Sottomissione cap 29
di
mastercam
genere
dominazione
Il ritorno a scuola dopo le lunghe vacanze di Natale furono per Fanny quasi una liberazione. In quel periodo infatti aveva partecipato al veglione di fine anno con le relative conseguenze e l’immediata vacanza a Dubai dove era stata abusata in modo osceno da quel gruppetto di arabi.
Pensava che forse il suo corpo si sarebbe riposato, pensava alla sua dilatazione, avendo meno rapporti anali forse la situazione sarebbe migliorata.
Non aveva invece fatto i conti con il preside che il primo giorno che tornò a scuola la volle per metà mattina tutta per lui e durante quel tempo la scopò e la sodomizzò un paio di volte.
Almeno due o tre volte a settimana la prendeva.
Un giorno Fanny aveva appena finito di fare lezione, era l’ultima ora e tutti furono pronti per scappare via, ma doveva assolutamente andare in bagno, non avrebbe fatto in tempo ad arrivare a casa.
Salutò tutti e velocemente si diresse verso i bagni decisa a fare più presto possibile.
Entrò nella sala dove si trovavano i lavandini con gli specchi e poi in bagno chiudendosi dentro. Nei pochi secondi che le servirono per fare pipì sentì dei rumori provenire da fuori, ma rimase piuttosto tranquilla in quanto sapeva che a quell’ora non rimaneva nessuno.
Aprì la porta del bagno guardandosi intorno per vedere se c’era qualcuno e resasi conto di essere sola si portò verso il lavandino per lavare le mani. Cominciò a lavarsi quando un leggero rumore la fece trasalire.
Guardò attraverso lo specchio e vide dietro di lei tre ragazzi. Non li conosceva, probabilmente non erano della scuola, forse più grandi rispetto ai suoi alunni.
Si voltò di scatto, fece quasi per urlare, ma uno di loro la bloccò facendola girare e rimanere di spalle con il viso rivolto verso lo specchio. Le mise una mano davanti alla bocca.
‘Zitta! non urlare, non vogliamo farti male, vogliamo solo scoparti…guarda! abbiamo i soldi!’ disse tutto d’un fiato.
Fanny rimase scioccata da quello che stava succedendo e da quello che aveva detto quel ragazzo. Cosa sapeva dei soldi e che volevano scopare? Sapevano che lei aveva rapporti con i ragazzi e che la sua amica alunna si faceva pagare? ma come facevano a saperlo? forse erano stati i tre ragazzi ai quali aveva fatto scopare la sua alunna?
Tutti questi pensieri si accavallarono in una frazione di secondo nella mente di Fanny.
‘Urli?’ le chiese il ragazzo che adesso si era appoggiato dietro di lei bloccandola sul lavandino con il peso del suo corpo.
Fanny ragionò, anche se avesse urlato era sicura che nessuno l’avrebbe sentita, invece sentiva dietro di lei il ragazzo che la bloccava e già percepiva la durezza del sesso di lui che le premeva attraverso i pantaloni e la sua gonna.
Attraverso lo specchio guardò il ragazzo e gli fece cenno di no.
Lui le liberò la bocca.
‘Ma che fate?’ chiese ai ragazzi ‘siete impazziti? che vuol dire che abbiamo i soldi? e che volete…scoparmi!’
‘Lo sappiamo che ti scopi i ragazzi come noi e ti fai pagare…guarda abbiamo tutti i soldi’ e fece vedere le banconote che aveva in mano.
Fanny sempre guardando attraverso lo specchio vide le banconote, capì che era la cifra che si faceva consegnare la ragazza quando la faceva scopare. Evidentemente ormai sapevano che era una puttana che si faceva scopare a pagamento, quei tre ragazzi, nonostante li avesse minacciati per non dire nulla, avevano raccontato tutto a qualche loro amico.
‘Ma voi siete pazzi, lasciatemi” diceva Fanny senza molta convinzione.
Si guardò allo specchio…era rossa in viso, agitata, un ragazzo dietro di lei con il pacco appoggiato al suo sedere e altri due vicino.
‘No…sappiamo che ti piace” e intanto quello dietro di lei aveva cominciato a sollevarle la gonna.
Fanny fece per liberarsi ma lui la spinse ancora di più sul lavandino e continuava a sollevarle la gonna. Lo faceva però con la paura che lei potesse da un momento all’altro obbligarlo a lasciarla, Fanny lo aveva capito.
‘Ma che mi piace…che dici?’ e intanto ormai la gonna le era stata sollevata del tutto.
‘Ferma” le disse lui quasi timoroso che lei potesse rifiutare.
Cominciò ad abbassarle le mutande.
Fanny continuava a guardarsi allo specchio, abbassò lo sguardo, ormai non diceva più nulla, vide che i fianchi erano già scoperti e le stava scoprendo anche il culo.
Provava un senso di profonda vergogna per quello che era diventata, una puttana!
Ma le piaceva essere umiliata e ciò le provocava un piacere incontrollabile.
Capì che o si toglieva da quella situazione adesso oppure avrebbe voluto sottostare ai tre.
Le mutande erano state ormai abbassate, il ragazzo gliele fece calare fino alle ginocchia.
O si toglieva o si faceva scopare! questa domanda le bombardava il cervello.
Sentì il ragazzo che si allontanava leggermente e che stava sbottonando i pantaloni.
Ancora si guardava nello specchio, vedeva tutta la scena con lei appoggiata al lavandino, la gonna sollevata e le mutande calate alle ginocchia con un ragazzo dietro di lei che stava sbottonandosi i pantaloni.
O si toglieva o si faceva scopare!
Il ragazzo aveva finito di sbottonarsi e stava abbassandosi gli slip.
Si guardò allo specchio negli occhi…si vide eccitata, rossa in viso.
O si toglieva o si faceva scopare!
Il ragazzo ormai aveva liberato il suo sesso, lo appoggiò sulle natiche di Fanny.
Lei lo sentì…quel giovane cazzo che voleva a tutti i costi prenderla.
Ancora si guardava negli occhi…sempre più eccitata, adesso affannata.
O si toglieva…adesso…o si faceva scopare!
‘Ti fai scopare?’ le chiese il ragazzo
Fanny distolse lo sguardo da lei stessa e guardò il ragazzo.
Decise di farli fare…di farsi fare!
Annui! ‘Ok!’ gli rispose affannata
Il ragazzo quasi non ci credette, subito le allargò le natiche e bagnandosi la mano cominciò a infilarle il suo cazzo in fica.
Prese a scoparla, prima cautamente, poi vedendo che lei era disposta a farsi scopare per bene, prese coraggio e afferrandola per i fianchi cominciò a montarla con foga.
‘Puttana! era vero! ti fai scopare…troia” cominciò a dirle
Fanny prese a guardarsi allo specchio, si vedeva posseduta da quel ragazzo, così…come fosse una puttana…ma loro sapevano che era una puttana…avevano anche i soldi per pagarla!
Stava pensando a questo quando il ragazzo evidentemente troppo eccitato dalla situazione cominciò a venire sborrandole in mezzo alle natiche.
Si tolse, Fanny rimase in quella posizione.
Guardò attraverso lo specchio il secondo ragazzo…non si mosse…rimase con il culo nudo rivolto verso di loro…quasi lo incoraggiò a prendere il posto del suo compagno.
Lo vide abbassarsi la zip dei pantaloni e si sentì penetrare.
Questo eccitatissimo prese anche lui a montarla.
‘Che puttana! dai che ti chiaviamo, troia! prendi!’ e cominciò anche lui a spingere più forte.
Fanny intanto osservava il terzo ragazzo che da lì a poco l’avrebbe scopata anche lui. Era il più impacciato…sembrava chiedersi cosa ci facessi in quella situazione.
‘Così troia! prendilo!’ diceva il ragazzo e Fanny lo guardava attraverso lo specchio.
‘Sei una troia! vero?’ le chiese guardandola.
Fanny annuì. ‘Dillo che sei una troia!’ le ordinò
‘Sì…lo sono…sono una troiaaa!’ rispose Fanny sottovoce
‘Più forte, dillo più forte!’
‘Sono una troiaaa!’ disse Fanny un po’ più forte ‘non farmi urlare ti prego…se sto così…con te che mi stai scopandooo…lo vedi da te che sono…una troiaaa” gli disse Fanny.
Intanto anche il secondo dopo poche altre spinte cominciò a venirle anche lui tra le natiche. Mentre sentiva questo svuotarsi, Fanny vide il terzo ragazzo cominciare ad abbassarsi la slip dei pantaloni e incoraggiato dal primo che l’aveva penetrata si portò verso il culo di lei.
Si vedeva che era inesperto, impacciato ma comunque con il cazzo ben dritto e duro.
Fanny si sentì aprire le natiche.
Sarà stata l’inesperienza, lo sperma che le era stato riversato tra le chiappe…sentì il cazzo premere…capì che il ragazzo l’aveva penetrata nel culo! molto agevolmente vista la sua dilatazione.
Fanny guardandosi allo specchio vide che spalancò gli occhi per la meraviglia che il ragazzo avesse osato così tanto…sembrava impacciato però l’aveva voluta inculare! e cominciava a spingerlo dentro…continuava a guardarsi…adesso veniva addirittura inculata! nel bagno…come una vera puttana! si eccitò’ cominciò ad ansimare’
I ragazzi che prima l’avevano scopata rimasero meravigliati perchè prima non aveva praticamente dato segno di piacere.
‘Dai, dai!’ dissero gli altri due al loro compagno ‘per essere la prima fica che ti scopi sta andando bene!’ e lo incitarono a continuare.
Fanny rimase perplessa’ sempre attraverso lo specchio guardò i ragazzi e affannata ‘guarda… che me l’ho ha messo… nel culo!…mi sta inculandooo’.’ disse alitando.
Il ragazzo dietro fece per uscire ‘Oh cazzo!… scusi!’ le disse diventando rosso in viso.
Fanny lo guardò attraverso lo specchio, fece in tempo con una mano a trattenerlo per un fianco ‘no…no!…continuaa…continua cosììì”
Il ragazzo rimase dentro il culo di Fanny e continuò a montarla.
‘Hai visto!’ cominciò a dire il primo, il più sicuro e il più spaccone ‘gli piace…gli piace essere inculata!’
Fanny ormai godeva, ma a quella frase si voltò indietro e ‘LE piace’ non GLI piace…LE piace essere inculataaa”
Ai ragazzi venne da ridere, anche Fanny si rivoltò verso lo specchio e rise, poi riprese a godere con il cazzo di quel ragazzo che involontariamente l’aveva inculata.
‘Sì prof!’ le rispose quello ‘LE non GLI…però adesso pensa a farti inculare e non a fare la professoressa!’
Fanny lo guardò attraverso lo specchio, gli fece cenno di aver capito…tutta la situazione era divenuta talmente strana che la fece arrivare all’orgasmo proprio mentre l’ultimo ragazzo cominciava a venire’ ma lui non lo tolse! vinse l’imbarazzo e volontariamente le sborrò nel culo!
per commenti: mastercam63@tiscali.it
Pensava che forse il suo corpo si sarebbe riposato, pensava alla sua dilatazione, avendo meno rapporti anali forse la situazione sarebbe migliorata.
Non aveva invece fatto i conti con il preside che il primo giorno che tornò a scuola la volle per metà mattina tutta per lui e durante quel tempo la scopò e la sodomizzò un paio di volte.
Almeno due o tre volte a settimana la prendeva.
Un giorno Fanny aveva appena finito di fare lezione, era l’ultima ora e tutti furono pronti per scappare via, ma doveva assolutamente andare in bagno, non avrebbe fatto in tempo ad arrivare a casa.
Salutò tutti e velocemente si diresse verso i bagni decisa a fare più presto possibile.
Entrò nella sala dove si trovavano i lavandini con gli specchi e poi in bagno chiudendosi dentro. Nei pochi secondi che le servirono per fare pipì sentì dei rumori provenire da fuori, ma rimase piuttosto tranquilla in quanto sapeva che a quell’ora non rimaneva nessuno.
Aprì la porta del bagno guardandosi intorno per vedere se c’era qualcuno e resasi conto di essere sola si portò verso il lavandino per lavare le mani. Cominciò a lavarsi quando un leggero rumore la fece trasalire.
Guardò attraverso lo specchio e vide dietro di lei tre ragazzi. Non li conosceva, probabilmente non erano della scuola, forse più grandi rispetto ai suoi alunni.
Si voltò di scatto, fece quasi per urlare, ma uno di loro la bloccò facendola girare e rimanere di spalle con il viso rivolto verso lo specchio. Le mise una mano davanti alla bocca.
‘Zitta! non urlare, non vogliamo farti male, vogliamo solo scoparti…guarda! abbiamo i soldi!’ disse tutto d’un fiato.
Fanny rimase scioccata da quello che stava succedendo e da quello che aveva detto quel ragazzo. Cosa sapeva dei soldi e che volevano scopare? Sapevano che lei aveva rapporti con i ragazzi e che la sua amica alunna si faceva pagare? ma come facevano a saperlo? forse erano stati i tre ragazzi ai quali aveva fatto scopare la sua alunna?
Tutti questi pensieri si accavallarono in una frazione di secondo nella mente di Fanny.
‘Urli?’ le chiese il ragazzo che adesso si era appoggiato dietro di lei bloccandola sul lavandino con il peso del suo corpo.
Fanny ragionò, anche se avesse urlato era sicura che nessuno l’avrebbe sentita, invece sentiva dietro di lei il ragazzo che la bloccava e già percepiva la durezza del sesso di lui che le premeva attraverso i pantaloni e la sua gonna.
Attraverso lo specchio guardò il ragazzo e gli fece cenno di no.
Lui le liberò la bocca.
‘Ma che fate?’ chiese ai ragazzi ‘siete impazziti? che vuol dire che abbiamo i soldi? e che volete…scoparmi!’
‘Lo sappiamo che ti scopi i ragazzi come noi e ti fai pagare…guarda abbiamo tutti i soldi’ e fece vedere le banconote che aveva in mano.
Fanny sempre guardando attraverso lo specchio vide le banconote, capì che era la cifra che si faceva consegnare la ragazza quando la faceva scopare. Evidentemente ormai sapevano che era una puttana che si faceva scopare a pagamento, quei tre ragazzi, nonostante li avesse minacciati per non dire nulla, avevano raccontato tutto a qualche loro amico.
‘Ma voi siete pazzi, lasciatemi” diceva Fanny senza molta convinzione.
Si guardò allo specchio…era rossa in viso, agitata, un ragazzo dietro di lei con il pacco appoggiato al suo sedere e altri due vicino.
‘No…sappiamo che ti piace” e intanto quello dietro di lei aveva cominciato a sollevarle la gonna.
Fanny fece per liberarsi ma lui la spinse ancora di più sul lavandino e continuava a sollevarle la gonna. Lo faceva però con la paura che lei potesse da un momento all’altro obbligarlo a lasciarla, Fanny lo aveva capito.
‘Ma che mi piace…che dici?’ e intanto ormai la gonna le era stata sollevata del tutto.
‘Ferma” le disse lui quasi timoroso che lei potesse rifiutare.
Cominciò ad abbassarle le mutande.
Fanny continuava a guardarsi allo specchio, abbassò lo sguardo, ormai non diceva più nulla, vide che i fianchi erano già scoperti e le stava scoprendo anche il culo.
Provava un senso di profonda vergogna per quello che era diventata, una puttana!
Ma le piaceva essere umiliata e ciò le provocava un piacere incontrollabile.
Capì che o si toglieva da quella situazione adesso oppure avrebbe voluto sottostare ai tre.
Le mutande erano state ormai abbassate, il ragazzo gliele fece calare fino alle ginocchia.
O si toglieva o si faceva scopare! questa domanda le bombardava il cervello.
Sentì il ragazzo che si allontanava leggermente e che stava sbottonando i pantaloni.
Ancora si guardava nello specchio, vedeva tutta la scena con lei appoggiata al lavandino, la gonna sollevata e le mutande calate alle ginocchia con un ragazzo dietro di lei che stava sbottonandosi i pantaloni.
O si toglieva o si faceva scopare!
Il ragazzo aveva finito di sbottonarsi e stava abbassandosi gli slip.
Si guardò allo specchio negli occhi…si vide eccitata, rossa in viso.
O si toglieva o si faceva scopare!
Il ragazzo ormai aveva liberato il suo sesso, lo appoggiò sulle natiche di Fanny.
Lei lo sentì…quel giovane cazzo che voleva a tutti i costi prenderla.
Ancora si guardava negli occhi…sempre più eccitata, adesso affannata.
O si toglieva…adesso…o si faceva scopare!
‘Ti fai scopare?’ le chiese il ragazzo
Fanny distolse lo sguardo da lei stessa e guardò il ragazzo.
Decise di farli fare…di farsi fare!
Annui! ‘Ok!’ gli rispose affannata
Il ragazzo quasi non ci credette, subito le allargò le natiche e bagnandosi la mano cominciò a infilarle il suo cazzo in fica.
Prese a scoparla, prima cautamente, poi vedendo che lei era disposta a farsi scopare per bene, prese coraggio e afferrandola per i fianchi cominciò a montarla con foga.
‘Puttana! era vero! ti fai scopare…troia” cominciò a dirle
Fanny prese a guardarsi allo specchio, si vedeva posseduta da quel ragazzo, così…come fosse una puttana…ma loro sapevano che era una puttana…avevano anche i soldi per pagarla!
Stava pensando a questo quando il ragazzo evidentemente troppo eccitato dalla situazione cominciò a venire sborrandole in mezzo alle natiche.
Si tolse, Fanny rimase in quella posizione.
Guardò attraverso lo specchio il secondo ragazzo…non si mosse…rimase con il culo nudo rivolto verso di loro…quasi lo incoraggiò a prendere il posto del suo compagno.
Lo vide abbassarsi la zip dei pantaloni e si sentì penetrare.
Questo eccitatissimo prese anche lui a montarla.
‘Che puttana! dai che ti chiaviamo, troia! prendi!’ e cominciò anche lui a spingere più forte.
Fanny intanto osservava il terzo ragazzo che da lì a poco l’avrebbe scopata anche lui. Era il più impacciato…sembrava chiedersi cosa ci facessi in quella situazione.
‘Così troia! prendilo!’ diceva il ragazzo e Fanny lo guardava attraverso lo specchio.
‘Sei una troia! vero?’ le chiese guardandola.
Fanny annuì. ‘Dillo che sei una troia!’ le ordinò
‘Sì…lo sono…sono una troiaaa!’ rispose Fanny sottovoce
‘Più forte, dillo più forte!’
‘Sono una troiaaa!’ disse Fanny un po’ più forte ‘non farmi urlare ti prego…se sto così…con te che mi stai scopandooo…lo vedi da te che sono…una troiaaa” gli disse Fanny.
Intanto anche il secondo dopo poche altre spinte cominciò a venirle anche lui tra le natiche. Mentre sentiva questo svuotarsi, Fanny vide il terzo ragazzo cominciare ad abbassarsi la slip dei pantaloni e incoraggiato dal primo che l’aveva penetrata si portò verso il culo di lei.
Si vedeva che era inesperto, impacciato ma comunque con il cazzo ben dritto e duro.
Fanny si sentì aprire le natiche.
Sarà stata l’inesperienza, lo sperma che le era stato riversato tra le chiappe…sentì il cazzo premere…capì che il ragazzo l’aveva penetrata nel culo! molto agevolmente vista la sua dilatazione.
Fanny guardandosi allo specchio vide che spalancò gli occhi per la meraviglia che il ragazzo avesse osato così tanto…sembrava impacciato però l’aveva voluta inculare! e cominciava a spingerlo dentro…continuava a guardarsi…adesso veniva addirittura inculata! nel bagno…come una vera puttana! si eccitò’ cominciò ad ansimare’
I ragazzi che prima l’avevano scopata rimasero meravigliati perchè prima non aveva praticamente dato segno di piacere.
‘Dai, dai!’ dissero gli altri due al loro compagno ‘per essere la prima fica che ti scopi sta andando bene!’ e lo incitarono a continuare.
Fanny rimase perplessa’ sempre attraverso lo specchio guardò i ragazzi e affannata ‘guarda… che me l’ho ha messo… nel culo!…mi sta inculandooo’.’ disse alitando.
Il ragazzo dietro fece per uscire ‘Oh cazzo!… scusi!’ le disse diventando rosso in viso.
Fanny lo guardò attraverso lo specchio, fece in tempo con una mano a trattenerlo per un fianco ‘no…no!…continuaa…continua cosììì”
Il ragazzo rimase dentro il culo di Fanny e continuò a montarla.
‘Hai visto!’ cominciò a dire il primo, il più sicuro e il più spaccone ‘gli piace…gli piace essere inculata!’
Fanny ormai godeva, ma a quella frase si voltò indietro e ‘LE piace’ non GLI piace…LE piace essere inculataaa”
Ai ragazzi venne da ridere, anche Fanny si rivoltò verso lo specchio e rise, poi riprese a godere con il cazzo di quel ragazzo che involontariamente l’aveva inculata.
‘Sì prof!’ le rispose quello ‘LE non GLI…però adesso pensa a farti inculare e non a fare la professoressa!’
Fanny lo guardò attraverso lo specchio, gli fece cenno di aver capito…tutta la situazione era divenuta talmente strana che la fece arrivare all’orgasmo proprio mentre l’ultimo ragazzo cominciava a venire’ ma lui non lo tolse! vinse l’imbarazzo e volontariamente le sborrò nel culo!
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