Le seghe di mamma.
di
digià?
genere
incesti
Ricordo bene quel giorno, dalla sera prima mamma era riuscita a convincere papà per trascorrere una giornata al mare, le discussioni sono state infinite poi mamma facendo la gattina ed indossando il costume più piccolo che aveva, aveva preso papà per il cazzo , inducendolo, come al solito ai suoi voleri. Già dalla sera prima erano iniziati i preparatavi, sembrava tutto possibile senonché la domenica il sole tardava ad uscire, o meglio il sole era sorto ma era coperto da alcune nuvole. Papà trionfante verso mamma
-Tra poco verrà a piovere, niente mare- Io stavo in cameretta godendomi gli ultimi minuti di letto, si spalanca la porta, era mamma mezza nuda -William sei ancora a letto? Somigli a tuo padre- Dopo mezz'ora io e papà con la coda tra le gambe abbiamo raggiunto la trionfante mamma, ci siamo messi in macchina e siamo partiti. Mamma parlava sempre, papà
non rispondeva, il cielo effettivamente era coperto al 50%- Dopo quaranta minuti siamo arrivati, io e papà ci siamo messi a giocare a carte, lei si è tolto il reggiseno e leggeva un settimanale. Il mare non era affatto calmo, non invogliava a fare il bagno.
Arrivava gente comunque, la spiaggia si stava popolando, qualche folata di vento sollevava un pochino di sabbia che finiva negli occhi. Papà sempre meno civile -Che rottura di coglioni stare al mare con questo tempo- Mamma rideva, il vento aumentava,
ero sdraiato su un piccolo muretto che divideva la spiaggia in concessione da quella libera dove eravamo noi. Cominciano a volare oggetti, asciugamani, e tante altre cose,
un ombrellone mi ha raggiunto con la punta è arrivato con enorme violenza sul mio pube.
Un dolore atroce, in pochi secondi si è formato un ematoma, ma il dolore era insopportabile. Papà a voce alta -Cazzo l'avevo detto di stare a casa- ha recuperato
tutta la roba, ci siamo messi in macchina per tornare a casa. Mamma non ha aperto più bocca. Ripassando ci siamo fermati alla guardia medica, ci hanno prescritto una pomata,
passando ci siamo fermati in farmacia, finalmente siamo arrivati a casa. Camminando con difficoltà sono riuscito ad arrivare sul letto, abbiamo tolto i costumi, io sono rimasto
nudo sotto le lenzuola, dovevo mettere la pomata, invece arriva mamma col tubetto in mano
-Dai scopriti e togli le mutande- -Mamma la metto io la pomata- Mentre parlavo lei mi ha scoperto iniziando a massaggiare. Come sfregava il dolore era insopportabile, ha dovuto
allentare la pressione della mano. La delicatezza con cui mamma massaggiava, era quasi
un solletico mi stava causando una erezione -Mamma ci penso io- come se avessi parlato al muro -Mario vieni a vedere- Papà è arrivato quasi di corsa, mamma aveva il cazzo, ormai
eretto in mano. Mi sono girato perché mi vergognavo di papà. -Non far andare la pomata sul cazzo- Mamma con la destra massaggiava con la sinistra reggeva il cazzo -Se continui
così ti sborra in mano- -Quello sto cercando di fare così diminuisce il dolore- Io non capivo più niente, il dolore non lo sentivo più, sentivo solo piacere, avevo anche inarcato la schiena -Mammaaaa!!!- gli schizzi, usciti con una potenza inaudita sono finiti addosso a lei. Ora riposati- ha detto papà ha preso mamma per mano, l'ha portata
in camera ed hanno scopato. Quando hanno finito sono venuti nella mia cameretta, papà
ironicamente ha detto che la giornata iniziata male si stava concludendo molto bene.
I massaggi tre volte al giorno corrispondevano a tre seghe al giorno, me le faceva volentieri mamma, la mamma è sempre la mamma.
-Tra poco verrà a piovere, niente mare- Io stavo in cameretta godendomi gli ultimi minuti di letto, si spalanca la porta, era mamma mezza nuda -William sei ancora a letto? Somigli a tuo padre- Dopo mezz'ora io e papà con la coda tra le gambe abbiamo raggiunto la trionfante mamma, ci siamo messi in macchina e siamo partiti. Mamma parlava sempre, papà
non rispondeva, il cielo effettivamente era coperto al 50%- Dopo quaranta minuti siamo arrivati, io e papà ci siamo messi a giocare a carte, lei si è tolto il reggiseno e leggeva un settimanale. Il mare non era affatto calmo, non invogliava a fare il bagno.
Arrivava gente comunque, la spiaggia si stava popolando, qualche folata di vento sollevava un pochino di sabbia che finiva negli occhi. Papà sempre meno civile -Che rottura di coglioni stare al mare con questo tempo- Mamma rideva, il vento aumentava,
ero sdraiato su un piccolo muretto che divideva la spiaggia in concessione da quella libera dove eravamo noi. Cominciano a volare oggetti, asciugamani, e tante altre cose,
un ombrellone mi ha raggiunto con la punta è arrivato con enorme violenza sul mio pube.
Un dolore atroce, in pochi secondi si è formato un ematoma, ma il dolore era insopportabile. Papà a voce alta -Cazzo l'avevo detto di stare a casa- ha recuperato
tutta la roba, ci siamo messi in macchina per tornare a casa. Mamma non ha aperto più bocca. Ripassando ci siamo fermati alla guardia medica, ci hanno prescritto una pomata,
passando ci siamo fermati in farmacia, finalmente siamo arrivati a casa. Camminando con difficoltà sono riuscito ad arrivare sul letto, abbiamo tolto i costumi, io sono rimasto
nudo sotto le lenzuola, dovevo mettere la pomata, invece arriva mamma col tubetto in mano
-Dai scopriti e togli le mutande- -Mamma la metto io la pomata- Mentre parlavo lei mi ha scoperto iniziando a massaggiare. Come sfregava il dolore era insopportabile, ha dovuto
allentare la pressione della mano. La delicatezza con cui mamma massaggiava, era quasi
un solletico mi stava causando una erezione -Mamma ci penso io- come se avessi parlato al muro -Mario vieni a vedere- Papà è arrivato quasi di corsa, mamma aveva il cazzo, ormai
eretto in mano. Mi sono girato perché mi vergognavo di papà. -Non far andare la pomata sul cazzo- Mamma con la destra massaggiava con la sinistra reggeva il cazzo -Se continui
così ti sborra in mano- -Quello sto cercando di fare così diminuisce il dolore- Io non capivo più niente, il dolore non lo sentivo più, sentivo solo piacere, avevo anche inarcato la schiena -Mammaaaa!!!- gli schizzi, usciti con una potenza inaudita sono finiti addosso a lei. Ora riposati- ha detto papà ha preso mamma per mano, l'ha portata
in camera ed hanno scopato. Quando hanno finito sono venuti nella mia cameretta, papà
ironicamente ha detto che la giornata iniziata male si stava concludendo molto bene.
I massaggi tre volte al giorno corrispondevano a tre seghe al giorno, me le faceva volentieri mamma, la mamma è sempre la mamma.
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