Sottomissione cap 22
di
mastercam
genere
dominazione
‘Cazzo! ho forato! cazzo, tra due ore ho lezione in classe’. Fanny si era accorta di aver forato la gomma della sua auto e avrebbe dovuto essere a scuola in mattinata.
Per fortuna facendo poche centinaia di metri si accorse che c’era un gommista, fece manovra per entrare e parcheggiò la macchina dentro la rimessa.
Subito si avvicinò un ragazzo che le chiese cosa fosse successo.
Fanny gli spiegò che aveva forato e aveva fretta, quindi chiese la cortesia di fare presto perchè doveva andare a scuola.
Proprio nel momento in cui il ragazzo stava per controllare lo stato della gomma forata uscì dal retro della rimessa un uomo di colore che probabilmente doveva essere il principale.
Fanny lo guardò, anche lui la guardò con attenzione.
Fu questione di pochi secondi e i due si riconobbero subito.
Era il nero che aveva sodomizzato Fanny durante la serata al club privè! quello che le aveva fatto la ‘ruota’ e l’aveva alla fine inculata!
Lui la guardò con attenzione e le sorrise, Fanny ricambiò con un certo imbarazzo un sorriso abbassando subito lo sguardo.
‘Lascia, alla signora ci penso io’ disse rivolgendosi al ragazzo.
Si avvicinò a Fanny ‘Cinque minuti e aggiustiamo tutto, non si preoccupi’
Fanny lo guardò sorridendogli questa volta con un po’ di malizia ‘grazie” gli disse.
Subito si mise al lavoro e nel giro di un quarto d’ora la gomma era stata sostituita.
Fanny poteva andare a scuola per la sua lezione.
‘Vieni’ le disse lui invitandola ad entrare nel retro per pagare.
‘Sì” disse Fanny ‘quanto devo per la riparazione?’
L’uomo la fece entrare e richiuse la porta. Subito le prese un braccio.
‘Mi riconosci vero?’ le chiese stringendola
‘Sì certo” gli rispose Fanny con un certo imbarazzo.
‘Ti ricordi quello che ti ho fatto”
‘Sì, mi ricordo”
‘Ti ricordi bene, lo sai che mi sei rimasta impressa”
‘Immagino” gli disse.
‘Lo sai che vorrei rifarti la stessa cosa”
Fanny, che veniva sempre tenuta stretta per il braccio, sentì che l’uomo le aveva appoggiato il suo pacco sulla coscia. Lo sentiva premere, sentiva tutta la lunghezza e la durezza di quel membro in erezione.
Ricordò perfettamente quello che era successo al club, era enorme, con una cappella grossa e dura e l’aveva presa! era come se lo sentisse in quel momento.
‘Anch’io vorrei riprovarlo” disse Fanny abbassando lo sguardo, facendo capire a cosa si riferiva ‘ma adesso lasciami, mi stai facendo male”
L’uomo la lasciò subito mantenendosi però incollato a lei.
Si avvicinò ancora di più facendo percepire la sua durezza sulla coscia.
‘Vieni nell’altra stanza così te lo faccio riprovare” la invitò lui.
‘No adesso non posso” gli rispose sottovoce
‘vieni, lo so che lo vuoi’ l’altra volta hai tolto la maschera proprio per farti riconoscere, vero?’
‘Sì’ è vero’ ma adesso non posso proprio”
‘Vieni, vieni dietro”. L’uomo insisteva e l’aveva riafferrata per il braccio
‘Ho detto di no, adesso’ Fanny pensava che dopo un’ora aveva lezione’
‘Non posso andare in classe con il culo dolorante’ perchè è quello che vuole” pensò Fanny.
‘Dai, lasciami, se mi lasci andare ti prometto che mi rifai quello dell’altra volta’ magari chiami anche qualche tuo amico” e con la mano gli afferrò il pacco tastando tutta la sua lunghezza e durezza. Glielo strinse con la mano soffermandosi a soppesarlo. Era enorme e duro come il marmo! lo sentiva attraverso la tuta da lavoro. Lo tirò leggermente e poi lo lasciò.
‘Quanto devo pagare?’ chiese Fanny
‘Niente’ lavoro gratis…ti aspetto domani’
Fanny arrivò l’indomani sera quando l’officina era chiusa, trovò la saracinesca mezza abbassata, entrò: ‘Ciao’ eccomi” disse vedendo il principale.
‘Ciao’ sei venuta’ non pensavo venissi’ le disse lui.
‘Perchè?’ ti avevo promesso che sarei venuta’ ma sei solo?’ disse Fanny provocatoriamente.
‘Non preoccuparti, ho chiamato certi amici’ adesso arrivano’ le rispose.
‘Mmmmhhh, cosa mi farete?’ chiese sempre più maliziosamente e intanto lanciò un’occhiata ai suoi pantaloni.
Vide che l’uomo aveva già il cazzo in erezione che sporgeva dalla tuta di lavoro.
‘Vedrai, ci divertiremo”
‘Ma tu’ sempre duro??’ e avvicinandosi glielo prese da sopra i pantaloni.
Alla presa di Fanny il cazzo divenne ancora più duro, lui si abbassò i pantaloni per liberarlo e farlo ammirare a lei.
Fanny lo soppesò, ne ammirò la grande cappella che già l’aveva posseduta e inginocchiandosi prese a sbocchinarlo.
‘Lo vuoi, vero? lo vuoi riprovare”
‘Sì, te l’ho detto che voglio riprovarlo” rispose Fanny riprendendolo in bocca.
Proprio in quel momento entrarono altri due amici, anche loro di colore che così la trovarono inginocchiata mentre stava facendo un pompino al loro amico.
‘Venite…guarda che troia che abbiamo stasera!’ li invitò lui.
Uno dei due guardò con attenzione Fanny, poi senza perdere molto tempo la prese per un braccio e la fece alzare. La spinse verso il cofano di una macchina facendola mettere di schiena. Fanny appoggiò le mani sul cofano, già sapeva che avrebbero cominciato a scoparla. Erano in tre e questo la eccitava.
Subito l’uomo si abbassò i pantaloni facendo uscire un cazzo già duro e cominciò a sollevare la gonna stretta di Fanny, poi cercò di toglierle le mutande.
Si sentì uno strappo, poi un altro per liberarle il culo dalla gonna.
‘No…mi ha strappato le mutande’ e anche la gonna” disse Fanny toccando la stoffa sfilacciata.
L’uomo dietro di lei stava sputando sulla mano e gliela stava passando sulla fica per bagnarla’
‘Come torno a casa ade... aaaahhhhh” Fanny era stata penetrata! subito, come una troia’
Prese ad essere sbattuta, sapeva che quella sera sarebbe stata scopata duramente da quegli uomini, ma era andata lì di proposito e proprio per quello!
L’altro intanto aveva cominciato a tirarsi il cazzo.
Dopo poche spinte il primo che l’aveva penetrata cominciò a venirle dentro. Fanny non aveva neanche fatto in tempo a cominciare a godere.
Lasciò il posto all’altro che fece lo stesso, la fece abbassare sul cofano e la penetrò anche lui. Cominciò a sbatterla, poi venne interrotto dal cazzone.
‘Guarda cosa le faccio”
Lo fece uscire e sputando sulla mano la passò sul culo di Fanny.
Lei sapeva che l’avrebbe inculata di nuovo con la sua cappella gigantesca.
L’aveva già provato, voleva che si ripetesse e con una spinta lo ricevette di nuovo dentro il suo culo.
‘Aaaaaahhhhh” Fanny godette della penetrazione. Adesso era molto più aperta rispetto all’altra volta al club’ non ebbe difficoltà a riceverlo!
‘Aaaahhh mi state trattando come una puttanaaa”
Proprio in quel momento entrò un gruppetto di altri quattro.
Fanny se ne accorse, erano diventati sette!
Capì che quella sera sarebbe stata sfondata da quei cazzi neri.
Uno di loro si avvicinò’
‘Ma la stai inculando!’ disse meravigliato ‘come fa a prendere il tuo cazzo enorme?’
‘L’ho già inculata una volta, è una gran puttana”
Fanny si sentiva umiliata ed eccitata per quello che stavano dicendo di lei, rimaneva piegata sul cofano con i gomiti appoggiati ed il culo spinto ben in fuori.
‘Guarda come lo prende!’ e lo tirò fuori per rimetterlo nel culo di Fanny.
‘Vieni’ fattela anche tu!’ e uscì.
L’altro prese il suo posto, con la dilatazione precedente non ebbe difficoltà a farlo sprofondare dentro di lei che ormai si trovava in balìa di quegli uomini affamati del suo corpo e disposti ad abusarla come più potevano.
Prese a sbatterla con forza, forse non gli era mai capitato di poter approfittare così di una donna! Venne dopo pochi colpi, un altro le sborrò su una natica.
Fanny venne fatta sollevare dal cofano e spintonata nel retro dell’officina.
‘Portatela di là che la sfondiamo’ disse uno dei quattro che erano rimasti.
‘Piano…piano…scopatemi ma non fatemi male” li supplicò Fanny seguendoli sul retro.
Entrarono in una stanzetta dove per terra era stato disteso un telo.
Venne fatta calare sul cazzo di uno che si era sdraiato, lo sentì entrare in fica per tutta la lunghezza, era duro e grosso. Lo sentiva perfettamente arrivare fino in fondo, stava sbavando dal piacere di sentirsi così posseduta, desiderata e trattata come una puttana.
Le venne fatta abbassare la schiena schiacciandola su quello di sotto. Capì quello che stavano facendo, lo aveva provato tante volte’ si voltò leggermente e vide un altro mettersi dietro di lei’ vide che apriva le gambe e avvicinava il cazzo al suo culo, immaginava che l’avrebbe preso dietro. Intanto un altro le prese il mento e le ficcò in bocca il suo cazzo.
Fanny sentì però che quello che stava dietro di lei invece di forzare il culo stava per metterlo anche lui in fica’ stava prendendo due cazzi in fica, non le era mai successo’ lo sentì dilatare le sue labbra ‘Che vuoi fare??’ gli chiese e poi lo sentì entrare.
‘Aaaaaahhhh…aaaaahhhh” Fanny lasciò il cazzo che aveva in bocca. Aveva due cazzi neri che le stavano spaccando la fica. Li sentì cominciare a muoversi, si sentiva lacerare i tessuti, ma ciò le provocava un piacere mai provato prima.
Poi il secondo che l’aveva presa in fica le afferrò con entrambe le mani le natiche facendole sollevare ancora di più il culo. Adesso si trovava con due cazzi in fica e il buco del culo spinto più in alto possibile. Quello sotto l’afferrò per le spalle costringendola a schiacciarsi ancora di più sul suo petto.
La stavano preparando!
Quello che le stava scopando la bocca si tolse e si portò anche lui dietro.
Fanny lo vide con la coda dell’occhio. Anche lui divaricò le gambe mettendole intorno ai suoi fianchi, poi sentì il cazzo di lui premerle sul buco del culo.
‘Cazzo…che vuoi farmi?… cosa vuoi farmi fare??’ disse rivolgendosi all’uomo che conosceva.
Volevano infilarla in tre! due cazzi in fica e uno in culo.
Fanny ne ebbe paura, rimase immobile perchè sapeva che non l’avrebbero lasciata, anzi cercò di agevolarli per non sentire troppo dolore.
Sentì la punta spingere sul culo, rimase immobile con gli occhi spalancati! Aspettava il momento del colpo che l’avrebbe riempita anche dietro.
Lo sentì entrare’ quel terzo cazzo superò lo sfintere ed entrò dentro per una parte della sua lunghezza!
Fanny quasi svenne! non era mai stata presa in quel modo!
‘Aaaaaaahhhhhh” un urlo di dolore misto a perverso piacere’
Presero a muoversi, uno entrava in fica, l’altro usciva e rientrava, quello nel culo spingeva e riusciva, si muovevano senza coordinazione e i movimenti venivano percepiti in tutta la loro oscena potenza dal corpo di Fanny.
Quello con il cazzo enorme si portò davanti alla bocca di Fanny inginocchiandosi. L’altro rimasto anche lui le si mise vicino cominciando a menarselo.
‘Puttana, sei venuta qui per i nostri cazzi, vero?’ disse quello che la stava inculando ‘Aaaaaahhhh’ e le riempì il culo con la sua sborra.
Si sfilò e scavalcò Fanny. Quello che stava a fianco a lei prese il suo posto, allargò le gambe e anche lui le si mise dietro puntandole il culo.
Di nuovo una penetrazione mentre aveva due cazzi conficcati nella fica.
Fanny di nuovo spalancò la bocca, guardò fissa quello che aveva davanti.
‘Cosaaa…mi hai fattooo…fareee...da questiii…’ gli disse con un filo di voce rotta dal piacere e dal dolore di quello che stava subendo.
‘Perchè non ti piace?’ le rispose lui
‘Sìì” annuì Fanny.
Quello che l’aveva appena inculata venne subito riversandosi in lei. Il cazzone che aveva davanti si alzò pronto per prendere il suo posto.
Fanny lo guardò con sguardo terrorizzato. Lo pregò con gli occhi di non farlo. L’avrebbe lacerata!
Lui capì, era troppo bella ed era stata fin troppo disponibile a farsi fare in quel modo che era un peccato lacerarla. Si portò di nuovo davanti a lei e cominciò a tirarselo.
Intanto i due che aveva in fica finirono di montarla e cominciarono a venire.
Fanny chiuse gli occhi sentendosi inondare la fica di sborra calda. Finì di essere riempita, riaprì gli occhi, vide lui che continuava a tirarsi il suo cazzo enorme. Quelli che l’avevano montata si sfilarono, Fanny, quasi per ringraziare lui che non l’aveva lacerata, prese ad aggrapparsi alle sue cosce e lo accarezzava sentendo i suoi muscoli tesi nello sforzo della masturbazione. Un filo continuo di sperma le usciva dai suoi buchi ed un’enorme chiazza si era formata sul telo per terra. Fanny ebbe la sensazione di completa apertura sia della fica che del culo, sentiva una sensazione di fresco, erano i suoi buchi completamente dilatati che stentavano a richiudersi.
Poi capì che stava venendo, aprì la bocca per riceverlo’ un primo schizzo le entrò in bocca, poi sulla fronte, quindi lui glielo infilò e finì per riempirla anche lì!
Stava ancora carponi quando uno di quelli che l’avevano inculata le prese la testa facendogliela abbassare verso il telo per terra.
‘Lecca, puttana, guarda cosa hai combinato, lecca la sborra, troia!’
Fanny si abbassò facendo sporgere ancora più in alto il culo. Questo movimento fece aprire ancora di più i suoi buchi dilatati facendo vedere chiaramente gli effetti che quella scopata avevano avuto sul suo corpo.
Quello che l’aveva costretta a leccare se ne accorse.
‘Guardala, guarda il culo… e la fica! è completamente aperta, l’abbiamo sfondata la troia!’ e cominciò a penetrarle la fica con le dita. ‘Ci posso mettere tutta la mano” e cominciò a spingere.
‘No...no…’ riuscì a balbettare Fanny mentre leccava la sborra di quelli che l’avevano montata. Poi rivolse lo sguardo a quello che conosceva, quello dietro spinse ancora e con un colpo secco la fece entrare tutta!
Fanny chiuse gli occhi e spalancò la bocca in una smorfia di sofferenza. Quella mano maschile, grande e callosa era tutta dentro la sua fica.
‘Guarda ci ho messo tutta la mano! Lecca puttana!’
‘Aaahhh” si lamentò Fanny guardando ancora il nero di sua conoscenza.
‘Basta…lasciala stare…non ti è bastato quello che vi ho fatto fare?’ disse lui.
Quello dietro le sfilò la mano.
Fanny si alzò barcollando, era completamente aperta e dolorante.
Si rimise a posto la maglia, prese le mutande strappate e vedendole in quelle condizioni le tirò addosso all’uomo che l’aveva convinta a quella indecente situazione.
Si pulì alla meglio con dei fazzolettini…
‘Guarda come mi avete ridotto” disse Fanny.
‘Non era quello che volevi?’ le disse lui
‘Non così, mi avete sfondata’ mi hai fatto sfondare, volevo divertirmi, ma non così!’ gli rispose.
‘Ok’ le rispose lui ‘la prossima volta saremo soli’
‘Ma vaffanculo!’ gli rispose decisa.
Poi si riaggiustò la gonna e uscì dall’officina. Una parte del culo rimaneva scoperta. In quel momento si rese conto di essere stata trattata come una puttana e in fondo lo era, avendo accettato l’invito di quell’uomo.
Entrò in macchina, si vide nello specchietto retrovisore, era completamente sfatta.
Mise in moto e cominciò a guidare verso casa.
Quello che era successo le martellava la testa.
‘Mi hanno scopata come una troia’ due cazzi insieme…in fica, uno nel culo…tre insieme…due in fica’ tre cazzi dentro di me…mi hanno sfondata, la mano…la mano intera mi ha ficcato… una troia, una troia…scopata come una troia” pensava dentro di sè.
Il cuore le batteva a mille, era sconvolta ed eccitata’
‘Tre cazzi’ insieme…una puttana, presa come una puttana’.
Non ce la fece più! Cercò un posto riparato e fermò l’auto.
Mise una mano tra le gambe, il sedile era sporco di sperma che le stava ancora colando.
Prese a toccarsi furiosamente, voleva godere per quello che aveva fatto, anzi quello che le avevano fatto.
Fanny chiuse gli occhi e lasciandosi andare sul sedile continuò a masturbarsi, si vide presa da quei tre…immaginò la sua fica aperta per accogliere i membri dei due neri e poi la posizione che le avevano obbligato a tenere per sporgere il culo in fuori’ un altro cazzo…in culo! e poi la mano, la mano intera che l’aveva fistata!
Fanny venne con un orgasmo silenzioso ed appagante!
Ora si poneva il problema di tornare a casa, cosa avrebbe raccontato al marito in quelle condizioni?
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Per fortuna facendo poche centinaia di metri si accorse che c’era un gommista, fece manovra per entrare e parcheggiò la macchina dentro la rimessa.
Subito si avvicinò un ragazzo che le chiese cosa fosse successo.
Fanny gli spiegò che aveva forato e aveva fretta, quindi chiese la cortesia di fare presto perchè doveva andare a scuola.
Proprio nel momento in cui il ragazzo stava per controllare lo stato della gomma forata uscì dal retro della rimessa un uomo di colore che probabilmente doveva essere il principale.
Fanny lo guardò, anche lui la guardò con attenzione.
Fu questione di pochi secondi e i due si riconobbero subito.
Era il nero che aveva sodomizzato Fanny durante la serata al club privè! quello che le aveva fatto la ‘ruota’ e l’aveva alla fine inculata!
Lui la guardò con attenzione e le sorrise, Fanny ricambiò con un certo imbarazzo un sorriso abbassando subito lo sguardo.
‘Lascia, alla signora ci penso io’ disse rivolgendosi al ragazzo.
Si avvicinò a Fanny ‘Cinque minuti e aggiustiamo tutto, non si preoccupi’
Fanny lo guardò sorridendogli questa volta con un po’ di malizia ‘grazie” gli disse.
Subito si mise al lavoro e nel giro di un quarto d’ora la gomma era stata sostituita.
Fanny poteva andare a scuola per la sua lezione.
‘Vieni’ le disse lui invitandola ad entrare nel retro per pagare.
‘Sì” disse Fanny ‘quanto devo per la riparazione?’
L’uomo la fece entrare e richiuse la porta. Subito le prese un braccio.
‘Mi riconosci vero?’ le chiese stringendola
‘Sì certo” gli rispose Fanny con un certo imbarazzo.
‘Ti ricordi quello che ti ho fatto”
‘Sì, mi ricordo”
‘Ti ricordi bene, lo sai che mi sei rimasta impressa”
‘Immagino” gli disse.
‘Lo sai che vorrei rifarti la stessa cosa”
Fanny, che veniva sempre tenuta stretta per il braccio, sentì che l’uomo le aveva appoggiato il suo pacco sulla coscia. Lo sentiva premere, sentiva tutta la lunghezza e la durezza di quel membro in erezione.
Ricordò perfettamente quello che era successo al club, era enorme, con una cappella grossa e dura e l’aveva presa! era come se lo sentisse in quel momento.
‘Anch’io vorrei riprovarlo” disse Fanny abbassando lo sguardo, facendo capire a cosa si riferiva ‘ma adesso lasciami, mi stai facendo male”
L’uomo la lasciò subito mantenendosi però incollato a lei.
Si avvicinò ancora di più facendo percepire la sua durezza sulla coscia.
‘Vieni nell’altra stanza così te lo faccio riprovare” la invitò lui.
‘No adesso non posso” gli rispose sottovoce
‘vieni, lo so che lo vuoi’ l’altra volta hai tolto la maschera proprio per farti riconoscere, vero?’
‘Sì’ è vero’ ma adesso non posso proprio”
‘Vieni, vieni dietro”. L’uomo insisteva e l’aveva riafferrata per il braccio
‘Ho detto di no, adesso’ Fanny pensava che dopo un’ora aveva lezione’
‘Non posso andare in classe con il culo dolorante’ perchè è quello che vuole” pensò Fanny.
‘Dai, lasciami, se mi lasci andare ti prometto che mi rifai quello dell’altra volta’ magari chiami anche qualche tuo amico” e con la mano gli afferrò il pacco tastando tutta la sua lunghezza e durezza. Glielo strinse con la mano soffermandosi a soppesarlo. Era enorme e duro come il marmo! lo sentiva attraverso la tuta da lavoro. Lo tirò leggermente e poi lo lasciò.
‘Quanto devo pagare?’ chiese Fanny
‘Niente’ lavoro gratis…ti aspetto domani’
Fanny arrivò l’indomani sera quando l’officina era chiusa, trovò la saracinesca mezza abbassata, entrò: ‘Ciao’ eccomi” disse vedendo il principale.
‘Ciao’ sei venuta’ non pensavo venissi’ le disse lui.
‘Perchè?’ ti avevo promesso che sarei venuta’ ma sei solo?’ disse Fanny provocatoriamente.
‘Non preoccuparti, ho chiamato certi amici’ adesso arrivano’ le rispose.
‘Mmmmhhh, cosa mi farete?’ chiese sempre più maliziosamente e intanto lanciò un’occhiata ai suoi pantaloni.
Vide che l’uomo aveva già il cazzo in erezione che sporgeva dalla tuta di lavoro.
‘Vedrai, ci divertiremo”
‘Ma tu’ sempre duro??’ e avvicinandosi glielo prese da sopra i pantaloni.
Alla presa di Fanny il cazzo divenne ancora più duro, lui si abbassò i pantaloni per liberarlo e farlo ammirare a lei.
Fanny lo soppesò, ne ammirò la grande cappella che già l’aveva posseduta e inginocchiandosi prese a sbocchinarlo.
‘Lo vuoi, vero? lo vuoi riprovare”
‘Sì, te l’ho detto che voglio riprovarlo” rispose Fanny riprendendolo in bocca.
Proprio in quel momento entrarono altri due amici, anche loro di colore che così la trovarono inginocchiata mentre stava facendo un pompino al loro amico.
‘Venite…guarda che troia che abbiamo stasera!’ li invitò lui.
Uno dei due guardò con attenzione Fanny, poi senza perdere molto tempo la prese per un braccio e la fece alzare. La spinse verso il cofano di una macchina facendola mettere di schiena. Fanny appoggiò le mani sul cofano, già sapeva che avrebbero cominciato a scoparla. Erano in tre e questo la eccitava.
Subito l’uomo si abbassò i pantaloni facendo uscire un cazzo già duro e cominciò a sollevare la gonna stretta di Fanny, poi cercò di toglierle le mutande.
Si sentì uno strappo, poi un altro per liberarle il culo dalla gonna.
‘No…mi ha strappato le mutande’ e anche la gonna” disse Fanny toccando la stoffa sfilacciata.
L’uomo dietro di lei stava sputando sulla mano e gliela stava passando sulla fica per bagnarla’
‘Come torno a casa ade... aaaahhhhh” Fanny era stata penetrata! subito, come una troia’
Prese ad essere sbattuta, sapeva che quella sera sarebbe stata scopata duramente da quegli uomini, ma era andata lì di proposito e proprio per quello!
L’altro intanto aveva cominciato a tirarsi il cazzo.
Dopo poche spinte il primo che l’aveva penetrata cominciò a venirle dentro. Fanny non aveva neanche fatto in tempo a cominciare a godere.
Lasciò il posto all’altro che fece lo stesso, la fece abbassare sul cofano e la penetrò anche lui. Cominciò a sbatterla, poi venne interrotto dal cazzone.
‘Guarda cosa le faccio”
Lo fece uscire e sputando sulla mano la passò sul culo di Fanny.
Lei sapeva che l’avrebbe inculata di nuovo con la sua cappella gigantesca.
L’aveva già provato, voleva che si ripetesse e con una spinta lo ricevette di nuovo dentro il suo culo.
‘Aaaaaahhhhh” Fanny godette della penetrazione. Adesso era molto più aperta rispetto all’altra volta al club’ non ebbe difficoltà a riceverlo!
‘Aaaahhh mi state trattando come una puttanaaa”
Proprio in quel momento entrò un gruppetto di altri quattro.
Fanny se ne accorse, erano diventati sette!
Capì che quella sera sarebbe stata sfondata da quei cazzi neri.
Uno di loro si avvicinò’
‘Ma la stai inculando!’ disse meravigliato ‘come fa a prendere il tuo cazzo enorme?’
‘L’ho già inculata una volta, è una gran puttana”
Fanny si sentiva umiliata ed eccitata per quello che stavano dicendo di lei, rimaneva piegata sul cofano con i gomiti appoggiati ed il culo spinto ben in fuori.
‘Guarda come lo prende!’ e lo tirò fuori per rimetterlo nel culo di Fanny.
‘Vieni’ fattela anche tu!’ e uscì.
L’altro prese il suo posto, con la dilatazione precedente non ebbe difficoltà a farlo sprofondare dentro di lei che ormai si trovava in balìa di quegli uomini affamati del suo corpo e disposti ad abusarla come più potevano.
Prese a sbatterla con forza, forse non gli era mai capitato di poter approfittare così di una donna! Venne dopo pochi colpi, un altro le sborrò su una natica.
Fanny venne fatta sollevare dal cofano e spintonata nel retro dell’officina.
‘Portatela di là che la sfondiamo’ disse uno dei quattro che erano rimasti.
‘Piano…piano…scopatemi ma non fatemi male” li supplicò Fanny seguendoli sul retro.
Entrarono in una stanzetta dove per terra era stato disteso un telo.
Venne fatta calare sul cazzo di uno che si era sdraiato, lo sentì entrare in fica per tutta la lunghezza, era duro e grosso. Lo sentiva perfettamente arrivare fino in fondo, stava sbavando dal piacere di sentirsi così posseduta, desiderata e trattata come una puttana.
Le venne fatta abbassare la schiena schiacciandola su quello di sotto. Capì quello che stavano facendo, lo aveva provato tante volte’ si voltò leggermente e vide un altro mettersi dietro di lei’ vide che apriva le gambe e avvicinava il cazzo al suo culo, immaginava che l’avrebbe preso dietro. Intanto un altro le prese il mento e le ficcò in bocca il suo cazzo.
Fanny sentì però che quello che stava dietro di lei invece di forzare il culo stava per metterlo anche lui in fica’ stava prendendo due cazzi in fica, non le era mai successo’ lo sentì dilatare le sue labbra ‘Che vuoi fare??’ gli chiese e poi lo sentì entrare.
‘Aaaaaahhhh…aaaaahhhh” Fanny lasciò il cazzo che aveva in bocca. Aveva due cazzi neri che le stavano spaccando la fica. Li sentì cominciare a muoversi, si sentiva lacerare i tessuti, ma ciò le provocava un piacere mai provato prima.
Poi il secondo che l’aveva presa in fica le afferrò con entrambe le mani le natiche facendole sollevare ancora di più il culo. Adesso si trovava con due cazzi in fica e il buco del culo spinto più in alto possibile. Quello sotto l’afferrò per le spalle costringendola a schiacciarsi ancora di più sul suo petto.
La stavano preparando!
Quello che le stava scopando la bocca si tolse e si portò anche lui dietro.
Fanny lo vide con la coda dell’occhio. Anche lui divaricò le gambe mettendole intorno ai suoi fianchi, poi sentì il cazzo di lui premerle sul buco del culo.
‘Cazzo…che vuoi farmi?… cosa vuoi farmi fare??’ disse rivolgendosi all’uomo che conosceva.
Volevano infilarla in tre! due cazzi in fica e uno in culo.
Fanny ne ebbe paura, rimase immobile perchè sapeva che non l’avrebbero lasciata, anzi cercò di agevolarli per non sentire troppo dolore.
Sentì la punta spingere sul culo, rimase immobile con gli occhi spalancati! Aspettava il momento del colpo che l’avrebbe riempita anche dietro.
Lo sentì entrare’ quel terzo cazzo superò lo sfintere ed entrò dentro per una parte della sua lunghezza!
Fanny quasi svenne! non era mai stata presa in quel modo!
‘Aaaaaaahhhhhh” un urlo di dolore misto a perverso piacere’
Presero a muoversi, uno entrava in fica, l’altro usciva e rientrava, quello nel culo spingeva e riusciva, si muovevano senza coordinazione e i movimenti venivano percepiti in tutta la loro oscena potenza dal corpo di Fanny.
Quello con il cazzo enorme si portò davanti alla bocca di Fanny inginocchiandosi. L’altro rimasto anche lui le si mise vicino cominciando a menarselo.
‘Puttana, sei venuta qui per i nostri cazzi, vero?’ disse quello che la stava inculando ‘Aaaaaahhhh’ e le riempì il culo con la sua sborra.
Si sfilò e scavalcò Fanny. Quello che stava a fianco a lei prese il suo posto, allargò le gambe e anche lui le si mise dietro puntandole il culo.
Di nuovo una penetrazione mentre aveva due cazzi conficcati nella fica.
Fanny di nuovo spalancò la bocca, guardò fissa quello che aveva davanti.
‘Cosaaa…mi hai fattooo…fareee...da questiii…’ gli disse con un filo di voce rotta dal piacere e dal dolore di quello che stava subendo.
‘Perchè non ti piace?’ le rispose lui
‘Sìì” annuì Fanny.
Quello che l’aveva appena inculata venne subito riversandosi in lei. Il cazzone che aveva davanti si alzò pronto per prendere il suo posto.
Fanny lo guardò con sguardo terrorizzato. Lo pregò con gli occhi di non farlo. L’avrebbe lacerata!
Lui capì, era troppo bella ed era stata fin troppo disponibile a farsi fare in quel modo che era un peccato lacerarla. Si portò di nuovo davanti a lei e cominciò a tirarselo.
Intanto i due che aveva in fica finirono di montarla e cominciarono a venire.
Fanny chiuse gli occhi sentendosi inondare la fica di sborra calda. Finì di essere riempita, riaprì gli occhi, vide lui che continuava a tirarsi il suo cazzo enorme. Quelli che l’avevano montata si sfilarono, Fanny, quasi per ringraziare lui che non l’aveva lacerata, prese ad aggrapparsi alle sue cosce e lo accarezzava sentendo i suoi muscoli tesi nello sforzo della masturbazione. Un filo continuo di sperma le usciva dai suoi buchi ed un’enorme chiazza si era formata sul telo per terra. Fanny ebbe la sensazione di completa apertura sia della fica che del culo, sentiva una sensazione di fresco, erano i suoi buchi completamente dilatati che stentavano a richiudersi.
Poi capì che stava venendo, aprì la bocca per riceverlo’ un primo schizzo le entrò in bocca, poi sulla fronte, quindi lui glielo infilò e finì per riempirla anche lì!
Stava ancora carponi quando uno di quelli che l’avevano inculata le prese la testa facendogliela abbassare verso il telo per terra.
‘Lecca, puttana, guarda cosa hai combinato, lecca la sborra, troia!’
Fanny si abbassò facendo sporgere ancora più in alto il culo. Questo movimento fece aprire ancora di più i suoi buchi dilatati facendo vedere chiaramente gli effetti che quella scopata avevano avuto sul suo corpo.
Quello che l’aveva costretta a leccare se ne accorse.
‘Guardala, guarda il culo… e la fica! è completamente aperta, l’abbiamo sfondata la troia!’ e cominciò a penetrarle la fica con le dita. ‘Ci posso mettere tutta la mano” e cominciò a spingere.
‘No...no…’ riuscì a balbettare Fanny mentre leccava la sborra di quelli che l’avevano montata. Poi rivolse lo sguardo a quello che conosceva, quello dietro spinse ancora e con un colpo secco la fece entrare tutta!
Fanny chiuse gli occhi e spalancò la bocca in una smorfia di sofferenza. Quella mano maschile, grande e callosa era tutta dentro la sua fica.
‘Guarda ci ho messo tutta la mano! Lecca puttana!’
‘Aaahhh” si lamentò Fanny guardando ancora il nero di sua conoscenza.
‘Basta…lasciala stare…non ti è bastato quello che vi ho fatto fare?’ disse lui.
Quello dietro le sfilò la mano.
Fanny si alzò barcollando, era completamente aperta e dolorante.
Si rimise a posto la maglia, prese le mutande strappate e vedendole in quelle condizioni le tirò addosso all’uomo che l’aveva convinta a quella indecente situazione.
Si pulì alla meglio con dei fazzolettini…
‘Guarda come mi avete ridotto” disse Fanny.
‘Non era quello che volevi?’ le disse lui
‘Non così, mi avete sfondata’ mi hai fatto sfondare, volevo divertirmi, ma non così!’ gli rispose.
‘Ok’ le rispose lui ‘la prossima volta saremo soli’
‘Ma vaffanculo!’ gli rispose decisa.
Poi si riaggiustò la gonna e uscì dall’officina. Una parte del culo rimaneva scoperta. In quel momento si rese conto di essere stata trattata come una puttana e in fondo lo era, avendo accettato l’invito di quell’uomo.
Entrò in macchina, si vide nello specchietto retrovisore, era completamente sfatta.
Mise in moto e cominciò a guidare verso casa.
Quello che era successo le martellava la testa.
‘Mi hanno scopata come una troia’ due cazzi insieme…in fica, uno nel culo…tre insieme…due in fica’ tre cazzi dentro di me…mi hanno sfondata, la mano…la mano intera mi ha ficcato… una troia, una troia…scopata come una troia” pensava dentro di sè.
Il cuore le batteva a mille, era sconvolta ed eccitata’
‘Tre cazzi’ insieme…una puttana, presa come una puttana’.
Non ce la fece più! Cercò un posto riparato e fermò l’auto.
Mise una mano tra le gambe, il sedile era sporco di sperma che le stava ancora colando.
Prese a toccarsi furiosamente, voleva godere per quello che aveva fatto, anzi quello che le avevano fatto.
Fanny chiuse gli occhi e lasciandosi andare sul sedile continuò a masturbarsi, si vide presa da quei tre…immaginò la sua fica aperta per accogliere i membri dei due neri e poi la posizione che le avevano obbligato a tenere per sporgere il culo in fuori’ un altro cazzo…in culo! e poi la mano, la mano intera che l’aveva fistata!
Fanny venne con un orgasmo silenzioso ed appagante!
Ora si poneva il problema di tornare a casa, cosa avrebbe raccontato al marito in quelle condizioni?
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