Sottomissione 2: Fanny (cap. 1)

di
genere
dominazione

“Devo andare via da qui!”
Fanny era arrivata alla conclusione che avrebbe dovuto cambiare città e lavoro, non avrebbe potuto sopportare gli sguardi di chi la conosceva e anche di chi non conoscendola la giudicava.
Decise di trovare una sistemazione in una grande città dove nessuno si conosce, a differenza della piccola città di provincia dove aveva sempre vissuto.
Non ci mise molto tempo a trovare un grazioso appartamento e dedicò tutta se stessa per diverse settimane ad arredarlo secondo i suoi gusti. Ne uscì fuori un vero gioiellino di design moderno e raffinato. Vi investì tutti i soldi che aveva ricevuto dall’arabo che aveva incontrato durante il suo viaggio a Dubai e che l’aveva scopata con i suoi amici nella sauna dell’hotel.
Quell’arredamento acquistato con quei soldi le avrebbe ricordato per sempre quell’episodio.

Soddisfatta di come aveva risolto il suo problema di trovare una nuova casa nel giro di un paio di mesi, si mise alla ricerca spasmodica di un nuovo lavoro.
C’erano offerte di ogni tipo, dalle pulizie alla commessa, dalla segretaria alla supplente.
Pensò che la supplente non fosse il caso…di nuovo con alunni che avrebbero potuto desiderarla…meglio evitare.
Pensò che un lavoro da segretaria facesse al caso suo.
Selezionò alcuni annunci, ci vollero diversi giorni per decidere, poi ne scelse tre.
Uno era di una concessionaria di auto, un altro di un centro estetico e il terzo di un’azienda di oggetti di pelletteria.

Decise di iniziare con il concessionario, ci sarebbe andata la mattina dopo.

Fanny si reca al colloquio di lavoro indossando un paio di jeans attillati, fascianti che le modellavano le gambe e il sedere, un golfino rosso anche questo fasciante sul seno. Entra nel negozio di auto dove trova i suoi possibili datori di lavoro, due uomini dall’aspetto non proprio rassicurante, però decide di provare. Le fanno le solite domande su che lavoro avesse svolto in passato, sulle sue conoscenze di computer e internet. Poi una domanda a bruciapelo
“Come te la cavi con la lingua?”. Fanny rimane perplessa “Con la lingua? con l’inglese, intende dire?” chiede
“Si,si…l’inglese…” le viene risposto
“Sì, conosco l’inglese…” conclude Fanny.
Poi viene invitata a seguirli nell’ufficio che dovrebbe essere il suo come segretaria. I due chiudono la porta dietro di loro.
Poi uno esordisce “Tanto abbiamo capito che sei una gran troia…”
Fanny rimane di stucco.
“Come…come avete capito che… che sono una gran troia?” chiede
“Da come ti muovi, da come parli…da come guardi…” le risponde “avanti abbassati i pantaloni!” le ordina lui.
Fanny presa alla sprovvista esegue sbottonando e abbassando i jeans.
“Anche le mutande!”
Fanny è sempre più sconvolta per l’audacia dei due, ma esegue abbassandole e scoprendo il culo, fa scivolare pantaloni e mutande sollevando i piedi.
“E adesso facci vedere come te la cavi con la lingua” e i due sfoderano due membri duri e pronti a scoparla.
Fanny si inginocchia e inizia a succhiarli, poi uno dei due si accomoda sul divano e la invita a salire.
Fanny gli dà le spalle e indirizza il suo cazzo verso il buco del suo culo, lo tiene fermo e scende per infilarlo tutto, poi inizia a muoversi su e giù.
La cosa l’ha eccitata.
“Sì, inculami, inculami, rompimi il culo, amore, amore… mettimelo nel culo, inculami, amore, amore…”
Poi guarda l’altro di fronte a lei con il cazzo dritto.
“Avanti, che aspetti? mettimelo in fica…” e allarga e divarica le gambe per riceverlo.
Quello si mette davanti a lei guardandola fissa e la penetra in fica.
Cominciano a scoparla in due, poi quello davanti lo sfila e comincia a puntarlo anche lui verso il culo di Fanny.
Lei è sconvolta, eccitata, sul punto dell’orgasmo.
“No, che fai, no, no, due nel culo no, mi sfondate, mi sfondate, vi prego, no…”
Ma quello forza ancora e infila anche il suo cazzo nel culo di Fanny.
“No…aaaaaaahhhhhhh…..”

“AAAAAAAHHHHHHH…..” con un urlo soffocato Fanny si sveglia! Un sogno, un incubo!
Fanny aveva sognato di essere scopata durante il suo colloquio di lavoro al quale sarebbe dovuta andare il giorno dopo.
Incredibile! Fanny era tanto tempo che non aveva rapporti sessuali, più volte si toccava per sfogare le sue voglie sempre presenti ed eccessive, ma mai aveva cercato contatti per fare sesso. Adesso cominciavano i sogni erotici!
Si trovò sudata e completamente fradicia di umori era la sua fica, si toccò, tolse le mutandine e cominciò furiosamente a masturbarsi infilando due dita dentro. Continuò per un paio di minuti, poi esplose in un orgasmo che le diede la possibilità di ricominciare a dormire.
Il giorno dopo andò al colloquio di lavoro, esattamente vestita come aveva sognato… voleva vedere cosa sarebbe successo!

Le cose andarono molto diversamente da come aveva sognato. I titolari della concessionaria erano due uomini molto educati che la fecero accomodare, le offrirono anche da bere chiedendole qualcosa della sua vita e delle precedenti esperienze lavorative, se fosse esperta di computer…
Alla fine le dissero che le avrebbero fatto sapere e la salutarono ringraziandola.

Due giorni dopo si presentò al centro estetico per il secondo colloquio. Erano presenti altre quattro donne, tutte più giovani di lei.
Quando entrò e si accomodò per attendere, una candidata uscì ed entrò una ragazza che avrà avuto una ventina di anni, vestita con un toppino che le copriva appena il seno lasciandole scoperto l’ombelico, una gonnellina di jeans che le copriva appena il sedere con sotto delle calze nere a tutta gamba.

Il colloquio si prolungò per una buona mezz’ora, poi si aprì la porta e ne uscì la ragazza…rossa in volto, spettinata, una profonda smagliatura sulle calze…
Si avvicinò alla sua amica che l’aveva accompagnata e che le chiese “Allora?…ti hanno presa??”
La ragazza la guardò e le rispose sottovoce “Sì, sì…mi hanno presa… in tutti i sensi…”
“Eh…lo vedo…” le disse l’amica squadrandola e abbozzando un sorriso.
Poi uscì dalla porta il principale annunciando che le selezioni erano terminate e che le altre candidate potevano ritornare a casa… avevano trovato la segretaria giusta!
Fanny capì perfettamente quello che era successo e delusa andò via.

Era rimasto l’ultimo annuncio selezionato. Un’azienda che produceva capi di pelletteria di alta moda, borse, cinture, scarpe, tutti modelli di alto artigianato italiano… Fanny si era ben documentata sul web… quel lavoro sembrava adatto per lei e decise che avrebbe fatto di tutto per ottenerlo.

Si preparò… mise una camicia bianca ben scollata ma non volgare, una gonna nera al ginocchio ben fasciante e una giacca anche questa nera con le maniche arrotolate insieme a quelle della camicia per sembrare più disinvolta. Tacco alto per slanciare la figura, un filo di trucco e via…

Arrivò in azienda, si accomodò nella sala d’attesa, poi dopo una decina di minuti uscì il capo.

Si avvicinò a Fanny porgendole la mano
“Piacere, Marco T…… ”

Arrivò in azienda, si accomodò nella sala d’attesa, poi dopo una decina di minuti uscì il capo.

Si avvicinò a Fanny porgendole la mano
“Piacere… Marco …… ”

Fanny si era recata per un altro appuntamento in cerca di lavoro.
“Molto lieta, Fanny ……”
“venga si accomodi” la invitò lui ad entrare nel suo ufficio
Fanny si accomodò, lui si mise seduto dietro la scrivania.
“Allora, lei si è presentata per la richiesta del lavoro di segretaria… a noi occorre una persona seria, per prima cosa, puntuale nel suo lavoro e che soprattutto abbia capacità comunicative e sappia utilizzare bene il computer, tutto ciò che riguarda il web, il mondo online… lei pensa di soddisfare queste richieste?”

Fanny ascoltò con attenzione “Penso di essere una persona molto puntuale nel mio lavoro” cominciò Fanny “molto…seria, se intende dire che faccio il mio lavoro con passione e onestamente, se dovessi ottenere questo posto non tradirei la sua fiducia… non farei nulla che possa danneggiare lei o l’azienda”.

Lui l’ascoltava interessato. “Con il pc sono molto pratica, so navigare su internet, se si tratta di fare prenotazioni online, qualsiasi cosa che possa fare una segretaria…bè sì sono molto capace… non dovrebbe pentirsi della sua scelta… anche se non sono giovanissima però me la cavo bene…” e abbozzò un sorriso.

Marco l’aveva ascoltata attentamente, aveva letto una grande sincerità quando gli aveva detto che non avrebbe tradito la sua fiducia e questo gli piacque molto.
“Quindi con il pc siamo a posto… dovrà spesso fare commissioni per me e mio figlio che gestisce con me l’azienda, quindi il suo lavoro non sarà solo dietro la scrivania, ma si tratterà di uscire, spesso le chiederei di andare a prendere documenti che tengo in casa…”

“Non ci sarebbero problemi…tutto ciò che riguarda il lavoro di segreteria rientrerebbe nei miei compiti…” specificò Fanny

Lui apprezzò molto la precisazione, poi chiese “Ha problemi a viaggiare?”
“Assolutamente no, a me piace viaggiare”
“La nostra è un’azienda in via di espansione soprattutto all’estero, quindi sarà necessario incontrare i clienti all’estero, ha problemi con l’aereo, viaggi lunghi?”
Fanny fece cenno di no “Nessun problema con l’aereo”.

“Va bene sig.ra Fanny, anzi Fanny… le farò sapere entro pochi giorni”
“Grazie, ci tengo molto a questo lavoro” precisò Fanny sorridendo e salutò uscendo dall’ufficio.
Il colloquio era durato una quindicina di minuti, lei sperò molto di aver convinto il titolare, ma fu anche perplessa per le poche domande e richieste che le aveva fatto. Forse lui aveva idee ben precise e gli serviva sapere solo poche cose.
Fanny comunque continuò la ricerca di annunci per lavori di segretaria. Doveva incontrare altre due persone a distanza di una settimana, ma passati solo tre giorni dall’incontro con Marco, ricevette una telefonata.
“Fanny, buongiorno, sono Marco T….. per quel lavoro”
“Sì, buongiorno” rispose subito lei
“Se può passare più tardi in ufficio per comunicazioni”
“Certamente, fra un’ora sono da lei”

Esattamente dopo un’ora Fanny era nell’ufficio di Marco
“Eccoci…” esordì lui “allora, a noi serve urgentemente una segretaria…lei mi ha fatto un’ottima impressione, sa lavorare con il pc, può viaggiare, si presenta bene… mi sembra che possa provare…le propongo un periodo di prova di un mese per poi regolarizzare la sua posizione”
Fanny era raggiante, contenta di aver trovato un altro lavoro. Sorrise felicissima e sincera per l’opportunità che le veniva data
“Grazie!” esordì rispondendo a lui che la guardava cercando di capire le sue reazioni “non si pentirà della sua scelta…avrà una persona di fiducia al suo fianco!” disse con estrema sicurezza.
Marco era convinto che quella donna fosse molto sincera nell’accettare quel lavoro e questo lo convinse a spingersi oltre.
“Bene, ne sono convinto… allora direi che possiamo iniziare da subito…” cominciò lui “ho voluto incontrarla oggi perchè oggi è il mio compleanno e volevo festeggiare avendo trovato una nuova segretaria. Stasera faccio una cena a casa mia, così conoscerà mio figlio, la mia compagna, insomma entrerà a far parte della nostra piccola famiglia… e saprà anche dove dovrà andare quando le chiederò di cercare documenti che dovessero essermi indispensabili….
Verrà?” concluse lui.
“Certo!” rispose felice Fanny “mi dica dove devo venire e ci sarò!”
Lui le scrisse l’indirizzo e si diedero appuntamento la sera stessa.

Fanny si preparò di tutto punto per la serata, scelse un abito lungo nero con spalline che le fasciavano il seno e i fianchi, tacco 12 per slanciare la sua figura, nessun gioiello, nessuna collana o orecchini….niente reggiseno, perizoma…solo lei vestita in modo elegante.

Arrivò all’appuntamento, era una grande villa con un ampio giardino molto curato. Una grande vetrata si apriva sul viale d’ingresso. Già entrando Fanny poteva vedere che all’interno della villa la festa era iniziata. Più si avvicinava alla grande vetrata più i rumori festanti erano percepibili.

Lateralmente c’era l’ingresso, era aperto, entrò…
C’erano almeno una cinquantina di persone, lei non conosceva nessuno, ebbe un momento di esitazione…
“Fanny…” sentì alle sue spalle.
Si voltò, era Marco, il suo capo. “Ah! buonasera!” gli rispose lei voltandosi di scatto
“E’ elegantissima, grazie di essere venuta così conosce subito tutti, venga che cominciamo le presentazioni”
La prese sotto braccio e la indirizzò nella grande sala dove tutti stavano chiacchierando chi sorseggiando chi mangiando qualche stuzzichino…

Si avvicinò a loro un giovane sulla trentina “Lui è Stefano, mio figlio….lavorerà anche per lui perchè mi segue ovunque”
Un uomo attraente come il padre, alto, magro, capelli neri, uno sguardo vivace ma allo stesso tempo malinconico. Fu la prima cosa che notò Fanny.
“Piacere, Fanny” disse lei
“Vedo che mio padre non ha perso tempo a scegliere una segretaria di una bellezza… imbarazzante…” disse Stefano sorridendo
“Grazie” rispose Fanny “però così adesso ad essere imbarazzata sono io…” e guardò Stefano intensamente affascinata da quello sguardo particolare.
“Venga…le presento la mia compagna…”
Marco si avvicinò ad una donna molto giovane, avrà avuto anche lei una trentina di anni, alta, magra, capelli neri a caschetto, un abito lungo fasciante simile a quello che aveva indossato Fanny.
“Lei è Marta” disse lui
Le due donne si presentarono stringendosi la mano
“Ovviamente bellissima segretaria, vero Marco?” gli disse lei sorridendo ed accentuando una punta di sarcasmo nella sua frase.
Lui fece finta di non capire, ma Fanny notò un certo imbarazzo da parte di lui e lei stessa rimase meravigliata dalla frase di Marta.
Poi si avvicinò un’ altra donna, anche lei molto alta, figura slanciata e nello stesso tempo vigorosa, sembrava un’atleta piena di muscoli ben disegnati anche se molto femminili e affascinanti. Capelli biondi cortissimi, un aspetto androgino che le donava fascino e al tempo stesso incuteva un certo timore. Pantaloncini corti bianchi e maglietta bianca a metà addome.

“Lei è Olga” disse Marta presentandola a Fanny “è la mia aiutante in tutto…”
“Piacere…” disse Fanny porgendole la mano
“Molto piacere” rispose Olga con un accento straniero
“Sì lei è ucraina, anzi ex sovietica…si sente da come parla…” disse Marta sorridendo

Dopo queste presentazioni la serata continuò in maniera festante, Fanny ebbe modo di parlare un po’ con tutti, specie con Stefano che ogni tanto però si appartava a dialogare con alcuni suoi amici o almeno sembravano tali, perchè le espressioni di Stefano non erano proprio di gioia quando si avvicinava a loro.
Fanny notò anche che Marta e Olga, sempre vicine, spesso la osservavano, anzi la scrutavano con attenzione e curiosità e questo la lasciò piuttosto perplessa.

Passarono circa un paio di settimane, Fanny aveva cominciato a lavorare per Marco. I primi giorni furono piuttosto difficili per entrare nei meccanismi dell’azienda, poi tutto cominciò a diventare più facile.

Una mattina di mercoledì, giorno in cui Marco teneva sempre un briefing con tutti i suoi collaboratori e non poteva assolutamente allontanarsi dall’ufficio, Fanny venne incaricata di recarsi a casa di Marco per prendere dei documenti.
Fanny non perse tempo e si recò in villa.
Arrivò al portone dopo aver superato i controlli della vigilanza e suonò.
Non le rispondeva nessuno… riprovò.
Dovette aspettare un po’ di tempo poi arrivò Marta ad aprire la porta.

“Fanny… è lei… che succede? che desidera?” Marta era piuttosto contrariata per quell’arrivo improvviso.
Fanny buttò uno sguardo all’interno della sala e in un colpo d’occhio vide un uomo a dorso nudo che entrava in una delle stanze… Olga seduta sul divano con una canotta bianca e calzoncini… vicino a lei una calza di nylon che subito Olga si apprestò a chiudere in mano e infilare in tasca.

“Ehm… scusi Marta… il dottore mi ha mandato a prendere dei documenti… una cartella blu che si trova sulla sua scrivania” disse Fanny.

“Ok, aspetti qui, la prendo io…” le disse Marta.
Fanny aspettò e quando Marta si voltò notò che dai suoi leggins bianchi traspariva a livello delle cosce e verso le natiche una chiazza di bagnato…

Non fece in tempo a ragionare che Marta ritornò con i documenti. Fanny li prese e tolse il disturbo.
Immaginò di tutto… che Marta stesse scopando con quell’uomo e che le fosse venuto dentro bagnandola…o che quell’uomo stesse scopando Olga e lei si fosse bagnata per l’eccitazione…
Non capiva, ma decise di voler sapere cosa succedesse il mercoledì in quella casa, quando tutti sapevano che Marco non poteva lasciare l’ufficio.

Il mercoledì successivo, con una scusa, Fanny lasciò il suo ufficio e si recò in villa.
Superò la vigilanza ed in maniera molto cauta si avvicinò alla grande vetrata che dava sul giardino.
Cercando di non essere vista, guardò all’interno… si soffermò ad osservare…
Quello che vide fu per lei una sorpresa… ne rimase sconvolta!!

Quello che vide la sconvolse!
Marta era inginocchiata per terra, sotto di lei un uomo che la stava prendendo in fica…dietro un altro che probabilmente la stava inculando.
I due si muovevano velocemente…la stavano sfondando per bene! Davanti c’era Olga che le teneva i polsi legati con una calza e la forzava a spingersi con la testa in avanti per farsi leccare la fica!
Impressionante! non pensava che Marta, così giovane, bella, con un compagno come Marco che sicuramente non le faceva mancare nulla, potesse essere così troia da farsi scopare da due uomini contemporaneamente a casa sua, mentre intanto leccava la fica di Olga!
La scena stava eccitando Fanny… erano ormai diversi mesi che non aveva avuto rapporti con uomini. Del resto aveva deciso di cambiare vita e non aveva mai dato adito a nessuno di avvicinarsi e di provarci con lei, ma quella scena le riportò alla mente quello che più volte lei aveva fatto.
Essere presa insieme da più uomini… e poi quella donna che la costringeva a leccare la fica… le ricordò Giulia!
Istintivamente portò una mano sotto la gonna, poi vide Olga voltarsi leggermente verso la vetrata.
Fanny si retrasse subito scomparendo alla sua vista…sperò che Olga non l’avesse scoperta!
Rapidamente e furtivamente lasciò il giardino ritornando in ufficio… vide Marco che stava lavorando, ne ebbe quasi compassione… lui a lavorare e quella troia di Marta a farsi scopare e inculare! e intanto leccava la fica di quell’altra troia!
Riprese a lavorare, ma nella mente rimaneva impressa quella scena!
Non sapeva cosa fare… avrebbe voluto dire qualcosa a Marco, era il suo capo, lei gli aveva giurato fiducia.
Ma poteva essere molto pericoloso, anche perchè non aveva nessuna prova!
Decise però di procurarsele le prove!
Attese il mercoledì successivo… di nuovo lasciò l’ufficio per recarsi nella villa di Marco.
Superò il controllo e facendo molta attenzione si avvicinò alla vetrata. Non c’era nessuno nella sala…
era molto pericoloso rimanere lì, stava per andare via quando vide entrare Marta e con lei i due uomini che la stavano scopando l’altra volta.
Marta ne fece distendere uno portandosi sopra di lui e incosciandolo, poi fece segno all’altro di incularla.
Era stata fortunata! la cosa si ripeteva… non c’era Olga, ma quello che stava vedendo le bastava come prova.
Attese che i due cominciassero a montare Marta, poi prese dalla borsa il cellulare per scattare una foto.
Avvicino il cellulare al vetro per scattare…
“Che cosa fai??” sentì una voce dietro di lei con l’accento tipico di Olga e la mano che teneva il cellulare le fu bloccata e portata forzatamente dietro la schiena. “Che cosa credi di fare, stronza?” ancora Olga con il suo accento dell’est.
“Niente…niente…” cercò di dire Fanny “scusa…vado via subito…” cercò di divincolarsi Fanny ma lei la teneva ancora stretta
“Tu non vai da nessuna parte…adesso vediamo che dice la signora…” e tenendo Fanny per il braccio la costrinse ad andare verso la porta d’ingresso.
Erano passati forse due minuti da quando aveva visto Marta cominciare a scopare con quei due…la porta si aprì subito.
Era Marta completamente nuda che le faceva entrare e i due uomini in piedi anche loro nudi che aspettavano quello che sarebbe potuto succedere.

“E brava la nostra Fanny!” cominciò Marta “vieni più volte in casa mia a spiarmi?? cosa volevi fare? fotografarmi mentre scopavo con loro?”
“Marta scusami…non volevo…”
“Cosa non volevi?? vieni qui a spiarmi per fare cosa? dire tutto a Marco??”
Intanto Olga le aveva lasciato il braccio e si stava spostando nella sala prendendo una busta.
“No…no…ho sbagliato…scusami…tengo molto al mio lavoro…non posso permettermi di perderlo…ti prego non dire niente a Marco…”cercò di supplicare Fanny.

“Ma Marco non deve sapere nulla… di niente! neanche di te!” disse Marta prendendo una busta che le porgeva Olga.

“Che intendi dire?” chiese preoccupata Fanny
“Ma pensi che io sia stupida o ingenua come Marco??” iniziò Marta
“Olga ha tanti amici… lei sai che è ex sovietica…vuoi che non abbiamo preso informazioni su di te??” e le porse la busta.
Fanny era terrorizzata… temeva…non era possibile… avevano scoperto cosa aveva fatto nella sua precedente “vita”??
Aprì la busta… foto!…solite foto!…guardò… c’era lei con uomini che la stavano prendendo…due insieme…lei carponi…chiaramente scopata e inculata!
Lasciò cadere per terra le foto, stava per perdere i sensi.
Marta la vide sconvolta, la sostenne per un braccio
“Guarda guarda che puttana che abbiamo trovato!” disse Marta rivolgendosi a Olga. Intanto i due uomini rimanevano nudi a gustarsi quella scena con i loro cazzi mosci e pendenti.
“E’ vero che sei una puttana? una troia?” le chiese Marta afferrandola per il mento
“Marta…ti prego…” supplicò Fanny
“Cosa preghi? rispondi!” le disse lei alzando la voce
“No…” rispose Fanny
“Ah no??? e quelle foto? allora? sei una troia??”
“Sì…sì è vero…ho fatto degli sbagli…ma voglio cambiare…” cercò di rispondere Fanny
Intanto Olga si era portata davanti a lei e la guardava
“Sei o non sei una troia?” le chiese ancora Marta
Fanny esitò ancora…poi capì che avrebbe dovuto rispondere
“Sì…sono una troia…” disse Fanny a bassa voce chinando la testa.
Proprio mente diceva quelle parole Olga le afferrò il vestito davanti e con due colpi secchi glielo strappò facendolo cadere lacerato a suoi piedi.
D’istinto Fanny portò le braccia davanti per coprire il seno nudo.
Olga sempre rimanendo davanti le afferrò le mutande e con un altro colpo gliele strappò lasciandole volare per aria.
In due secondi, con pochi colpi Fanny si trovò completamente nuda davanti a Marta e Olga ma soprattutto davanti ai due uomini che ora la stavano osservando nella sua nudità.
“Guarda che bella troia!” disse Marta “ragazzi che ne dite?” rivolgendosi ai due.
Quelli portarono le mani verso i loro sessi e Fanny potè osservare come cominciavano a drizzarsi davanti a lei.
Olga portandosi dietro Fanny le afferrò i polsi portandole le mani dietro la schiena… adesso era completamente esposta.
Non contenta, le mise una mano in mezzo alle gambe spingendola in sù a sentire se fosse bagnata.
Fanny erano mesi che non scopava e non vedeva sessi maschili davanti a lei…la cosa la fece eccitare, nonostante avesse giurato a se stessa di non ricadere nell’abisso in cui si era trovata prima. Ma la cosa fu incontrollabile…cominciò a bagnarsi!
“E’ bagnata!” disse Olga rivolgendosi a Marta
“Inginocchiati!” le ordinò Marta
“Ti prego…Marta…” supplicò Fanny
“Avanti!”
Fanny si inginocchiò davanti ai due, li osservò, i loro sessi erano già diventati duri a vedere quella donna nuda che si apprestava a succhiarli.
“Se vuoi mantenere il tuo lavoro dovrai fare quello che ti diciamo” le ordinò Marta
Fanny allungò le mani sui cazzi dei due uomini, li guardò, rivolse lo sguardo verso Marta…
“Farai quello che ti chiediamo…ti faremo di tutto, ti faremo fare di tutto…” continuò Marta “vero??” concluse.

Fanny la guardò, chinò la testa, avrebbe voluto scappare, ma fu troppo forte per lei, impossibile negare la sua natura…
Annuì! alzò la testa e avvicinando la bocca sul primo cazzo lo fece entrare cominciando a succhiarlo, con l’altra prese a tirare l’altro cazzo.
In un lampo si rivide presa da più uomini, scopata, inculata… non resistette! cominciò a succhiarli, prima uno poi l’altro.
Le due donne la guardavano soddisfatte, avevano ottenuto la sottomissione di Fanny!
Continuò a prenderli in bocca ancora per un po’, poi Marta disse ad uno di loro di sdraiarsi.
Quello si sfilò dalla bocca di Fanny e si sdraiò per terra.
“Prendilo!” le ordinò Marta
Fanny si mise sull’uomo e lo fece entrare in fica cominciando a muoversi… “aaahhh” alitò subito.
Olga le prese le mani e con una calza di nylon le legò i polsi, poi duramente la tirò in avanti.
Il busto le fu schiacciato sul petto dell’uomo sotto di lei. L’altro non perse tempo e si portò dietro Fanny pronto ad incularla.
Ne ebbe paura, non sapeva se aveva ancora una dilatazione tale da prendere agevolmente un cazzo nel culo.
Non ci volle molto per capirlo… sentì premere, le fece un po’ male…poi le entrò tutto dentro!

“AAAhhh…” si lamentò Fanny, ma non sentì dolore… era stata di nuovo inculata! due cazzi insieme…era caduta nuovamente nel vortice della perdizione.
Ne fu sconvolta ed eccitata!
I due presero a sbatterla, Marta e Olga la osservavano
“Guarda che troia! come si fa sbattere!” esclamò Marta, poi si avvicinò a Fanny allargando le gambe
“Lecca! leccami la fica!” le ordinò
Fanny ancora tenuta per i polsi da Olga, si sollevò e porto la lingua verso la fica di Marta. Prese a leccare!
“Mmmmhhh….mmmmhhh…” stava cominciando a godere, sentiva i due continuare a montarla davanti e nel culo
Raggiunse un orgasmo! “Aaaaaahhhhh…..aaaaaaaahhhhhh….”
Marta la vide completamente rapita per quello che stava subendo e incitò i due a sfondarla.
“Sfondatela questa troia! forza! e tu lecca, leccami la fica!” diceva anche lei in preda all’eccitazione più sfrenata. Dal canto suo Olga con una mano teneva legata Fanny, con l’altra aveva preso a masturbarsi.
Poi rivolgendosi a Marta “Fatti leccare il culo!” disse con il suo accento.
Fanny la guardò con un misto di rabbia ed eccitazione, la sottomissione a cui era stata così rapidamente sottoposta la lasciava sconvolta. Quelle due donne l’avevano dominata con una tale facilità che mai le era successo prima.
Marta si voltò, pose le natiche verso la bocca di Fanny che continuava ad ansimare ancora più scossa dai colpi che riceveva dai due che la stavano fottendo.
Si rivolse ad Olga “slegamiii….ti pregoooo…” alitando
Olga la lasciò e Fanny liberandosi i polsi dalla calza afferrò Marta per i fianchi divaricandole le natiche. Lanciò uno sguardo di eccitazione verso Olga che stava gustandosi la scena ed esponendo il buco del culo di Marta prese a leccarlo!
Nello stesso momento Olga si mise davanti a Marta e infilandole due dita in fica cominciò a masturbarla davanti.
Ormai sia Fanny che le altre due donne erano sull’orlo dell’orgasmo più sfrenato.
I due uomini che stavano montando Fanny non resistettero oltre a vedere quella scena di totale perversione e cominciarono ad eiaculare dentro Fanny.
Il primo prese a scaricarsi nella fica, a ripetizione Fanny sentì una quantità infinita di sperma bollente riversarsi nel suo culo.
Sentendosi inondare Fanny cominciò a leccare Marta sia sul culo che verso le dita di Olga che stava penetrando la fica. Ne succhiò una quantità abbondante di liquido che la donna stava emettendo in preda ad un furioso orgasmo. “AAAahhhh…..aaaahhhhh….sìììì….troiaaaaa….leccamiiiiii…..aaaaaaaahhhhhh…..”
Anche Olga venne silenziosamente con un orgasmo che le fece lasciare di botto la fica di Marta.

I due uomini si tolsero da Fanny che rimase inginocchiata, sconvolta, affranta per quello che nuovamente aveva subìto.
Marta affannata si sdraiò sul suo divano, Olga freddamente si ricompose anche lei.

Rimasero così per qualche secondo, ad un cenno di Olga i due uomini si rivestirono e sparirono.
Fanny rimaneva ancora nuda per terra. Olga le gettò addosso il vestito strappato… “troia!” l’apostrofò.
Lei si rialzò osservando il suo vestito e rivolgendosi a Marta “come torno in ufficio?”.

Marta la guardò e si mise a ridere, poi guardando Olga “come la facciamo tornare in ufficio questa puttana? nuda?? ahahah…”
“dalle qualcosa di tuo Olga” le ordinò Marta.
Olga si allontanò e ritornò con un paio di leggins aderenti e una camicetta scollata
“Tieni…vedi se ti entrano…”le disse con aria di superiorità

Fanny indossò i pantaloni e la camicia, prese in suo vestito strappato insieme agli slip e si diresse verso la porta.
Marta la bloccò
“Non una parola con Marco altrimenti te lo scordi il lavoro…” le disse
Fanny annuì
“Sei la nostra troia adesso” le disse con tono severo “non è vero?”
Fanny annuì di nuovo, poi chiese a Marta “dimmi almeno chi erano quei due…”
“Chi? quelli che ti hanno sfondata? E a te cosa importa? ti sono piaciuti??”
“Sì…” ebbe solo la forza di dire Fanny
“Ho visto come li hai presi…sei ancora molto dilatata e questo ci aiuterà molto con te… sono due ragazzi della vigilanza, ogni tanto vengono a farci compagnia…” le rispose Marta.
Fanny rivolse lo sguardo sia a Marta che a Olga, poi lasciò la villa.
Passò davanti all’ufficio della vigilanza e vide i due che l’avevano scopata, fece finta di nulla, mentre loro la osservarono ridendo.

Si mise in macchina per tornare in ufficio, ma poi pensò che non era proprio il caso in quelle condizioni… appena finita di essere scopata in fica e in culo, piena di sperma…no, non poteva!
“Marco, scusa, non mi sento molto bene” Fanny telefonò al suo capo
“Che succede” le chiese
“No, niente di terribile, solo un po’ di mal di pancia… vorrei tornare a casa, ci sono problemi?”
“No, figurati, nessun problema, domani sarai in ufficio?” le chiese Marco
“Sì, sì certo domani torno…” e lo salutò
Fanny tornò a casa, si vide spettinata, sentiva in mezzo alle gambe una sensazione di bagnato.
Si specchiò voltandosi e vide una macchia umida che copriva l’interno delle cosce e saliva verso il culo
Erano i suoi umori e lo sperma che colava fuori dai suoi buchi…la stessa macchia che aveva notato sui pantaloni di Marta la settimana prima!
Capì che anche a Marta quei due uomini riservavano lo stesso trattamento… scopata e inculata!

Tolse tutto, rimase nuda, si guardò allo specchio e rivide la Fanny che aveva lasciato qualche mese prima.
Una Fanny perversa, dominata adesso da altre due donne, soggiogata dalla sua natura di femmina dedita al sesso.
Ne ebbe paura… era caduta nuovamente nel vortice della perdizione!

per commenti: mastercam63@tiscali.it

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2025-03-07
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