Sottomissione 2: Fanny (cap.7)
di
mastercam
genere
dominazione
“Fanny, abbiamo un importante affare da concludere in Turchia per le nostre calzature” introdusse Marco
“Bene! che buona notizia!” disse entusiasta Fanny
“Sì ne avevamo proprio bisogno in questo periodo di crisi del mercato. Purtroppo sia io che Stefano non possiamo andare. Dovrai andare tu per concludere l’affare…”
“Io??? ma non ne ho nè le competenze nè le capacità!” disse Fanny incredula
“No, sei molto brava a concludere…gli affari…” le rispose Marco, sapendo bene che era stato per merito di Fanny se gli ultimi contratti erano andati a buon fine, grazie alla sua spregiudicatezza e disponibilità a farsi scopare dagli acquirenti. “Proporrai ai clienti la nostra offerta, dovrai convincerli in un modo o nell’altro…per noi è molto importante…”
Fanny in un flash mentale si vide che discuteva dell’affare con i clienti turchi “vado a prendere qualche cazzo pure in Turchia…” pensò. Si vide già piegata sulla scrivania di qualche manager turco con la gonna sollevata e lui dietro che la scopava…la inculava…tanto sapeva che tutti le volevano scopare il suo culo!
“Pure in Turchia vado a prendere cazzi…” continuava a pensare e questo le fece arrivare una scarica di eccitazione al cervello.
“Fanny, tutto bene?” le chiese Marco
Lei si riprese dal suo pensiero osceno “Sì, sì…tutto bene…”
“Ovviamente se concluderai l’affare avrai una buona provvigione” continuava Marco che intanto stava compilando un assegno.
Lo prese e lo fece vedere a Fanny
“Ah!” esclamò Fanny. Era una bella somma, più di quello che si immaginava!
Avrebbe dovuto impegnarsi molto, ma doveva riuscirci.
“Ok.. cercherò di fare il possibile” lo rassicurò Fanny
Uscì dall’ufficio di Marco con il pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Sarebbe andata in Turchia a farsi scopare, anzi inculare per concludere quell’affare e poter così riscuotere quell’assegno.
Ne fu sconvolta ed eccitata, sentiva che era bagnata…
Andò nel bagno dell’azienda, si appoggiò al lavandino e si specchiò. Si vide…si immaginò presa da qualcuno a costo di far firmare quel contratto…
“Ma che sono diventata?” pensò mentre si guardava allo specchio “una troia, una puttana…” era sempre più eccitata al pensiero, si stava sempre più bagnando. Continuava a specchiarsi, sperò che qualcuno in quel momento entrasse nel bagno, chiudesse a chiave la porta e portandosi dietro di lei le sollevasse la gonna e tenendola ferma cominciasse a scoparla. Sì, come era successo con i suoi alunni nel bagno della scuola o con quel cliente nell’hotel di Londra.
Era troppo eccitata… lasciò il bagno e si diresse nel suo ufficio. Chiuse a chiave la porta, staccò il telefono sperando che nessuno andasse a cercarla per almeno cinque minuti. Si sedette sulla sua sedia, sbottonò i pantaloni, portò la mano verso la sua fica e si trovò bagnata… cominciò a masturbarsi furiosamente!
“Pure in Turchia vado a prendere qualche cazzo…sì, mi faccio inculare…sììì…un cazzo…sììì…mi faccio scopare… mmmhhh…sììì come una troia…” L’orgasmo stava arrivando! continuava a toccarsi “Sììì… cazzo sììì…mmmmhhh mi faccio chiavareeee….mmmmmhhhhh…nel culooooo…. aaaahhhhhh”
Fanny venne con un orgasmo silenzioso, ma appagante!
Dopo una settimana si trovava per il viaggio verso la Turchia. Aveva prenotato con una nave da crociera che in due giorni di navigazione l’avrebbe portata a destinazione. Durante la prima sera a cena aveva notato un tipo che la osservava di continuo. Era un bell’uomo, sicuramente se si fosse fatto avanti avrebbe accettato di andare con lui per qualche ora, magari nella sua cabina. Sì, stava esattamente pensando a questo…farsi rimorchiare e andare a letto con quell’uomo. Fanny ormai rimaneva sconvolta dei suoi pensieri, il sesso era diventato di nuovo quasi un’ossessione, come nella sua precedente vita. Ormai immaginava di essere scopata da chiunque incontrasse e ciò la eccitava tremendamente. Ma lui non si avvicinava…continuavano a guardarsi, ma niente.
Fanny rientrò in camera, iniziò a farsi la doccia, si accarezzava la pelle, si sentiva fremere, desiderava sentire il contatto di mani maschili che la toccavano…avrebbe voluto scopare, sì…aveva voglia di scopare!
Si mise nel letto e cominciò a toccarsi, immaginò che quell’uomo la scopava, la prendeva con forza e la costringeva a farsi scopare… si toccava, vedeva il sesso di lui che le sfiorava la bocca e poi la penetrava…la inculava!
Fanny sotto le coperte ebbe un orgasmo che le consentì di prendere sonno.
Il pomeriggio successivo decise di prendere un po’ di sole sul ponte dove si trovava la Jacuzzi. Si guardò intorno cercando una sdraio e vide l’uomo della sera precedente che stava in vasca insieme ad altre persone. Non si vedeva assolutamente nulla del fondo della vasca tanto erano forti le bolle dell’idromassaggio. Un pensiero osceno si impossessò della sua mente. O si faceva avanti adesso oppure avrebbe perso quell’occasione. Decise di provare! Si diresse verso la vasca nel punto in cui si trovava quell’uomo. Cominciò ad entrare, poi facendo finta di scivolare si resse portando una mano verso la coscia di lui. “Sorry!” esclamò Fanny continuando a mantenere la mano poggiata sulla coscia di lui. “Oh… no, please…” gli rispose lui abbozzando un sorriso e le fece cenno di sedersi a fianco a lui. Fanny ricambiò il sorriso ed entrò in vasca, poi mentre stava per sedersi di nuovo fece finta di scivolare portando questa volta la sua mano ancora più vicina al sesso di lui.
“Sorry, I’m so sorry…” gli disse guardandolo a lungo
Prese posizione a fianco a lui, gli altri non si accorsero di nulla, tanto era il rumore dei motori della Jacuzzi. Rimasero qualche minuto così poi lui iniziò a portare una mano verso la coscia di lei, risalendo su, verso il fianco. Lei per tutta risposta gli mise di nuovo la mano vicino al sesso. L’uomo non perse tempo, fece scivolare la mano dietro, verso una natica!
Era fatta! l’aveva abbordato… Fanny sentendo la mano spostarsi verso il suo culo, si sollevò leggermente per consentirgli di portare la mano sotto la sua natica. E così fece lui, scostando leggermente il costume. Andò a toccarle la fica trovandola bagnata. Sentiva che stava armeggiando dietro, si sollevò un po’ di più e poi si abbassò. Sentì il dito di lui che cercava il buco del suo culo. Fanny capì e si sedette sentendo entrare quel dito quasi completamente.
Fanny allora spostò la mano e gli afferrò saldamente il cazzo attraverso il costume, già duro, strizzandolo forte nella sua mano. Lo guardò e lo fissò come a dirgli “Ah! un dito nel culo mi hai messo…stronzo…”
Fanny stringeva in mano il cazzo di lui, con il calore della Jacuzzi e per l’eccitazione di quel dito nel culo era tutta rossa in viso, quasi si mordeva il labbro. Sentiva quel dito che adesso aveva preso a muoversi dentro velocemente… stava esplodendo in un orgasmo, ma non poteva certo venirsene con un orgasmo di fronte a tutti nella Jacuzzi!
Allora mollò la presa sul cazzo di lui, si sollevò facendo uscire il dito dal suo culo… “I go in sauna…” gli disse avvicinandosi verso l’orecchio.
Entrò nello spogliatoio della sauna, si guardò allo specchio trovandosi rossa in viso ed eccitata, tolse il costume, si legò sul seno l’asciugamano ed entrò.
In sauna vi erano altri due uomini e per fortuna un’altra donna. Si sedette sul primo gradone. Si guardò intorno cercando la clessidra che segnava i quindici minuti di tempo di permanenza in sauna. Vide che ne mancavano solo un paio, quindi qualcuno tra poco sarebbe uscito. Nel frattempo era entrato quello della Jacuzzi. Vide Fanny e si portò subito accanto a lei.
Passarono solo un paio di minuti e la donna si alzò, girò la clessidra per dare il tempo a chi rimaneva in sauna ed uscì.
Fanny era rimasta sola con quello della Jacuzzi e altri due. Lui non perse tempo, fece alzare Fanny, con una rapida mossa le fece cadere l’asciugamano lasciandola completamente nuda! Lei lo guardò fisso negli occhi come a dirgli “Ah! così…” poi fece cenno verso i due, come per dire “...ci sono anche loro…”. “Dont’ worry…” le rispose lui.
Fanny ormai era presa dalla situazione che lei stessa aveva cercato. Fece capire a lui di aspettare solo un attimo, sistemò l'asciugamano sul primo gradone, si girò mettendosi carponi con il busto appoggiato sul gradone superiore, così offrì la vista del suo culo a quell’uomo e anche agli altri due…
Quello che l’aveva spogliata si portò dietro di lei, le bagnò il culo con gli umori che aveva trovato nella sua fica e subito lo infilò nel culo di Fanny!
“Aaahhh…” sospirò lei. Prese ad essere inculata. Qualche spinta iniziale poi si sentì la porta della sauna aprire. Era una donna anziana che stava per entrare. Vide la scena! una donna nuda messa carponi con uno dietro che la stava scopando! “Oh my god!” esclamò la donna e rapidamente uscì scandalizzata.
Fanny e l’uomo dietro di lei si fermarono un attimo, poi vedendo che era uscita lui riprese a incularla.
Gli altri due vedendo lei ormai godere per quello che lui le stava facendo si avvicinarono, fecero cadere l’asciugamano rimanendo anche loro nudi con i cazzi già dritti. Si portarono di fianco a Fanny cominciando a masturbarsi. Fanny ormai stava godendo, aveva perso come al solito il controllo.
“Aahhh…fuck…” sospirava, poi voltandosi leggermente di lato vide uno degli altri due che completamente sudato stava tirandosi il cazzo davanti alla sua faccia. Guardò le sue gambe imperlate di sudore, il cazzo duro rivolto verso di lei… si eccitò ancora di più! portò una mano verso la coscia di lui e accarezzandolo portò via tutto il sudore, lo guardò negli occhi, continuò ad accarezzarlo sulla coscia, poi aprì la bocca tirando fuori la lingua… voleva che glielo mettesse in bocca. E così fece lui! prese ad essere scopata nel culo e nella bocca contemporaneamente mentre un altro continuava a masturbarsi osservando la scena. Poi sentì che quello dietro stava venendo… “Ooohhh… yeahhh… fuckkkk… aaaahhhh” Fanny fece uscire il cazzo dalla sua bocca e mentre quello dietro cominciava a sborrare nel suo culo venne con un orgasmo trattenuto per non fare troppo casino nella sauna. Nello stesso momento sentì i fiotti di sborra di quello che aveva preso in bocca riversarsi sulla sua schiena. Sentì quello che l’aveva inculata uscire. Si voltò indietro e guardò l’ultimo che era rimasto “Sbrigati se devi incularmi anche tu!” gli fece capire con un’occhiata più che esplicita. E così fece, si portò dietro Fanny e la penetrò anche lui nel culo. Bastarono poche spinte e anche lui le sborrò dentro. Rapidamente tutti e tre presero i loro asciugamani.
“Thank you, bitch!” le disse quello della Jacuzzi
Fanny, ancora presa da quello che aveva fatto, rispose senza riflettere “you’re welcome” (“prego”). Solo dopo si rese conto di aver risposto stupidamente “prego” (in italiano in pratica voleva dire “siete i benvenuti”) a chi l’aveva ringraziata per essersi fatta inculare!
Arrivò la mattina dell’incontro d’affari. Si preparò accuratamente. Perizoma, gonna fasciante sopra al ginocchio, camicia e giacca gessata, capelli raccolti e occhiali da vista…una vera e propria manager, pronta per un incontro d’affari e, se necessario, a farsi scopare!
Venne accompagnata fino alla sala riunioni in un elegante grattacielo del centro città. Si sistemò i capelli e la giacca ed entrò nella sala.
Rimase di ghiaccio!! Di fronte a lei i tre uomini che il giorno prima l’avevano scopata!
Fanny si bloccò sulla porta! fece solo un passo in avanti, poi in una frazione di secondo decise cosa fare!
“Mmhh…” si schiarì la voce “Good morning!” esordì
Guardò i tre che alzandosi leggermente sulla sedia la invitarono a sedersi
“Good morning, madame” risposero
“So… this is the contract…” e allungò una cartella verso ognuno di loro
Ognuno dei tre uomini, i titolari dell’azienda con cui Fanny doveva concludere l’affare, iniziarono a leggere. Nella testa di Fanny c’era un turbinio di emozioni e pensieri, ma non si fece prendere dal panico, anzi mantenne un contegno estremamente professionale e distaccato.
Vide uno dei tre che esaminava attentamente le carte e ad un certo punto lo sentì dire “but…this point…”
Fanny non lo fece andare avanti. Gelidamente disse “You liked to fuck in ass a bitch yesterday???” (vi è piaciuto scopare nel culo una troia ieri?)
I tre non rispondevano “You liked???” ripetè
“Yes…” rispose quello della Jacuzzi, gli altri due annuirono
“Ok… so…now you sign!” (adesso firmate!) e li fissò duramente negli occhi. I tre si guardarono tra loro, evidentemente rifletterono sul fatto che quella donna di fronte a loro si era fatta scopare con grande soddisfazione di tutti, l’affare tutto sommato era buono…
Annuirono… firmarono!
Fanny prese le tre cartelline, si alzò dalla sedia “It was a great…pleasure!” (è stato un vero…piacere!)
La seduta d’affari era durata solo 5 minuti! Si voltò e quasi ancheggiando, facendo vedere il culo che i tre avevano avuto il giorno prima, uscì dalla stanza.
Appena uscita, quando ormai era fuori, Fanny si fermò un attimo, riprese fiato, si sentiva il cuore in gola, in effetti era andata lì con la consapevolezza che si sarebbe fatta scopare e anche inculare pur di ottenere il contratto, ma questo non era stato necessario. Era quasi delusa, felice di aver ottenuto quello che voleva, ma carica di tensione che non aveva potuto sfogare. In fondo aveva sperato di essere scopata!
Era troppo tesa… tornando in albergo per dirigersi poi in aeroporto, prese coraggio e mandò un messaggio ad Olga. “Ciao Olga…puoi organizzare “qualcosa” per me??” premette invio!
Quasi subito Olga le rispose “Cosa intendi per qualcosa?”
“Sì. qualcosa nel tuo locale…” le rispose Fanny
“Vuoi essere scopata??”
“Voglio essere…usata!” le scrisse non senza un certo imbarazzo Fanny
“Dove sei adesso?” le chiese Olga
“Tra poco prendo l’aereo, tra un paio d’ore arrivo in aeroporto”
“Ok, passo a prenderti” le rispose Olga
Durante il viaggio Fanny non riuscì a riposare, pensava a quello che era successo in nave, i tre che l’avevano scopata in sauna, aveva chiesto a Olga di organizzare qualcosa per lei perchè voleva essere…”usata”...
Era eccitata, bagnata!
Atterrarono, nella sala degli arrivi c’era Olga ad aspettarla.
“Ciao Olga, grazie di essere venuta a prendermi…”
“Adesso sei tu a chiedermi di…organizzare??” alludendo al fatto che Fanny desiderasse essere scopata da qualcuno.
Fanny la guardò quasi sentendosi colpevole di aver fatto quella richiesta, ma era quello che voleva. Annuì solamente.
Olga la fissò, le prese un braccio e la fece dirigere verso la Vip lounge di una compagnia aerea.
“Adesso ti uso io, troia!” le sussurrò ad un orecchio.
Fanny si fece guidare fin verso il bagno della Vip lounge.
Olga chiuse a chiave. Portò Fanny verso un lavandino e la fece piegare leggermente in avanti, le sollevò la gonna e rapidamente le sfilò le mutandine.
Fanny anche lei rapidamente sollevò i piedi per lasciarsi sfilare il perizoma.
Olga prese dalla borsa un dildo, vi sputò sopra, lo bagnò per bene e con un colpo solo penetrò Fanny nel culo!
Si portò di fianco a lei, cominciò a sussurrarle all’orecchio con il suo accento dell’est “Vuoi essere usata, troia?...”
Fanny annuiva, si guardavano, Olga continuava a far andare avanti e dietro il dildo nel culo di Fanny. Lei con una mano cercava di toccare Olga che agevolò il movimento.
Fanny le prese l’orlo della gonna, lo sollevò, la trovò senza mutande e bagnata!
Prese a massaggiare la fica di Olga, poi vi inserì due dita dentro
Anche Olga adesso era eccitata e stava iniziando a godere. Si guardavano negli occhi, stavano godendo l’una dell’altra, i movimenti si fecero sempre più rapidi, stavano venendo, presero a baciarsi in bocca e con un gemito ebbero un orgasmo una nella bocca dell’altra!
Si staccarono, con il dildo ancora inserito nel culo e le dita di Fanny infilate ancora nella fica di Olga “ti amo, troia…” le disse quest’ultima.
“Oh sì…anch’io ti amo, Olga” le rispose Fanny!
per commenti: mastercam63@tiscali.it
“Bene! che buona notizia!” disse entusiasta Fanny
“Sì ne avevamo proprio bisogno in questo periodo di crisi del mercato. Purtroppo sia io che Stefano non possiamo andare. Dovrai andare tu per concludere l’affare…”
“Io??? ma non ne ho nè le competenze nè le capacità!” disse Fanny incredula
“No, sei molto brava a concludere…gli affari…” le rispose Marco, sapendo bene che era stato per merito di Fanny se gli ultimi contratti erano andati a buon fine, grazie alla sua spregiudicatezza e disponibilità a farsi scopare dagli acquirenti. “Proporrai ai clienti la nostra offerta, dovrai convincerli in un modo o nell’altro…per noi è molto importante…”
Fanny in un flash mentale si vide che discuteva dell’affare con i clienti turchi “vado a prendere qualche cazzo pure in Turchia…” pensò. Si vide già piegata sulla scrivania di qualche manager turco con la gonna sollevata e lui dietro che la scopava…la inculava…tanto sapeva che tutti le volevano scopare il suo culo!
“Pure in Turchia vado a prendere cazzi…” continuava a pensare e questo le fece arrivare una scarica di eccitazione al cervello.
“Fanny, tutto bene?” le chiese Marco
Lei si riprese dal suo pensiero osceno “Sì, sì…tutto bene…”
“Ovviamente se concluderai l’affare avrai una buona provvigione” continuava Marco che intanto stava compilando un assegno.
Lo prese e lo fece vedere a Fanny
“Ah!” esclamò Fanny. Era una bella somma, più di quello che si immaginava!
Avrebbe dovuto impegnarsi molto, ma doveva riuscirci.
“Ok.. cercherò di fare il possibile” lo rassicurò Fanny
Uscì dall’ufficio di Marco con il pensiero di quello che sarebbe potuto succedere. Sarebbe andata in Turchia a farsi scopare, anzi inculare per concludere quell’affare e poter così riscuotere quell’assegno.
Ne fu sconvolta ed eccitata, sentiva che era bagnata…
Andò nel bagno dell’azienda, si appoggiò al lavandino e si specchiò. Si vide…si immaginò presa da qualcuno a costo di far firmare quel contratto…
“Ma che sono diventata?” pensò mentre si guardava allo specchio “una troia, una puttana…” era sempre più eccitata al pensiero, si stava sempre più bagnando. Continuava a specchiarsi, sperò che qualcuno in quel momento entrasse nel bagno, chiudesse a chiave la porta e portandosi dietro di lei le sollevasse la gonna e tenendola ferma cominciasse a scoparla. Sì, come era successo con i suoi alunni nel bagno della scuola o con quel cliente nell’hotel di Londra.
Era troppo eccitata… lasciò il bagno e si diresse nel suo ufficio. Chiuse a chiave la porta, staccò il telefono sperando che nessuno andasse a cercarla per almeno cinque minuti. Si sedette sulla sua sedia, sbottonò i pantaloni, portò la mano verso la sua fica e si trovò bagnata… cominciò a masturbarsi furiosamente!
“Pure in Turchia vado a prendere qualche cazzo…sì, mi faccio inculare…sììì…un cazzo…sììì…mi faccio scopare… mmmhhh…sììì come una troia…” L’orgasmo stava arrivando! continuava a toccarsi “Sììì… cazzo sììì…mmmmhhh mi faccio chiavareeee….mmmmmhhhhh…nel culooooo…. aaaahhhhhh”
Fanny venne con un orgasmo silenzioso, ma appagante!
Dopo una settimana si trovava per il viaggio verso la Turchia. Aveva prenotato con una nave da crociera che in due giorni di navigazione l’avrebbe portata a destinazione. Durante la prima sera a cena aveva notato un tipo che la osservava di continuo. Era un bell’uomo, sicuramente se si fosse fatto avanti avrebbe accettato di andare con lui per qualche ora, magari nella sua cabina. Sì, stava esattamente pensando a questo…farsi rimorchiare e andare a letto con quell’uomo. Fanny ormai rimaneva sconvolta dei suoi pensieri, il sesso era diventato di nuovo quasi un’ossessione, come nella sua precedente vita. Ormai immaginava di essere scopata da chiunque incontrasse e ciò la eccitava tremendamente. Ma lui non si avvicinava…continuavano a guardarsi, ma niente.
Fanny rientrò in camera, iniziò a farsi la doccia, si accarezzava la pelle, si sentiva fremere, desiderava sentire il contatto di mani maschili che la toccavano…avrebbe voluto scopare, sì…aveva voglia di scopare!
Si mise nel letto e cominciò a toccarsi, immaginò che quell’uomo la scopava, la prendeva con forza e la costringeva a farsi scopare… si toccava, vedeva il sesso di lui che le sfiorava la bocca e poi la penetrava…la inculava!
Fanny sotto le coperte ebbe un orgasmo che le consentì di prendere sonno.
Il pomeriggio successivo decise di prendere un po’ di sole sul ponte dove si trovava la Jacuzzi. Si guardò intorno cercando una sdraio e vide l’uomo della sera precedente che stava in vasca insieme ad altre persone. Non si vedeva assolutamente nulla del fondo della vasca tanto erano forti le bolle dell’idromassaggio. Un pensiero osceno si impossessò della sua mente. O si faceva avanti adesso oppure avrebbe perso quell’occasione. Decise di provare! Si diresse verso la vasca nel punto in cui si trovava quell’uomo. Cominciò ad entrare, poi facendo finta di scivolare si resse portando una mano verso la coscia di lui. “Sorry!” esclamò Fanny continuando a mantenere la mano poggiata sulla coscia di lui. “Oh… no, please…” gli rispose lui abbozzando un sorriso e le fece cenno di sedersi a fianco a lui. Fanny ricambiò il sorriso ed entrò in vasca, poi mentre stava per sedersi di nuovo fece finta di scivolare portando questa volta la sua mano ancora più vicina al sesso di lui.
“Sorry, I’m so sorry…” gli disse guardandolo a lungo
Prese posizione a fianco a lui, gli altri non si accorsero di nulla, tanto era il rumore dei motori della Jacuzzi. Rimasero qualche minuto così poi lui iniziò a portare una mano verso la coscia di lei, risalendo su, verso il fianco. Lei per tutta risposta gli mise di nuovo la mano vicino al sesso. L’uomo non perse tempo, fece scivolare la mano dietro, verso una natica!
Era fatta! l’aveva abbordato… Fanny sentendo la mano spostarsi verso il suo culo, si sollevò leggermente per consentirgli di portare la mano sotto la sua natica. E così fece lui, scostando leggermente il costume. Andò a toccarle la fica trovandola bagnata. Sentiva che stava armeggiando dietro, si sollevò un po’ di più e poi si abbassò. Sentì il dito di lui che cercava il buco del suo culo. Fanny capì e si sedette sentendo entrare quel dito quasi completamente.
Fanny allora spostò la mano e gli afferrò saldamente il cazzo attraverso il costume, già duro, strizzandolo forte nella sua mano. Lo guardò e lo fissò come a dirgli “Ah! un dito nel culo mi hai messo…stronzo…”
Fanny stringeva in mano il cazzo di lui, con il calore della Jacuzzi e per l’eccitazione di quel dito nel culo era tutta rossa in viso, quasi si mordeva il labbro. Sentiva quel dito che adesso aveva preso a muoversi dentro velocemente… stava esplodendo in un orgasmo, ma non poteva certo venirsene con un orgasmo di fronte a tutti nella Jacuzzi!
Allora mollò la presa sul cazzo di lui, si sollevò facendo uscire il dito dal suo culo… “I go in sauna…” gli disse avvicinandosi verso l’orecchio.
Entrò nello spogliatoio della sauna, si guardò allo specchio trovandosi rossa in viso ed eccitata, tolse il costume, si legò sul seno l’asciugamano ed entrò.
In sauna vi erano altri due uomini e per fortuna un’altra donna. Si sedette sul primo gradone. Si guardò intorno cercando la clessidra che segnava i quindici minuti di tempo di permanenza in sauna. Vide che ne mancavano solo un paio, quindi qualcuno tra poco sarebbe uscito. Nel frattempo era entrato quello della Jacuzzi. Vide Fanny e si portò subito accanto a lei.
Passarono solo un paio di minuti e la donna si alzò, girò la clessidra per dare il tempo a chi rimaneva in sauna ed uscì.
Fanny era rimasta sola con quello della Jacuzzi e altri due. Lui non perse tempo, fece alzare Fanny, con una rapida mossa le fece cadere l’asciugamano lasciandola completamente nuda! Lei lo guardò fisso negli occhi come a dirgli “Ah! così…” poi fece cenno verso i due, come per dire “...ci sono anche loro…”. “Dont’ worry…” le rispose lui.
Fanny ormai era presa dalla situazione che lei stessa aveva cercato. Fece capire a lui di aspettare solo un attimo, sistemò l'asciugamano sul primo gradone, si girò mettendosi carponi con il busto appoggiato sul gradone superiore, così offrì la vista del suo culo a quell’uomo e anche agli altri due…
Quello che l’aveva spogliata si portò dietro di lei, le bagnò il culo con gli umori che aveva trovato nella sua fica e subito lo infilò nel culo di Fanny!
“Aaahhh…” sospirò lei. Prese ad essere inculata. Qualche spinta iniziale poi si sentì la porta della sauna aprire. Era una donna anziana che stava per entrare. Vide la scena! una donna nuda messa carponi con uno dietro che la stava scopando! “Oh my god!” esclamò la donna e rapidamente uscì scandalizzata.
Fanny e l’uomo dietro di lei si fermarono un attimo, poi vedendo che era uscita lui riprese a incularla.
Gli altri due vedendo lei ormai godere per quello che lui le stava facendo si avvicinarono, fecero cadere l’asciugamano rimanendo anche loro nudi con i cazzi già dritti. Si portarono di fianco a Fanny cominciando a masturbarsi. Fanny ormai stava godendo, aveva perso come al solito il controllo.
“Aahhh…fuck…” sospirava, poi voltandosi leggermente di lato vide uno degli altri due che completamente sudato stava tirandosi il cazzo davanti alla sua faccia. Guardò le sue gambe imperlate di sudore, il cazzo duro rivolto verso di lei… si eccitò ancora di più! portò una mano verso la coscia di lui e accarezzandolo portò via tutto il sudore, lo guardò negli occhi, continuò ad accarezzarlo sulla coscia, poi aprì la bocca tirando fuori la lingua… voleva che glielo mettesse in bocca. E così fece lui! prese ad essere scopata nel culo e nella bocca contemporaneamente mentre un altro continuava a masturbarsi osservando la scena. Poi sentì che quello dietro stava venendo… “Ooohhh… yeahhh… fuckkkk… aaaahhhh” Fanny fece uscire il cazzo dalla sua bocca e mentre quello dietro cominciava a sborrare nel suo culo venne con un orgasmo trattenuto per non fare troppo casino nella sauna. Nello stesso momento sentì i fiotti di sborra di quello che aveva preso in bocca riversarsi sulla sua schiena. Sentì quello che l’aveva inculata uscire. Si voltò indietro e guardò l’ultimo che era rimasto “Sbrigati se devi incularmi anche tu!” gli fece capire con un’occhiata più che esplicita. E così fece, si portò dietro Fanny e la penetrò anche lui nel culo. Bastarono poche spinte e anche lui le sborrò dentro. Rapidamente tutti e tre presero i loro asciugamani.
“Thank you, bitch!” le disse quello della Jacuzzi
Fanny, ancora presa da quello che aveva fatto, rispose senza riflettere “you’re welcome” (“prego”). Solo dopo si rese conto di aver risposto stupidamente “prego” (in italiano in pratica voleva dire “siete i benvenuti”) a chi l’aveva ringraziata per essersi fatta inculare!
Arrivò la mattina dell’incontro d’affari. Si preparò accuratamente. Perizoma, gonna fasciante sopra al ginocchio, camicia e giacca gessata, capelli raccolti e occhiali da vista…una vera e propria manager, pronta per un incontro d’affari e, se necessario, a farsi scopare!
Venne accompagnata fino alla sala riunioni in un elegante grattacielo del centro città. Si sistemò i capelli e la giacca ed entrò nella sala.
Rimase di ghiaccio!! Di fronte a lei i tre uomini che il giorno prima l’avevano scopata!
Fanny si bloccò sulla porta! fece solo un passo in avanti, poi in una frazione di secondo decise cosa fare!
“Mmhh…” si schiarì la voce “Good morning!” esordì
Guardò i tre che alzandosi leggermente sulla sedia la invitarono a sedersi
“Good morning, madame” risposero
“So… this is the contract…” e allungò una cartella verso ognuno di loro
Ognuno dei tre uomini, i titolari dell’azienda con cui Fanny doveva concludere l’affare, iniziarono a leggere. Nella testa di Fanny c’era un turbinio di emozioni e pensieri, ma non si fece prendere dal panico, anzi mantenne un contegno estremamente professionale e distaccato.
Vide uno dei tre che esaminava attentamente le carte e ad un certo punto lo sentì dire “but…this point…”
Fanny non lo fece andare avanti. Gelidamente disse “You liked to fuck in ass a bitch yesterday???” (vi è piaciuto scopare nel culo una troia ieri?)
I tre non rispondevano “You liked???” ripetè
“Yes…” rispose quello della Jacuzzi, gli altri due annuirono
“Ok… so…now you sign!” (adesso firmate!) e li fissò duramente negli occhi. I tre si guardarono tra loro, evidentemente rifletterono sul fatto che quella donna di fronte a loro si era fatta scopare con grande soddisfazione di tutti, l’affare tutto sommato era buono…
Annuirono… firmarono!
Fanny prese le tre cartelline, si alzò dalla sedia “It was a great…pleasure!” (è stato un vero…piacere!)
La seduta d’affari era durata solo 5 minuti! Si voltò e quasi ancheggiando, facendo vedere il culo che i tre avevano avuto il giorno prima, uscì dalla stanza.
Appena uscita, quando ormai era fuori, Fanny si fermò un attimo, riprese fiato, si sentiva il cuore in gola, in effetti era andata lì con la consapevolezza che si sarebbe fatta scopare e anche inculare pur di ottenere il contratto, ma questo non era stato necessario. Era quasi delusa, felice di aver ottenuto quello che voleva, ma carica di tensione che non aveva potuto sfogare. In fondo aveva sperato di essere scopata!
Era troppo tesa… tornando in albergo per dirigersi poi in aeroporto, prese coraggio e mandò un messaggio ad Olga. “Ciao Olga…puoi organizzare “qualcosa” per me??” premette invio!
Quasi subito Olga le rispose “Cosa intendi per qualcosa?”
“Sì. qualcosa nel tuo locale…” le rispose Fanny
“Vuoi essere scopata??”
“Voglio essere…usata!” le scrisse non senza un certo imbarazzo Fanny
“Dove sei adesso?” le chiese Olga
“Tra poco prendo l’aereo, tra un paio d’ore arrivo in aeroporto”
“Ok, passo a prenderti” le rispose Olga
Durante il viaggio Fanny non riuscì a riposare, pensava a quello che era successo in nave, i tre che l’avevano scopata in sauna, aveva chiesto a Olga di organizzare qualcosa per lei perchè voleva essere…”usata”...
Era eccitata, bagnata!
Atterrarono, nella sala degli arrivi c’era Olga ad aspettarla.
“Ciao Olga, grazie di essere venuta a prendermi…”
“Adesso sei tu a chiedermi di…organizzare??” alludendo al fatto che Fanny desiderasse essere scopata da qualcuno.
Fanny la guardò quasi sentendosi colpevole di aver fatto quella richiesta, ma era quello che voleva. Annuì solamente.
Olga la fissò, le prese un braccio e la fece dirigere verso la Vip lounge di una compagnia aerea.
“Adesso ti uso io, troia!” le sussurrò ad un orecchio.
Fanny si fece guidare fin verso il bagno della Vip lounge.
Olga chiuse a chiave. Portò Fanny verso un lavandino e la fece piegare leggermente in avanti, le sollevò la gonna e rapidamente le sfilò le mutandine.
Fanny anche lei rapidamente sollevò i piedi per lasciarsi sfilare il perizoma.
Olga prese dalla borsa un dildo, vi sputò sopra, lo bagnò per bene e con un colpo solo penetrò Fanny nel culo!
Si portò di fianco a lei, cominciò a sussurrarle all’orecchio con il suo accento dell’est “Vuoi essere usata, troia?...”
Fanny annuiva, si guardavano, Olga continuava a far andare avanti e dietro il dildo nel culo di Fanny. Lei con una mano cercava di toccare Olga che agevolò il movimento.
Fanny le prese l’orlo della gonna, lo sollevò, la trovò senza mutande e bagnata!
Prese a massaggiare la fica di Olga, poi vi inserì due dita dentro
Anche Olga adesso era eccitata e stava iniziando a godere. Si guardavano negli occhi, stavano godendo l’una dell’altra, i movimenti si fecero sempre più rapidi, stavano venendo, presero a baciarsi in bocca e con un gemito ebbero un orgasmo una nella bocca dell’altra!
Si staccarono, con il dildo ancora inserito nel culo e le dita di Fanny infilate ancora nella fica di Olga “ti amo, troia…” le disse quest’ultima.
“Oh sì…anch’io ti amo, Olga” le rispose Fanny!
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