Sauna con sessantenne+
di
esperienzanuova
genere
masturbazione
La storia che sto per raccontare risale a un paio d'anni fa, durante un breve viaggio di lavoro in Germania, e sebbene leggermente romanzata, rispecchia ciò che è realmente accaduto .
Mi presento, sono Marco (nome di fantasia), un bel uomo quarantenne con la passione per la forma fisica e un aspetto sempre curato. Negli ultimi 10/15 anni, sebbene avessi sempre mantenuto la barba, ho alternato i miei look tra quello alla Magnum P.I. con petto villoso e camicia aperta a momenti in cui ero completamente glabro, con il dettaglio della fantomatica ceretta brasiliana .
Durante questo viaggio, infatti , indossavo un look alla brasiliana che avrei sfoggiato in sauna la seconda sera del mio breve soggiorno.
Quella giornata trascorse normalmente, con incontri di lavoro, pranzo frugale e rientro in albergo verso le 17:00. Dopo essere stato fuori tutto il giorno e con i primi freddi che si facevano sentire, considerai una splendida idea quella di scoprire la piccola sauna dell'alberghetto che avevo riservato proprio per quel particolare dettaglio.
La struttura era piccola ma accogliente, così come il centro benessere, composto da una sauna, bagno turco, doccia, piccolo percorso Kneipp e un paio di lettini relax. Appena sceso in spa mi accorsi che ero l'unico avventore e quindi potei abbandonare l'accappatoio sul lettino e dirigermi nella graziosa sauna a tre gradoni.
Quella solitudine mi permise di sdraiarmi liberamente su quello a metà, senza preoccuparmi di coprirmi o stare attento alle posizioni assunte.
Non so per quanto tempo restai sopito, vista la stanchezza e la temperatura della sauna non altissima, ma fui destato da un leggero vociare seguito dal clic della porta che si apriva .
Aprii gli occhi e cercando di capire cosa stesse accadendo, vidi due signore ferme davanti a me che probabilmente cercavano un loro spazio.
Nel tentativo di tirarmi su, fui "fermato" dalla voce gentile di una delle due, che cercò di farmi capire di restare disteso e di non preoccuparmi, mentre nel contempo entrambe mi scavalcavano, permettendomi di vederle meglio.
Erano due signore, una bionda e una mora, che avevano tranquillamente superato la sessantina.
Mentre la mora molto magra mostrava sul corpo i segni dell'età e di una freschezza ormai smunta, la bionda più in carne, esibiva un seno grosso e pesante con grandi areole scure. Le gambe e il culo, sebbene abbondanti, chiudevano un fisico ancora molto eccitante.
Una volta sedute , la bionda di fronte a me sul secondo gradone e la mora più in alto nella mia stessa direzione, decisi di riprendere il mio relax e, visto quanto mi era stato detto pocanzi, non mi preoccupai di coprirmi.
Passarono pochi minuti e le sentii chiacchierare sottovoce senza comprenderne la lingua.
Iniziai a sentirmi osservato, inizialmente credevo fosse una mia impressione ma poi oltre al chiacchiericcio si aggiunsero delle leggere risate che mi diedero la conferma.
L'imbarazzo si mescolò all'eccitazione e pian piano mi accorsi che anche il mio membro iniziava a risvegliarsi , con quei primi spostamenti dovuti al rigonfiamento e al crescere lento. Dal essere appoggiato sui testicoli iniziò a sollevarsi , allungarsi sulla gamba per poi alzarsi e cadere verso la pancia: ormai ero in piena erezione esposto alla vista di due signore sconosciute che ridacchiavano.
Decisi allora di aprire gli occhi ed eventualmente coprirmi, ma il mio sguardo incrociò quello della bionda che mi sorrise farfugliando qualcosa in tedesco e facendomi segno con la mano di fermarmi.
Mi accorsi inoltre che il suo sguardo passava dal viso all'inguine, soffermandosi sulla mia erezione e riprendendo a parlare con l'amica.
Il mio imbarazzo non sfuggì alla signora!
Fu allora che cercò nuovamente di parlarmi, provando con un po' di inglese e dicendomi di stare tranquillo.
Mi spiegò che non stavano ridendo per l'erezione, ma bensì per il mio essere completamente glabro.
La bionda disse che sembravo un "pollo", mimando un fuso al posto del pisello e con le mani strette a pugno nel gesto dei testicoli in quel momento contratti: Risero nuovamente di gusto!!
Finita la risata, però, mi disse in una specie di italiano: "Belo belo".
Poi mi spiegò che per loro era strano, poiché generalmente sono le donne lisce e gli uomini pelosi, mentre in quel momento io ero liscio e lei, aprendo volutamente le gambe più del dovuto, pelosa: Altra grassa risata!
Grazie a quel gesto vidi un bel triangolo peloso, pieno, riccio, forse troppo scuro per il colore dei capelli ma comunque molto attraente. Inoltre c'erano in piena vista le grandi labbra che aprendosi mostrarono delle piccole labbra molto sporgenti, scure, magnetiche, non comuni in donne un po' sovrappeso.
Lei si accorse subito che non riuscivo a togliere gli occhi da quello spettacolo e mantenne volutamente quella posizione per permettermi di goderne appieno . Fu allora che l'amica disse qualcosa e alzandosi mi scavalcò, indugiando un attimo per guardarmi dall'alto e poi uscire dalla sauna velocemente.
Restammo soli, io ancora in erezione e lei con le gambe aperte.
Non potei fare a meno di dirle che "la sua era bellissima", rise ancora e poi, con una mano, si toccò.
Fu l'invito che aspettavo!
Mi avvicinai e la tirai verso il bordo per potermi buttare tra le sue grazie. Iniziai a leccarla mentre con le mani le allargavo le grandi labbra per arrivare meglio alle piccole. Le strinsi leggermente in bocca, le leccavo e poi le scivolavo dentro con la lingua sentendone il sapore... era già bagnata!
Con l'aiuto delle mani liberai la via per il clitoride, soffiandoci sopra, picchiettandolo e torturandolo un po'.
Lei gemeva e con una mano sulla mia testa mi comandava il ritmo e la direzione delle mie attenzioni.
Non ci volle molto che mi strinse forte verso di sé, lasciandosi andare a un orgasmo che mi permise di assaporare a pieno i suoi umori.
Passato il momento di piacere, mi spinse facendomi sdraiare e prendendomelo finalmente in mano.
Iniziò a masturbarmi , chinandosi in avanti e portandomi le grosse tette vicino alla bocca.
Non mi ci stavano nelle mani, grandi, grosse, pesanti e con capezzoli duri e lunghi da mordicchiare. Andammo avanti così per qualche minuto poi scese con la bocca verso il basso iniziando a leccarmelo mentre continuava la masturbazione.
Ad un certo punto la mano passò sui testicoli, stringendoli forte e tirandoli, il mio pene rimbalzò in avanti.
Poi lei proseguì verso il perineo.
Non so se fui io a guidarla o lei a farmi muovere, ma inarcai leggermente i fianchi per permetterle la via allo sfintere.
La mano si avvicinò e senza tanti preavvisi mi infilò un dito nel sedere.
La sensazione di fastidio fu subito sostituita dal piacere e mentre il dito si muoveva con l'altra mano mi masturbava.
Poi successe l'inatteso: estrasse il dito e ne infilò due con un movimento veloce, secco e prepotente.
Una sensazione mai provata: ansimavo e lei mi assecondava, accelerando sia le dita che la mano.
Ci misi pochissimo a venire, il piacere era troppo dirompente. Le eiaculai in parte sulle meravigliose tette ed in parte sulla mia pancia.
Lei rallentò il ritmo, lasciò il pene e raccolse con il dito un po' di sperma per assaggiarlo.
Mi sorprese nuovamente, chinandosi subito dopo su di me e dandomi l'unico bacio di quella avventura.
Ci ricomposimo e, ridendo , mi disse:
"Il tuo culo è più liscio del mio, non potevo non scoparlo!!".
Non me lo aspettavo, ma scoppiai in una fragorosa risata.
Mi disse che quella sera usciva con il gruppo di amiche, sarebbe partita la mattina presto e che non l'avrei più rivista.
Comunque sia andata ho un ricordo meraviglioso di una "sessantenne e oltre" con due tette da favola e una notevole esperienza nel piacere.
Mi presento, sono Marco (nome di fantasia), un bel uomo quarantenne con la passione per la forma fisica e un aspetto sempre curato. Negli ultimi 10/15 anni, sebbene avessi sempre mantenuto la barba, ho alternato i miei look tra quello alla Magnum P.I. con petto villoso e camicia aperta a momenti in cui ero completamente glabro, con il dettaglio della fantomatica ceretta brasiliana .
Durante questo viaggio, infatti , indossavo un look alla brasiliana che avrei sfoggiato in sauna la seconda sera del mio breve soggiorno.
Quella giornata trascorse normalmente, con incontri di lavoro, pranzo frugale e rientro in albergo verso le 17:00. Dopo essere stato fuori tutto il giorno e con i primi freddi che si facevano sentire, considerai una splendida idea quella di scoprire la piccola sauna dell'alberghetto che avevo riservato proprio per quel particolare dettaglio.
La struttura era piccola ma accogliente, così come il centro benessere, composto da una sauna, bagno turco, doccia, piccolo percorso Kneipp e un paio di lettini relax. Appena sceso in spa mi accorsi che ero l'unico avventore e quindi potei abbandonare l'accappatoio sul lettino e dirigermi nella graziosa sauna a tre gradoni.
Quella solitudine mi permise di sdraiarmi liberamente su quello a metà, senza preoccuparmi di coprirmi o stare attento alle posizioni assunte.
Non so per quanto tempo restai sopito, vista la stanchezza e la temperatura della sauna non altissima, ma fui destato da un leggero vociare seguito dal clic della porta che si apriva .
Aprii gli occhi e cercando di capire cosa stesse accadendo, vidi due signore ferme davanti a me che probabilmente cercavano un loro spazio.
Nel tentativo di tirarmi su, fui "fermato" dalla voce gentile di una delle due, che cercò di farmi capire di restare disteso e di non preoccuparmi, mentre nel contempo entrambe mi scavalcavano, permettendomi di vederle meglio.
Erano due signore, una bionda e una mora, che avevano tranquillamente superato la sessantina.
Mentre la mora molto magra mostrava sul corpo i segni dell'età e di una freschezza ormai smunta, la bionda più in carne, esibiva un seno grosso e pesante con grandi areole scure. Le gambe e il culo, sebbene abbondanti, chiudevano un fisico ancora molto eccitante.
Una volta sedute , la bionda di fronte a me sul secondo gradone e la mora più in alto nella mia stessa direzione, decisi di riprendere il mio relax e, visto quanto mi era stato detto pocanzi, non mi preoccupai di coprirmi.
Passarono pochi minuti e le sentii chiacchierare sottovoce senza comprenderne la lingua.
Iniziai a sentirmi osservato, inizialmente credevo fosse una mia impressione ma poi oltre al chiacchiericcio si aggiunsero delle leggere risate che mi diedero la conferma.
L'imbarazzo si mescolò all'eccitazione e pian piano mi accorsi che anche il mio membro iniziava a risvegliarsi , con quei primi spostamenti dovuti al rigonfiamento e al crescere lento. Dal essere appoggiato sui testicoli iniziò a sollevarsi , allungarsi sulla gamba per poi alzarsi e cadere verso la pancia: ormai ero in piena erezione esposto alla vista di due signore sconosciute che ridacchiavano.
Decisi allora di aprire gli occhi ed eventualmente coprirmi, ma il mio sguardo incrociò quello della bionda che mi sorrise farfugliando qualcosa in tedesco e facendomi segno con la mano di fermarmi.
Mi accorsi inoltre che il suo sguardo passava dal viso all'inguine, soffermandosi sulla mia erezione e riprendendo a parlare con l'amica.
Il mio imbarazzo non sfuggì alla signora!
Fu allora che cercò nuovamente di parlarmi, provando con un po' di inglese e dicendomi di stare tranquillo.
Mi spiegò che non stavano ridendo per l'erezione, ma bensì per il mio essere completamente glabro.
La bionda disse che sembravo un "pollo", mimando un fuso al posto del pisello e con le mani strette a pugno nel gesto dei testicoli in quel momento contratti: Risero nuovamente di gusto!!
Finita la risata, però, mi disse in una specie di italiano: "Belo belo".
Poi mi spiegò che per loro era strano, poiché generalmente sono le donne lisce e gli uomini pelosi, mentre in quel momento io ero liscio e lei, aprendo volutamente le gambe più del dovuto, pelosa: Altra grassa risata!
Grazie a quel gesto vidi un bel triangolo peloso, pieno, riccio, forse troppo scuro per il colore dei capelli ma comunque molto attraente. Inoltre c'erano in piena vista le grandi labbra che aprendosi mostrarono delle piccole labbra molto sporgenti, scure, magnetiche, non comuni in donne un po' sovrappeso.
Lei si accorse subito che non riuscivo a togliere gli occhi da quello spettacolo e mantenne volutamente quella posizione per permettermi di goderne appieno . Fu allora che l'amica disse qualcosa e alzandosi mi scavalcò, indugiando un attimo per guardarmi dall'alto e poi uscire dalla sauna velocemente.
Restammo soli, io ancora in erezione e lei con le gambe aperte.
Non potei fare a meno di dirle che "la sua era bellissima", rise ancora e poi, con una mano, si toccò.
Fu l'invito che aspettavo!
Mi avvicinai e la tirai verso il bordo per potermi buttare tra le sue grazie. Iniziai a leccarla mentre con le mani le allargavo le grandi labbra per arrivare meglio alle piccole. Le strinsi leggermente in bocca, le leccavo e poi le scivolavo dentro con la lingua sentendone il sapore... era già bagnata!
Con l'aiuto delle mani liberai la via per il clitoride, soffiandoci sopra, picchiettandolo e torturandolo un po'.
Lei gemeva e con una mano sulla mia testa mi comandava il ritmo e la direzione delle mie attenzioni.
Non ci volle molto che mi strinse forte verso di sé, lasciandosi andare a un orgasmo che mi permise di assaporare a pieno i suoi umori.
Passato il momento di piacere, mi spinse facendomi sdraiare e prendendomelo finalmente in mano.
Iniziò a masturbarmi , chinandosi in avanti e portandomi le grosse tette vicino alla bocca.
Non mi ci stavano nelle mani, grandi, grosse, pesanti e con capezzoli duri e lunghi da mordicchiare. Andammo avanti così per qualche minuto poi scese con la bocca verso il basso iniziando a leccarmelo mentre continuava la masturbazione.
Ad un certo punto la mano passò sui testicoli, stringendoli forte e tirandoli, il mio pene rimbalzò in avanti.
Poi lei proseguì verso il perineo.
Non so se fui io a guidarla o lei a farmi muovere, ma inarcai leggermente i fianchi per permetterle la via allo sfintere.
La mano si avvicinò e senza tanti preavvisi mi infilò un dito nel sedere.
La sensazione di fastidio fu subito sostituita dal piacere e mentre il dito si muoveva con l'altra mano mi masturbava.
Poi successe l'inatteso: estrasse il dito e ne infilò due con un movimento veloce, secco e prepotente.
Una sensazione mai provata: ansimavo e lei mi assecondava, accelerando sia le dita che la mano.
Ci misi pochissimo a venire, il piacere era troppo dirompente. Le eiaculai in parte sulle meravigliose tette ed in parte sulla mia pancia.
Lei rallentò il ritmo, lasciò il pene e raccolse con il dito un po' di sperma per assaggiarlo.
Mi sorprese nuovamente, chinandosi subito dopo su di me e dandomi l'unico bacio di quella avventura.
Ci ricomposimo e, ridendo , mi disse:
"Il tuo culo è più liscio del mio, non potevo non scoparlo!!".
Non me lo aspettavo, ma scoppiai in una fragorosa risata.
Mi disse che quella sera usciva con il gruppo di amiche, sarebbe partita la mattina presto e che non l'avrei più rivista.
Comunque sia andata ho un ricordo meraviglioso di una "sessantenne e oltre" con due tette da favola e una notevole esperienza nel piacere.
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Commenti dei lettori al racconto erotico