Sottomissione cap 27
di
mastercam
genere
dominazione
Fanny aveva prenotato una fantastica vacanza con il marito in un lussuoso hotel di Dubai.
Cominciò a rilassarsi tra piscina, sauna, bar e discoteca.
In hotel vi erano altre turiste occidentali, ma il suo modo di fare, spigliato, divertente e provocante non la faceva passare inosservata.
In piscina poi indossava, come altre turiste, un ridottissimo tanga che valorizzava il suo magnifico lato b.
Erano trascorsi già un paio di giorni, Fanny si trovava in piscina con il marito.
‘Hai visto quello come mi guarda? sono due giorni che non mi toglie gli occhi di dosso’
disse al marito
‘Quello con l’abito arabo, da sceicco, guarda adesso lo sta togliendo’
‘Sì, ho capito, ma non penso che guardi proprio te”
‘No, ti dico che guarda proprio me…di continuo’
‘Va bè dai non ti credo…non mi sembra”
‘Facciamo una prova?’ propose Fanny ‘adesso mi alzo e vado a prendere una cosa al bar’ ci mandiamo un messaggio e mi dici cosa fa adesso che mi alzo’
‘Ok, proviamo’
Fanny si alzò e dall’altro lato della piscina rispetto all’uomo si diresse al bar.
Camminando fece cadere di proposito il fermaglio dei capelli e per raccoglierlo, invece di chinarsi piegando le ginocchia, si piegò con il busto mostrando il culo all’uomo. Vi rimase due tre secondi, praticamente messa a 90 gradi con il culo e la fica in bella vista!
Arrivata al bar ordinò da bere e messaggiò al marito
‘Allora che ha fatto?’
‘Ti ha seguita con lo sguardo per tutto il tempo, hai ragione, ti guardava il culo’
Fanny lesse, con calma bevve la sua bibita e poi decise di ritornare alla sua sdraio passando sul lato della piscina dove si trovava quell’uomo.
Passò molto vicina a lui, lentamente e ancheggiando.
‘Alkaliba!’ pronunciò lui.
Fanny sentì quella parola, trasalì, fu per lei come una frustata. In una frazione di secondo ricordò il posto di dogana in Marocco dove era stata sodomizzata dai poliziotti: la chiamavano così ‘alkaliba’ ‘Puttana!’.
Fece solo un passo in avanti, poi si bloccò e guardò l’uomo. Lui ricambiò lo sguardo e le abbozzò un sorriso.
Fanny ritornò dal marito.
‘Hai visto!… mi ha chiamato puttana!’ gli disse
‘Ma tu conosci anche l’arabo adesso?’
‘No, ma l’ho capito, ti ricordi alla dogana in Marocco…con i poliziotti che mi hanno’
vabbè mentre mi inculavano ‘ disse sottovoce ‘mi chiamavano alkaliba, che vuol dire sicuramente puttana!’.
————————————————
Dopo l’episodio e dopo aver passato altro tempo in piscina, Fanny si diresse verso l’ascensore insieme al marito, c’era molta gente che doveva salire. L’uomo che l’aveva osservata e le aveva dato della puttana la seguì ed entrò subito dietro di lei. Le persone premettero i tasti del piano in cui dovevano scendere, Fanny premette il suo…era il 27 piano, prima di lei quasi tutti i piani vennero prenotati.
L’arabo ebbe l’accortezza di posizionarsi dietro Fanny che così si trovava premuta verso chi le stava davanti e dietro con l’uomo che la seguiva, a fianco il marito.
L’ascensore partì e subito cominciò a fare le prime soste ai primi piani, con la gente che scendeva e saliva avrebbe messo un’infinità di tempo ad arrivare al suo piano.
L’uomo dietro di lei non perse tempo. Si appoggiò a Fanny che come altri ospiti dell’hotel si trovava solo con il costume, il ridottissimo tanga che di solito indossava in piscina.
Lo sentì premere, se lo aspettava ma non immaginava così tanta intraprendenza con il marito a fianco…attraverso la tunica che portava poteva sentire sul suo culo l’erezione dell’uomo…lo percepiva chiaramente.
Si trovavano solo a 4 piano, tutti gli altri in salita erano prenotati!
Quando l’ascensore ripartì dal 4 piano sentì i palmi delle mani dell’uomo dietro di lei divaricarle al massimo le natiche’ Fanny sbarrò gli occhi, non se lo aspettava!
Sentì che premette, percepì sull’ano scoperto il membro dell’uomo che, se non avesse avuto la tunica, l’avrebbe sicuramente penetrata. Poi una mano lasciò una natica’ Fanny sperò che l’uomo desistesse, invece sentì che con le dita della mano cercava di forzarle il buco del culo.
Con la dilatazione che Fanny aveva, non ebbe difficoltà a far entrare due dita, interamente e profondamente
Fanny aprì la bocca per lo stupore, spalancò gli occhi e quasi venne spinta in avanti per la forza della penetrazione, poi sentì che cominciava a fare avanti e indietro con le dita nel suo culo!
Le stava scopando il culo con le dita in ascensore, di fronte a tutti, con il marito di fianco!
Era arrivata al 12 piano, l’uomo continuava a spingerle le dita dentro, spingeva e dilatava, Fanny ebbe la netta sensazione che stesse verificando la sua dilatazione e si stesse rendendo conto di quanto il suo ano fosse cedevole.
Cercò di spostarsi ma veniva pigiata davanti e di lato, poi sentì addirittura afferrarsi con la mano un fianco perchè rimanesse ferma…le dita entrarono ancora più dentro e si aprirono al suo interno.
Era al 20 piano, praticamente veniva masturbata nel culo! Fanny stava sudando, cercava di trattenere qualsiasi lamento perchè quella situazione la stava eccitando, il marito non si stava accorgendo di nulla.
Ancora continuò ad essere penetrata poi si aprirono le porte del suo piano.
L’uomo dietro le tolse subito le dita dal culo e la lasciò scendere, ma seguì sia il marito che Fanny fino alla loro camera potendo vedere così il numero di stanza.
Appena entrata Fanny richiuse dietro di sè la porta
‘Mi ha messo due dita nel culo!’ disse affannata al marito
‘Cosa?, chi??’ le chiese lui
‘Ma quello! non ti sei accorto di niente in ascensore?? mi ha infilato due dita dentro’ sono stata tutto il tempo in ascensore con lui che mi penetrava e dilatava il culo!’ spiegò Fanny al marito
‘Ma non potevi toglierti?’
‘Come mi toglievo con tutta quella gente’ e poi”
‘Poi??’
‘Va bè non abbiamo detto che ci dovevo provare??… migliore occasione di questa!’ disse lei provocatoriamente
Il marito la guardò ‘Ma che troia che sei!’
La voltò verso la porta e facendole distendere in alto le braccia le sfilò il tanga e rapidamente la penetrò nel culo!
—————————
Il mattino dopo il marito trovò sotto la porta della loro stanza un biglietto.
Lo lesse con attenzione
Fanny si era appena svegliata
‘Buongiorno cara”
‘Buongiorno…cos’è quel biglietto?’
‘Credo che tu abbia fatto colpo sul tuo amico sceicco!’ disse il marito in tono canzonatorio
‘Chi quello di ieri in ascensore?’
‘Sì’ senti quello vuole’ ti vuole una notte intera con lui…in camera”
‘Ma è matto!’
‘Non è tutto…leggi qui”
Fanny lesse il biglietto. Spalancò gli occhi
‘Sono un sacco di soldi!’ disse Fanny
‘Secondo me vuole incularti…tutta la notte”
‘Dici?… se è per questo mi ha già…inculato!’ gli rispose con una smorfia
‘Ci vado?’ chiese Fanny, poi ci ragionò ‘…sì…ci vado!!’
——————————————
Fanny si preparò per andare in camera dell’uomo che la stava pagando bene per passare la notte con lui. Indossò una camicia annodata sul davanti e un pantaloncino ad elastico, morbido, aderente che le disegnava il suo splendido culo, sotto un paio di mutandine molto succinte.
Salutò il marito sulla porta ‘Ci vediamo più tardi’ gli disse baciandolo.
Fanny passò tutta la notte in camera di quell’uomo, tornò solo alle 6 di mattina.
Aprì la porta della sua camera e trovò il marito che la stava aspettando.
Era rossa in viso ed ancora affannata.
Entrò aprì la borsa e tirò fuori un mucchio di banconote da cento dollari.
‘Guarda, sono un mucchio di soldi” disse, poi si sedette su una poltrona.
‘Ma cosa ti ha fatto?’ le chiese il marito
Fanny lo guardò ‘mi ha…TROMBATA!!’ disse a voce alta e incazzata ‘Sì, non c’è termine migliore…trombata…praticamente mi ha inculata tutta la notte…mi ha presa quattro volte…si sarà preso sicuramente qualche pasticca…tra una scopata e l’altra me lo faceva leccare e poi mi metteva a pecora e cominciava a’ trombarmi il culo…ogni volta per più di mezzora!…la fica non me l’ha neanche toccata! ce l’avevo gonfia…me la sono dovuta toccare da sola…non so quante volte sono venuta’ Fanny iniziò a raccontare al marito.
Non disse però che l’uomo dopo averla fatta entrare e dopo aver scambiato qualche parola le aveva visto il ciondolo! conosceva quel tipo di ciondolo, sapeva che nascondeva una penna usb e l’aveva costretta a fargli vedere il contenuto, altrimenti non l’avrebbe pagata.
Così aveva visto Fanny servire lo champagne con una bottiglia infilata nel culo! aveva visto cosa si poteva fare di lei, cosa era disposta a fare e quanto si potesse sottomettere.
‘Praticamente mi ha solo inculata, avevi ragione tu!’ concluse Fanny.
‘Ma scusa cosa ti aspettavi dopo lo spettacolo che gli avevi offerto in piscina?’
‘Sì, ma così!… mi ha detto che non aveva mai visto un culo di un’italiana così bello e…provocante!…tra una scopata e l’altra cercavo di dormire…poi mi svegliava, se lo faceva leccare e ricominciava a incularmi. Adesso mi ero svegliata, l’ho visto che mi aspettava seduto in poltrona, mi ha fatta vestire, ha aspettato che andassi verso la porta, stavo aprendo e mi ha bloccata…mi ha attaccato alla porta, mi ha abbassato il pantaloncino e le mutande e mi ha…inculata di nuovo! per oltre un quarto d’ora! è venuto dentro, mi ha rialzato le mutande e il pantaloncino e dandomi una pacca sul sedere mi ha detto ‘alkaliba’ e mi ha fatta uscire’ concluse Fanny.
‘Ah! ha detto che ha prenotato l’hammam dell’hotel per domani pomeriggio, per lui e certi suoi amici e che mi aspetta…ognuno di loro pagherà quanto ha pagato lui stanotte’
Fanny non disse che le aveva detto che le avrebbero praticato un ‘gioco’ a cui sottoponevano le puttane che di solito incontravano!
‘E che fai? ci vai??’ le chiese il marito
Fanny lo guardò ‘certo che ci vado!’ gli rispose
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Cominciò a rilassarsi tra piscina, sauna, bar e discoteca.
In hotel vi erano altre turiste occidentali, ma il suo modo di fare, spigliato, divertente e provocante non la faceva passare inosservata.
In piscina poi indossava, come altre turiste, un ridottissimo tanga che valorizzava il suo magnifico lato b.
Erano trascorsi già un paio di giorni, Fanny si trovava in piscina con il marito.
‘Hai visto quello come mi guarda? sono due giorni che non mi toglie gli occhi di dosso’
disse al marito
‘Quello con l’abito arabo, da sceicco, guarda adesso lo sta togliendo’
‘Sì, ho capito, ma non penso che guardi proprio te”
‘No, ti dico che guarda proprio me…di continuo’
‘Va bè dai non ti credo…non mi sembra”
‘Facciamo una prova?’ propose Fanny ‘adesso mi alzo e vado a prendere una cosa al bar’ ci mandiamo un messaggio e mi dici cosa fa adesso che mi alzo’
‘Ok, proviamo’
Fanny si alzò e dall’altro lato della piscina rispetto all’uomo si diresse al bar.
Camminando fece cadere di proposito il fermaglio dei capelli e per raccoglierlo, invece di chinarsi piegando le ginocchia, si piegò con il busto mostrando il culo all’uomo. Vi rimase due tre secondi, praticamente messa a 90 gradi con il culo e la fica in bella vista!
Arrivata al bar ordinò da bere e messaggiò al marito
‘Allora che ha fatto?’
‘Ti ha seguita con lo sguardo per tutto il tempo, hai ragione, ti guardava il culo’
Fanny lesse, con calma bevve la sua bibita e poi decise di ritornare alla sua sdraio passando sul lato della piscina dove si trovava quell’uomo.
Passò molto vicina a lui, lentamente e ancheggiando.
‘Alkaliba!’ pronunciò lui.
Fanny sentì quella parola, trasalì, fu per lei come una frustata. In una frazione di secondo ricordò il posto di dogana in Marocco dove era stata sodomizzata dai poliziotti: la chiamavano così ‘alkaliba’ ‘Puttana!’.
Fece solo un passo in avanti, poi si bloccò e guardò l’uomo. Lui ricambiò lo sguardo e le abbozzò un sorriso.
Fanny ritornò dal marito.
‘Hai visto!… mi ha chiamato puttana!’ gli disse
‘Ma tu conosci anche l’arabo adesso?’
‘No, ma l’ho capito, ti ricordi alla dogana in Marocco…con i poliziotti che mi hanno’
vabbè mentre mi inculavano ‘ disse sottovoce ‘mi chiamavano alkaliba, che vuol dire sicuramente puttana!’.
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Dopo l’episodio e dopo aver passato altro tempo in piscina, Fanny si diresse verso l’ascensore insieme al marito, c’era molta gente che doveva salire. L’uomo che l’aveva osservata e le aveva dato della puttana la seguì ed entrò subito dietro di lei. Le persone premettero i tasti del piano in cui dovevano scendere, Fanny premette il suo…era il 27 piano, prima di lei quasi tutti i piani vennero prenotati.
L’arabo ebbe l’accortezza di posizionarsi dietro Fanny che così si trovava premuta verso chi le stava davanti e dietro con l’uomo che la seguiva, a fianco il marito.
L’ascensore partì e subito cominciò a fare le prime soste ai primi piani, con la gente che scendeva e saliva avrebbe messo un’infinità di tempo ad arrivare al suo piano.
L’uomo dietro di lei non perse tempo. Si appoggiò a Fanny che come altri ospiti dell’hotel si trovava solo con il costume, il ridottissimo tanga che di solito indossava in piscina.
Lo sentì premere, se lo aspettava ma non immaginava così tanta intraprendenza con il marito a fianco…attraverso la tunica che portava poteva sentire sul suo culo l’erezione dell’uomo…lo percepiva chiaramente.
Si trovavano solo a 4 piano, tutti gli altri in salita erano prenotati!
Quando l’ascensore ripartì dal 4 piano sentì i palmi delle mani dell’uomo dietro di lei divaricarle al massimo le natiche’ Fanny sbarrò gli occhi, non se lo aspettava!
Sentì che premette, percepì sull’ano scoperto il membro dell’uomo che, se non avesse avuto la tunica, l’avrebbe sicuramente penetrata. Poi una mano lasciò una natica’ Fanny sperò che l’uomo desistesse, invece sentì che con le dita della mano cercava di forzarle il buco del culo.
Con la dilatazione che Fanny aveva, non ebbe difficoltà a far entrare due dita, interamente e profondamente
Fanny aprì la bocca per lo stupore, spalancò gli occhi e quasi venne spinta in avanti per la forza della penetrazione, poi sentì che cominciava a fare avanti e indietro con le dita nel suo culo!
Le stava scopando il culo con le dita in ascensore, di fronte a tutti, con il marito di fianco!
Era arrivata al 12 piano, l’uomo continuava a spingerle le dita dentro, spingeva e dilatava, Fanny ebbe la netta sensazione che stesse verificando la sua dilatazione e si stesse rendendo conto di quanto il suo ano fosse cedevole.
Cercò di spostarsi ma veniva pigiata davanti e di lato, poi sentì addirittura afferrarsi con la mano un fianco perchè rimanesse ferma…le dita entrarono ancora più dentro e si aprirono al suo interno.
Era al 20 piano, praticamente veniva masturbata nel culo! Fanny stava sudando, cercava di trattenere qualsiasi lamento perchè quella situazione la stava eccitando, il marito non si stava accorgendo di nulla.
Ancora continuò ad essere penetrata poi si aprirono le porte del suo piano.
L’uomo dietro le tolse subito le dita dal culo e la lasciò scendere, ma seguì sia il marito che Fanny fino alla loro camera potendo vedere così il numero di stanza.
Appena entrata Fanny richiuse dietro di sè la porta
‘Mi ha messo due dita nel culo!’ disse affannata al marito
‘Cosa?, chi??’ le chiese lui
‘Ma quello! non ti sei accorto di niente in ascensore?? mi ha infilato due dita dentro’ sono stata tutto il tempo in ascensore con lui che mi penetrava e dilatava il culo!’ spiegò Fanny al marito
‘Ma non potevi toglierti?’
‘Come mi toglievo con tutta quella gente’ e poi”
‘Poi??’
‘Va bè non abbiamo detto che ci dovevo provare??… migliore occasione di questa!’ disse lei provocatoriamente
Il marito la guardò ‘Ma che troia che sei!’
La voltò verso la porta e facendole distendere in alto le braccia le sfilò il tanga e rapidamente la penetrò nel culo!
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Il mattino dopo il marito trovò sotto la porta della loro stanza un biglietto.
Lo lesse con attenzione
Fanny si era appena svegliata
‘Buongiorno cara”
‘Buongiorno…cos’è quel biglietto?’
‘Credo che tu abbia fatto colpo sul tuo amico sceicco!’ disse il marito in tono canzonatorio
‘Chi quello di ieri in ascensore?’
‘Sì’ senti quello vuole’ ti vuole una notte intera con lui…in camera”
‘Ma è matto!’
‘Non è tutto…leggi qui”
Fanny lesse il biglietto. Spalancò gli occhi
‘Sono un sacco di soldi!’ disse Fanny
‘Secondo me vuole incularti…tutta la notte”
‘Dici?… se è per questo mi ha già…inculato!’ gli rispose con una smorfia
‘Ci vado?’ chiese Fanny, poi ci ragionò ‘…sì…ci vado!!’
——————————————
Fanny si preparò per andare in camera dell’uomo che la stava pagando bene per passare la notte con lui. Indossò una camicia annodata sul davanti e un pantaloncino ad elastico, morbido, aderente che le disegnava il suo splendido culo, sotto un paio di mutandine molto succinte.
Salutò il marito sulla porta ‘Ci vediamo più tardi’ gli disse baciandolo.
Fanny passò tutta la notte in camera di quell’uomo, tornò solo alle 6 di mattina.
Aprì la porta della sua camera e trovò il marito che la stava aspettando.
Era rossa in viso ed ancora affannata.
Entrò aprì la borsa e tirò fuori un mucchio di banconote da cento dollari.
‘Guarda, sono un mucchio di soldi” disse, poi si sedette su una poltrona.
‘Ma cosa ti ha fatto?’ le chiese il marito
Fanny lo guardò ‘mi ha…TROMBATA!!’ disse a voce alta e incazzata ‘Sì, non c’è termine migliore…trombata…praticamente mi ha inculata tutta la notte…mi ha presa quattro volte…si sarà preso sicuramente qualche pasticca…tra una scopata e l’altra me lo faceva leccare e poi mi metteva a pecora e cominciava a’ trombarmi il culo…ogni volta per più di mezzora!…la fica non me l’ha neanche toccata! ce l’avevo gonfia…me la sono dovuta toccare da sola…non so quante volte sono venuta’ Fanny iniziò a raccontare al marito.
Non disse però che l’uomo dopo averla fatta entrare e dopo aver scambiato qualche parola le aveva visto il ciondolo! conosceva quel tipo di ciondolo, sapeva che nascondeva una penna usb e l’aveva costretta a fargli vedere il contenuto, altrimenti non l’avrebbe pagata.
Così aveva visto Fanny servire lo champagne con una bottiglia infilata nel culo! aveva visto cosa si poteva fare di lei, cosa era disposta a fare e quanto si potesse sottomettere.
‘Praticamente mi ha solo inculata, avevi ragione tu!’ concluse Fanny.
‘Ma scusa cosa ti aspettavi dopo lo spettacolo che gli avevi offerto in piscina?’
‘Sì, ma così!… mi ha detto che non aveva mai visto un culo di un’italiana così bello e…provocante!…tra una scopata e l’altra cercavo di dormire…poi mi svegliava, se lo faceva leccare e ricominciava a incularmi. Adesso mi ero svegliata, l’ho visto che mi aspettava seduto in poltrona, mi ha fatta vestire, ha aspettato che andassi verso la porta, stavo aprendo e mi ha bloccata…mi ha attaccato alla porta, mi ha abbassato il pantaloncino e le mutande e mi ha…inculata di nuovo! per oltre un quarto d’ora! è venuto dentro, mi ha rialzato le mutande e il pantaloncino e dandomi una pacca sul sedere mi ha detto ‘alkaliba’ e mi ha fatta uscire’ concluse Fanny.
‘Ah! ha detto che ha prenotato l’hammam dell’hotel per domani pomeriggio, per lui e certi suoi amici e che mi aspetta…ognuno di loro pagherà quanto ha pagato lui stanotte’
Fanny non disse che le aveva detto che le avrebbero praticato un ‘gioco’ a cui sottoponevano le puttane che di solito incontravano!
‘E che fai? ci vai??’ le chiese il marito
Fanny lo guardò ‘certo che ci vado!’ gli rispose
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