Sottomissione cap 18
di
mastercam
genere
dominazione
‘Giulia solo con te riesco a parlare di certe cose’ disse Fanny rivolgendosi alla sua amica.
‘Cosa devi dirmi, Fanny? sai che con me puoi parlare con la massima libertà’ le rispose Giulia.
‘Cosa mi sta succedendo, cosa mi avete fatto, cosa mi è stato fatto?’ cominciò a spiegare Fanny ‘con tutto quello che ho provato ormai penso al sesso in continuazione, prima non era così’ adesso mi ritrovo a pensare e desiderare cose che prima non avrei mai pensato di provare’
‘Spiegati meglio Fanny, non capisco’ le disse Giulia.
‘Sì, con tutte le volte che mi sono trovata a subire certe cose, ormai è diventato più forte di me…ormai le desidero” continuava Fanny ‘a casa con mio marito che mi ha portato nei club privè a farmi scopare da sconosciuti, con te e Giorgio che mi avete fatto di tutto…per non parlare del lavoro!…il preside che mi ha scopato e, adesso che sono la sua collaboratrice, non perde occasione per palparmi il sedere e io anzichè andarmene rimango lì a lasciarlo fare, anzi, ci sono delle volte che addirittura vorrei che mi prendesse e mi scopasse di nuovo sulla sua scrivania e quando cammino per i corridoi a scuola certe volte incrocio quei ragazzi che mi hanno presa loro mi guardano con certi sorrisetti e io faccio finta di niente, ogni volta mi ritorna in mente quello che mi hanno fatto, presa insieme da tutti e due e a volte vorrei che mi afferrassero e portandomi dentro un’aula vuota mi scopassero di nuovo!… è una cosa assurda, ma ho paura di essere diventata una ninfomane”
‘Fanny, da come ne parli sembra che sia una cosa ben più grave di quanto immaginassi’ le disse Giulia
‘E non ti ho raccontato cosa mi è successo l’altra notte!’ le disse Fanny
‘Raccontami, cosa è successo?’
‘Stavo dormendo e ho fatto un sogno osceno, perverso, ho sognato che mi trovavo in classe con una decina di ragazzi, tutti maschi e io ero lì poggiata sulla cattedra con due uomini di colore che mi stavano scopando, va bene hai capito, mi stavano scopando nel culo e io godevo come una pazza a sentirli dentro di me e tutti i ragazzi avevano il loro cazzo di fuori e se lo tiravano quando uno dei due ha incominciato a venire mi sono svegliata di botto, mio marito stava dormendo di fianco a me, ho sentito sotto ed ero un lago, ho iniziato a toccarmi e per venire ho immaginato di terminare il sogno, ho pensato che quei due dopo essermi venuti dentro mi costringevano a rimanere piegata sulla cattedra e mi davano a tutti quei ragazzi, ho immaginato che uno dietro l’altro, a turno, mi prendessero e mi scopassero il culo…venendo tutti dentro, sono venuta in silenzio con mio marito che continuava a dormire a fianco!’ terminò di raccontare Fanny.
Giulia era rimasta sconvolta da quello che Fanny le aveva detto. Cercò di rassicurarla sul fatto di avere desideri osceni, fantasie perverse che molte donne possono avere, in realtà pensava che Fanny attraversasse veramente un periodo complicato e piuttosto rischiose.
Le consigliò di raccontare tutto al marito, che solo lui avrebbe potuto aiutarla non dovendogli nascondere nulla. E poi era proprio con il marito che Fanny aveva cominciato a frequentare certi ambienti e con lui presente era stata più volte presa da uomini pressocchè sconosciuti.
Fanny seguì il consiglio della sua amica e raccontò il suo problema al marito.
Disse le stesse cose che aveva detto a Giulia.
Il marito rimase anche lui sconvolto, non avrebbe mai immaginato una tale trasformazione della moglie tale da portarla a desiderare di essere posseduta da uomini diversi e sconosciuti, anzichè subire quegli stessi incontri.
‘Ho l’impressione che tu sia diventata una troia!’ le disse ‘una gran troia a cui piace farsi scopare da chiunque le capiti”.
‘Sì” gli rispose Fanny ‘lo credo anch’io, non posso essere chiamata altrimenti, una troia!’.
‘Allora ti accontento subito’ preparati come se dovessi andare al club dove siamo stati’ usciamo” le disse.
Fanny lo guardò perplessa, capì che forse l’avrebbe riportata al club privè, in ogni caso sapeva che aveva in mente qualcosa di molto eccitante per lei, per accontentare le sue voglie perverse.
Si preparò indossando una gonna cortissima che le copriva appena il culo con sopra un top aderente al seno che a fatica rimaneva dentro.
Fanny con il marito uscirono di casa.
‘Facciamo le scale e scendiamo in garage a prendere la macchina’ le disse.
Fanny lo seguì, non erano mai scesi a piedi.
Arrivarono al piano interrato dove si trovava il garage.
Il marito l’afferrò per un braccio e la portò verso una zona nascosta.
Fanny lo guardò, aveva capito.
‘Ma sei pazzo? potrebbe arrivare qualcuno!’ gli disse.
Lui la fece girare di schiena e la fece appoggiare con le mani sul muro.
Le sollevò la gonna cortissima e le spostò di lato il filo del perizoma.
Le bagnò abbondantemente di saliva il buco del culo e la prese di colpo. Cominciò ad incularla e ad insultarla.
‘Sei una troia, ti piace se ti sbatto qui come una puttana, eh?…’ le disse.
Fanny fu presa subito dalla situazione nuova e imprevista, così presa e inculata nel sottoscala di casa.
‘Sì, sì’ come una troia, come una troia!…’ cominciò a dire affannosamente.
Continuò ad incularla per un po’ con spinte vigorose, poi all’improvviso si sentì un rumore.
Dei passi si avvicinavano verso di loro.
Lui vide un ragazzo che evidentemente stava andando a prendere la sua macchina.
Gli sfuggì volontariamente un colpo di tosse.
Fanny, rimanendo piegata, si voltò di scatto a guardarlo come per dirgli ‘Ma sei matto? vuoi farti sentire??’.
I passi si portarono verso di loro, evidentemente quel ragazzo aveva sentito dei rumori.
Lo videro avvicinarsi, il ragazzo si portò verso di loro e rimase immobile e sbigottito a vedere quello che succedeva: un uomo che stava scopando a 90 gradi una donna! Pazzesco! cominciò a diventargli duro subito.
Lui continuò ad inculare Fanny, ma fece segno al ragazzo di fare silenzio ed aspettare.
Fanny continuava silenziosamente a godere.
Il ragazzo capite le intenzioni di lui cominciò ad abbassare i pantaloni. Cominciò a far svettare un sesso grande e vigoroso.
Fanny si accorse di questi movimenti e si voltò a guardare il ragazzo. Vide che si era abbassato i pantaloni ed ora ne svettava un cazzo enorme, 25 cm di giovane carne che la desideravano minaccioso.
Fanny ne fu sconvolta ed eccitata.
Il marito con una mano mantenne Fanny in quella posizione con il culo proteso.
Fece segno al ragazzo di avvicinarsi. Divaricò le natiche di Fanny e fece capire al ragazzo quello che le aveva fatto. Un chiaro invito ad incularla anche lui!
Lei capì le intenzioni: ‘Stronzo” alitò, ma mantenne la posizione esposta.
Il ragazzo la prese per i fianchi e cominciò a puntarlo sul culo, ben lubrificato dagli umori di lei.
Fanny sentì la punta cominciare ad entrarle, ne aveva visto le dimensioni, temeva quello che poteva succedere.
Cominciò a spingere’ Fanny silenziosamente spalancò la bocca e sbarrò gli occhi. Lo sentiva entrare centimetro per centimetro. Mantenne la bocca aperta e gli occhi sbarrati, ad ogni piccola spinta lasciava sfuggire un rantolo soffocato ‘aaahhh”
Lui continuava a spingerlo dentro. Fanny, che ne aveva visto la lunghezza, portò dietro di sè una mano e la poggiò sul fianco del ragazzo, come a fargli capire di fermarsi, di non farlo entrare tutto, ma il marito le prese la mano e gliela riportò in avanti.
Fanny rassegnata si poggiò sul muro con entrambe le mani. Continuava a sentirlo entrare dentro di lei spinta dopo spinta. Quando sentì i fianchi del ragazzo aderire alle sue natiche capì che quei 25 cm di carne le erano entrati tutti dentro il suo culo.
Ne fu sconvolta, chiuse gli occhi rovesciandoli e venne con un potente orgasmo soffocato.
Cominciò ad essere sbattuta, pochi colpi e si sentì inondare di sperma caldo nel suo culo!
Appena finito, il ragazzo si ricompose. Il marito lo trattenne. ‘Ringrazia!’ disse rivolgendosi a Fanny.
Lei lo guardò dubbiosa. ‘Ringrazia, ho detto!’ ripetè lui.
‘Gra…grazie” disse sottovoce Fanny
‘No, bene, ringrazia per quello che ti ha fatto” le ordinò
Fanny capì quello che intendeva dire e guardando il marito negli occhi disse ‘Grazie per aver scopato il culo di questa troia!’.
Il ragazzo era praticamente scioccato da quanto era successo e si allontanò senza dire nulla.
Fanny ebbe il tempo di asciugarsi e ricomporsi, poi venne portata in macchina.
Non parlava, voleva solo vedere cosa sarebbe successo dopo perchè sapeva che la cosa non sarebbe finita lì!
Proseguirono per un po’ in macchina poi lui si diresse in un luogo appartato e parcheggiò la macchina.
Senza dire nulla le fece abbassare il sedile dell’auto e mettere prona, le sollevò di nuovo la gonna questa volta sfilandole il perizoma.
La penetrò di nuovo nel culo! Entrò subito per quanto era aperto e scivoloso con il rapporto che aveva avuto poco prima.
Prese a montarla, la teneva per i fianchi standole di sopra con tutto il suo peso, intanto la inculava!
Di nuovo le disse che era una troia, una puttana, che le piaceva prendere tutti i cazzi che la volevano. Nel frattempo aveva visto qualcuno che si era avvicinato alla macchina e che probabilmente li stava osservando.
Continuò a scoparla e ad insultarla.
Questa volta finì scaricandole dentro tutto lo sperma che aveva.
Cominciò a sfilarsi. Aveva visto ora chiaramente un uomo che li stava osservando da davanti.
Fanny stava per alzarsi mettendosi in ginocchio, poi sentì il finestrino cominciare ad abbassarsi. Si voltò di scatto ‘Ma sei pazzo??’
Lui le prese il volto, poi le spalle facendola mettere in ginocchio con il culo aderente al finestrino. Fanny lo guardò spalancando gli occhi ‘Ma!…’ ebbe solo la forza di dire.
Poi il finestrino fu abbassato completamente.
Lui la spinse per le spalle facendole sporgere il culo dal finestrino completamente.
Guardò Fanny negli occhi, ce l’aveva a pochi centimetri da lui.
Venne presa per i fianchi da due mani forti e callose che le fecero uscire ancora di più il culo dalla macchina. Così era pronta per essere penetrata!
Il marito la vide spalancare la bocca e sbarrare gli occhi, poi una smorfia di soffocato dolore.
‘L’hai preso?’ le chiese lui sottovoce
‘Siiii’.’ rispose Fanny alitandogli nell’orecchio
‘Dove lo hai preso?’ le chiese lui
‘Nel culoooo... me lo ha messoooo... nel culoooo”.
Lui prese a farle fare avanti e indietro con le spalle per agevolare quello fuori nella scopata.
‘Adesso ti viene dentro anche lui!’ le disse il marito vedendola godere con quel cazzo dietro che la prendeva ‘sarai riempita di sborra!’
‘Siii...sìììì” godeva Fanny consapevole di star facendo una cosa estremamente oscena.
Presa, inculata, così, da uno sconosciuto, in macchina, con il culo proteso fuori dal finestrino.
Il marito continuava a farla ondeggiare assecondando la presa e le spinte di quello sconosciuto.
Pochi movimenti ancora, poi’ ‘Fermo! fermo!…sta venendo!’ gli sussurrò Fanny che sentiva i fiotti riversarsi dentro di lei. ‘Sì così…fermo che mi sta riempiendooo”
Lui la mantenne spinta verso il finestrino affinchè ricevesse tutto lo sperma nel culo.
Nel frattempo un’altra ombra si era avvicinata.
Quello che aveva appena finito di inculare Fanny si tolse.
Lui la mantenne ancora con il culo esposto.
Fanny lo guardò questa volta con sguardo carico di rabbia ‘No!, no!’ ma due mani l’afferrarono di nuovo per i fianchi e venne penetrata!
‘Nooo” alitò di nuovo Fanny
‘Dove ce l’hai?’ le chiese lui
‘In fica.’ rispose lei con rabbia ‘In ficaaaa” poi riprendendo a godere.
Cominciò ad essere sbattuta, poi altre poche spinte e venne riempita anche davanti.
Appena sfilato, Fanny si tolse da quella posizione.
Lui chiuse il finestrino, mise in moto l’auto e ripartì a tutta velocità.
per commenti: mastercam63@tiscali.it
‘Cosa devi dirmi, Fanny? sai che con me puoi parlare con la massima libertà’ le rispose Giulia.
‘Cosa mi sta succedendo, cosa mi avete fatto, cosa mi è stato fatto?’ cominciò a spiegare Fanny ‘con tutto quello che ho provato ormai penso al sesso in continuazione, prima non era così’ adesso mi ritrovo a pensare e desiderare cose che prima non avrei mai pensato di provare’
‘Spiegati meglio Fanny, non capisco’ le disse Giulia.
‘Sì, con tutte le volte che mi sono trovata a subire certe cose, ormai è diventato più forte di me…ormai le desidero” continuava Fanny ‘a casa con mio marito che mi ha portato nei club privè a farmi scopare da sconosciuti, con te e Giorgio che mi avete fatto di tutto…per non parlare del lavoro!…il preside che mi ha scopato e, adesso che sono la sua collaboratrice, non perde occasione per palparmi il sedere e io anzichè andarmene rimango lì a lasciarlo fare, anzi, ci sono delle volte che addirittura vorrei che mi prendesse e mi scopasse di nuovo sulla sua scrivania e quando cammino per i corridoi a scuola certe volte incrocio quei ragazzi che mi hanno presa loro mi guardano con certi sorrisetti e io faccio finta di niente, ogni volta mi ritorna in mente quello che mi hanno fatto, presa insieme da tutti e due e a volte vorrei che mi afferrassero e portandomi dentro un’aula vuota mi scopassero di nuovo!… è una cosa assurda, ma ho paura di essere diventata una ninfomane”
‘Fanny, da come ne parli sembra che sia una cosa ben più grave di quanto immaginassi’ le disse Giulia
‘E non ti ho raccontato cosa mi è successo l’altra notte!’ le disse Fanny
‘Raccontami, cosa è successo?’
‘Stavo dormendo e ho fatto un sogno osceno, perverso, ho sognato che mi trovavo in classe con una decina di ragazzi, tutti maschi e io ero lì poggiata sulla cattedra con due uomini di colore che mi stavano scopando, va bene hai capito, mi stavano scopando nel culo e io godevo come una pazza a sentirli dentro di me e tutti i ragazzi avevano il loro cazzo di fuori e se lo tiravano quando uno dei due ha incominciato a venire mi sono svegliata di botto, mio marito stava dormendo di fianco a me, ho sentito sotto ed ero un lago, ho iniziato a toccarmi e per venire ho immaginato di terminare il sogno, ho pensato che quei due dopo essermi venuti dentro mi costringevano a rimanere piegata sulla cattedra e mi davano a tutti quei ragazzi, ho immaginato che uno dietro l’altro, a turno, mi prendessero e mi scopassero il culo…venendo tutti dentro, sono venuta in silenzio con mio marito che continuava a dormire a fianco!’ terminò di raccontare Fanny.
Giulia era rimasta sconvolta da quello che Fanny le aveva detto. Cercò di rassicurarla sul fatto di avere desideri osceni, fantasie perverse che molte donne possono avere, in realtà pensava che Fanny attraversasse veramente un periodo complicato e piuttosto rischiose.
Le consigliò di raccontare tutto al marito, che solo lui avrebbe potuto aiutarla non dovendogli nascondere nulla. E poi era proprio con il marito che Fanny aveva cominciato a frequentare certi ambienti e con lui presente era stata più volte presa da uomini pressocchè sconosciuti.
Fanny seguì il consiglio della sua amica e raccontò il suo problema al marito.
Disse le stesse cose che aveva detto a Giulia.
Il marito rimase anche lui sconvolto, non avrebbe mai immaginato una tale trasformazione della moglie tale da portarla a desiderare di essere posseduta da uomini diversi e sconosciuti, anzichè subire quegli stessi incontri.
‘Ho l’impressione che tu sia diventata una troia!’ le disse ‘una gran troia a cui piace farsi scopare da chiunque le capiti”.
‘Sì” gli rispose Fanny ‘lo credo anch’io, non posso essere chiamata altrimenti, una troia!’.
‘Allora ti accontento subito’ preparati come se dovessi andare al club dove siamo stati’ usciamo” le disse.
Fanny lo guardò perplessa, capì che forse l’avrebbe riportata al club privè, in ogni caso sapeva che aveva in mente qualcosa di molto eccitante per lei, per accontentare le sue voglie perverse.
Si preparò indossando una gonna cortissima che le copriva appena il culo con sopra un top aderente al seno che a fatica rimaneva dentro.
Fanny con il marito uscirono di casa.
‘Facciamo le scale e scendiamo in garage a prendere la macchina’ le disse.
Fanny lo seguì, non erano mai scesi a piedi.
Arrivarono al piano interrato dove si trovava il garage.
Il marito l’afferrò per un braccio e la portò verso una zona nascosta.
Fanny lo guardò, aveva capito.
‘Ma sei pazzo? potrebbe arrivare qualcuno!’ gli disse.
Lui la fece girare di schiena e la fece appoggiare con le mani sul muro.
Le sollevò la gonna cortissima e le spostò di lato il filo del perizoma.
Le bagnò abbondantemente di saliva il buco del culo e la prese di colpo. Cominciò ad incularla e ad insultarla.
‘Sei una troia, ti piace se ti sbatto qui come una puttana, eh?…’ le disse.
Fanny fu presa subito dalla situazione nuova e imprevista, così presa e inculata nel sottoscala di casa.
‘Sì, sì’ come una troia, come una troia!…’ cominciò a dire affannosamente.
Continuò ad incularla per un po’ con spinte vigorose, poi all’improvviso si sentì un rumore.
Dei passi si avvicinavano verso di loro.
Lui vide un ragazzo che evidentemente stava andando a prendere la sua macchina.
Gli sfuggì volontariamente un colpo di tosse.
Fanny, rimanendo piegata, si voltò di scatto a guardarlo come per dirgli ‘Ma sei matto? vuoi farti sentire??’.
I passi si portarono verso di loro, evidentemente quel ragazzo aveva sentito dei rumori.
Lo videro avvicinarsi, il ragazzo si portò verso di loro e rimase immobile e sbigottito a vedere quello che succedeva: un uomo che stava scopando a 90 gradi una donna! Pazzesco! cominciò a diventargli duro subito.
Lui continuò ad inculare Fanny, ma fece segno al ragazzo di fare silenzio ed aspettare.
Fanny continuava silenziosamente a godere.
Il ragazzo capite le intenzioni di lui cominciò ad abbassare i pantaloni. Cominciò a far svettare un sesso grande e vigoroso.
Fanny si accorse di questi movimenti e si voltò a guardare il ragazzo. Vide che si era abbassato i pantaloni ed ora ne svettava un cazzo enorme, 25 cm di giovane carne che la desideravano minaccioso.
Fanny ne fu sconvolta ed eccitata.
Il marito con una mano mantenne Fanny in quella posizione con il culo proteso.
Fece segno al ragazzo di avvicinarsi. Divaricò le natiche di Fanny e fece capire al ragazzo quello che le aveva fatto. Un chiaro invito ad incularla anche lui!
Lei capì le intenzioni: ‘Stronzo” alitò, ma mantenne la posizione esposta.
Il ragazzo la prese per i fianchi e cominciò a puntarlo sul culo, ben lubrificato dagli umori di lei.
Fanny sentì la punta cominciare ad entrarle, ne aveva visto le dimensioni, temeva quello che poteva succedere.
Cominciò a spingere’ Fanny silenziosamente spalancò la bocca e sbarrò gli occhi. Lo sentiva entrare centimetro per centimetro. Mantenne la bocca aperta e gli occhi sbarrati, ad ogni piccola spinta lasciava sfuggire un rantolo soffocato ‘aaahhh”
Lui continuava a spingerlo dentro. Fanny, che ne aveva visto la lunghezza, portò dietro di sè una mano e la poggiò sul fianco del ragazzo, come a fargli capire di fermarsi, di non farlo entrare tutto, ma il marito le prese la mano e gliela riportò in avanti.
Fanny rassegnata si poggiò sul muro con entrambe le mani. Continuava a sentirlo entrare dentro di lei spinta dopo spinta. Quando sentì i fianchi del ragazzo aderire alle sue natiche capì che quei 25 cm di carne le erano entrati tutti dentro il suo culo.
Ne fu sconvolta, chiuse gli occhi rovesciandoli e venne con un potente orgasmo soffocato.
Cominciò ad essere sbattuta, pochi colpi e si sentì inondare di sperma caldo nel suo culo!
Appena finito, il ragazzo si ricompose. Il marito lo trattenne. ‘Ringrazia!’ disse rivolgendosi a Fanny.
Lei lo guardò dubbiosa. ‘Ringrazia, ho detto!’ ripetè lui.
‘Gra…grazie” disse sottovoce Fanny
‘No, bene, ringrazia per quello che ti ha fatto” le ordinò
Fanny capì quello che intendeva dire e guardando il marito negli occhi disse ‘Grazie per aver scopato il culo di questa troia!’.
Il ragazzo era praticamente scioccato da quanto era successo e si allontanò senza dire nulla.
Fanny ebbe il tempo di asciugarsi e ricomporsi, poi venne portata in macchina.
Non parlava, voleva solo vedere cosa sarebbe successo dopo perchè sapeva che la cosa non sarebbe finita lì!
Proseguirono per un po’ in macchina poi lui si diresse in un luogo appartato e parcheggiò la macchina.
Senza dire nulla le fece abbassare il sedile dell’auto e mettere prona, le sollevò di nuovo la gonna questa volta sfilandole il perizoma.
La penetrò di nuovo nel culo! Entrò subito per quanto era aperto e scivoloso con il rapporto che aveva avuto poco prima.
Prese a montarla, la teneva per i fianchi standole di sopra con tutto il suo peso, intanto la inculava!
Di nuovo le disse che era una troia, una puttana, che le piaceva prendere tutti i cazzi che la volevano. Nel frattempo aveva visto qualcuno che si era avvicinato alla macchina e che probabilmente li stava osservando.
Continuò a scoparla e ad insultarla.
Questa volta finì scaricandole dentro tutto lo sperma che aveva.
Cominciò a sfilarsi. Aveva visto ora chiaramente un uomo che li stava osservando da davanti.
Fanny stava per alzarsi mettendosi in ginocchio, poi sentì il finestrino cominciare ad abbassarsi. Si voltò di scatto ‘Ma sei pazzo??’
Lui le prese il volto, poi le spalle facendola mettere in ginocchio con il culo aderente al finestrino. Fanny lo guardò spalancando gli occhi ‘Ma!…’ ebbe solo la forza di dire.
Poi il finestrino fu abbassato completamente.
Lui la spinse per le spalle facendole sporgere il culo dal finestrino completamente.
Guardò Fanny negli occhi, ce l’aveva a pochi centimetri da lui.
Venne presa per i fianchi da due mani forti e callose che le fecero uscire ancora di più il culo dalla macchina. Così era pronta per essere penetrata!
Il marito la vide spalancare la bocca e sbarrare gli occhi, poi una smorfia di soffocato dolore.
‘L’hai preso?’ le chiese lui sottovoce
‘Siiii’.’ rispose Fanny alitandogli nell’orecchio
‘Dove lo hai preso?’ le chiese lui
‘Nel culoooo... me lo ha messoooo... nel culoooo”.
Lui prese a farle fare avanti e indietro con le spalle per agevolare quello fuori nella scopata.
‘Adesso ti viene dentro anche lui!’ le disse il marito vedendola godere con quel cazzo dietro che la prendeva ‘sarai riempita di sborra!’
‘Siii...sìììì” godeva Fanny consapevole di star facendo una cosa estremamente oscena.
Presa, inculata, così, da uno sconosciuto, in macchina, con il culo proteso fuori dal finestrino.
Il marito continuava a farla ondeggiare assecondando la presa e le spinte di quello sconosciuto.
Pochi movimenti ancora, poi’ ‘Fermo! fermo!…sta venendo!’ gli sussurrò Fanny che sentiva i fiotti riversarsi dentro di lei. ‘Sì così…fermo che mi sta riempiendooo”
Lui la mantenne spinta verso il finestrino affinchè ricevesse tutto lo sperma nel culo.
Nel frattempo un’altra ombra si era avvicinata.
Quello che aveva appena finito di inculare Fanny si tolse.
Lui la mantenne ancora con il culo esposto.
Fanny lo guardò questa volta con sguardo carico di rabbia ‘No!, no!’ ma due mani l’afferrarono di nuovo per i fianchi e venne penetrata!
‘Nooo” alitò di nuovo Fanny
‘Dove ce l’hai?’ le chiese lui
‘In fica.’ rispose lei con rabbia ‘In ficaaaa” poi riprendendo a godere.
Cominciò ad essere sbattuta, poi altre poche spinte e venne riempita anche davanti.
Appena sfilato, Fanny si tolse da quella posizione.
Lui chiuse il finestrino, mise in moto l’auto e ripartì a tutta velocità.
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