Clitoride lungo e duro parte 2
di
Clickclick
genere
masturbazione
Ho sempre avuto un clitoride lungo e sporgente così tanto da far spaventare i ragazzi che fin da adolescente si approcciavano a me.
Mi ricordo il primo ragazzo che una volta tirato giù i miei pantaloni vide spuntare dal folto pelo nero un clitoride duro e lungo quanto mezza falange.
Ricordo che scoppiò a ridere e subito dopo mi passò tutta la fantasia.
Il giorno dopo a scuola giravano voci su di me .. e vi lascio immaginare come potessi sentirmi.
Visite su visite per avere la diagnosi definitiva ovvero ipertrofia clitoridea.
E alla fine ora ci convivo benissimo.
Compro mutande di due taglie più grandi perché se ho una erezione e capita spesso durante la giornata sfregando contro mutande troppo strette dal piacere passo al dolore.
Inizio a conviverci con questo piccolo pene, mi lascio crescere un fitto pelo perché la rende ancora più selvaggia.
Ma non piace o meglio in molti troppi appena vedono questo ben di Dio scappano.
Eppure a me piace che me lo prendano letteralmente in bocca, certo parliamo di mezza falange nulla di più, ma il su e giù con il mio mega clitoride in bocca mi fa andare in estasi.
Ma spesso capita che fa devo masturbarmi perché la pulsione è così forte da farmi persino male.
Ho avuto una grande erezione stamattina a guardare Giovanni il mio nuovo collega, un bel ragazzo alto e biondo non troppo fisicato ma con due mani callose che mi fanno impazzire.
Mi immaginavo mentre mi infilava le sue dita nella mia figa calda e umida e ho avuto immediatamente un inturgimento del mio clitoride.
Con i pantaloni leggeri e le mutande aderenti si notava una piccola sporgenza.
Per fortuna non mi ha visto nessuno.
Ma quando son andati via tutti dall’ufficio ho fatto l’ennesima porcata.
Avevo l’eccitazione alle stelle e il clitoride lungo duro e rosso sporgeva tra il fitto pelo della mia fica.
Ho abbassato i pantaloni, mi avvicino alla scrivania di Giovanni me lo prendo tra le mani, mi avvicino con il bacino al bordo della scrivania e lo appoggio.
Inizio piano piano a fare avanti e indietro immaginandomi il cazzone duro di Giovanni. Non c’è nessuno ma sto facendo tutto sulla sua scrivania e la cosa mi eccita tantissimo.
Il clitoride è durissimo e rosso, la pelle del clitoride fa su e giù mentre io mi muovo col bacino dando colpi lenti ma ripetuti.
Mi tolgo anche la maglia e mi accarezzo i capezzoli
Di fronte a me la finestra mi fa da specchio ed è una scena bellissima.
Spesso devo ammetterlo mi piace masturbarmi appoggiando il mio clitoride sulle cose di qualcuno che mi eccita ma fino ad ora erano stati vestiti o al massimo mutande.
Non avevo fatto mai nulla di simile.
Continuo a dare questi colpi di bacino sento che il piacere sta giungendo al culmine .. mi tolgo di scatto.
Faccio un passo indietro, la luce della scrivania di Giovanni mi illumina proprio lì .. la mia fica nera e pelosa e’ un culmine di piacere.
Mi prendo il clitoride duro e lungo tra l’indice e il pollice e mi faccio una piccola sega.
Due colpi su e giù ed esplodo in un orgasmo così forte da farmi tremare le gambe e scoppiare in un pianto a dirotto.
Penso che è troppo bello avere questo clitoride tra le gambe ma allo stesso tempo so bene che nessuno avrà il coraggio di spompinarmi e leccarmi anche il buchetto umido.
Mi gira la testa mentre raccolgo la mia maglia.
Mi lavo le mani ed esco dall’ufficio.
Mi ricordo il primo ragazzo che una volta tirato giù i miei pantaloni vide spuntare dal folto pelo nero un clitoride duro e lungo quanto mezza falange.
Ricordo che scoppiò a ridere e subito dopo mi passò tutta la fantasia.
Il giorno dopo a scuola giravano voci su di me .. e vi lascio immaginare come potessi sentirmi.
Visite su visite per avere la diagnosi definitiva ovvero ipertrofia clitoridea.
E alla fine ora ci convivo benissimo.
Compro mutande di due taglie più grandi perché se ho una erezione e capita spesso durante la giornata sfregando contro mutande troppo strette dal piacere passo al dolore.
Inizio a conviverci con questo piccolo pene, mi lascio crescere un fitto pelo perché la rende ancora più selvaggia.
Ma non piace o meglio in molti troppi appena vedono questo ben di Dio scappano.
Eppure a me piace che me lo prendano letteralmente in bocca, certo parliamo di mezza falange nulla di più, ma il su e giù con il mio mega clitoride in bocca mi fa andare in estasi.
Ma spesso capita che fa devo masturbarmi perché la pulsione è così forte da farmi persino male.
Ho avuto una grande erezione stamattina a guardare Giovanni il mio nuovo collega, un bel ragazzo alto e biondo non troppo fisicato ma con due mani callose che mi fanno impazzire.
Mi immaginavo mentre mi infilava le sue dita nella mia figa calda e umida e ho avuto immediatamente un inturgimento del mio clitoride.
Con i pantaloni leggeri e le mutande aderenti si notava una piccola sporgenza.
Per fortuna non mi ha visto nessuno.
Ma quando son andati via tutti dall’ufficio ho fatto l’ennesima porcata.
Avevo l’eccitazione alle stelle e il clitoride lungo duro e rosso sporgeva tra il fitto pelo della mia fica.
Ho abbassato i pantaloni, mi avvicino alla scrivania di Giovanni me lo prendo tra le mani, mi avvicino con il bacino al bordo della scrivania e lo appoggio.
Inizio piano piano a fare avanti e indietro immaginandomi il cazzone duro di Giovanni. Non c’è nessuno ma sto facendo tutto sulla sua scrivania e la cosa mi eccita tantissimo.
Il clitoride è durissimo e rosso, la pelle del clitoride fa su e giù mentre io mi muovo col bacino dando colpi lenti ma ripetuti.
Mi tolgo anche la maglia e mi accarezzo i capezzoli
Di fronte a me la finestra mi fa da specchio ed è una scena bellissima.
Spesso devo ammetterlo mi piace masturbarmi appoggiando il mio clitoride sulle cose di qualcuno che mi eccita ma fino ad ora erano stati vestiti o al massimo mutande.
Non avevo fatto mai nulla di simile.
Continuo a dare questi colpi di bacino sento che il piacere sta giungendo al culmine .. mi tolgo di scatto.
Faccio un passo indietro, la luce della scrivania di Giovanni mi illumina proprio lì .. la mia fica nera e pelosa e’ un culmine di piacere.
Mi prendo il clitoride duro e lungo tra l’indice e il pollice e mi faccio una piccola sega.
Due colpi su e giù ed esplodo in un orgasmo così forte da farmi tremare le gambe e scoppiare in un pianto a dirotto.
Penso che è troppo bello avere questo clitoride tra le gambe ma allo stesso tempo so bene che nessuno avrà il coraggio di spompinarmi e leccarmi anche il buchetto umido.
Mi gira la testa mentre raccolgo la mia maglia.
Mi lavo le mani ed esco dall’ufficio.
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