, aveva guadagnato un bel po’ di soldi che aveva dato a Mathias per pagare il debito di Marta.
Mathias l’ultima sera riportandola a casa le disse “bene…sei stata brava…quando vuoi ti accompagno a riprovare l’esperienza”. Fanny guardandolo fisso:
“Non credo…ma fammi un favore…dammi il numero di quello della Porsche!”
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Dopo essere uscite dall’aeroporto dove Fanny era stata “usata” da Olga, le due presero l’auto per tornare in città. “Quindi vuoi essere usata, eh?” chiese Olga a Fanny.
Lei annuì abbassando la testa, in fondo si vergognava della richiesta ma la sua voglia di sentirsi dominata, posseduta, usata era troppo più forte del suo imbarazzo.
“Hai presente Marta?” le chiese Olga. “Certo” rispose Fanny “che c’entra Marta?”
“Marta non è quello che sembra…” iniziò a spiegare Olga “adesso fa la signora…prima era una escort…di livello, ma sempre una escort. Poi si è innamorata di Marco e lui ha voluto sposarla e portarla con lui”
“Non sapevo, non immaginavo…Marta una escort!” disse meravigliata Fanny “e poi dice a me che sono una troia!”
“Sì, in effetti è così” continuava Olga guidando
“Allora, ti spiego…Marta ha un debito con Mathias, il capo dei vigilantes, prima era il suo “principale”, che tu conosci, vero?”. Fanny annuì, quell’uomo l’aveva umiliata inculandola due volte…
“Bene, sarai tu ad estinguere il suo debito” le disse Olga guardandola
“Io???...” rispose Fanny incredula.
“Sì, tu!”
“E in che modo scusa? mi sembra che io ho già dato abbastanza a quell’uomo…” cercava di giustificare il suo diniego Fanny
“Sì, gli hai dato il culo due volte, lo sappiamo, proprio per questo Marta ti ha fatto inculare da lui, per cercare di sdebitarsi…ma adesso serve di più…dovrai essere a sua disposizione per 2 settimane…”
“A sua disposizione???” chiese Fanny “che intendi dire??”
“A sua disposizione, sarai sua per 2 settimane, dovrai fare tutto quello che ti chiede…lo sai, non puoi rifiutarti!”
“Sì…questo lo so…e cosa dovrei fare?”
“Questo non lo so, te lo dirà lui…” le rispose Olga
Fanny riflettè, probabilmente quell’uomo l’avrebbe scopata e inculata per due settimane a suo piacimento…non poteva rifiutarsi…
“Non posso rifiutare, lo so…ok…sto con lui 2 settimane…ma come faccio con il lavoro?” chiese Fanny
“Ti prendi le ferie, cara, con tutto quello che fai per Marco, non avrai certo problemi” le spiegò Olga
“No, non ho problemi…va bene…”
“Brava…sapevo che avresti accettato” le disse Olga e fermandosi ad un semaforo mandò un messaggio a Marta “La troia ha accettato”
Poco dopo arrivarono a casa di Marta.
Lì c’era anche Mathias ad aspettarle.
Marta fece entrare Olga e Fanny. Si rivolse a Olga “le hai spiegato tutto?” le chiese
“Sì, sa tutto” rispose Olga
“Veramente io non so quasi nulla…” cercò di intervenire Fanny
“Tu sarai di Mathias per due settimane…lui deciderà cosa fare con te…” le disse Marta “qui c’è un contratto che noi abbiamo già firmato…leggi…e firma!”
Fanny prese in mano i fogli. “Contratto…Fanny a disposizione di Mathias.. due settimane…tutto quello che vorrà…non potrà ribellarsi nè rifiutare…”
Fanny era sconvolta ma sapeva che doveva firmare.
Guardò Olga, poi Mathias…prese la penna… firmò!
Subito Mathias soddisfatto prese il contratto “Bene, con questo siamo pari Marta…non dovrai più nulla…io continuerò a fare da vigilantes ma tu sarai libera…lei adesso viene con me…” e rivolgendosi a Fanny le prese un braccio accompagnandola verso la porta.
Presa la macchina passarono davanti alla postazione dei vigilantes e due di questi guardarono attentamente Fanny che si trovava seduta accanto al loro capo. Fecero commenti pesanti su Fanny che adesso si accompagnava a Mathias.
Il percorso in macchina si svolse in assoluto silenzio. Fanny era nervosa, non sapeva cosa fare…era stata ceduta a quell’uomo per fare cosa?
Arrivarono a casa di Mathias che fece entrare Fanny.
Lei si guardò intorno “devo mettermi subito a pecora oppure posso fare una doccia?”
disse Fanny provocatoriamente.
“Ahahaha…” Mathias si mise a ridere “non hai capito nulla…non mi interessa proprio scoparti…poi ti ho già inculata due volte…figurati…vai, vai a farti una doccia perchè è già tardi e iniziamo subito…”
Fanny venne accompagnata in bagno, fece la doccia e una volta uscita trovò sul letto gli abiti che avrebbe dovuto indossare.
Un perizoma, una gonna cortissima in pelle che le copriva giusto le natiche, una giacca scollata e un paio di stivaloni che arrivavano oltre il ginocchio.
Fanny indossò tutto, si specchiò, sembrava una vera troia, era una troia! Immaginò che lui l’avrebbe accompagnata in qualche locale o in qualche villa per farla scopare da qualche suo amico. Non fu per nulla preoccupata, aveva vissuto l’esperienza già diverse volte in club privè oppure ospite di qualche porco che l’aveva scopata e poi offerta a tutti.
Uscirono, presero di nuovo la macchina di Mathias, percorsero una decina di chilometri, ormai era buio, arrivarono in una zona isolata.
“Scendi!” le ordinò Mathias
Fanny si guardò intorno, era una zona buia, più avanti un posto in mezzo agli alberi ben nascosto.
Non ci volle molto per capire! vestita in quel modo, il posto isolato, riparato… Mathias voleva farla prostituire per strada.
“No, no, per strada no…” lo implorò Fanny
“Scendi!” le ripetè lui “non puoi rifiutare…”
“Ti prego, faccio tutto quello che vuoi, mi puoi scopare come ti pare, mi puoi far scopare da tutti i tuoi amici, ma per strada no! ti prego!...ti scongiuro!... per strada no!!”
“E come pensi che mi possa ripagare Marta? con il tuo culo? già fatto, grazie… dovrai lavorare per me 2 settimane, ogni giorno vieni da me puntuale e ti porto qui. Lavori e mi dai quello che guadagni…”
“Ti prego…non mi far fare la puttana per strada…questo no…” cercò di protestare Fanny
“Certo…mi hanno detto che vuoi essere usata…vedrai in due settimane verrai usata bene…molto bene…ti passerà la voglia per un po’ di tempo…poi forse mi verrai a cercare per tornare di nuovo a battere…ahahah” concluse ridendo.
“Ma io…ho paura…qui con quelli che possono passare…cosa mi può succedere…”
disse impaurita Fanny
“Per questo non devi preoccuparti…non voglio certo farti fare del male, mi servi sana…io starò qui vicino…quando un cliente ti carica in macchina tu mi telefoni e mantieni acceso così posso sentire tutto quello che succede…se c’è qualcosa che non va io intervengo subito…mi piazzo lì…” e indicò un luogo vicino “da lì posso vedere tutto quello che succede…vedi…ho questa…” e indicò la sua pistola nella custodia di vigilantes “tu entri in macchina e li fai andare dietro quegli alberi, li potrete fare quello che ti chiede…una pompa 50, una scopata 100, se vuole il culo sono 200…ricorda bene…almeno una decina di clienti a sera, la zona è molto richiesta, tra poco ci sarà la fila…” concluse Mathias
“Oddio… non pensavo arrivaste a questo…battere per strada come una puttana…ti prego!” cercava di convincerlo Fanny.
“Scendi e datti da fare…una troia come te sa come fare…avanti, scendi!”
e le aprì lo sportello facendola scendere dall’auto.
Fanny non senza esitazione scese dalla macchina, vide lui allontanarsi di un centinaio di metri e mettersi poco distante in modo da controllare la posizione dove si trovava lei.
Fanny tremava, era devastata da questa situazione che l’avrebbe portata a fare la prostituta di strada…per 2 settimane…l’avrebbero pagata e avrebbe dovuto dare tutto a lui per ripagare il debito di Marta.
Era assorta in mille pensieri quando vide avvicinarsi la prima macchina. Si fermò…
venne abbassato il finestrino “sei nuova…il prezzo è sempre il solito?”
Fanny lo guardò arrossendo…non era mai successo che dovesse chiedere soldi
Prese però coraggio, d’altra parte non poteva fare altrimenti, doveva superare anche questa…in fondo era molto pratica a fare qualsiasi cosa riguardante il sesso.
“emhh…50 bocca, 100 per scopare, 200 se vuoi il culo…” gli rispose Fanny con la voce tremante.
“Entra” gli disse l’uomo aprendo la portiera. Fanny entrò in macchina e subito fece partire la telefonata con Mathias
Si spostarono solo di qualche decina di metri, dietro qualche albero per essere nascosti dalla strada, da lì si vedeva ugualmente la macchina di lui.
“Vedo che sei nuova, sei una bella donna…fammi una pompa per stasera…” le disse il primo cliente e le allungò una banconota da 50. Fanny prese i soldi, vide lui che si era già abbassato la zip dei pantaloni tirando fuori il cazzo, lo prese in mano tirandolo poi si abbassò e cominciò a pomparlo. Non vi era alcun trasporto, non era come le altre volte che provava eccitazione…era anzi schifata…non vedeva l’ora che venisse e la lasciasse andare…prese a lavorarlo con la bocca, un po’ lo tirava con la mano…poi ricominciò a pomparlo con la bocca fino a quando lo sentì sborrare…lo lasciò finire…deglutì tutto come era abituata a fare quando la scopavano…
“Hai ingoiato tutto…sei proprio una puttana…brava le altre sputano tutto nel fazzoletto…si vede che ti piace bere la sborra…che troia!...bravissima, te li sei meritati…”
Fanny rimase sconvolta…non sapeva che ingoiare è una cosa che non tutte fanno…si vergognò, si sentì umiliata da questa cosa…aprì di corsa lo sportello e scese.
Il tutto era durato 10 minuti, ritornò nel punto dove doveva stare per attirare i clienti. Non passarono nemmeno 5 minuti che si avvicinò un’altra macchina.
Nei successivi giorni Fanny venne fatta salire almeno una quindicina di volte ogni sera. Fu scopata in bocca dalla maggior parte dei clienti, qualcuno volle scoparla, solo uno aveva più soldi e volle incularla. Mathias in macchina sentiva per telefono tutto ciò che dicevano i clienti e cosa faceva Fanny. La sentì ansimare, far finta di godere per far contenti gli uomini che la scopavano, la sentì dire a tutti che avevano il cazzo grosso per farli più contenti e farli venire più rapidamente. Per Mathias fu quasi un divertimento vedere Fanny in macchina che spompinava e si faceva scopare stando di sopra al cliente oppure sdraiata sul sedile.
Solo una sera, durante la seconda settimana, si fermò una Porsche con tre uomini a bordo. “Sei nuova…” tutti quanti esordivano così, evidentemente Mathias sapeva bene come gestire con qualche altra donna che faceva prostituire e in quei giorni aveva portato a battere solo lei.
“Sì nuovissima…” rispondeva Fanny che ormai aveva imparato dopo i primi approcci.
“Questi bastano per tutti e tre??” e quello a fianco al guidatore tirò un mazzetto di banconote. Le diede a Fanny che contò…erano 1500…se tutti e tre volevano incularla sarebbero andati bene, anzi sarebbe anche avanzati.
“Sì vanno bene…” rispose lei
Le fecero cenno di salire dietro, Fanny si mise a fianco di uno di loro sul sedile posteriore e si spostarono poco distante dietro gli alberi. Fanny fece partire la telefonata così Mathias poteva sentire e controllare. “Dai che ci divertiamo stasera” disse quello al volante. “Bè, allora fate divertire anche me!” gli rispose con tono ammiccante e provocante Fanny che intanto aveva portato la sua mano sul cazzo di quello seduto accanto a lei cominciando a sbottonargli i pantaloni. Quello alla guida scese dall’auto e si portò dalla parte di Fanny, aprì lo sportello e invitò lei a scendere
“Vieni che ci divertiamo…”. La fece spostare davanti, la fece piegare e appoggiare le mani sul cofano. Fanny si fece posizionare, la cosa le era piaciuta, poi sentì sollevare la gonna e abbassare le mutandine con un gesto secco, sollevò i piedi per farsele sfilare. Adesso si trovava a 90 con le mani poggiate sul cofano di una Porsche, non era mai stata scopata su una Porsche e la cosa la intrigava molto.
Quello dietro di lei le fece allargare le gambe in modo che potesse penetrarla meglio.
Fanny sentì una mano passarle sulla fica che era asciutta, sentì la saliva di uno sputo bagnarla per farla aprire e con un colpo secco sentì entrare il cazzo del primo.
“Mmhh” alitò Fanny, gli altri due erano scesi anche loro e si erano tirati fuori il cazzo cominciando a menarselo. Intanto Mathias poteva vedere Fanny scesa dalla macchina e piegata sul cofano mentre veniva scopata da dietro.
I tre presero a scopare Fanny a ripetizione, quando uno sentiva che stava per venire lasciava il posto ad un altro, era un entrare e uscire dalla fica di Fanny che cominciava ad ansimare affannata “mmmhhh…mmmhhh…”.
Erano almeno 10 minuti che veniva penetrata e scopata a turno dai tre, ogni tanto uno schiaffo sul culo, la stimolazione della scopata cominciava ad eccitare Fanny che certo non poteva resistere ad un continuo entrare e uscire dei cazzi. Era sempre più affannata, si stava eccitando, si vedeva messa piegata sul cofano di una Porsche, il rumore delle macchine in lontananza che passavano, Mathias poco distante che sicuramente si stava godendo la scena di lei presa in quel modo…la stavano usando! come voleva lei!...cercava di trattenersi…”mmmhhh…mmmmhhhh…”. Una scarica di eccitazione le arrivò al cervello “mmmmmmhhhhhhh….mmmmmmmhhhhhhh…” continuava a bocca chiusa poi non ce la fece più, inarcò la schiena sporgendo più in fuori il culo aprendosi ancora di più alla penetrazione, sbarrò gli occhi, spalancò la bocca “AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH…..AAAAAAAAAHHHHHHHHH…..AAAAAAAAHHHHHH….MMMMMHHHHHH…” emise delle urla gutturali di grande piacere!
Quello dietro la sentì venire “tu non sei una puttana di strada, sei una troia, vero??” le disse mentre continuava a scoparla. Fanny si voltò leggermente e con un filo di voce ancora rotta dall’orgasmo appena provato…”sì… è vero…”.
Le gambe di Fanny cominciarono a tremare per l’orgasmo e per lo sforzo di mantenere quella posizione già da parecchio tempo. L’uomo si sfilò, la prese e la diresse verso lo sportello del passeggero. Uno dei tre si mise seduto. Fanny fu fatta inginocchiare e mettere carponi per terra. Quello dietro le sollevò il culo “adesso ti facciamo il culo troia…lo vuoi nel culo, vero??...” le chiese.
Fanny già carponi con il cazzo di un altro davanti alla bocca si voltò leggermente e sottovoce “sì…fatemi il culo…” e si tuffò con la bocca a spompinare quello davanti.
Mathias poco distante vide Fanny che adesso si trovava messa a pecora con uno davanti che le stava scopando la bocca e la sentì dire “sì…fatemi il culo…”, non resistette alla perversione della scena, sbottonò i pantaloni e cominciò a masturbarsi. La sentiva ansimare mentre pompava con la bocca uno e contemporaneamente prendeva nel culo un altro “mmmffffhhh…mmmmhhhh….”.
Il primo cominciò a sborrare dentro il culo di Fanny, subito prese a incularla l’altro, cominciò a sbatterla…Fanny di nuovo eccitata per quello che stava subendo si rilassò e si lasciò prendere poi, vinta, tolse dalla bocca il cazzo e guardando negli occhi quello che stava seduto di fronte a lei “aaaahhhh….aaaahhhhh…” con voce gutturale rotta dal piacere dell’inculata venne di nuovo, proprio mentre cominciava anche lui a sborrare dentro.
“Guarda che sta troia ha rovesciato gli occhi!” disse quello che era seduto e che aveva osservato l’espressione di godimento di Fanny. Era vero! aveva fatto vedere chiaramente che le stava piacendo…profondamente!
Dopo che il secondo ebbe finito di sborrare nel culo di Fanny anche l’ultimo prese a incularla. Ormai Fanny era completamente vinta e sottomessa ai tre, usata come voleva lei…scopata, inculata!
Mentre l’ultimo finiva nel culo di lei uno dei tre “allora…ti sei divertita?”
Fanny ancora sentiva il cazzo pulsare e schizzare nel suo culo “sìììì…mi sono divertitaaa…” sempre con un filo di voce.
Mathias sentendola venire e capito che le avevano tutti e tre sborrato nel culo esplose anche lui sborrando in un pugno di fazzoletti.
Si ricomposero tutti. Fanny venne riportata nel punto dove l’avevano presa.
“Dacci il tuo numero” le disse uno.
Fanny lo guardò sorridendo “No…non esiste…meglio di no…ciao ragazzi…”.
Quella sera Mathias la riportò subito a casa perchè l’incasso della giornata era stato raggiunto con quei tre… “ti sei divertita stasera…” le disse “li conosco quei tre…si riconoscono per la Porsche che guidano…se vuoi ti do il numero di uno di loro…”.
“Ma vaffanculo…” gli rispose lei.
Fanny continuò ancora per tre sere, sperò che i tre che l’avevano scopata per bene tornassero ma non si fecero vedere. Fece il conto…in due settimane aveva preso in bocca, fica o culo quasi 140 cazzi, aveva guadagnato un bel po’ di soldi che aveva dato a Mathias per pagare il debito di Marta.
Mathias l’ultima sera riportandola a casa le disse “bene…sei stata brava…quando vuoi ti accompagno a riprovare l’esperienza”. Fanny guardandolo fisso:
“Non credo…ma fammi un favore…dammi il numero di quello della Porsche!”
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